Autore Jacques-Marie-Louis Monsabré
edizioni EFFEDIEFFE pag.540 € 22,00
L’Exposition du dogme catholique (Esposizione del dogma cattolico) è la celebre opera dell’oratore domenicano Jacques-Marie-Louis Monsabré, fedelissimo seguace dell’Aquinate, il quale, dal Pulpito di Notre-Dame di Parigi, di cui tenne la reggenza dal 1872 al 1890, concepì e realizzò il progetto di esporre a voce, ogni quaresima, l’intero sistema della teologia dogmatica cattolica.
Nelle Conferenze del p. Monsabré o. p. è raccolta una piena, limpida e concisa dimostrazione razionale della nostra Religione, e una risposta a tutti gli errori più comuni. In queste Conferenze vi ha quanto basta per far rinascere la fede in quelle anime nelle quali è spenta, per rassodarla in quelle che sono vacillanti, per renderla a tutti accessibile e presentare nella sua forma più semplice, più razionale, più bella e più amabile il grandioso panorama del dogma cattolico.
L’esposizione oratoriale di questo discepolo dell’Aquinate, dopo aver risuonato dal Pulpito, messa per iscritto in lingua francese conobbe un’ampia diffusione. In Italia l’opera venne tradotta e pubblicata a partire dal 1884 (per l’iniziativa di mons. G. Bonomelli, vescovo di Cremona, ✝ 1914) ed ebbe numerose ristampe fino agli anni Cinquanta.
Oggi Effedieffe recupera questo magistrale lavoro, e dà inizio alla sua integrale ristampa, partendo dalle prime XII conferenze, che trattano l’ESISTENZA DI DIO (Quaresima 1873, conf. I-VI) e l’ESSERE, PERFEZIONI, VITA DI DIO (Quaresima 1874, conf. VII-XII).
La pubblicazione dell’opera (che Effedieffe effettuerà in 9 volumi, pari a 12 conferenze per volume, di circa 550 pagine l’uno) avverrà con cadenza regolare di uscita nel corso del prossimo futuro.
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Vol. I
Nelle conferenze I ~VI, dopo aver esposto il grandioso panorama del dogma cattolico, Monsabré prende a ragionare di Dio, e a mostrarne l’esistenza contro gli atei, la personalità contro i panteisti. Si contiene qui il commento più fedele ai primi articoli di S. Tommaso. Sorvolando tutte le questioni non necessarie, il valoroso Domenicano, interroga i popoli, interroga la terra e il cielo, tutti gli esseri creati e le leggi, alle quali sottostanno, e a tutti strappa unanime il grido: «Dio esiste». Da queste premesse, l’invito a proseguire è irrinunciabile.
Nelle conferenze VII~XII, il Monsabré, calcando sempre le orme di S. Tommaso («Vogliate seguire l’angelico Dottore e con lui addentrarvi maggiormente nel mistero della vita divina»), spinge ora l’occhio della mente, avvalorato dalla fede, nell’abisso dell’Essere divino, tutto tenebre fittissime per eccesso di luce. Gli attributi di Dio, la semplicità, l’immensità, l’immutabilità, l’eternità, la bontà, la bellezza e tutte le sue perfezioni, che si assommano e si fondono nell’essere suo infinito, la sua intelligenza e la sua volontà, e gli oggetti dell’una e dell’altra, poi le processioni interne dell’Essere divino ed i limiti e la potenza della ragione umana, di fronte al supremo dei misteri della fede cattolica, la Trinità, formano il quadro immenso di queste seconde sei Conferenze.
Caratteristiche dell’edizione:
• L’opera è stata rifatta ex novo con fedeltà all’originale del 1929.
• La pubblicazione integrale dell’opera (in 9 volumi, pari a 12 conferenze a volume) avverrà con cadenza regolare di uscita nel corso del prossimo futuro.
• Ai primi volumi dell’Esposizione del dogma cattolico, Effedieffe intercalerà, sempre del p. Monsabré, l’altra opera a corredo: Introduzione al dogma cattolico (40 conferenze, che verranno divise in 2 volumi).
Voce di Mons. Bonomelli (dalla Introduzione):
«Pare a me che un prete, il quale legga con attenzione e studii con qualche diligenza le Conferenze del Monsabré, debba conoscere con sicurezza e profondità, non solo la Teologia dogmatica, ma anche la Filosofia di religione, oggidì sì necessaria, e conoscerle entrambe per guisa da non temere tutti gli assalti dell’incredulità, anche quando si presenta armata di tutte le scienze moderne. Credo e spero altresì, che alcuni laici non disdegneranno di percorrere queste Conferenze, e vi troveranno un nutrimento sano e sostanzioso, che invano cercherebbero in altri libri. In queste Conferenze, se il mio giudizio non erra affatto, vi ha una piena, limpida e concisa dimostrazione razionale della nostra Religione, e una risposta trionfante a tutti gli errori più comuni del tempo. In queste Conferenze vi ha quanto basta per far rinascere la fede in quelle anime, nelle quali è spenta, per raffermarla in quelle che sono vacillanti, per renderla a tutti accessibile e presentarla nella sua forma più semplice, più razionale, più bella e più amabile. Qui non solo si conosce Dio, lo si sente, lo si contempla e ci sentiam mossi ad amarlo».
(Mons. Geremia Bonomelli † 1914, traduttore e curatore)
Jacques-Marie-Louis Monsabré, celebre oratore domenicano, nato a Blois il 10 dicembre 1827, morto a Le Havre il 22 febbraio 1907. Di temperamento gioviale ed ardente, subì presto il fascino della vita apostolica dell’Ordine dei Frati Predicatori, la cui restaurazione in Francia veniva allora attuata dal Lacordaire. Religioso a Flavigny (31 maggio 1855), durante l’inverno fu incaricato di tenere i sermoni quaresimali nella chiesa di Saint-Nizier a Lione. Fu lì che dimostrò per la prima volta il suo talento per l’oratoria sacra. Fu poi assegnato al Convento di san Tommaso a Parigi, dove iniziò a tenere conferenze. Iniziò la sua carriera oratoria nel 1857 a Lione. Dal 1857 al 1865 tenne le 40 conferenze d’Introduction au dogme catholique. In quello stesso periodo di tempo, predicò con grande successo a Bruxelles e a Londra conducendo ritiri, novene e tridui. La sua fama aumentò in occasione di una serie di prediche d’Avvento che effettuò nel 1869 presso la Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, succedendo a P. Loyson. In questa occasione salì per la prima volta il pulpito di Notre-Dame di Parigi per trattare un tema di grande attualità: Le Concile et le Jubilé. Il successo di queste conferenze lo portò ad essere chiamato, da mons. Darboy, arcivescovo di Parigi, nel 1870, a succedere al gesuita padre Félix per tenere le prediche quaresimali a Notre-Dame, di cui ebbe la reggenza dal 1872 al 1890. In tale veste, concepì e realizzò il progetto di esporre l’intero sistema della teologia dogmatica cattolica. Nel primo quaresimale a Notre-Dame svolse il tema: Radicalisme contre radicalisme, trattando dei doveri dei cristiani verso la famiglia e la società. Le 108 conferenze dell’Exposition du dogme catholique furono pronunziate dal 1873 al 1890; ad esse tennero dietro regolarmente, dal 1872 al 1890, i Retraites pascales, predicati durante la Settimana Santa, in preparazione alla Pasqua. Nel 1890 predicò i sermoni dell’Avvento a Roma. Il suo ultimo sermone fu il discorso pronunciato a Reims in occasione del quattordicesimo centenario del battesimo di Clodoveo, re dei Franchi. Nel 1903 si ritirò a vita privata. In quello stesso anno, il convento domenicano in cui viveva fu confiscato dal governo, che lo costrinse a rifugiarsi nella modesta casa di Le Havre dove morì nel 1907.