Questo sito è in continuo aggiornamento per offrire un
punto di riferimento per chi cerca una formazione cattolica fondata sul Depositum fidei.
Ovvero quello che la Chiesa Cattolica Apostolica Romana ha insegnato nei secoli: le verità della Fede che sono contenute nella Sacra Scrittura e nella Tradizione, vale a dire la parola di Dio non scritta ma comunicata a viva voce da Gesù agli Apostoli giunta fino a noi per mezzo della Chiesa. Gli insegnamenti della Tradizione sono contenuti nei decreti dei Concili, negli scritti dei Santi Padri, negli atti della Santa Sede e nelle parole e negli usi della Liturgia.
Qualsiasi insegnamento, a qualsiasi livello, in contrasto con la Sacra Scrittura o con la Tradizione non può che essere errato.
Pertanto consigliamo particolarmente la lettura degli articoli pubblicati a chi pensa che il Concilio Vaticano II abbia inaugurato un nuovo corso della Chiesa in rottura con la sua Tradizione bimillenaria e a chiunque sia animato da un sincero desiderio di conoscenza della dottrina insegnata dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
Ovviamente non abbiamo la pretesa di esaurire gli argomenti trattati ma solo di offrire spunti di riflessione e di formazione.
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Invochiamo il Signore perchè ponga fine al più presto al tentativo in corso di demolire la Santa Chiesa:
«Cos’è questo, mio Signore e mio Dio? O date fine al mondo o ponete rimedio a tanti mali! No, non vi è cuore che possa sopportare questo, neppure i nostri, benché tanto miserabili! Perciò vi supplico, o Eterno Padre, di non indugiare più oltre. Arrestate questo fuoco, Voi che volendolo lo potete! Ricordate che vostro Figlio è ancora fra noi. Almeno per rispetto a Lui, cessino, vi prego, tante ignominiose e orribili abominazioni! No, la sua purità e bellezza non meritano che Egli rimanga quaggiù, dove si commettono tali cose. E se questo vi chiediamo, non è per noi, o Signore, che ne siamo indegni, ma per lo stesso vostro Figlio» Santa Teresa d’Avila (Cammino di perfezione, XXXV, 4).
Da “Fissi gli occhi nel sole” di don Divo Barsotti
26/01/1989
“La Chiesa da decenni parla di pace e non la può assicurare, non parla più dell’inferno e l’umanità vi affonda senza orgoglio. Non si parla del peccato, non si denuncia l’errore. A che cosa si riduce il magistero? Mai la Chiesa ha parlato tanto come in questi ultimi anni, mai la sua parola è stata così priva di efficacia. “Nel mio nome scacceranno i demoni …”.
Com’è possibile scacciarli se non si crede più alla loro presenza?
E i demoni hanno invaso la terra. La televisione, la droga, l’aborto, la menzogna e soprattutto la negazione di Dio: le tenebre sono discese sopra la terra. […]. Forse la crisi non sarà superata finché, in vera umiltà, i vescovi non vorranno riconoscere la presunzione che li ha ispirati e guidati in questi ultimi decenni e soprattutto nel Concilio e nel dopo-Concilio.
Essi, certo, rimangono i “doctores fidei”, ma proprio questo è il loro peccato: non hanno voluto definire la verità, non hanno voluto condannare l’errore e hanno preteso di “rinnovare” la Chiesa quasi che il “loro” Concilio potesse essere il nuovo fondamento di tutto.”