Autore Adolphe Tanquerey
Introduzione di don Curzio Nitoglia
Editore Effedieffe pag. 846 € 30,00
Un monumento dell’insegnamento cattolico, per intendere meglio la natura della vita cristiana
EFFEDIEFFE ha realizzato una nuova traduzione di un’opera tanto celebrata e importante come il Compendio di Teologia Ascetica e Mistica (1923) di Adolphe Tanquerey, che per la prima volta si mostra in una versione del tutto fedele al suo originale francese
Oggi — in un periodo di sbandamenti dogmatici, morali, liturgici e spirituali come quello che stiamo vivendo — questo libro risulta sommamente attuale e profittevole per tutti coloro che nella loro vita interiore vogliono evitare le insidie tese dal modernismo, dal falso misticismo (sia rigorista che lassista) e dall’«apparizionismo» carismatico che hanno invaso oramai ogni ambiente ecclesiale.
I sacerdoti e i religiosi possono e debbono continuare a consultarlo, durante tutto il corso della loro vita, per risolvere i problemi inerenti alla vita interiore propria, dei fedeli e delle anime che dirigono spiritualmente. I pii laici, che si danno seriamente alla pratica della vita spirituale, possono approfittare dello studio di questo libro per avanzare sicuramente nella via del Signore, progredire seriamente nella vita spirituale e non alla cieca, fondandosi sul Dogma generatore della pietà e non sul sentimentalismo, per esercitare più efficacemente l’apostolato.
Il testo è stato interamente ritradotto affinché fosse il più possibile secondo le intenzioni del suo Autore (la traduzione precedente risaliva al 1928 ed era imperfetta in molti punti).
L’odierna edizione EFFEDIEFFE, per fedeltà di traduzione, per leggibilità, per indice e organizzazione grafica – e per via di un prezzo appositamente contenuto (30 euro per l’opera integrale) – è la versione migliore mai realizzata del capolavoro di don Adolphe Tanquerey.
«Che il suo studio possa diventare una bussola che ci aiuterà a prendere la retta strada che conduce al Paradiso» (dall’Introduzione di d. Curzio Nitoglia).
Caratteristiche dell’edizione:
• Nuova traduzione, fedele all’originale francese
• L’opera è ben ordinata e ben leggibile per tutte le età
• Unico volume contenente le due parti di cui l’opera è composta, ad un prezzo contenuto
• Introduzione di don C. Nitoglia
Adolphe Tanquerey
|
Don Adolphe Tanquerey nasce il 1° maggio 1854 a Blainville (Normandia) e muore il 21 febbraio 1932 ad Aix-en-Provence. Sacerdote e professore di Dogmatica e di Diritto Canonico, inizia la sua formazione a Saint-Lô nel 1873, poi al Seminario maggiore di Coutances, quindi, nel 1875, a Saint-Sulpice, Parigi. Riceve il dottorato in Teologia nel 1878 (al Collegium Divi Thomae, Angelicum, Roma), nello stesso anno viene ordinato sacerdote e diventa membro della Comunità di San Sulpizio. Quale professore di Teologia Dogmatica ricopre diversi incarichi. È a Nantes, presso il Seminario di Rodez (Pirenei), dal 1879 al 1887.
Dai suoi corsi teologici, svoltisi durante questo decennio (1880-1890) nascono i suoi due manuali di teologia dogmatica e morale (Synopsis Theologiae Dogmaticae e Synopsis Theologiae Moralis). Queste due opere conoscono una grande e durevole diffusione in America e in Europa ed aiutano la formazione di molti seminaristi, sacerdoti e religiosi durante la prima parte del Novecento. Dal 1896 al 1902 viene inviato a St. Mary’s (Baltimora, USA) dove insegna per sei anni.
Nel 1902 torna in Francia, ed insegna presso lo studentato del seminario San Sulpizio sito a fianco della chiesa parrocchiale di San Sulpizio, del quale diventa Superiore. Dal 1915 al 1926, in qualità di Maestro dei Novizi sulpiziani a Issy-sur-Seine (alle porte di Parigi), comincia a studiare con tanto ardore la teologia spirituale per poterla insegnare nel miglior modo possibile da arrivare, dopo circa quindici anni (nel 1923), a scrivere quello che è considerato il suo capolavoro: il Compendio di Teologia Ascetica e Mistica, che lo ha reso celebre in tutto il mondo e sul quale si son formati tutti i seminaristi, i novizi degli Ordini religiosi, i sacerdoti e i direttori spirituali dal 1923 sino alla vigilia del Concilio Vaticano II (1962/1965).
Nel 1926 si ritira ad Aix-en-Provence, dove fino alla morte riprende le sue funzioni sacerdotali dedicandosi costantemente alla revisione di nuovi manuali scolastici e alla scrittura di piccole pubblicazioni dedicate a temi spirituali.