MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

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Pubblicato il 11/06/2023

Quinto giorno della Novena al Sacratissimo Cuore di Gesù

    

  Cuore adorabile di Gesù, dolce mia vita, nei miei presenti bisogni ricorro a te e affido alla tua potenza, alla tua sapienza, alla tua bontà, tutte le sofferenze del mio cuore, ripetendo mille volte:
   "O Cuore Sacratissimo, fonte di amore, per i miei presenti bisogni pensaci tu"

   Gloria al Padre

   Cuore di Gesù, mi unisco alla tua intima unione con il Padre Celeste.

   Cuore amatissimo di Gesù, oceano di misericordia, ricorro a te per aiuto nelle mie presenti necessità e con pieno abbandono affido alla tua potenza, alla tua sapienza, alla tua bontà, la tribolazione che mi opprime, ripetendo ancor mille volte: 
   "O Cuore tenerissimo, unico mio tesoro, per i miei presenti bisogni pensaci tu".

   Gloria al Padre

   Cuore di Gesù, mi unisco alla tua intima unione con il Padre Celeste.

 
   Cuore amorosissimo di Gesù, delizia di chi t'invoca! 

   Nell'impotenza in cui mi trovo ricorro a te, dolce conforto dei tribolati e affido alla tua potenza, alla tua sapienza, alla tua bontà, tutte le mie pene e ripeto ancor mille volte: 
   "O Cuore generosissimo, riposo unico di chi spera in te, per i miei presenti bisogni pensaci tu".

   Gloria al Padre

   Cuore di Gesù, mi unisco alla tua intima unione con il Padre Celeste.

    O Maria, mediatrice di tutte le grazie, una tua parola mi salverà dalle mie presenti difficoltà.
   Dì questa parola, o Madre di misericordia e ottienimi la grazia (esporre la grazia che si desidera) dal cuore di Gesù.

   Ave, 7 Pater, Gloria, Magnificat

 Sacro Cuore di Gesù, noi confidiamo e ci abbandoniamo a Te!

Dai Quaderni, 20 giugno 1943

  1Dice Gesù: 
   «Ora che hai visto2, hai capito cosa è l’Eucarestia? È il mio Cuore che Io distribuisco a voi.
Dono più grande e più amoroso non potevo farvi. Se quando ricevete la Comunione sapeste vedere Me che vi do il mio Cuore non ve ne commuovereste? Ma la fede dovrebbe essere tanto forte e tanto forte la carità, da farvi vedere questo. Questa visione mentale non dovrebbe costituire un mio dono eccezionale. Dovrebbe costituire la regola, la dolce regola.
   E sarebbe la regola se foste realmente miei discepoli.
3Allora vedreste Me, udreste Me dire sul Pane e sul Vino le parole della consacrazione, spezzare e distribuire il Pane porgendovelo con le mie stesse Mani.
   Il mio sacerdote scomparirebbe perché Io mi sovrapporrei a lui per dirvi: "Ecco il Corpo del Signore   Gesù Cristo, il mio Corpo che vi deve custodire per la vita eterna". E alla luce dell’amore vedreste che Io vi porgo lo stesso mio Cuore, la parte superperfetta del mio Corpo perfettissimo, quella dalla quale sgorga la Carità stessa.
   Ho fatto questo per amore di voi: ho dato Me stesso. E questo ho fatto per te oggi: ho sollevato il velo del Mistero e ti ho fatto conoscere come Io vengo a voi, come mi do a voi, cosa vi do di mio, anche se voi non sapete vedere e capire.
   Basta per oggi. Non vi sono altre parole da dire. Guarda e adora.»
 

   1 In margine, la scrittrice annota a matita: Scritto avanti la Comunione e interrotto per la sua venuta (riferendosi al Padre Migliorini).

   2 È spiegato nello scritto del 23 giugno, pag. 35.

   3 In margine, la scrittrice annota a matita: Scritto dopo la Comunione.