Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola
"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)
Ho fatto ora la S. Comunione, offerta per il mio ritorno e per un felice viaggio dei Belfanti.1
E mentre prego soprattutto per Paola che vorrei sapere felice soprannaturalmente e anche umanamente, come lo merita, rifletto anche a Giuseppe… Sovente, ben sovente rifletto su lui e su molti punti del suo farraginoso io. E mi chiedo: "Sarà proprio liberato? Sarà proprio sulla via buona? Vi saprà stare? E vi saprà procedere sino a morire da cattolico?".
Gesù, che non mi ha mai abbandonata in questi sette giorni in cui ho sofferto l'abbandono dei parenti – e la sua presenza ha levato a questa sofferenza il troppo che avrebbe avuto, di modo che l'ho guardata come un fatto disgustoso ma non proprio mio, un avvenimento che accade ma che appena coinvolge perché altre cose ci preservano da esso – mi dice: "Non illuderti molto. È sincero, ma non è fermo. Troppo orgoglio è in lui. E l'orgoglio è il terreno su cui Satana riappoggia il suo piede per riintraprendere la sua opera su un cuore che gli è stato strappato. Giuda2, e con lui molti altri, ha avuto sinceri desideri di bene e ritorni sinceri al Bene. Ma poi ha ceduto ai conati del Male che pareva prossimo a morire in lui e lo ha accarezzato. Il Male si è allora sentito il più forte, e ha ripreso ardire e vita. La possessione demoniaca è la più recidivante delle malattie e solo in un umile muore realmente. Ma difficilmente un posseduto è umile. La superbia è il primo seme che semina Satana".
"Ma Tu hai detto che 'lo ami perché lo vedi schietto e volonteroso nel seguire la Verità'. E allora?".
"E allora? Ora è tale. Anche Giuda era tale quando veniva a Me con intenzione d'essermi discepolo o di ritornare ad esserlo. Ma poi… lo hai visto! Quanti Giuda! Quanti infelici! Da per tutto! Nelle case, negli uffici, nei conventi. I superiori abbiano occhio spirituale attento e aperto. Dillo a P. Migliorini. Non sempre questi disgraziati vogliono esser tali. Ma sono non sufficientemente forti e fermi. Il superiore li deve sorvegliare e sorreggere, e sorvegliarsi".
"In che?".
"Oh! in molte cose! Attenzione nell'eleggerli a cariche speciali e a speciali incarichi, attenzione nell'ammetterli a conoscenze segrete. Specie coi giovani, così poco formati nel tempo attuale! Dove sono mai i Giovanni di Zebedeo? Dove i diaconi come Lorenzo? Attenzione! Attenzione! Attenzione! Basta, ora. Sta' con la mia pace".
1 viaggio dei Belfanti, ripartiti il 10 novembre.
2 Giuda, l'apostolo che tradì, viene qui descritto non secondo i Vangeli, che di lui dànno solo qualche cenno, ma secondo l'opera sul Vangelo come rivelato a Maria Valtorta.