MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MAGGIORE

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VOLUME I CAPITOLO 1



I. Pensiero d’introduzione. Dio volle un seno senza macchia.


Nascita e Vita nascosta di Maria e di Gesù

“Dio mi possedette all’inizio delle sue opere”.
Salomone, Proverbi cap. 8 v. 22.

   22 agosto 1944.

   1.1Gesù mi ordina: «Prendi un quaderno tutto nuovo. Copia sul primo foglio il dettato del giorno 16 agosto. In questo libro si parlerà di Lei».
Ubbidisco e copio.



   16 agosto 1944.


   1.2Dice Gesù:
   «Oggi scrivi questo solo. La purezza ha un valore tale che un seno di creatura poté contenere l’Incontenibile, perché possedeva la massima purezza[1] che potesse avere una creatura di Dio.
La Ss. Trinità scese con le sue perfezioni, abitò con le sue Tre Persone, chiuse il suo Infinito in piccolo spazio — né si diminuì per questo, perché l’amore della Vergine e il volere di Dio dilatarono questo spazio sino a renderlo un Cielo —, si manifestò con le sue caratteristiche:
   il Padre, essendo Creatore nuovamente della Creatura come al sesto giorno[2] ed avendo una “figlia” vera, degna, a sua perfetta somiglianza. L’impronta di Dio era stampata in Maria così netta che solo nel Primogenito del Padre le era superiore. Maria può essere chiamata la “secondogenita” del Padre perché, per perfezione data e saputa conservare, e per dignità di Sposa e Madre di Dio e di Regina del Cielo, viene seconda dopo il Figlio del Padre e seconda nel suo eterno Pensiero, che ab eterno in Lei si compiacque;
   il Figlio, essendo anche per Lei “il Figlio” e insegnandole, per mistero di grazia, la sua verità e sapienza quando ancora non era che un Germe che le cresceva in seno;
   o Spirito Santo, apparendo fra gli uomini per una anticipata Pentecoste, per una prolungata Pentecoste, Amore in “Colei che amò”, Consolazione agli uomini per il frutto del suo seno, Santificazione per la maternità del Santo.
   1.3Dio, per manifestarsi agli uomini nella forma nuova e completa che inizia l’èra della Redenzione, non scelse a suo trono un astro del cielo, non la reggia di un potente. Non volle neppure le ali degli angeli per base al suo piede. Volle un seno senza macchia.
   Anche Eva era stata creata senza macchia. Ma spontaneamente volle corrompersi. Maria, vissuta in un mondo corrotto — Eva era invece in un mondo puro — non volle ledere il suo candore neppure con un pensiero volto al peccato. Conobbe che il peccato esiste. Ne vide i volti diversi e orribili. Tutti li vide. Anche il più orrendo: il deicidio. Ma li conobbe per espiarli e per essere, in eterno, Colei che ha pietà dei peccatori e prega per la loro redenzione.
   1.4Questo pensiero sarà introduzione ad altre sante cose che darò per conforto tuo e di molti».

[1] massima purezza, invece di purezza assoluta, è correzione della scrittrice Maria Valtorta (che d’ora in poi indicheremo con la sigla MV) su una copia dattiloscritta. La presente edizione della sua opera riproduce il testo originale autografo e segnala in nota sia le correzioni nostre sia quelle di MV prese dalla copia dattiloscritta, di cui trattiamo in nota al testo di 174.10 e di 335.7.
[2] sesto giorno della creazione, descritto in: Genesi 1, 24-31.