MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 219


30 dicembre 1943

   Dice Gesù:
   «Non ti voglio molto stancare perché sei sfinita. Due parole soltanto per te e per tutti quelli che il timore accascia.
   Fate vostre le parole[768] di Sara che ti ho condotto a leggere. Fatene un pensiero di fede e speranza.
   La mia misericordia è pronta ad assolvere purché a lei ricorriate con fede e umiltà. La mia bontà è più incline a liberarvi dal male e dalla sventura che a lasciarvici, purché non dubitiate di Me. La mia sapienza sa fino a che punto posso spingere la prova per ogni singolo mio figlio. Se passassi quel segno sarei imprudente, quindi non più perfetto, quindi non Dio.
   Non temete, vi dico, non temete. Credete in Me e nel nome mio.»

[768] parole che nella volgata si leggevano in Tobia 3, 20-22 (è questo il rinvio che la scrittrice mette accanto alla data) e che non si trovano nella neo-volgata: Certo non è in potere dell’uomo penetrare il tuo consiglio; ma chiunque ti onora è sicuro che la sua vita, se passerà per la prova, sarà coronata; se egli sarà nella tribolazione, sarà liberato, se verrà sottoposto al castigo, potrà giungere alla tua misericordia. Tu infatti non godi della nostra perdizione e dopo la tempesta doni la calma, dopo le lacrime e i sospiri infondi la gioia. (Dalla traduzione della “Bibbia” che la scrittrice possedeva e consultava).