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Voce narrante • DANIELA CIAVONI


da i QUADERNI del 23 gennaio 1944

Dice Gesù:
   «L’arcangelo[95]  che ha vinto Lucifero, e che sta a guardia del mio Regno e dei figli di  esso, sarà quello che sorgerà come segno celeste nell’ultimo tempo.  Sarà questo il tempo in cui Israele sarà ricongiunto alla Roma di Cristo  e non ci saranno più i due rami del popolo di Dio: il benedetto e il  maledetto per il suo deicidio, ma un unico tronco detto di Cristo, perché vivente in Me.
    Allora, poiché il numero dei salvati sarà completo, verrà la  risurrezione della carne e, come moltitudine che dorme e che una tromba  risveglia per chiamarla ad una adunata, i morti, stesi negli infiniti  cimiteri, nei deserti, nei mari, ovunque giace un che fu uomo,  sorgeranno per venire a Me, Giudice supremo.
   Oh! Luce che sei  attributo mio e che farai rifulgenti come stelle coloro che conobbero la  Sapienza e insegnarono la Giustizia e la vissero, come ti effonderai  gioiosa quel giorno sui miei beati!
   L’ultimo tempo di tre anni e  sei mesi, tremendo come mai l’uomo conobbe, sarà quello in cui Satana,  attraverso il suo figlio, arso da supremo livore – perché anche la  scissione fra i due rami del popolo di Dio sarà finita, e con essa la  causa di tanti mali materiali, morali e spirituali – userà le sue  perfette ed ultime astuzie per nuocere, rovinare, uccidere il Cristo nei  cuori e i cuori al Cristo.
   I sapienti comprenderanno il tranello  di Satana, gli innumerevoli tranelli di Satana, perché chi possiede la  Sapienza vera è illuminato, e per la loro fedeltà alla Grazia diverranno  candidi e provati come il fuoco, degni d’essere eletti al Cielo. Gli  empi seguiranno il Male e faranno il male non potendo comprendere il  Bene, perché di loro spontanea volontà avranno colmato il loro cuore di  Male.
   Allora verrà il tempo in cui, conculcata sino ad un punto  mai raggiunto, la Chiesa non sarà più libera di celebrare il Sacrifizio  perpetuo, e l’abominazione della desolazione sarà innalzata sul Luogo  Santo e sui luoghi santi, così come è detto dai profeti[96] e ripetuto da Me che non erro.
   Daniele dice: “Vi saranno 1290 giorni (di questo conculca­mento). Beato chi aspetta e giunge a 1335”.
    Ciò vuol dire che nei tre anni e sei mesi che precederanno la fine  un piccolo tempo sarà serbato in fine ai fedeli per riunirsi ad  ascoltare l’ultima Parola, risuonante nei loro spiriti, come  invito al Cielo, mentre Michele coi suoi angeli vincerà Satana ed i suoi  demoni. “Beato chi aspetta e giunge a 1335 giorni” vuol dire: “Beato  chi avrà perseverato sino alla fine” poiché sarà salvo.
   E a te  dico: “Va’ fino al termine stabilito (del tuo tempo di vivente sulla  Terra) ed avrai requie, e starai nella tua sorte sino alla fine dei  giorni.»

[95] L’arcangelo è Michele, così chiamato in Daniele 12, 1. All’intero Daniele 12 rimanda la scrittrice accanto alla data del “dettato".
[96] detto dai profeti, per esempio in Daniele 9, 27; e ripetuto da Me, per esempio in Matteo 24, 15. La citazione successiva è da Daniele 12, 11-12.


Estratto dall'OPERA di MARIA VALTORTA © Fondazione Erede di Maria Valtorta • ETS

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