Mentre
sul fronte orientale infuria la Prima Guerra Mondiale, il disegnatore
botanico Martino Bonnet segue sui sentieri della Val Grande la sua
affascinante e misteriosa guida, Cristina Mellerio, detta la Tedesca.
La donna non è una montanara come le altre: porta le scarpe e
conosce il latino. Ma si dice anche che sia in grado di comandare le
vipere. Di certo, è la moglie del Diavolo, come tutti chiamano il
Tromlin.
Nella valle, che forse
è il paradiso o forse l’inferno, si muovono angeli e demoni,
streghe e sfrosini. Fino a quando, con la rotta di Caporetto, la
Storia farà irruzione nel mondo senza tempo delle vipere e delle
farfalle.
A partire da una
rigorosa ricostruzione storica e da un’approfondita indagine
botanica, una storia d’amore che percorre l’incerto crinale tra
natura e storia, tra leggenda e realtà, un crinale che nel mondo
della montagna si fa particolarmente sfumato e incerto.
Un romanzo
coi profumi delle erbe, i colori dell’acquerello e le ombre
profonde della montagna.
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