Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola
"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)
Triduo alla Madonna di Pietraquaria. Terzo giorno
O pietosissima Madre di Pietraquaria,
che avete sempre guardato con Occhi di previdente Misericordia
i devoti figli di questa terra, accogliete con materna sollecitudine
i nostri sacrifici per essere fertile terreno al Regno del Padre,
i nostri sforzi, ancorché imperfetti, per l’Avvento del Verbo tra gli uomini,
le nostre fatiche nella testimonianza umile ma coraggiosa alla Parola della Vita.
O Eterna Vincitrice del mondo e del nemico comune,
siateci scudo contro l’arsione venefica della nostra umanità e carnalità,
facendoci rinascere e crescere in Cristo con purità e fedeltà.
O Madre della Sapienza incarnata,
rendeteci fedeli portatori del Cristo tra gli uomini così bisognosi,
tra tanta produzione vacua ed inutile,
della Vera Unica Scienza che sazia l’anima e slancia lo spirito al Cielo.
O Arca Dilettissima della Misericordia di Dio,
scrivete un nome nuovo sulle nostre fronti di redenti e rinati alla Grazia,
e rendeteci collaboratori entusiasti e generosi del Suo Avvento nella storia.
O dolcissima Nutrice dei vostri figli,
vi affidiamo tutte le nostre sante necessità di figli e servi Vostri,
perché la Potenza di Dio sta nelle Vostre Mani di Giglio Purissimo,
e Voi siete Dispensatrice Eterna di salute, vita, sapienza, gloria, letizia ed onore; di Pace.
Con Voi, in Voi e per Voi, da qui all’Eternità.
Ave Maria, Madre di Gesù, noi confidiamo in Te.
Dai Quaderni di Maria Valtorta, 3 settembre 1943
Dice Gesù:
«Beate quelle labbra e quelle contrade in cui si pronuncia: "Ave Maria". Ave: io ti saluto. Il più piccolo al più grande, il bimbo al genitore, l’inferiore al superiore, sono tenuti, nella legge di educazione umana, a dire sovente il saluto rispettoso, doveroso, amoroso, a seconda dei casi. Il fratello mio non deve negare questo atto di amore riverenziale alla Mamma perfetta che abbiamo in Cielo.
Ave Maria. È un saluto che monda le labbra e il cuore perché non si possono1dire quelle parole, con riflessione e sentimento, senza sentirsi divenire più buoni! È come avvicinarsi ad una sorgente di luce angelica e ad un’oasi fatta di gigli in fiore.
Ave, la parola dell’angelo che vi è concesso di dire per salutare Quella che salutano con amore le Tre eterne Persone, l’invocazione che salva, abbiatela sempre molto sulle labbra. Ma non come movimento macchinale dal quale l’anima sia esclusa, sibbene come moto dello spirito che si inchina davanti alla regalità di Maria e si tende verso il suo cuore di Madre.
Se voi sapeste dire con vero spirito a queste parole, anche solo queste due Parole, sareste più buoni, più puri, più caritatevoli. Perché gli occhi del vostro spirito sarebbero allora fissi in Maria e la santità di Lei vi entrerebbe nel cuore attraverso a quella contemplazione. Se le sapeste dire non sareste mai desolati. Perché Ella è la fonte delle grazie e della misericordia. Le porte della misericordia divina si aprono non soltanto sotto la spinta della mano di mia Madre, ma anche al suo semplice sguardo.
Torno a dire: beate quelle labbra e quelle contrade in cui si pronuncia: Ave Maria. Ma si pronuncia come si deve. Perché se è vero che Dio non si irride è anche vero che Maria non si inganna.
Ricordatevi sempre che Ella è la Figlia del Padre, la Madre del Figlio, la Sposa dello Spirito Santo, e che la sua fusione con la Trinità è perfetta. Perciò Ella del suo Signore possiede le potenze, le intelligenze, le sapienze. E le possiede con la pienezza assoluta.
Inutile andare da Maria con l’anima sporca di corruzione e di odio. Ella vi è Madre e sa medicare le vostre ferite, ma vuole che almeno sia in voi il desiderio di guarire da esse.
A che giova volgersi a Maria, la Purissima, se lasciando il suo altare, o finendo di pronunciare il suo nome, andate a commettere peccato di carne o a proferire parole di bestemmia? Che vale volgersi a Maria, la Pietosa, se subito dopo, anzi se nel tempo stesso, avete in cuore rancori e sulle labbra maledizioni per i fratelli? Che vi può procurare di salvezza, questa Salvatrice, se voi distruggete con la vostra volontà perversa, la vostra salvezza?
Tutto è possibile alla Misericordia di Dio e alla potenza di Maria, ma perché arrischiare la vita eterna attendendo di conseguire la buona volontà di pentimento nell’ora della morte? Non sarebbe bene, poiché non sapete quando sarà la vostra chiamata alle mie porte, essere amici veri di Maria per tutta la vita e avere così garanzia di salvezza?
Perché, lo ripeto, l’amicizia con Maria è causa di perfezione perché infonde e trasfonde le virtù dell’Amica eletta, che Dio non ha sdegnato e che vi ha concesso come coronamento dell’opera di redenzione del Figlio suo. Io, il Cristo, vi ho salvato col Dolore e col Sangue; Ella, Maria, con il Dolore e col suo pianto, e vorrebbe salvarvi col suo Amore e il suo sorriso.»
Recitare 7 Pater, 7 Ave e 7 Gloria e la
Preghiera tradizionale alla SS Madre di Pietraquaria
(di Biagio V. Terrinoni)
Madonna di Pietraquaria,
saliamo su questo monte per dirti il nostro saluto,
il nostro grazie, e cercare in Te nuovo coraggio.
Dolce Madre di Dio e Madre nostra, continua ad accogliere, oggi,
i nostri smarrimenti e i nostri silenzi.
Nostra celeste patrona e nostra speranza, Maria,
accordaci la tua sollecita premura
e aiutaci a crescere nella fede e nella carità.
Madonna di Pietraquaria, intercedi per noi presso tuo figlio
affinché perdoni le nostre colpe
allontani da noi ogni divisione o peccato,
dia agli animi nostri la gioia di amare e al mondo intero la pace vera nella giustizia.
Rendici forti, o Maria, nelle difficoltà
e guidaci nelle vie della Santità tracciate da Gesù Cristo nostro Signore.
Amen