01001 - SPIRITUALITÀ

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Voce narrante • SILVIA CANEPARO



Vol.01 • cap.001• Pensiero d’introduzione. Dio volle un seno senza macchia.
“Dio mi possedette all’inizio delle sue opere”. Salomone, Proverbi cap. 8 v. 22.

Nascita e Vita nascosta di Maria e di Gesù
  22 agosto 1944.
  1.1Gesù mi ordina: «Prendi un quaderno tutto nuovo. Copia sul primo foglio il dettato del giorno 16 agosto. In questo libro si parlerà di Lei».
Ubbidisco e copio.
  16 agosto 1944.
                                                                                                          
  1.2Dice Gesù:
    «Oggi scrivi questo solo. La purezza ha un valore tale che un seno  di creatura poté contenere l’Incontenibile, perché possedeva la massima  purezza[1] che potesse avere una creatura di Dio.
 La Ss. Trinità scese con le sue perfezioni, abitò con le sue Tre  Persone, chiuse il suo Infinito in piccolo spazio — né si diminuì per  questo, perché l’amore della Vergine e il volere di Dio dilatarono  questo spazio sino a renderlo un Cielo —, si manifestò con le sue  caratteristiche:
   il Padre, essendo Creatore nuovamente della Creatura come al sesto giorno[2]  ed avendo una “figlia” vera, degna, a sua perfetta somiglianza.  L’impronta di Dio era stampata in Maria così netta che solo nel  Primogenito del Padre le era superiore. Maria può essere chiamata la  “secondogenita” del Padre perché, per perfezione data e saputa  conservare, e per dignità di Sposa e Madre di Dio e di Regina del Cielo,  viene seconda dopo il Figlio del Padre e seconda nel suo eterno  Pensiero, che ab eterno in Lei si compiacque;
   il Figlio, essendo anche per Lei “il Figlio” e insegnandole, per mistero di grazia, la sua verità e sapienza quando ancora non era che un Germe che le cresceva in seno;
  o Spirito Santo,  apparendo fra gli uomini per una anticipata Pentecoste, per una  prolungata Pentecoste, Amore in “Colei che amò”, Consolazione agli  uomini per il frutto del suo seno, Santificazione per la maternità del  Santo.

   1.3Dio,  per manifestarsi agli uomini nella forma nuova e completa che inizia  l’èra della Redenzione, non scelse a suo trono un astro del cielo, non  la reggia di un potente. Non volle neppure le ali degli angeli per base  al suo piede. Volle un seno senza macchia.
   Anche Eva era stata  creata senza macchia. Ma spontaneamente volle corrompersi. Maria,  vissuta in un mondo corrotto — Eva era invece in un mondo puro — non  volle ledere il suo candore neppure con un pensiero volto al peccato.  Conobbe che il peccato esiste. Ne vide i volti diversi e orribili. Tutti li vide.  Anche il più orrendo: il deicidio. Ma li conobbe per espiarli e per  essere, in eterno, Colei che ha pietà dei peccatori e prega per la loro  redenzione.

   1.4Questo pensiero sarà introduzione ad altre sante cose che darò per conforto tuo e di molti».

[1] massima purezza, invece di purezza assoluta,  è correzione della scrittrice Maria Valtorta (che d’ora in poi  indicheremo con la sigla MV) su una copia dattiloscritta. La presente  edizione della sua opera riproduce il testo originale autografo e  segnala in nota sia le correzioni nostre sia quelle di MV prese dalla  copia dattiloscritta, di cui trattiamo in nota al testo di 174.10 e di  335.7.
[2] sesto giorno della creazione, descritto in: Genesi 1, 24-31.
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