{"id":5430,"date":"2024-08-01T22:35:23","date_gmt":"2024-08-01T20:35:23","guid":{"rendered":"https_3A//arcangelosanmichele.altervista.org/@p=5430"},"modified":"2024-08-01T22:39:46","modified_gmt":"2024-08-01T20:39:46","slug":"vigano-e-veramente-scismatico-uno-studio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/arcangelosanmichele.altervista.org\/vigano-e-veramente-scismatico-uno-studio\/","title":{"rendered":"Vigan\u00f2 \u00e8 veramente scismatico? Uno studio"},"content":{"rendered":"
fonte aldomariavalli.it<\/a> 01\/08\/2024<\/p>\n di Matthew McCusker<\/a><\/strong><\/em><\/span><\/p>\n Il 5 luglio 2024 il Vaticano ha dichiarato che l\u2019arcivescovo Carlo Maria Vigan\u00f2 \u00e8 stato scomunicato automaticamente perch\u00e9 colpevole del \u201cdelitto di scisma\u201d.<\/span><\/p>\n In questo articolo esamineremo l\u2019accusa del Vaticano contro l\u2019arcivescovo e ci chiederemo se egli sia veramente colpevole del crimine di scisma.<\/span><\/p>\n Che cos\u2019\u00e8 la scomunica automatica?<\/strong><\/span><\/p>\n La scomunica \u00e8 \u201cuna censura o una pena per cui una persona che delinque ostinatamente viene esclusa dalla comunione dei fedeli, finch\u00e9, dopo aver abbandonato la sua contumacia, non venga assolta\u201d [1].<\/span><\/p>\n La Chiesa pu\u00f2 esercitare questo potere in due modi.<\/span><\/p>\n Il primo consiste nell\u2019attribuire la pena della scomunica ad alcuni crimini specifici, in modo che se una persona \u00e8 colpevole di uno di questi crimini \u00e8 automaticamente scomunicata per questo stesso fatto. Questa \u00e8 chiamata scomunica latae sententiae<\/em>.<\/span><\/p>\n Il secondo modo \u00e8 quello di emettere una sentenza giudiziaria contro una persona che \u00e8 stata riconosciuta colpevole di un crimine. Si chiama scomunica ferendae sententiae<\/em>.<\/span><\/p>\n Il Vaticano ha dichiarato Vigan\u00f2 scomunicato latae sententiae<\/em> perch\u00e9, secondo loro, ha commesso il crimine di scisma.<\/span><\/p>\n Il documento vaticano afferma:<\/span><\/p>\n Sono note le sue dichiarazioni pubbliche che manifestano il suo rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, il suo rifiuto della comunione con i membri della Chiesa a lui sottoposti e della legittimit\u00e0 e dell\u2019autorit\u00e0 magisteriale del Concilio Vaticano II.<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Ma la posizione pubblicamente espressa da Vigan\u00f2 costituisce davvero la prova che egli \u00e8 colpevole del reato di scisma?<\/span><\/p>\n Che cos\u2019\u00e8 lo scisma?<\/strong><\/span><\/p>\n Lo scisma \u00e8 definito come segue:<\/span><\/p>\n Gli scismatici sono coloro che rifiutano di sottomettersi al Sovrano Pontefice e di mantenere la comunione con i membri della Chiesa che riconoscono la sua supremazia\u201d [2].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Per essere membro della Chiesa cattolica, bisogna sottomettersi all\u2019autorit\u00e0 che Ges\u00f9 Cristo, Capo divino della Chiesa, esercita attraverso il suo Vicario, il Romano Pontefice, e attraverso il collegio dei vescovi in unione con lui. Questo potere \u00e8 triplice: santificare, insegnare e governare.<\/span><\/p>\n Lo scisma \u00e8 il rifiuto di sottomettersi all\u2019autorit\u00e0 di governo della Chiesa e quindi separa una persona dalla Chiesa. Allo stesso modo, l\u2019eresia, che \u00e8 il rifiuto di sottomettersi all\u2019autorit\u00e0 di insegnamento della Chiesa, separa una persona dall\u2019appartenenza.<\/span><\/p>\n Questo insegnamento \u00e8 stato chiaramente espresso da Papa Pio XII nella sua lettera enciclica Mystici Corporis Christi<\/em>, \u201cSul Corpo Mistico di Cristo\u201d:<\/span><\/p>\n In realt\u00e0 devono essere inclusi come membri della Chiesa solo coloro che sono stati battezzati e professano la vera fede, e che non sono stati cos\u00ec sfortunati da separarsi dall\u2019unit\u00e0 del Corpo, o sono stati esclusi dalla legittima autorit\u00e0 per gravi colpe commesse\u2026 E perci\u00f2, se uno rifiuta di ascoltare la Chiesa, sia considerato \u2013 cos\u00ec comanda il Signore \u2013 come un pagano e un pubblicano. Ne consegue che coloro che sono divisi nella fede o nel governo non possono vivere nell\u2019unit\u00e0 di tale Corpo, n\u00e9 possono vivere la vita del suo unico Spirito divino.<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n E prosegue:<\/span><\/p>\n Non tutti i peccati, per quanto gravi, sono tali da separare un uomo dal Corpo della Chiesa, come lo scisma, l\u2019eresia o l\u2019apostasia.<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Monsignor Gerard Van Noort riassume cos\u00ec l\u2019insegnamento dei teologi cattolici sullo scisma:<\/span><\/p>\n Gli scismatici pubblici non sono membri della Chiesa.\u202fNon lo sono perch\u00e9 con la loro azione si separano dall\u2019unit\u00e0 della comunione cattolica. Il termine comunione cattolica, come qui usato, significa sia la coesione con l\u2019intero corpo cattolico (unit\u00e0 di culto ecc.), sia l\u2019unione con il capo visibile della Chiesa (unit\u00e0 di governo) [4].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n \u00c8 chiaro quindi che chiunque rifiuti la sottomissione al Sommo Pontefice \u00e8 uno scismatico, anche se \u00e8 importante chiarire che esistono forme di disobbedienza all\u2019autorit\u00e0 legittima che non comprendono il rifiuto dell\u2019autorit\u00e0 stessa. Il teologo Sylvester Hunter S.J. scrive:<\/span><\/p>\n Il peccato di scisma, cos\u00ec chiamato, \u00e8 commesso da colui che, essendo battezzato, con un atto pubblico e formale rinuncia a sottomettersi ai governatori della Chiesa; anche da colui che formalmente e pubblicamente prende parte a qualsiasi culto religioso pubblico che sia istituito in rivalit\u00e0 con quello della Chiesa. Non \u00e8 un atto di scisma rifiutare l\u2019obbedienza a una legge o a un precetto del Sommo Pontefice o di un altro Superiore ecclesiastico, purch\u00e9 questo rifiuto non equivalga a una rinuncia a qualsiasi soggezione nei suoi confronti [5].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Vigan\u00f2 rifiuta la sottomissione al Sommo Pontefice?<\/strong><\/span><\/p>\n \u00c8 chiaro dalle sue dichiarazioni pubbliche che Vigan\u00f2 rifiuta la sottomissione a Jorge Mario Bergoglio, che attualmente sostiene di occupare la sede di San Pietro con il nome papale di Francesco.<\/span><\/p>\n Tuttavia, \u00e8 altrettanto chiaro che Vigan\u00f2, con questo atto, non intende rifiutare la sottomissione al Sommo Pontefice, perch\u00e9 non crede che Francesco ricopra quella posizione. Un chiaro esempio, tratto dalla sua dichiarazione in risposta all\u2019accusa di scisma<\/a> mossa dal Vaticano, sar\u00e0 sufficiente per esprimere la posizione dell\u2019arcivescovo:<\/span><\/p>\n Respingo con forza l\u2019accusa di aver strappato la veste senza cuciture del Salvatore e di essermi allontanato dalla suprema autorit\u00e0 del Vicario di Cristo: per separarmi dalla comunione ecclesiale con Jorge Mario Bergoglio avrei dovuto prima essere in comunione con lui, il che non \u00e8 possibile dal momento che lo stesso Bergoglio non pu\u00f2 essere considerato un membro della Chiesa, a causa delle sue molteplici eresie e della sua manifesta estraneit\u00e0 e incompatibilit\u00e0 con il ruolo che invalidamente e illecitamente ricopre.<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n \u00c8 chiaro quindi che Vigan\u00f2 intende rifiutare la sottomissione a Francesco, ma non intende rifiutare la sottomissione al Sommo Pontefice. Egli non considera Francesco il Sommo Pontefice.<\/span><\/p>\n Sorgono quindi due domande:<\/span><\/p>\n \u2013 \u00c8 scismatico rifiutare la sottomissione a un dubbio pretendente al papato?<\/span><\/p>\n \u2013 Le pretese di Francesco al papato sono davvero dubbie?<\/span><\/p>\n Il rifiuto di un papa dubbio \u00e8 scismatico?\u00a0<\/strong><\/span><\/p>\n Rifiutare la sottomissione al Romano Pontefice, o ai Successori degli Apostoli che governano la Chiesa in unione con lui, \u00e8 scismatico.<\/span><\/p>\n Tuttavia, non si ha l\u2019obbligo di obbedire a un superiore la cui pretesa a un ufficio \u00e8 dubbia.<\/span><\/p>\n Nel loro commento al Codice di diritto canonico del 1917, padre Francis X. Wernz e padre Peter Vidal affermano che \u201csarebbe avventato obbedire a un tale uomo che non ha dimostrato il suo titolo in diritto\u201d. Spiegano inoltre:<\/span><\/p>\n La giurisdizione \u00e8 essenzialmente una relazione tra un superiore che ha il diritto all\u2019obbedienza e un suddito che ha il dovere di obbedire. Quando una delle parti di questa relazione viene a mancare, anche l\u2019altra cessa necessariamente di esistere, come \u00e8 evidente dalla natura della relazione stessa\u201d [6].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n In altre parole, una persona ha l\u2019obbligo di obbedire solo quando c\u2019\u00e8 qualcuno che ha la capacit\u00e0 di ricevere tale obbedienza. Si pu\u00f2 avere l\u2019obbligo di sottomettersi a un Papa solo quando c\u2019\u00e8 un Papa a cui ci si pu\u00f2 sottomettere.<\/span><\/p>\n Continuano:<\/span><\/p>\n Tuttavia, se un papa \u00e8 veramente e permanentemente dubbio, il dovere di obbedienza non pu\u00f2 esistere nei suoi confronti da parte di nessun suddito. Infatti, la legge secondo cui \u201cl\u2019obbedienza \u00e8 dovuta al successore legittimamente eletto di San Pietro\u201d non obbliga se \u00e8 dubbia; e certamente \u00e8 dubbia se la legge \u00e8 stata promulgata in modo dubbio, perch\u00e9 le leggi sono istituite quando sono promulgate, e senza una promulgazione sufficiente mancano di una parte costitutiva, o condizione essenziale.<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Come spiegato altrove<\/a>, perch\u00e9 una legge o un comando siano legittimi, devono essere debitamente promulgati da un\u2019autorit\u00e0 legittima. Se la legittimit\u00e0 di un\u2019autorit\u00e0 \u00e8 dubbia, allora lo \u00e8 anche la legge o il comando, e non ci pu\u00f2 essere alcun obbligo intrinseco di osservarlo. Se cos\u00ec fosse, si arriverebbe all\u2019assurdo che chiunque, con qualche pretesa di plausibilit\u00e0, potrebbe affermare di detenere un\u2019autorit\u00e0 e gli altri sarebbero tenuti a obbedirgli.<\/span><\/p>\n Ad esempio, se cos\u00ec fosse, si sarebbe obbligati a obbedire a qualcuno che agisce nel ruolo di ufficiale di polizia, o di ufficiale dell\u2019esercito, o di vescovo, per tutto il tempo in cui si dubita dell\u2019autenticit\u00e0 delle sue affermazioni. L\u2019obbligo di obbedire ad autorit\u00e0 dubbie sarebbe la fine dell\u2019autorit\u00e0 legittima e della vera libert\u00e0.<\/span><\/p>\n Per questo, in riferimento al papato, Wernz e Vidal continuano:<\/span><\/p>\n Ma se il fatto della legittima elezione di un particolare successore di san Pietro \u00e8 dimostrato solo in modo dubbio, la promulgazione \u00e8 dubbia; quindi quella legge non \u00e8 debitamente e oggettivamente costituita delle sue parti necessarie, e rimane veramente dubbia e quindi non pu\u00f2 imporre alcun obbligo.<\/span><\/em><\/span><\/p>\n Infatti, sarebbe imprudente obbedire a un tale uomo che non ha dimostrato il suo titolo di legge.<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n E continuano:<\/span><\/p>\n La stessa conclusione \u00e8 confermata sulla base della visibilit\u00e0 della Chiesa. Infatti, la visibilit\u00e0 della Chiesa consiste nel fatto che essa possiede segni e segni di riconoscimento tali che, quando si usa la diligenza morale, la si pu\u00f2 riconoscere e discernere, soprattutto da parte dei suoi legittimi funzionari. Ma nella supposizione che stiamo considerando, il Papa non pu\u00f2 essere trovato nemmeno dopo un esame diligente. La conclusione \u00e8 quindi corretta: un papa cos\u00ec dubbio non \u00e8 il capo della Chiesa visibile istituita da Cristo.<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Se non si pu\u00f2 vedere, dopo aver usato la dovuta diligenza, che un uomo possiede tutti i segni e le caratteristiche identificative proprie di un papa \u2013 come l\u2019essere maschio, battezzato, professare pubblicamente la fede cattolica, in comunione con i membri della Chiesa, in possesso dell\u2019uso della ragione e debitamente eletto e accettato dalla Chiesa \u2013 allora non si pu\u00f2 ragionevolmente concludere che tale uomo sia effettivamente il papa. (Per maggiori informazioni su ci\u00f2 che \u00e8 richiesto per un\u2019elezione papale valida, vedere qui<\/em><\/a>).<\/span><\/p>\n Un Papa dubbio deve essere considerato come non Papa. Infatti, esiste una massima tradizionale \u201cpapa dubius, papa nullus<\/em>\u201c. Un papa dubbio non \u00e8 un papa.<\/span><\/p>\n Rifiutare la sottomissione a un papa dubbio \u00e8 un atto di prudenza, non un atto di scisma.<\/span><\/p>\n Wernz e Vidal scrivono:<\/span><\/p>\n Non possono essere annoverati tra gli scismatici coloro che rifiutano di obbedire al Romano Pontefice perch\u00e9 ritengono la sua persona sospetta o di dubbia elezione a causa di voci in circolazione [7].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Questo \u00e8 l\u2019insegnamento standard dei teologi cattolici.<\/span><\/p>\n Un celebre teologo del XV secolo, il cardinale Cajetan, afferma:<\/span><\/p>\n Se qualcuno, per un motivo ragionevole, sospetta della persona del papa e rifiuta la sua presenza e persino la sua giurisdizione, non commette il delitto di scisma, n\u00e9 alcun altro, purch\u00e9 sia pronto ad accettare il papa se non fosse sospettato [8].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n E il noto teologo del XVII secolo Juan de Lugo commenta:<\/span><\/p>\n Non sar\u00e0 scismatico chi negher\u00e0 la sottomissione al Papa perch\u00e9 dubita probabilmente della sua legittima elezione o della sua autorit\u00e0 [9].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Il teologo della met\u00e0 del XX secolo Ignatius J. Szal scrive:<\/span><\/p>\n Non c\u2019\u00e8 nemmeno scisma\u2026 se si rifiuta l\u2019obbedienza in quanto si sospetta della persona del Papa o della validit\u00e0 della sua elezione, o se si resiste a lui come capo civile di uno Stato [10].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Pertanto, \u00e8 chiaro che rifiutare la sottomissione a un pretendente al papato la cui pretesa \u00e8 dubbia non \u00e8 scismatico.<\/span><\/p>\n Dobbiamo ora chiederci se le pretese di Francesco al papato siano dubbie.<\/span><\/p>\n Francesco \u00e8 un papa dubbio?\u00a0<\/strong><\/span><\/p>\n Un numero crescente di cattolici ritiene moralmente certo o almeno probabile che Jorge Mario Bergoglio non sia mai stato validamente eletto alla carica papale o, se lo \u00e8 stato, abbia poi perso tale carica.<\/span><\/p>\n A sostegno di questa posizione vengono addotte diverse argomentazioni.<\/span><\/p>\n Rendere giustizia a tutte queste argomentazioni e fornirle nella loro forma pi\u00f9 completa ed esaustiva va oltre lo scopo di questo articolo. Riassumeremo invece brevemente alcune delle argomentazioni pi\u00f9 importanti, rimandando a presentazioni pi\u00f9 dettagliate o a materiale di supporto.<\/span><\/p>\n (1) L\u2019argomento dell\u2019appartenenza alla Chiesa<\/span><\/p>\n L\u2019insegnamento della Chiesa cattolica \u00e8 che gli eretici pubblici non sono membri della Chiesa. Questa dottrina \u00e8 stata spiegata in dettaglio in questo articolo sull\u2019eresia pubblica e l\u2019appartenenza alla Chiesa<\/a>.<\/span><\/p>\n Il teologo olandese G. Van Noort riassume la posizione come segue:<\/span><\/p>\n Gli eretici pubblici (e a maggior ragione gli apostati) non sono membri della Chiesa. Non lo sono perch\u00e9 si separano dall\u2019unit\u00e0 della fede cattolica e dalla professione esterna di tale fede. Ovviamente, quindi, mancano di uno dei tre fattori \u2013 battesimo, professione della stessa fede, unione con la gerarchia \u2013 indicati da Pio XII come requisiti per l\u2019appartenenza alla Chiesa. Lo stesso pontefice ha esplicitamente sottolineato che, a differenza di altri peccati, l\u2019eresia, lo scisma e l\u2019apostasia separano automaticamente un uomo dalla Chiesa [11].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Monsignor Van Noort, come altri teologi, chiarisce che ci\u00f2 che separa una persona dall\u2019appartenenza alla Chiesa \u00e8 la natura pubblica dell\u2019eresia e non la colpevolezza personale dell\u2019individuo. Scrive:<\/span><\/p>\n Con il termine eretici pubblici intendiamo a questo punto tutti coloro che negano esternamente una verit\u00e0 (ad esempio la divina maternit\u00e0 di Maria), o pi\u00f9 verit\u00e0 della fede divina e cattolica, indipendentemente dal fatto che colui che nega lo faccia in modo ignorante e innocente (un eretico meramente materiale), o volontariamente e colpevolmente (un eretico formale) [12].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n \u00c8 stato anche chiaramente dimostrato che Francesco \u00e8 un eretico pubblico. Ad esempio, la correzione filiale del 2017<\/a> ha identificato numerose eresie distinte che Francesco ha professato pubblicamente e non ha mai ritrattato, nonostante sia stato pubblicamente corretto.<\/span><\/p>\n Il Papa, come capo della Chiesa, deve essere un membro della Chiesa, come scrive il teologo Sylvester Berry:<\/span><\/p>\n Deve essere un membro della Chiesa, poich\u00e9 nessuno pu\u00f2 essere a capo di una societ\u00e0 se non \u00e8 un membro di quella societ\u00e0 [13].<\/span><\/em><\/span><\/p><\/blockquote>\n Pertanto, se Francesco non \u00e8 un membro della Chiesa, non pu\u00f2 essere papa.<\/span><\/p>\n L\u2019argomento pu\u00f2 essere espresso con i seguenti sillogismi:<\/span><\/p>\n Premessa maggiore: un eretico pubblico non \u00e8 un membro della Chiesa cattolica.<\/span><\/p>\n Premessa minore: Francesco \u00e8 un eretico pubblico.<\/span><\/p>\n Conclusione: Francesco non \u00e8 un membro della Chiesa cattolica.<\/span><\/p>\n Premessa maggiore: il papa \u00e8 un membro della Chiesa cattolica.<\/span><\/p>\n Premessa minore: Francesco non \u00e8 un membro della Chiesa cattolica.<\/span><\/p>\n Conclusione: Francesco non \u00e8 Papa.<\/span><\/p>\n Un\u2019altra linea di argomentazione che potrebbe essere perseguita \u00e8 che Francesco \u00e8 uno scismatico pubblico, e quindi n\u00e9 un membro della Chiesa n\u00e9 il papa, a causa della sua persecuzione dei riti tradizionali della Chiesa romana.<\/span><\/p>\n Come scrisse il famoso teologo gesuita del XVI secolo Francisco Suarez, il Doctor Eximius: \u201cE in questo secondo modo il Papa potrebbe essere scismatico, nel caso in cui non volesse avere la dovuta unione e coordinazione con tutto il corpo della Chiesa, come avverrebbe se cercasse di scomunicare tutta la Chiesa, o se volesse sovvertire tutte le cerimonie ecclesiastiche fondate sulla tradizione apostolica, come abbiamo osservato da Cajetan (ad II-II, q. 39) e, con maggiore ampiezza, da Torquemada (1. 4, c.11). ) [14].<\/span><\/p>\n (2) Argomento della mancanza di intenzione di compiere l\u2019ufficio di Papa<\/strong><\/span><\/p>\n L\u2019arcivescovo Vigan\u00f2 ha sostenuto che Francesco non ha assunto il papato perch\u00e9 non ha mai avuto intenzione di svolgere l\u2019ufficio papale. La sua posizione pu\u00f2 essere letta in dettaglio qui. Altri hanno avanzato argomenti simili nel corso degli anni, come i sostenitori della Tesi di Cassiciacum<\/a>.<\/span><\/p>\n La posizione generale potrebbe essere espressa come segue:<\/span><\/p>\n