{"id":4308,"date":"2024-02-11T15:36:33","date_gmt":"2024-02-11T14:36:33","guid":{"rendered":"https_3A//arcangelosanmichele.altervista.org/@p=4308"},"modified":"2024-02-11T15:45:43","modified_gmt":"2024-02-11T14:45:43","slug":"madonna-del-divin-pianto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/arcangelosanmichele.altervista.org\/madonna-del-divin-pianto\/","title":{"rendered":"Madonna del Divin Pianto"},"content":{"rendered":"
fonte marcelline.org<\/a><\/p>\n <\/p>\n A sera inoltrata, le consorelle sentono suora parlare ad alta voce. Pensano che sogni. Ma ella non dorme; conversa, invece, come dir\u00e0 la mattina dopo, con una \u00abbella Signora\u00bb andata a visitarla. La \u00abSignora\u00bb conforta la suora a ben soffrire per amore di Dio. Ispira tanta fiducia! suor Elisabetta si raccomanda alle sue preghiere e dice: \u2013 Signora, come \u00e8 buona Lei! Preghi Lei che \u00e8 tanto buona. Sono sicura che, se Ella pregher\u00e0. il Signore ascolter\u00e0 le sue preghiere, perch\u00e9 Lei ha compassione delle malate,\u2026<\/span><\/p>\n Ci\u00f2 convinse ancor pi\u00f9 le suore della comunit\u00e0 che la cara ammalata aveva sognato e non se ne parl\u00f2 pi\u00f9. suor Elisabetta, invece, disse: \u2013 Non \u00e8 venuta, perch\u00e9 non sono stata abbastanza buona\u2026\u00a0Il male intanto fa passi rapidi. Siamo alla notte dal 22 al 23 febbraio. Da quindici giorni la paralisi progressiva ha tolto alla suora anche l\u2019uso della parola, della deglutizione, delle membra, tanto che nessun movimento le \u00e8 pi\u00f9 possibile.\u00a0Il Medico curante, nella mattina, aveva dichiarato: \u2013 \u00c8 questione di ore; continuino a vegliarla.<\/span><\/p>\n Ecco il testuale, divino colloquio.<\/span><\/p>\n \u2013 Ti avevo detto che sarei venuta dal 22 al 23!\u00a0\u2013 Oh, dal 22 al 23? Io avevo capito dal 2 al 3. Breve silenzio.\u00a0Suor Elisabetta, ad un tratto:\u00a0\u2013 Ma Lei\u2026 ma Lei_\u2026 ma Lei \u00e8 la Madonna\u2026 \u00e8 la Madonna\u2026.\u00a0La Santa Vergine sorride mesta. Altro silenzio.<\/span><\/p>\n \u2013 Oh, la Madonna, la Madonna col Bambino\u2026 ma il Bambino (Suor Elisabetta si fa triste, quasi piangente) il Bambino piange\u2026 piange per me? Piange per i miei peccati?<\/span><\/p>\n Il Bambino \u00e8 sorretto dalle braccia materne: il Suo visino \u2013 leggermente rivolto in alto \u2013 guarda la Mamma. Una manina posa in quella di Maria, la sua lunga veste nivea si perde nel manto della Vergine; dagli occhi scendono due lacrimoni a rigare le guance; le labbra chiuse tremano nell\u2019accorato pianto!<\/span><\/p>\n \n<\/div>\n Alle trepide parole della Veggente la Madonna risponde: \u2013 No, il Bambino piange perch\u00e9 non \u00e8 abbastanza amato, cercato, desiderato anche dalle persone che gli sono consacrate\u2026 tu devi dire questo!<\/span><\/p>\n Suor Elisabetta non afferra la missione che la Vergine vuole affidarle, e esclama:<\/span><\/p>\n \u2013 Madonna, Madonna, portatemi in Paradiso!\u2026<\/span><\/p>\n \u2013 Dovresti, ma devi rimanere per dire questo.<\/span><\/p>\n La suora ora comprende, misura la sua miseria, la sua minorazione e ne ha immenso spavento.<\/span><\/p>\n \u2013 Oh Madonna \u2013 insiste \u2013 io sono l\u2019ultima di tutte, io non so nulla, sono un peso per la mia Comunit\u00e0: portatemi in Paradiso!\u2026<\/span><\/p>\n \u2013 Devi rimanere per dire questo!<\/span><\/p>\n \u2013 Madonna, chi mi creder\u00e0?\u2026 sono un\u2019ignorante\u2026. non so nulla\u2026 non sono nemmeno pi\u00f9 capace di parlare: chi mi creder\u00e0?\u2026<\/span><\/p>\n Silenzio da parte della Vergine, che la guarda tenera e mesta.<\/span><\/p>\n A questo punto, suor Elisabetta confessa che, disperata nell\u2019anima per non saper conciliare il desiderio della Vergine con la sua incapacit\u00e0 intellettuale e fisica \u2013 nel colloquio ella si pensava muta e morente \u2013 ebbe, nel colmo del dolore, una luce improvvisa e si sent\u00ec ispirata a dire: \u2013 Oh, Madonna, datemi un segno!\u00a0La Vergine sorride benevola, ma sempre mesta.<\/span><\/p>\n S\u2019inchina leggermente verso la suora e dice: \u2013 Ti rendo la salute! \u2013 e scompare con il Divino Figlio.<\/span><\/p>\n La Veggente confess\u00f2 di aver sentito un dolore terribile in tutto il corpo, a cui segui un senso di benessere e di vita che la inond\u00f2 tutta. Balz\u00f2 dal letto ed alla suore di veglia, trepide e commosse, che avevano udito la sua parte di colloquio:<\/span><\/p>\n \u2013 Sono guarita, sono guarita: la Madonna mi ha guarita! <\/span>Erano le ore 0.15 circa.<\/span><\/p>\n La superiora, chiamata da un semplice \u2013 Venga, venga \u2013 dell\u2019infermiera, si precipita in camera di suor Elisabetta, credendola in extremis, e se la trova davanti, in piedi, luminosa, splendente negli occhi, che le butta le braccia al collo e le dice: \u2013 Superiora, Superiora, la Madonna mi ha, guarita e mi ha detto di dire\u2026 di dire che Ges\u00f9 piange, perch\u00e9 non \u00e8 abbastanza amato, cercato, desiderato anche dalle persone che gli sono consacrate. \u2013 E dopo un breve silenzio \u2013 Che lacrimoni, che lacrimoni. povero Ges\u00f9! \u2013 e fa con le dita ad arco l\u2019indicazione della grossezza e del cammino delle lacrime. Cernusco sul Naviglio: la cappella della Madonna del Bambin Ges\u00f9 Piangente, centro di preghiera per molti fedeli. Innumerevoli ex voto attestano quanto la Madonna gradisca di essere onorata sotto il titolo di Madonna del Divin Pianto.<\/p>\n La Congregazione delle Marcelline ha raccolto il divino messaggio con impegno e con amore.<\/p>\n Per saperne di pi\u00f9, clicca qui:<\/span><\/p>\n Suor Elisabetta e la bella Signora<\/a><\/span><\/p>\n elisabetta-livro-pintura-2016-it<\/a><\/span><\/p>\nApparizione della Vergine Maria a Suor Elisabetta Redaelli<\/span>
\nCernusco sul Naviglio \u2013 23 febbraio 1924<\/span><\/h4>\n\u00c8 appena iniziato l\u2019anno 1924.<\/span>
\nA Cernusco sul Naviglio, presso Milano, nella casa natale dell\u2019Istituto Marcelline, adibita a casa di riposo per le Suore malate e anziane, una giovane suora, Sr. Elisabetta, da due anni ammalata, \u00e8 ridotta quasi in fin di vita: paralizzata, cieca da un anno, minata da un male che non perdona.\u00a06 Gennaio 1924.<\/span><\/p>\nLa Signora l\u2019incoraggia: \u2013 Prega, confida e spera: torner\u00f2 dal 22 al 23. (Sr. Elisabetta capisce dal 2 al 3 del mese seguente).\u00a0La suora, dimentica di s\u00e8, prega la Signora di andare a confortare anche le altre ammalate. La Signora sorride e \u2013 come dir\u00e0 poi suor Elisabetta \u2013 \u00abse ne va composta\u00bb.<\/span>
\nLa suora infermiera, il mattino dopo, nella relazione sul decorso della notte riferisce: \u2013 suor Elisabetta ieri sera parlava a voce alta, in sogno.\u00a0L\u2019ammalata, stupita, interviene: \u2013 Ma no, non ho sognato, ho parlato con la Signora che \u00e8 venuta a trovare noi malate. L\u2019ho vista; mi ha parlato e verr\u00e0 dal 2 al 3\u2026.<\/span>
\nSuor Elisabetta era cieca da pi\u00f9 di un anno: come poteva \u00abaver visto\u00bb? Si pens\u00f2 ad un sogno. Pass\u00f2 la notte dal 2 al 3 Febbraio; invano suor Elisabetta aspett\u00f2 la visita della buona Signora.<\/span><\/p>\nDifatti, la vegliano due consorelle: la suora infermiera ed un\u2019altra che saranno poi le testimoni del fatto prodigioso.\u00a0Sono appena passate le ore 23.45.\u00a0L\u2019ammalata ha un sussulto: le suore balzano in piedi, credendo imminente la fine.Suor Elisabetta emette un grido: \u2013 Oh, la Signora, la Signora!<\/span><\/p>\n
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