aldomariavalli.it<\/a> 10\/08\/2023<\/p>\nRaymond Leo Cardinale Burke<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nNel periodo immediatamente precedente il Concilio Ecumenico Vaticano II e, ancor pi\u00f9, nel periodo post-conciliare, la disciplina canonica della Chiesa \u00e8 stata messa in discussione nelle sue stesse fondamenta. La crisi del diritto canonico aveva origine negli stessi presupposti filosofici che stavano ispirando una rivoluzione morale e culturale in cui la legge naturale, l\u2019ethos morale della vita individuale e della vita sociale, veniva messa in discussione a favore di un approccio storico in cui la natura dell\u2019uomo e la natura stessa non godevano pi\u00f9 di un\u2019identit\u00e0 sostanziale, ma solo di un\u2019identit\u00e0 mutevole e talvolta ingenuamente considerata progressiva.<\/span><\/p>\nAll\u2019interno della Chiesa, la riforma del Codice di Diritto Canonico del 1917, annunciata da Papa Giovanni XXIII, riforma che inizi\u00f2 seriamente solo una decina di anni dopo e che poi progred\u00ec lentamente durante gli ultimi anni del Pontificato di Papa Paolo VI e i primi anni del Pontificato di Papa Giovanni Paolo II, sembr\u00f2 mettere in discussione la necessit\u00e0 della disciplina canonica e apr\u00ec un forum per alcuni teologi e canonisti per mettere in discussione i fondamenti stessi del diritto nella Chiesa. Il cosiddetto \u201cSpirito del Vaticano II\u201d, che era un movimento politico avulso dall\u2019insegnamento e dalla disciplina perenne della Chiesa, aggrav\u00f2 notevolmente la situazione. Dopo un periodo di intenso lavoro e di accese discussioni, Papa San Giovanni Paolo II promulg\u00f2 il Codice di Diritto Canonico rivisto il 25 gennaio 1983, circa ventiquattro anni dopo il suo annuncio.<\/span><\/p>\nDurante il lungo pontificato di Papa Giovanni Paolo II, sono stati compiuti grandi progressi nel rinnovare il rispetto per la disciplina canonica che, come ha spiegato nel promulgare il Codice del 1983, ha le sue prime radici nell\u2019effusione dello Spirito Santo nei cuori degli uomini dal glorioso Cuore trafitto di Ges\u00f9 [1].<\/span><\/p>\nNel promulgare il Codice di Diritto Canonico, Papa Giovanni Paolo II ha ricordato il servizio essenziale della disciplina canonica alla santit\u00e0 di vita, la vita rinnovata in Cristo, che il Concilio Ecumenico Vaticano II desiderava promuovere. Ha scritto:<\/span><\/p>\nDevo riconoscere che questo Codice deriva da una stessa intenzione, il rinnovamento della vita cristiana. Da tale intenzione, infatti, l\u2019intero lavoro del Concilio ha tratto le sue norme e la sua direzione [2].<\/span><\/p>\nQueste parole indicano il servizio essenziale del diritto canonico nell\u2019opera di nuova evangelizzazione, cio\u00e8 nel vivere la nostra vita in Cristo con l\u2019impegno e l\u2019energia dei primi discepoli. La disciplina canonica \u00e8 finalizzata al perseguimento, in ogni momento, della santit\u00e0 di vita.<\/span><\/p>\nIl santo Pontefice ha poi descritto la natura del diritto canonico, indicandone lo sviluppo organico a partire dalla prima alleanza di Dio con il suo popolo santo. Ha ricordato \u201cil lontano patrimonio di diritto contenuto nei libri dell\u2019Antico e del Nuovo Testamento, da cui deriva tutta la tradizione giuridico-legislativa della Chiesa, come dalla sua prima fonte\u201d [3] In particolare, ha ricordato alla Chiesa come Cristo stesso, nel Discorso della Montagna, abbia dichiarato di non essere venuto ad abolire la legge, ma a portarla a compimento, insegnandoci che \u00e8, infatti, la disciplina della legge ad aprire la strada alla libert\u00e0 nell\u2019amare Dio e il prossimo [4]. Ha osservato: \u201cCos\u00ec gli scritti del Nuovo Testamento ci permettono di comprendere ancora meglio l\u2019importanza della disciplina e ci fanno vedere meglio come essa sia pi\u00f9 strettamente connessa con il carattere salvifico del messaggio evangelico stesso\u201d [5].<\/span><\/p>\nLe fatiche di Papa San Giovanni Paolo II hanno portato frutti notevoli per il ripristino del buon ordine della vita ecclesiale che \u00e8 la condizione insostituibile per la crescita nella santit\u00e0 della vita. Come canonista, noto, in varie parti del mondo ecclesiale, sempre pi\u00f9 iniziative, magari piccole ma comunque forti, per favorire la conoscenza e la pratica della disciplina ecclesiale, in accordo con la vera riforma post-conciliare, cio\u00e8 in continuit\u00e0 con la disciplina perenne della Chiesa.<\/span><\/p>\nOggi, purtroppo, stiamo assistendo a un ritorno alle turbolenze del periodo post-conciliare. Negli ultimi anni, il diritto e persino la stessa dottrina sono stati ripetutamente messi in discussione come deterrente per un\u2019efficace cura pastorale dei fedeli. Gran parte del tumulto \u00e8 associato a una certa retorica populista sulla Chiesa, compresa la sua disciplina.<\/span><\/p>\n\u00c8 stata promulgata anche una nuova legislazione canonica che \u00e8 chiaramente al di fuori della tradizione canonica e, in modo confuso, mette in discussione quella tradizione che ha servito fedelmente e con amore la verit\u00e0 della fede. Mi riferisco, ad esempio, agli atti legislativi che riguardano il delicato processo di dichiarazione di nullit\u00e0 del matrimonio che, a sua volta, tocca il fondamento stesso della nostra vita nella Chiesa e nella societ\u00e0: il matrimonio e la famiglia.<\/span><\/p>\nData la situazione in cui si trova la Chiesa, sembra particolarmente importante poter rendere conto dell\u2019insostituibile servizio della legge nella Chiesa, cos\u00ec come nella societ\u00e0. \u00c8 particolarmente importante essere in grado di riconoscere e correggere la retorica che sta confondendo e persino portando all\u2019errore un buon numero di fedeli. A tal fine, affronto il rapporto essenziale e insostituibile della dottrina e del diritto con la vita pastorale della Chiesa, cio\u00e8 con la realt\u00e0 quotidiana della vita cristiana. In primo luogo, affronter\u00f2 la pervasiva retorica populista sulla Chiesa e sulle sue istituzioni. Poi presenter\u00f2 un insegnamento chiave in materia, ossia il discorso alla Rota Romana di Papa Giovanni Paolo II del 18 gennaio 1990.La retorica populista sulla Chiesa.<\/span><\/p>\nNegli ultimi anni, alcune parole, ad esempio \u201cpastorale\u201d, \u201cmisericordia\u201d, \u201cascolto\u201d, \u201cdiscernimento\u201d, \u201caccompagnamento\u201d e \u201cintegrazione\u201d, sono state applicate alla Chiesa in una sorta di magia, cio\u00e8 senza una chiara definizione, ma come slogan di un\u2019ideologia che sostituisce ci\u00f2 che per noi \u00e8 insostituibile: la costante dottrina e disciplina della Chiesa.<\/span><\/p>\nAlcune parole, come \u201cpastorale\u201d, \u201cmisericordia\u201d, \u201cascolto\u201d e \u201cdiscernimento\u201d hanno un posto nella tradizione dottrinale e disciplinare della Chiesa, ma ora vengono usate con un nuovo significato e senza riferimento alla Tradizione. Ad esempio, la cura pastorale viene ora regolarmente contrapposta alla preoccupazione per la dottrina, che deve essere il suo fondamento. La preoccupazione per la dottrina e la disciplina viene caratterizzata come farisaica, come se si volesse rispondere con freddezza o addirittura con violenza ai fedeli che si trovano in una situazione irregolare dal punto di vista morale e canonico. In questa visione errata, la misericordia si oppone alla giustizia, l\u2019ascolto si oppone all\u2019insegnamento e il discernimento si oppone al giudizio. Altre parole sono di origine secolare, come \u201caccompagnamento\u201d e \u201cintegrazione\u201d, e vengono usate senza fondarle sulla verit\u00e0 della fede o sulla realt\u00e0 oggettiva della nostra vita nella Chiesa. Per esempio, l\u2019integrazione \u00e8 avulsa dalla comunione, che \u00e8 l\u2019unico fondamento della partecipazione alla vita di Cristo nella Chiesa. Questi termini sono spesso usati in senso mondano o politico, guidati da una visione della natura e della realt\u00e0 che cambia continuamente. La prospettiva della vita eterna viene eclissata a favore di una sorta di visione popolare della Chiesa in cui tutti dovrebbero sentirsi \u201ca casa\u201d, anche se la loro vita quotidiana \u00e8 in aperta contraddizione con la verit\u00e0 e l\u2019amore di Cristo. In ogni caso, l\u2019uso di uno di questi termini deve essere saldamente fondato sulla verit\u00e0, insieme alla sua espressione tradizionale della nostra incorporazione al Corpo Mistico di Cristo attraverso un\u2019unica fede, un\u2019unica vita sacramentale e un\u2019unica disciplina o governo.<\/span><\/p>\nLa questione \u00e8 complicata perch\u00e9 la retorica \u00e8 spesso legata al linguaggio usato da Papa Francesco in modo colloquiale, sia durante le interviste rilasciate in aereo o ai notiziari, sia nei commenti spontanei a vari gruppi. In questo caso, quando si collocano i termini in questione nel giusto contesto dell\u2019insegnamento e della pratica della Chiesa, si pu\u00f2 essere accusati di parlare contro il Santo Padre. Di conseguenza, si \u00e8 tentati di rimanere in silenzio o di cercare di spiegare dottrinalmente un linguaggio che confonde o addirittura contraddice la dottrina.<\/span><\/p>\nIl modo in cui ho compreso il dovere di correggere una retorica populista sulla Chiesa \u00e8 quello di distinguere, come la Chiesa ha sempre fatto, le parole dell\u2019uomo che \u00e8 Papa dalle parole del Papa come Vicario di Cristo. Nel Medioevo, la Chiesa parlava dei due corpi del Papa: il corpo dell\u2019uomo e il corpo del Vicario di Cristo. Infatti, la tradizionale veste papale, in particolare la mozzetta rossa con la stola raffigurante gli apostoli Pietro e Paolo, rappresenta visibilmente il vero corpo del Vicario di Cristo quando espone l\u2019insegnamento della Chiesa.<\/span><\/p>\nPapa Francesco ha scelto di parlare spesso nel suo primo corpo, quello dell\u2019uomo che \u00e8 Papa. Infatti, anche in documenti che, in passato, hanno rappresentato un insegnamento pi\u00f9 solenne, egli afferma chiaramente che non sta offrendo un insegnamento magisteriale, ma il proprio pensiero. Ma chi \u00e8 abituato a un modo diverso di parlare del Papa vuole che ogni sua affermazione faccia in qualche modo parte del Magistero. Questo \u00e8 contrario alla ragione e a ci\u00f2 che la Chiesa ha sempre inteso.<\/span><\/p>\nFare una distinzione tra i due tipi di discorso del Romano Pontefice non \u00e8 in alcun modo irrispettoso dell\u2019ufficio petrino. Tanto meno costituisce inimicizia nei confronti di Papa Francesco. Anzi, al contrario, dimostra il massimo rispetto per l\u2019ufficio petrino e per l\u2019uomo a cui Nostro Signore lo ha affidato. Senza questa distinzione, si perderebbe facilmente il rispetto per il Papato o si sarebbe portati a pensare che, se non si \u00e8 d\u2019accordo con le opinioni personali dell\u2019uomo che \u00e8 il Romano Pontefice, allora si deve rompere la comunione con la Chiesa.<\/span><\/p>\nIn ogni caso, quanto pi\u00f9 questa retorica viene usata senza un correttivo, cio\u00e8 senza mettere in relazione il linguaggio con l\u2019insegnamento e la pratica costante della Chiesa, tanto pi\u00f9 la confusione entra nella vita della Chiesa. I canonisti hanno la particolare responsabilit\u00e0 di chiarire quale sia la dottrina e la corrispondente disciplina della Chiesa. Per questo motivo, in particolare, ho ritenuto importante chiarire lo scopo del diritto canonico. L\u2019intrinseca connessione tra disciplina canonica e pratica pastorale.<\/span><\/p>\nNel suo discorso del 1990 alla Rota Romana (il tribunale d\u2019appello ordinario del Papa), Papa Giovanni Paolo II descrive l\u2019inseparabilit\u00e0 tra una sana pratica pastorale e la disciplina canonica:<\/span><\/p>\nLa dimensione giuridica e quella pastorale sono unite inseparabilmente nella Chiesa, pellegrina su questa terra. Soprattutto, sono in armonia per il loro obiettivo comune: la salvezza delle anime. Ma c\u2019\u00e8 di pi\u00f9. In effetti, l\u2019attivit\u00e0 giuridico-canonica \u00e8 pastorale per sua stessa natura. Essa costituisce una partecipazione speciale alla missione di Cristo, il pastore, e consiste nel realizzare l\u2019ordine della giustizia intraecclesiale voluta da Cristo stesso. La pastorale, a sua volta, pur andando ben oltre i soli aspetti giuridici, include sempre una dimensione di giustizia. Infatti, sarebbe impossibile condurre le anime verso il regno dei cieli senza quel minimo di amore e di prudenza che si trova nell\u2019impegno di far osservare fedelmente la legge e i diritti di tutti nella Chiesa [6]. Come chiarisce Papa Giovanni Paolo II, non si pu\u00f2 parlare di esercizio della virt\u00f9 dell\u2019amore all\u2019interno della Chiesa, se non si pratica la virt\u00f9 della giustizia, che \u00e8 il minimo richiesto per una relazione d\u2019amore.<\/span><\/p>\nIl santo Pontefice affronta poi in modo diretto la tendenza, allora molto accentuata e tornata con forza nel nostro tempo, a mettere in contrapposizione le preoccupazioni pastorali e le esigenze giuridiche o disciplinari. Egli sottolinea la natura insidiosa di tale opposizione per la vita della Chiesa: ne consegue che ogni opposizione tra la dimensione pastorale e quella giuridica \u00e8 ingannevole. Non \u00e8 vero che, per essere pi\u00f9 pastorale, la legge dovrebbe diventare meno giuridica. Certo, le numerosissime espressioni di flessibilit\u00e0 che hanno sempre contraddistinto il diritto canonico, proprio per ragioni pastorali, devono essere tenute presenti e applicate. Ma vanno rispettate anche le esigenze di giustizia, che possono essere superate a causa di questa flessibilit\u00e0, ma mai negate. Nella Chiesa, la vera giustizia, animata dalla carit\u00e0 e temperata dall\u2019equit\u00e0, merita sempre l\u2019aggettivo pastorale. Non ci pu\u00f2 essere esercizio di carit\u00e0 pastorale che non tenga conto, prima di tutto, della giustizia pastorale [7].<\/span><\/p>\nLa chiara istruzione di Papa San Giovanni Paolo II \u00e8 quanto mai opportuna nell\u2019attuale crescente crisi della disciplina ecclesiastica. Esprime quello che \u00e8 stato l\u2019insegnamento e la pratica costante della Chiesa riguardo alla misericordia e alla giustizia, alla cura pastorale e all\u2019integrit\u00e0 disciplinare.<\/span><\/p>\nAl servizio della giustizia nell\u2019amore<\/strong><\/span><\/p>\nSpero che questa piccola riflessione possa aiutarvi a comprendere lo stato attuale del diritto canonico nella Chiesa. In un periodo di crisi, sia all\u2019interno della Chiesa che nella societ\u00e0 civile, \u00e8 essenziale che il nostro servizio alla giustizia sia saldamente radicato nella verit\u00e0 della nostra vita in Cristo nella Chiesa, che \u00e8 il Buon Pastore che ci insegna, ci santifica e ci disciplina nella Chiesa. Non c\u2019\u00e8 quindi alcun aspetto della disciplina perenne della Chiesa che possa essere trascurato o addirittura contraddetto senza compromettere l\u2019integrit\u00e0 della cura pastorale esercitata nella persona di Cristo, Capo e Pastore del gregge in ogni tempo e luogo.<\/span><\/p>\nPer i meriti di Cristo Giudice dei vivi e dei morti e per l\u2019intercessione della Beata Vergine Maria, Sua Madre e Specchio della Sua Giustizia, possa ciascuno di noi rimanere fedele e saldo nel servire la giustizia che \u00e8 la condizione minima ma insostituibile dell\u2019amore di Dio e del prossimo.<\/span><\/p>\n__________________________<\/span><\/p>\n[1] Vedi Canon Law Society of America, Code of Canon Law: Latin-English Edition<\/em>, New English Translation, Washington, DC: Canon Law Society of America, 1998, p. xxvii. [Di seguito, CCL-1983].<\/span><\/p>\n[2] CCL-1983, p. xxviii.<\/span><\/p>\n[3] CCL-1983, p. xxix.<\/span><\/p>\n[4] Cfr. Mt 5,17-20.<\/span><\/p>\n[5] CCL-1983, p. xxix.<\/span><\/p>\n[6] Allocuzioni papali alla Rota romana 1939-2011, ed. William H. Woestman (Ottawa, Facolt\u00e0 di Diritto Canonico, Saint Paul University, 2011), pp. 210-211, no.4. [Di seguito, Allocuzioni].<\/span><\/p>\n[7] Allocuzioni, p. 211, n. 4.<\/span><\/p>\nFonte: cardinalburke.com<\/a><\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"fonte aldomariavalli.it 10\/08\/2023 Raymond Leo Cardinale Burke Nel periodo immediatamente precedente il Concilio Ecumenico Vaticano II e, ancor pi\u00f9, nel […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":3369,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[5,77],"tags":[511],"avopt_banners_inside_post":true,"avopt_banners_on_page":true,"av_copy_from":"","av_sharing_message":"","av_sharing_allowed":true,"av_sharing_on":{"fb":[],"tw":[]},"av_allow_affiliate_banner":false,"av_allow_affiliate_multi_banner":false,"av_post_rating":true,"av_have_post_rating_value":false,"spellchecker_performed_today":false,"yoast_head":"\n
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