SOLO LA PUREZZA Dl CUORE CUSTODIR\u00c0 IN NOI LA PUREZZA DELLA FEDE.<\/span><\/strong><\/p><\/blockquote>\nCari fedeli, amici e benefattori,<\/span><\/p>\nnelle circostanze storiche che viviamo, Dio ha chiamato la Fraternit\u00e0 Sacerdotale San Pio X a una battaglia specialissima per la fede. Abbiamo il dovere di custodirla, di professarla, di amarla e di trasmetterla. Dobbiamo ben cogliere le ragioni profonde di questa lotta, le sue esigenze, ci\u00f2 a cui deve portarci, per poterne trarre tutte le conseguenze per le nostre anime.<\/span><\/p>\nLa fede, pietra angolare intangibile<\/strong><\/span><\/h4>\nLa fede \u00e8, qui sulla terra, l\u2019anticipazione della visione di Dio che avremo nell\u2019eternit\u00e0, e alla quale essa lascer\u00e0 il posto. E la conoscenza soprannaturale di Dio e di tutto ci\u00f2 che lo riguarda, senza possibilit\u00e0 di errore. Per questa ragione \u00e8 un tutto integrale che riceviamo dalla bont\u00e0 di Dio, che ci comunica la conoscenza che ha di s\u00e9. In tale prospettiva, si capisce bene che la fede \u00e8 per eccellenza l\u2019espressione della verit\u00e0: la verit\u00e0 soprannaturale donata alle anime senza la minima possibilit\u00e0 di errore.<\/span><\/p>\nE ben diversa dall\u2019opinione o valutazione personale di qualcuno che scegliesse la propria \u201cverit\u00e0\u201d in luogo di un\u2019altra, secondo il proprio giudizio o la propria esperienza; una tale verit\u00e0 corrisponde piuttosto alla \u201cfede\u201d di uno spirito liberale, svuotata di ogni elemento soprannaturale e ridotta al livello di un\u2019opzione politica e quindi discutibile. La fede \u00e8 una conoscenza di un altro ordine, essenzialmente soprannaturale, nella quale abbiamo la garanzia assoluta di non sbagliarci, dato che il minimo errore sarebbe incompatibile con la verit\u00e0 divina. In effetti, una verit\u00e0 che contenesse in s\u00e9 foss\u2019anche una sola sfumatura di errore, cesserebbe semplicemente di essere divina e di essere la verit\u00e0. Per esempio, un Cristo che fosse al tempo stesso vero Dio e vero Uomo, Re e Profeta, ma senza essere Redentore, non sarebbe il vero Cristo della nostra fede. Non sarebbe nemmeno un \u201cCristo diminuito\u201d che nemmeno pu\u00f2 esistere ma sarebbe semplicemente tutt\u2019altro. Un solo errore corrompe irrimediabilmente tutto l\u2019edificio della fede e del dogma, cos\u00ec come qualche goccia di veleno basta a rendere una gran quantit\u00e0 d\u2019acqua inadatta al consumo.<\/span><\/p>\nLa battaglia della fede, nella Chiesa e nella Fraternit\u00e0<\/strong><\/span><\/h4>\nQuesta premessa \u00e8 indispensabile per capire bene perch\u00e9, durante tutta la sua storia, la Chiesa ha avuto come prima preoccupazione la difesa della fede, a costo di disputare, condannare, soffrire la persecuzione, pur di difendere l\u2019una o l\u2019altra espressione del dogma. La minima concessione in tale materia avrebbe significato il tradimento di Nostro Signore, della propria missione e delle anime.<\/span><\/p>\nIn effetti, l\u2019uomo \u00e8 fatto per conoscere Dio e, in particolare, per conoscerlo attraverso Nostro Signore Ges\u00f9 Cristo: \u00abDio nessuno lo ha mai visto: il Figlio unico che \u00e8 nel seno del Padre, lui ce lo ha rivelato\u00bb (Giov 1, 18). Senza questa conoscenza, che solo la fede ci dona, \u00e8 impossibile piacere a Dio ed andare a Lui. E impossibile conoscerlo e, in conseguenza, contemplarlo, trovarvi la propria felicit\u00e0, amarlo e servirlo, perch\u00e9 non si pu\u00f2 dare il proprio cuore n\u00e9 consacrare la propria volont\u00e0 a uno sconosciuto. Preservare la fede \u00e8 letteralmente una questione di vita o di morte. La vita spirituale quaggi\u00f9 \u00e8 impossibile senza l\u2019adesione di tutta la nostra intelligenza alla verit\u00e0 divina nella sua integralit\u00e0. Questo possesso di Nostro Signore stesso, Verit\u00e0 incarnata e resa conoscibile dalla fede, \u00e8 la condizione e la causa prima della vita cristiana, inizio della vita eterna.<\/span><\/p>\nNon possiamo mai dimenticarlo: quando la Fraternit\u00e0 in quanto tale, o ciascuno di noi nella propria quotidianit\u00e0, \u00e8 chiamato a professare la fede e a difenderla pubblicamente, non sta mettendo in avanti un\u2019opzione personale o una sfumatura che ci sembra pi\u00f9 appropriata. Si tratta semplicemente di una confessione assolutamente necessaria per permettere alle anime di conoscere Nostro Signore cos\u00ec come \u00e8, e di costruire tutta la loro esistenza, nel tempo e nell\u2019eternit\u00e0, intorno a questa medesima conoscenza e in conformit\u00e0 con essa. Questa vita cristiana \u00e8 divenuta molto rara oggi, perch\u00e9 la fede stessa, che sola la rende possibile, sta sparendo.<\/span><\/p>\nMa che cosa dobbiamo fare perch\u00e9 questa vita, propria al \u00abgiusto che vive della fede\u00bb, porti in noi tutti i suoi frutti? Che dobbiamo fare per non limitarci a un\u2019adesione puramente formale alla fede, ma per trovare la nostra felicit\u00e0 nel possesso della verit\u00e0? Dobbiamo lasciare che la fede produca in noi il suo effetto proprio, cio\u00e8 la purificazione del cuore: cos\u00ec sar\u00e0 distrutto ogni ostacolo alla perfetta adesione della nostra anima a Nostro Signore, Verit\u00e0 ricercata dall\u2019intelligenza e Bene supremo ricercato dal cuore.<\/span><\/p>\nLa fede autentica purifica il cuore<\/strong><\/span><\/h4>\nLa fede che non \u00e8 superficiale o morta trasforma un\u2019anima nel profondo, innanzitutto producendo in essa la purezza. Ci\u00f2 \u00e8 logico e facile da comprendere, perch\u00e9 colui che vive della fede modella la propria vita in conformit\u00e0 a un ideale superiore: in conseguenza, si allontana da tutto ci\u00f2 che \u00e8 inferiore e che potrebbe essere un ostacolo alla sua trasformazione. In altri termini, la fede autentica, accompagnata dalla carit\u00e0, attira un\u2019anima verso l\u2019alto, e al tempo stesso la allontana da quanto \u00e8 terrestre o mondano. La allontana da ogni impurit\u00e0.<\/span><\/p>\nPrendiamo un esempio caro a san Tommaso: un metallo diventa impuro se \u00e8 in lega con un altro metallo meno nobile. L\u2019argento non \u00e8 reso impuro se \u00e8 in lega con l\u2019oro, che ne aumenta il valore; ma se \u00e8 in lega con il piombo. Cos\u00ec \u00e8 per l\u2019anima, che \u00e8 pi\u00f9 degna di tutte le creature temporali e corporali: \u00e8 resa impura se si sottomette ad esse con un amore o un attaccamento disordinato. Invece \u00e8 purificata da questa impurit\u00e0 dal movimento opposto, cio\u00e8 quando tende a qualcosa che sta al di sopra di s\u00e9, a Dio. E chiaro che questo movimento dipende dalla fede che sola lo rende possibile: per potersi avvicinare a Dio, occorre conoscerlo, e per poterlo conoscere occorre credere in Lui. Ecco perch\u00e9 il primo principio della purificazione del cuore \u00e8 la fede. E se questa fede trova la sua perfezione nella carit\u00e0 autentica, essa causa una perfetta purificazione.<\/span><\/p>\nIn effetti, la fede esclude innanzitutto l\u2019impurit\u00e0 che gli \u00e8 immediatamente contraria: l\u2019impurit\u00e0 dell\u2019errore nell\u2019intelligenza. Ma se la si lascia agire, se si lascia che trasformi l\u2019anima in profondit\u00e0, finisce per distruggere ogni impurit\u00e0 morale, ogni ostacolo all\u2019unione perfetta tra l\u2019anima e Nostro Signore. Questo significa che dopo l\u2019intelligenza, la fede rende puro anche il cuore, e quindi lo rende libero. Ecco il pieno significato dell\u2019espressione: \u00abil giusto vive della fede\u00bb.<\/span><\/p>\nL\u2019anima pura irradia la sua fede e le rende testimonianza<\/strong><\/span><\/h4>\n\u00abSe il tuo occhio \u00e8 semplice, tutto il tuo corpo sar\u00e0 luminoso\u00bb (Mt 6, 22). Ecco come Nostro Signore esprimeva e insegnava questa verit\u00e0 fondamentale. In altri termini, la prima professione di fede che Egli attende da ogni anima \u00e8 quella di una vita luminosa, che sia il riflesso visibile di ci\u00f2 che l\u2019occhio dell\u2019intelligenza contempla nella fede. Da questo principio la vita di un\u2019anima trae tutto il proprio valore, e diventa profondamente apostolica, capace di trascinare gli altri. Perch\u00e9 questa luce non pu\u00f2 restare nascosta. E pi\u00f9 il mondo sprofonda nelle tenebre del peccato, pi\u00f9 tale luce brilla.<\/span><\/p>\nQuando un\u2019anima vive profondamente unita a Nostro Signore, quando ogni suo comportamento \u00e8 ispirato dal desiderio di piacergli e di conformarsi a Lui, di riprodurre in s\u00e9 le sue virt\u00f9, di compiere tutto per suo amore, allora la vita di quell\u2019anima risplende a tal punto che \u00e8 veramente luce per il mondo. Ecco perch\u00e9 in ogni tempo, ma soprattutto oggi, il mondo non pu\u00f2 restare insensibile alla testimonianza della purezza: sia che ne venga profondamente edificato, sia che si infuri per l\u2019implicito rimprovero che ne riceve. Tale testimonianza, come ogni espressione della verit\u00e0, divide.<\/span><\/p>\nLa fede senza la purezza del cuore \u00e8 in pericolo<\/strong><\/span><\/h4>\nNon perdiamo mai di vista questo stretto legame che esiste tra la fede e la purezza: non si pu\u00f2 conoscere veramente Dio senza essere purificati da tale conoscenza; allo stesso tempo, non si pu\u00f2 pretendere di conoscerlo senza la purezza. Vi \u00e8 come una duplice purezza, o piuttosto la purezza gioca un duplice ruolo nella vita spirituale e nella vita di fede: da un lato, la purezza del cuore \u00e8 l\u2019effetto della fede; allo stesso tempo, essa dispone l\u2019anima alla conoscenza e alla visione di Dio. In altri termini, la purezza \u00e8 insieme conseguenza e causa; un po\u2019 come la luna, capace allo stesso tempo di ricevere la luce ed anche di diffonderla per riflesso.<\/span><\/p>\nNe consegue che la migliore garanzia per preservare la fede consiste anzitutto nello sforzo costante per coltivare la purezza, e nell\u2019amore per tale virt\u00f9. Ogni altro sforzo resterebbe vano, se non fosse coronato da tale risultato.<\/span><\/p>\nAbitualmente il demonio, fine psicologo e conoscitore dell\u2019anima umana, delle sue debolezze e delle sue tendenze, non tenta un buon cristiano direttamente con l\u2019apostasia. Sarebbe grottesco. Cerca invece di lavorarlo lentamente, facendogli assorbire lo spirito del mondo, indebolendolo progressivamente con una vita di compromesso con il mondo, una vita sempre pi\u00f9 estranea alle esigenze della fede e che, in qualche modo, viene ad impedire la purificazione del cuore. Cos\u00ec la fede resta inefficace, debole, svuotata non del proprio contenuto dogmatico, ma della propria forza, privata della capacit\u00e0 di trasformare un\u2019anima, di generare e conservare la vita.<\/span><\/p>\nE il dramma di molti cristiani che hanno perso la fede senza rendersene conto, senza accorgersene, quasi senza volerlo, senza un atto di apostasia in senso stretto, ma unicamente lasciandosi trasportare dalla corrente del mondo. Che cosa manc\u00f2 a quelle anime? Avevano certamente i sacramenti, la fede, forse anche delle buone abitudini. ma il loro cuore non era probabilmente purificato o non era abbastanza protetto. E un dramma che dobbiamo riconoscerlo umilmente \u2014 potrebbe anche diventare il nostro a lungo termine.<\/span><\/p>\nE anche il dramma che, applicato a una collettivit\u00e0, fu all\u2019origine di numerose crisi nella storia della Chiesa, che si sono concluse nello scisma o nell\u2019eresia. Interi popoli sono stati pronti ad abbandonare la fede cattolica e, con essa, la Chiesa, perch\u00e9 la loro fede si era progressivamente indebolita; in alcuni casi era perfino divenuta insignificante, nel senso che non esercitava pi\u00f9 un\u2019influenza sui cuori. Era rimasta superficiale: rischiarava ancora pi\u00f9 o meno le intelligenze, ma senza trasformare le anime in profondit\u00e0, senza imprimere il suo segno nella loro vita. Il modernismo stesso ha trovato la propria origine e il proprio successo in un desiderio di volersi riconciliare a tutti i costi con un mondo indifferente a Dio, con il suo spirito, la sua mentalit\u00e0, i suoi principi. Si voleva continuare a credere, ma a condizione di vivere in armonia con la societ\u00e0 moderna, e di seguirla nella sua evoluzione intellettuale e morale. Per poterlo fare, si \u00e8 preferito modificare la fede, le sue esigenze, la sua azione nell\u2019anima, invece di accoglierla come Dio ce l\u2019ha donata, e di lasciare che portasse i suoi frutti: la situazione che ne risulta, nella quale si trova la Chiesa oggi, mostra bene come la disfatta della fede accompagni quella dei costumi.<\/span><\/p>\nTutto questo ci riporta dunque a un problema di purezza, nel pi\u00f9 profondo senso del termine. Ma che cosa accade all\u2019anima indebolita da tale difetto?<\/span><\/p>\nCiechi e schiavi<\/strong><\/span><\/h4>\nQuando l\u2019anima si lascia a poco a poco contaminare e dominare dallo spirito del mondo e dall\u2019impurit\u00e0, le sue facolt\u00e0 spirituali vengono colpite, e questo comporta delle ripercussioni a volte irreparabili.<\/span><\/p>\nInnanzitutto, \u00e8 la sua intelligenza ad essere oscurata: non riesce pi\u00f9 a distinguere ci\u00f2 che \u00e8 veramente buono da ci\u00f2 che \u00e8 male e, di conseguenza, non riesce pi\u00f9 ad applicarsi a cercare il bene e ad evitare il male. In effetti \u00e8 soggiogata ed asservita a dei beni apparenti che la accecano spiritualmente. Questo ha delle ripercussioni molto gravi sull\u2019esercizio della prudenza, che dovrebbe guidare l\u2019anima nella scelta dei mezzi appropriati a conseguire la perfezione morale. Una tale anima diventa incapace di ascoltare o di lasciarsi consigliare, incapace di dirigere se stessa: precipitosa, incapace di riflessione e di costanza, condanna se stessa a delle scelte infelici che rischiano di condizionare tutta la sua esistenza.<\/span><\/p>\nIn seguito, la volont\u00e0, facolt\u00e0 che spinge l\u2019anima ad aderire al bene, \u00e8 pure gravemente colpita dall\u2019impurit\u00e0 del cuore. L\u2019amore di Dio \u00e8 sostituito dall\u2019amore di s\u00e9: malgrado abbia l\u2019impressione di essere libera, l\u2019anima diventa schiava di se stessa. Questo pu\u00f2 spingersi fino al disprezzo di Dio e della religione, visto che le ricordano inevitabilmente i suoi errori. Ci\u00f2 pu\u00f2 spingersi ancora pi\u00f9 in l\u00e0, perch\u00e9 l\u2019attaccamento alla vita presente e ai suoi beni apparenti pu\u00f2 creare nell\u2019anima un disordine tale da condurla al disgusto di tutto ci\u00f2 che \u00e8 spirituale, e perfino alla disperazione in relazione alla vita eterna. Proprio qui si trova l\u2019origine della rabbia e della disperazione dissimulate che ritroviamo in tanti nostri contemporanei. Ed \u00e8 qui che troviamo soprattutto l\u2019origine subdola e silenziosa della perdita della fede.<\/span><\/p>\nChe cosa si deve fare?<\/strong><\/span><\/h4>\nInnanzitutto, non ci si deve scoraggiare. E una questione di vita o di morte, e si deve tenere presente che unicamente la grazia di Dio permette di combattere la lotta che abbiamo evocato. Questa deriva direttamente dalla fede ed \u00e8 strettamente legata ad essa. Non si tratta di una lotta accessoria, ma della lotta assolutamente prioritaria.<\/span><\/p>\nDetto questo, dobbiamo riconoscere che non si parla sufficientemente della purezza e dell\u2019educazione a tale virt\u00f9. Vi \u00e8 un falso pudore che ci rende reticenti a trattare questo soggetto come merita. Purtroppo, questa virt\u00f9 evoca spesso qualcosa di estremamente riservato e personale, di cui si potrebbe parlare solo nel quadro della confessione sacramentale. Questo \u00e8 un grave errore. Occorre parlare regolarmente di tale virt\u00f9 ai bambini e agli adolescenti, ovviamente in termini adatti alla loro et\u00e0. E un dovere di tutti gli educatori, chierici o laici. Occorre preparare i giovani alle lotte che dovranno affrontare. Per questo, si devono ricordare due cose.<\/span><\/p>\nLa prima, \u00e8 che la purezza esercita una forte attrazione sulle anime delicate che non sono state ancora corrotte dal mondo e che sono ancora sotto l\u2019influsso della grazia. Bisogna saperne approfittare. La natura umana \u00e8 stata creata per dedicarsi e consacrarsi a dei grandi ideali che la attirano verso l\u2019alto, mettendo da parte ogni ostacolo. E poich\u00e9 questo \u00e8 proprio della natura umana, non cambia con la modernit\u00e0: pi\u00f9 una cosa costa, pi\u00f9 attrae l\u2019anima ardente della giovent\u00f9, cosciente del fatto che essa costruisce il proprio avvenire. Ben educata e preparata, possieder\u00e0 tutti gli elementi necessari per esercitare la prudenza richiesta nella lotta per questo ideale. Ma non abbiamo il diritto di negarle le conoscenze, i consigli e gli esempi di cui ha bisogno.<\/span><\/p>\nLa seconda, \u00e8 che ci sono due eccessi opposti da evitare nell\u2019educazione alla purezza. Siamo infatti facilmente vittime di una dialettica tra due errori, che spesso pensiamo di poter aggirare trovando un ingannevole giusto mezzo. Da un lato abbiamo il puritanesimo, cio\u00e8 una riduzione della purezza a un rigido codice di regole esteriori da applicare. Si tratta di una caricatura abbastanza ovvia, che genera il rischio di valutare la purezza, con tutto quanto vi si rapporta, secondo la misura di una rigidit\u00e0 formale. Non c\u2019\u00e8 nulla di pi\u00f9 tristemente efficace per educare la giovent\u00f9 al culto dell\u2019apparenza, allontanandola dall\u2019essenziale. Dall\u2019altro lato si trova il modello liberale, che avrebbe tendenza al disprezzo di ogni regola esteriore a beneficio di una pseudo-libert\u00e0 dello spirito, che non soffra alcuna costrizione. Nel primo caso si avrebbe tendenza a vedere il male ovunque \u2014 tranne l\u00e0 dove effettivamente si trova; nel secondo caso, si avrebbe tendenza a non vederlo da nessuna parte. Il grande pericolo allora, nel rifiutare questi due estremi, sarebbe quello di cercare una sorta di buona misura, un compromesso tra rigidit\u00e0 e lassismo. Usciamo invece da questa dialettica che non porta niente di veramente utile. Un tale compromesso non potrebbe essere un buon riferimento; rischia di smarrire e scoraggiare definitivamente gli educatori.<\/span><\/p>\nLa vera purificazione del cuore \u00e8 un\u2019altra cosa: consiste nella ricerca della purezza in quanto virt\u00f9 che sgorga direttamente dalla fede, che trasforma l\u2019anima in profondit\u00e0, che la attira verso l\u2019alto \u2014 per ci\u00f2 per cui \u00e8 stata creata \u2014, che le permette di fortificarsi, che la dispone a ricercare il bene e a trovare cos\u00ec la propria perfezione. La purezza non \u00e8 solamente il risultato di un insieme di pericoli che si riescono ad evitare; \u00e8 la condizione per conoscere Nostro Signore come lo hanno conosciuto gli Apostoli, restando soggiogati dalla Sua persona e infiammati dal desiderio di consacrarsi interamente a Lui: \u00abE noi abbiamo visto la sua gloria, gloria che ha dal Padre quale Unigenito, pieno di grazia e di verit\u00e0\u00bb (Giov. 1, 14). La purezza \u00e8 la condizione necessaria per leggere il Vangelo non come fosse un dialogo di Platone o una favola di Esopo, ma come il libro capace di convertire, di cambiare un\u2019anima e di cambiare il mondo. La purezza \u00e8 la condizione per essere liberi.<\/span><\/p>\nQuando il fine \u00e8 chiaro e conosciuto alla luce della fede, quando i mezzi appropriati per giungervi lo sono anch\u2019essi, quando l\u2019anima comprende che la sua perfezione e la sua felicit\u00e0 ne dipendono, quando \u00e8 liberata da ogni ostacolo, allora \u00e8 capace di tutto per arrivarci.<\/span><\/p>\nDio vi benedica!<\/span><\/p>\nMenzingen, il 23 aprile 2023<\/span> \ndomenica del Buon Pastore<\/span><\/p>\nDon Davide Pagliarani<\/strong><\/span> \nSuperiore generale<\/strong><\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n\n
PDF:<\/div>\n
\n
lettera_del_superiore_generale_it_2.pdf<\/a><\/span><\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"fonte fsspx.org 23\/04\/2023 SOLO LA PUREZZA Dl CUORE CUSTODIR\u00c0 IN NOI LA PUREZZA DELLA FEDE. Cari fedeli, amici e benefattori, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":2977,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[21,5],"tags":[161,18],"avopt_banners_inside_post":true,"avopt_banners_on_page":true,"av_copy_from":"","av_sharing_message":"","av_sharing_allowed":true,"av_sharing_on":{"fb":[],"tw":[]},"av_allow_affiliate_banner":false,"av_allow_affiliate_multi_banner":false,"av_post_rating":true,"av_have_post_rating_value":false,"spellchecker_performed_today":false,"yoast_head":"\n
Lettera del Superiore generale agli amici e benefattori, n\u00b0 92. - San Michele Arcangelo<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n