\u201c[Paolo VI], in apparenza conservatore, diceva Mons. Huonder, era molto favorevole agli ambienti liberali e progressisti. Li ha favoriti. L’introduzione della nuova liturgia della Messa nel 1969, [\u2026] ha conferito a questo pontificato un’importanza particolare. Inizi\u00f2 cos\u00ec il grande Calvario della Chiesa, realizzato dall’interno. Doveva durare fino ad oggi. Negli ultimi decenni nulla ha portato alla dissoluzione dell’unit\u00e0 della Chiesa quanto il nuovo Ordo liturgico\u00bb.<\/span><\/p><\/blockquote>\nIl vescovo emerito di Coira prosegue sul pontificato di Giovanni Paolo II:<\/span><\/div>\n\u201cPossiamo chiamarlo il pontificato di attuazione e consolidamento delle aperture del Vaticano II. Ci\u00f2 si riflette in particolare in numerose encicliche e altri scritti dottrinali, nella pubblicazione del nuovo Codice di Diritto Canonico<\/i> (1983), cos\u00ec come nello sviluppo del Catechismo della Chiesa Cattolica <\/i>(1992). In questo contesto, va sottolineata l’iniziativa del Papa per il cosiddetto incontro di Assisi (27 ottobre 1986). \u00c8 stato un incontro di preghiera con i rappresentanti delle religioni del mondo. Per molti credenti, questo evento \u00e8 stato un enorme shock. \u00c8 stato accompagnato da una notevole perdita di fiducia nei vertici della Chiesa e nella loro ortodossia\u201d.<\/span><\/p><\/blockquote>\n Su Benedetto XVI:<\/span><\/p>\n\u201cIl suo \u00e8 un pontificato di continuit\u00e0, comunque di volont\u00e0 di continuit\u00e0. Papa Benedetto XVI ha percepito come pochi altri lo strappo creato nella Chiesa dal Vaticano II e dal periodo che ne \u00e8 seguito. Ha cercato di ricucire questo strappo attraverso una teologia della continuit\u00e0, soprattutto per quanto riguarda la liturgia. A tal fine, ha sviluppato quella che viene chiamata l’ermeneutica della continuit\u00e0. Il suo pontificato \u00e8 un pontificato di conciliazione, anche di tentativo di sanare una ferita. Papa Benedetto XVI ha cercato di porre rimedio alle conseguenze negative del Concilio. A questo proposito va evidenziato l’anno 2007, quello della lettera apostolica motu proprio Summorum Pontificum<\/i> 7 luglio dello stesso anno. Con questa lettera il papa ha voluto restituire alla Chiesa la tradizionale liturgia romana. Allo stesso modo, ha revocato l’ingiusta scomunica di Mons. Lefebvre e dei vescovi della Fraternit\u00e0 (2009) da lui consacrati. Ha cos\u00ec parzialmente riparato un’ingiustizia che gravava sulla Chiesa\u201d.<\/span><\/p><\/blockquote>\n E per Francesco :<\/span><\/p>\n\u201c’Possiamo chiamare il suo pontificato, cos\u00ec come si sta delineando fino ad oggi, un pontificato di rottura. \u00c8 una rottura con la Tradizione. Ci\u00f2 si traduce nel fatto che non cessa mai di reprimere la Tradizione e i fedeli che ad essa sono legati. D’altra parte, compie atti che vanno chiaramente contro la Tradizione (ad esempio, atti di culto sincretici, come in Canada). Questa volont\u00e0 di rottura si manifesta in particolare nelle due lettere apostoliche Traditionis custodes<\/i> (16 luglio 2021) e Desiderio desideravi<\/i> (29 giugno 2022). Con queste lettere il papa vuole sradicare la liturgia romana tradizionale. Inoltre, si mostra un ardente difensore della cosiddetta religione universale. Per molti devoti, questo \u00e8 un ostacolo. Infine, per quanto riguarda la Fraternit\u00e0, \u00e8 stata importante la sua decisione sulla giurisdizione della confessione e sul potere di celebrare i matrimoni\u201d.<\/span><\/p><\/blockquote>\nE alla fine, sempre in modo pacato e composto, Mons. Huonder loda Mons. Lefebvre, di fronte a questa terribile crisi della Chiesa. Addirittura veste, in un certo senso, i panni del fondatore della FSSPX spiegando che anche lui ha detto a papa Francesco di accogliere gli atti del Vaticano II, ma \u00abnel senso della tradizione\u00bb.<\/span><\/div>\n<\/div>\n
Questo intervento \u00e8 senza dubbio da intendersi, all’interno della FSSPX, nel contesto delle attuali riflessioni sulla consacrazione di uno o pi\u00f9 nuovi vescovi. L’evento, se interverr\u00e0, non sar\u00e0 facile da \u201ccavalcare\u201d, non tanto nei confronti di Roma quanto della stessa FSSPX. Perch\u00e9 nel 1988 era stato monsignor Lefebvre a designare, con la sua autorit\u00e0, i quattro vescovi che aveva consacrato. Oggi sar\u00e0 padre Pagliarani e i suoi assistenti, oppure il capitolo generale, a designarli, comunque non con la stessa autorit\u00e0. Alcuni, in Germania in particolare, vogliono dimostrare che se la FSSPX ha perso il vescovo Williamson, ha vinto il vescovo Huonder, e quindi ha ancora quattro vescovi?<\/span><\/div>\nIn ogni caso, se la messa in campo<\/i> del vescovo Huonder continuasse, ci\u00f2 contribuirebbe molto alla normalizzazione della FSSPX e a ridarle peso nel dibattito pubblico. Possiamo immaginare che, allo stesso tempo, si potrebbe dare all’ex vescovo di Coira il \u201cpermesso\u201d di celebrare anche fuori dalla FSSPX? Tutto AMDG e per il maggior beneficio della Chiesa.<\/span><\/div>\n __________________________\u00a0<\/span><\/div>\n\n
[1]. Durante l’ordinazione nel rito tradizionale di un sacerdote della sua diocesi, nella sua cattedrale di Coira, l’8 dicembre 2018, aveva pronunciato una predica in italiano a favore del… clericalismo.<\/span><\/div>\n[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]<\/span><\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"fonte chiesaepostconcilio.blogspot.com 29\/04\/2023 Nella nostra traduzione da Riposte Catholique l’interessante posizione del vescovo Vitus Huonder nei confronti della FSSPX. Precedenti:\u00a0qui\u00a0 […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":2974,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[21],"tags":[455],"avopt_banners_inside_post":true,"avopt_banners_on_page":true,"av_copy_from":"","av_sharing_message":"","av_sharing_allowed":true,"av_sharing_on":{"fb":[],"tw":[]},"av_allow_affiliate_banner":false,"av_allow_affiliate_multi_banner":false,"av_post_rating":true,"av_have_post_rating_value":false,"spellchecker_performed_today":false,"yoast_head":"\n
L'intervento del vescovo Vitus Huonder: un passo verso il superamento della connotazione negativa della FSSPX? - San Michele Arcangelo<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n