{"id":258,"date":"2022-02-12T22:30:44","date_gmt":"2022-02-12T21:30:44","guid":{"rendered":"https_3A//arcangelosanmichele.altervista.org/@p=258"},"modified":"2022-03-03T23:16:49","modified_gmt":"2022-03-03T22:16:49","slug":"le-persone-che-hanno-cambiato-il-volto-allambiente-ecclesiale-durante-il-concilio-vaticano-ii","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/arcangelosanmichele.altervista.org\/le-persone-che-hanno-cambiato-il-volto-allambiente-ecclesiale-durante-il-concilio-vaticano-ii\/","title":{"rendered":"LE PERSONE CHE HANNO CAMBIATO IL VOLTO ALL\u2019AMBIENTE ECCLESIALE DURANTE IL CONCILIO VATICANO II"},"content":{"rendered":"
fonte doncurzionitoglia.wordpress.com 31\/08\/2019<\/p>\n
<\/p>\n
Parte I<\/strong><\/span><\/p>\n Prologo<\/strong><\/span><\/p>\n Continuo a sintetizzare \u2013 presentando una specie di \u201cspecchietto riassuntivo<\/em>\u201d \u2013 i temi pi\u00f9 scottanti, che riguardano l\u2019uomo contemporaneo, al quale oggi non viene lasciato il tempo necessario per studiare le questioni dalle quali dipende il nostro avvenire.<\/span><\/p>\n Cos\u00ec facendo spero di rendere accessibile a tutti i lettori (anche ai pi\u00f9 indaffarati) la dottrina sui temi, che oggi sono attuali e dibattuti.<\/span><\/p>\n La risposta al primo \u201cspecchietto riassuntivo\u201d (San Tommaso d\u2019Aquino e la dottrina sui rapporti Cristianesimo e Giudaismo<\/em>) \u00e8 stata positiva. Quindi, di tanto in tanto, pubblicher\u00f2 questi brevi sunti su varie questioni di attualit\u00e0.<\/span><\/p>\n Il tema del presente articoletto<\/strong><\/span><\/p>\n Nel presente articoletto vedremo come si \u00e8 arrivati alla rivoluzione della dottrina cattolica sui rapporti tra Giudaismo e Cristianesimo, studiando la vita e le opere dei personaggi principali, che hanno sfornato l\u2019ideologia giudaizzante della 1\u00b0) \u201cAntica Alleanza mai revocata\u201d; 2\u00b0) degli \u201cEbrei fratelli maggiori dei Cristiani nella fede di Abramo\u201d e del fatto che 3\u00b0) \u201cgli Ebrei non hanno bisogno di Ges\u00f9 Cristo per salvarsi\u201d.<\/span><\/p>\n Marx Jules Isaac<\/strong><\/span><\/p>\n Il primo personaggio, che ci aiuter\u00e0 a capire come si sia arrivati a tanto, \u00e8 Marx Jules Isaac, che \u00e8 stato uno dei protagonisti principali della formazione della Dichiarazione del Concilio Vaticano II \u201cNostra aetate, <\/em>n. 4\u201d (d\u2019ora in poi \u201cNA<\/em>\u201d) su Cristianesimo e Giudaismo.<\/span><\/p>\n Egli era un Ebreo, non credente, tendenzialmente comunista ed iscritto al B\u2019nai B\u2019rith<\/em> (la massoneria ebraica, d\u2019ora in poi B.B.<\/em>), come ha rivelato il presidente del B.B.<\/em> francese Marc Aron, il 16 novembre del 1991, nel discorso in occasione della premiazione del card. Decourtray[1]<\/a>.<\/span><\/p>\n Occorre sapere che il Magistero della Chiesa ha condannato la massoneria in circa seicento documenti.<\/span><\/p>\n L\u2019incontro tra Roncalli e Isaac (13 giugno 1960) fu organizzato dal B.B<\/em> e da alcuni uomini politici socialcomunisti[2]<\/a>.<\/span><\/p>\n Agostino Bea, Nahum Goldman<\/strong> e Label Katz<\/strong><\/span><\/p>\n L\u2019altro artefice di \u201cNA<\/em>\u201d fu il card. Agostino Bea[3]<\/a>, che volle incontrare \u2013 s\u00f9bito dopo aver ricevuto da Roncalli l\u2019incarico di arrivare ad un documento \u201crevisionista\u201d sui rapporti giudaico\/cristiani \u2013 Nahum Goldman (Presidente del Congresso Mondiale Ebraico, <\/em>nonch\u00e9 ideatore del Processo di Norimberga nel 1946) a Roma il 26 ottobre 1960. Bea chiese a Goldman, da parte di Roncalli, una bozza per il futuro documento del Concilio sui rapporti con gli Ebrei e sulla libert\u00e0 religiosa (\u201cNA<\/em>\u201d e \u201cDignitatis humanae personae<\/em>\u201d). Il 27 febbraio 1962 il memorandum<\/em> fu presentato a Bea da Goldman e Label Katz (anche lui membro del B.B<\/em>.), a nome della Conferenza Mondiale delle Organizzazioni Ebraiche. <\/em>Ebbene, questa bozza ispirata dalla massoneria ebraica (B.B<\/em>.) e dal Congresso Mondiale Ebraico<\/em>, ha prodotto \u201cNA<\/em>\u201d[4]<\/a>.<\/span><\/p>\n Abraham Yoshua Heschel<\/strong><\/span><\/p>\n Lo stesso Bea, sin dal 1961, incontrava spesso, a Roma, il rabbino Abraham Yoshua Heschel, professore al \u201cSeminario Teologico Ebraico\u201d statunitense. Egli, negli Usa, fu il padre spirituale dei \u201cteo-conservatori\u201d giudeo\/cristiani dell\u2019amministrazione Bush jr., e \u00abcome collega scientifico di Bea\u2026 esercit\u00f2 un notevole influsso sulla elaborazione di \u201cNA<\/em>\u201d\u00bb[5]<\/a>. Anche in Italia Heschel \u00e8 stato un maestro molto ascoltato dai conservatori, negli anni Settanta, grazie ai suoi libri tradotti in italiano da Cristina Campo e pubblicati dalla casa editrice \u201cRusconi\u201d di Milano.<\/span><\/p>\n Yves Congar, Isaac & Goldman<\/span><\/p>\n Nel 1990 Jean Madiran ha svelato l\u2019accordo segreto di Bea-Roncalli con i due dirigenti Ebrei (Jules Isaac \u2013 Nahum Goldman), citando due articoli di Lazare Landau, sul Quindicinale ebraico\/francese \u201cTribune Juive<\/em>\u201d (n. 903, gennaio 1986 e n. 1001, dicembre 1987). Landau scrive: \u00abNell\u2019inverno del 1962, i dirigenti Ebrei ricevevano in segreto<\/em>, nel sottosuolo della sinagoga<\/em> di Strasburgo, un inviato del Papa [\u2026] il padre domenicano Yves Congar, incaricato da Bea e Roncalli di chiederci, ci\u00f2 che ci aspettavamo dalla Chiesa cattolica, alla vigilia del Concilio [\u2026] la nostra completa riabilitazione, fu la risposta [\u2026]. In un sottosuolo segreto della sinagoga di Strasburgo, la dottrina della Chiesa aveva conosciuto realmente una mutazione sostanziale<\/em>\u00bb [6]<\/a>.<\/span><\/p>\n Il seguito alla prossima puntata\u2026<\/span><\/p>\n Continua <\/strong><\/span><\/p>\n [1]<\/a> Cfr. E. Ratier, Myst\u00e8res et secrets du B\u2019nai Brith<\/em>, Paris, Facta, 1993, pp. 114-115 e 371-381; tr. it., Misteri e segreti del B\u2019nai Brith, <\/em>Verrua Savoia \u2013 Torino, CLS, 1995.<\/span><\/p>\n [2]<\/a> N. Goldmann, Staatmann ohne Staat. <\/em>Autobiographie, <\/em>Koln-Berlin, 1970, pp. 378 ss.<\/span><\/p>\n [3]<\/a> J. Madiran, L\u2019accord secret de Rome avec les dirigeants juifs<\/em>, in \u00abItineraires\u00bb, n. III, settembre 1990, p. 3, nota 2.<\/span><\/p>\n [4]<\/a> S. Schmidt, Agostino Bea. Il Cardinale dell\u2019unit\u00e0, <\/em>Roma, Citt\u00e0 Nuova, 1988, p. 612, nota 179; cfr. anche S. Schmidt, Agostino Bea. Il Cardinale dell\u2019ecumenismo e del dialogo, <\/em>Cinisello Balsamo, San Paolo, 1996.<\/span><\/p>\n [5]<\/a> J. Madiran, in \u00abItin\u00e9raires\u00bb, autunno 1990, n. III, pp. 1-20.<\/span><\/p>\n [6]<\/a> Cfr. T. Federici, Israele nella storia della salvezza, <\/em>in \u00abHumanitas\u00bb, 22\/1-2, (anno 1967), pp. 75-109.<\/span><\/p>\n Parte seconda 02\/09\/2019<\/span><\/strong><\/p>\n Introduzione<\/strong><\/span><\/p>\n La volta scorsa abbiamo visto il ruolo giocato da Isaac, Goldman, Bea e Congar nella genesi di Nostra aetate <\/em>(d\u2019ora in poi \u201cNA<\/em>\u201d). <\/em>Nel presente \u201carticoletto riassuntivo\u201d vediamo gli altri personaggi \u201cmaggiori\u201d, che hanno contribuito a cambiare la dottrina cattolica sul Giudaismo talmudico, preparando il terreno a \u201cNA<\/em>\u201d.<\/em> Essi sono: i coniugi Maritain e i coniugi Fumet, attorno ai quali si son mossi tanti altri personaggi, che tratteremo solo brevissimamente.<\/span><\/p>\n Per raccogliere informazioni serie su costoro mi sono servito della rivista francese Histoire du Christianisme Magazine <\/em>(2003, n. 16, pp. 48-71, a cura di Michel Fourcade), in cui si parla \u2013 in generale \u2013 di alcuni \u00abEbrei convertiti al Cristianesimo, Cristiani giudaizzanti<\/em> ed Ebrei cristianizzanti<\/em>\u00bb[1]<\/a>, che dettero luogo alla formazione del documento conciliare \u201cNA<\/em>\u201d e poi \u2013 in particolar modo e in maniera molto coscienziosa \u2013 dei Maritain e dei Fumet.<\/span><\/p>\n I Coniugi Maritain<\/strong><\/span><\/p>\n Secondo l\u2019autore dell\u2019articolo: Michel Fourcade (molto ben informato) Ra\u00efssa Maritain, nata ebrea e \u00abimpregnata di chassidismo<\/em> [la mistica o C\u00e0bala ebraica luriana, ndr]\u00bb[2]<\/a>, ebbe un influsso notevole sul suo sposo Jacques Maritain.<\/span><\/p>\n Attorno ai Maritain si form\u00f2 un cenacolo di esteti e falsi mistici (pi\u00f9 o meno degenerati intellettualmente e moralmente<\/em>), che ebbero un ruolo fondamentale nella revisione della Teologia della sostituzione della Sinagoga da parte della Chiesa. Uno di essi fu L\u00e9on Bloy \u00abla cui influenza sar\u00e0 importante sulla coppia Maritain\u00bb[3]<\/a>, un altro fu \u00abCharles P\u00e9guy, che dopo Bloy, \u00e8 stato uno dei grandi ispiratori del filosemitismo in ambiente cristiano<\/em>\u00bb[4]<\/a>.<\/span><\/p>\n Ra\u00efssa Umanshoff, nacque in Russia nel 1883, dopo esserne emigrata incontr\u00f2 Jacques Maritain nel 1901; nei primissimi anni del Novecento essi conobbero L\u00e9on Bloy e nel 1906 ripubblicarono a proprie spese il libro di Bloy intitolato Le Salut par les Juifs<\/em>[5]<\/a>\u201d (J. L. Barr\u00e9, Jacques e Ra\u00efssa Maritain. Da intellettuali anarchici a testimoni di Dio<\/em>, Paoline, Milano, 2000, p. 88).<\/span><\/p>\n Bloy rivel\u00f2 a Ra\u00efssa che tra Cristianesimo e Giudaismo postbiblico \u00abnon c\u2019\u00e8 che unit\u00e0, continuit\u00e0, perfetta armonia\u00bb[6]<\/a>.<\/span><\/p>\n Attorno ai coniugi Maritain, ma specialmente sotto la ferrea direzione di Ra\u00efssa, si form\u00f2 un cenacolo di artisti, (dacch\u00e9 Ra\u00efssa pensava che la cultura e l\u2019arte assieme alla \u201cmistica\u201d chassidica luriana, potessero \u201crinnovare\u201d il Cristianesimo). Gran parte di questi personaggi, esteti e bizzarri, erano dei deviati intellettualmente e moralmente <\/em>(Jean Desbordes, Fran\u00e7ois Mauriac, Julien Green e Jean Cocteau erano omosessuali <\/em>dichiarati, qualcuno era tossicomane<\/em> e scrivevano romanzi incitanti alla perversione morale<\/em>), essi hanno creato uno stato di spirito e un atteggiamento mentale, decadente, dandy<\/em>, pieno di disfacimento intellettuale e morale, dacch\u00e9 si pensa come si vive. Purtroppo da tale cenacolo \u00e8 uscito il Cristianesimo\/giudaizzante<\/em> rifacentesi al Giudaismo talmudico che, pian piano, dagli anni Venti si \u00e8 sviluppato sino a crescere e a primeggiare nel 1965 con NA<\/em>.<\/span><\/p>\n I Coniugi Fumet<\/strong><\/span><\/p>\n Mi sembra, tuttavia, che la figura di spicco, anche se poco conosciuta, sia quella di Stanislas Fumet[7]<\/a> (1896-1983), vissuto sino al pontificato di Giovanni Paolo II e \u00abamico ardente d\u2019Israele\u00bb. Egli voleva conciliare l\u2019avanguardia artistica, la vita mistica [\u201cchassidica<\/em> o cabalistica e lo Zohar\u201d, ndr][8]<\/a> e il rinnovamento del Tomismo [in chiave \u201cumanistico-integrale maritainiana\u201d, ndr]; convertitosi verso gli inizi del Novecento, proveniente dall\u2019occultismo ebraico, \u00abtransfuga dall\u2019anarchia e dallo spiritismo verso un Cristianesimo alquanto esoterico\u2026 si sente vicino al Sillon<\/em>\u00bb[9]<\/a>.<\/span><\/p>\n Egli introdusse in ambiente cattolico, a partire dal 1920, una nota di non-conformismo e uno stile fortemente boh\u00e9mien <\/em>alla Oscar Wilde. Anche il suo itinerario \u00e8 passato attraverso P\u00e9guy e L\u00e9on Bloy; <\/em>\u00abun altro libro che risente dell\u2019influsso di Fumet \u00e8 quello del giovane Ebreo di origine egiziana, divenuto poi frate Domenicano, Jean de Menasce, Quand Israel aime Dieu<\/em> (1931)\u00bb[10]<\/a>. <\/em>Nel 1976 il futuro cardinal Jean Marie Lustiger, ebreo \u201cconvertito\u201d ma giudaizzante, scrisse a Stanislao Fumet per avere maggiori informazioni sul padre Domenicano Jean de Menasce, \u00abil cui libro lo aveva affascinato\u00bb[11]<\/a>.<\/span><\/p>\n \u00abCome il suo amico Jacques Maritain, Stanislas Fumet ha sposato <\/em>(1919) un\u2019Ebrea convertita d\u2019origine russa, di nome <\/em>Aniouta Rosenblum, che assieme a Ra\u00efssa Umanshoff-Maritain hanno trasmesso ai rispettivi sposi l\u2019amore per l\u2019oriente russo-ebraico\u2026, per il filosemitismo ardente che si prolunga nel filosionismo\u00bb[12]<\/a>.<\/span><\/p>\n Conclusione<\/strong><\/span><\/p>\n Il Vangelo insegna che l\u2019albero si vede dai frutti che produce: \u00a0\u201cOgni albero buono produce frutti buoni\u201d (Mt., <\/em>XII, 33); \u201cNon c\u2019\u00e8 albero buono che faccia frutti cattivi\u201d (Mt., <\/em>VII, 18). Se i frutti sono buoni o commestibili (mele\/arance), significa che l\u2019albero \u00e8 buono, ossia fruttifero e non selvatico (melo\/arancio). Al contrario<\/em> da un albero cattivo, velenoso e tossico (spini\/cicuta\/hashish) non possono venire frutti buoni, ma solo cattivi, velenosi e tossici (punture\/morte\/intossicazione); quindi se i frutti sonO cattivi significa che l\u2019albero \u00e8 cattivo.<\/span><\/p>\n Ora 1\u00b0)<\/strong> se si considera l\u2019albero dal quale \u00e8 nata NA <\/em>(gli \u201cintellettuali\u201d pervertiti amici dei Maritain e dei Fumet; il Ben\u00e9 Ber\u00ecth, <\/em>il patto segreto nel sotterraneo della sinagoga di Strasburgo), esso \u00e8 un albero degenerato intellettualmente e moralmente, che vuole aderire all\u2019errore per poi propagarlo e vivere nel peccato; 2\u00b0)<\/strong> se si considerano i frutti prodotti da NA, <\/em>ossia la giudaizzazione dell\u2019ambiente cristiano e specialmente ecclesiale (\u201cAntica Alleanza mai revocata<\/em>\u201d, 1980); \u201cEbrei Fratelli maggiori dei Cristiani nella fede di Abramo<\/em>\u201d, 1986\u2026), si deve riconoscere che essi sono velenosi in quanto apostatici: vale a dire il passaggio da una Religione vera (Cristianesimo) ad una \u201creligione\u201d falsa (Giudaismo postbiblico) o il tentativo di conciliare \u201cCristo con Beliar\u201d (II Cor., <\/em>VI, 15). Per cui da qualsiasi parte si guardi NA <\/em>(l\u2019albero che l\u2019ha prodotta oppure i frutti che sono stati prodotti) essa risulta intrinsecamente cattiva, non \u201ccommestibile\u201d o \u201cricevibile\u201d, sotto pena di avvelenamento spirituale e di perdita della fede cristiana. \u00a0\u00a0<\/em><\/span><\/p>\n Fine Seconda Parte<\/strong><\/span><\/p>\n \u2026Continua\u2026<\/strong><\/span><\/p>\n [1]<\/a>\u00a0 Ibidem, p. 48.<\/span><\/p>\n [2]<\/a> Histoire du Christianisme Magazine,<\/em> ibid., p. 50.<\/span><\/p>\n [3]<\/a> Histoire du Christianisme Magazine, <\/em>ibid., p. 50.<\/span><\/p>\n [4]<\/a> Histoire du Christianisme Magazine<\/em>, ibid., p. 52.<\/span><\/p>\n [5]<\/a> Questo titolo (Salus ex Judaeis <\/em>\/ La Salvezza viene dai Giudei) si rif\u00e0 al Vangelo di San Giovanni <\/em>(IV, 5-42), in cui l\u2019Evangelista riporta il dialogo tra Ges\u00f9 e la Samaritana presso il pozzo di Giacobbe. La Samaritana chiede a Ges\u00f9 se la salvezza venga dalla Samaria o dalla Giudea e Ges\u00f9 risponde che, nell\u2019Antica Alleanza<\/em>, la salvezza veniva dal Tempio di Gerusalemme e dalla Giudea e non dal Tempio di Garizim della Samaria, che si era scissa dalla religione giudaica monoteistica ed aveva accettato gli elementi pagani, politeisti e idolatrici degli Assiri, che l\u2019avevano conquistata circa 700 anni avanti Cristo. L\u00e9on Bloy, ha voluto equivocare, facendo dire a Ges\u00f9 che la salvezza, nella Nuova Alleanza<\/em>, viene ancora oggi dai Giudei, il che \u00e8 falso. Infatti Ges\u00f9 nel seguito del racconto evangelico afferma che \u00e8 gi\u00e0 venuta \u201cla sua ora<\/em>\u201d, in cui i veri fedeli di Dio, della Nuova Alleanza, lo adoreranno \u201cin spirito e verit\u00e0\u201d (con il sacrificium Missae, <\/em>la realt\u00e0) e non pi\u00f9 sotto ombra di figure (i sacrifici degli animali) nel Tempio gerosolomitano dell\u2019Antico Patto.<\/span><\/p>\n [6]<\/a> Histoire du Christianisme Magazine<\/em>, ibidem, p. 88.<\/span><\/p>\n\n
Maritain e\u00a0Fumet<\/a><\/h2>\n
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