fides-et-ratio<\/a> 15\/09\/2022<\/p>\nAutore Francesco Lamendola<\/span><\/strong><\/p>\nSe suddividessimo le intelligenze \u2013 pur con qualche semplificazione<\/strong> \u2013 in due grandi categorie, quelle analitiche, metodiche, efficienti ma circoscritte, e quelle sintetiche, intuitive, capaci di spaziare al massimo e cogliere nessi l\u00e0 dove le prime non riescono a vederli, cos\u00ec da tracciare vaste mappe concettuali, senza dubbio dovremmo inscrivere don Julio Meinvielle (1905-1973), nativo di Buenos Aires, alla seconda categoria. Pochi come lui hanno saputo cogliere, nella particolare fase storica vissuta dal mondo e dalla Chiesa prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale, le mosse iniziali di quel funesto disegno chiamato globalizzazione, mirante ad instaurare un Nuovo Ordine Mondiale sotto il segno dell\u2019Anticristo, mosso da un odio atavico e da un radicale disprezzo per Cristo e il cristianesimo. E soprattutto pochi come lui, hanno saputo vedere nel Concilio Vaticano II, dietro le fanfare progressiste e gli strombazzati \u201csuperamenti\u201d di posizioni giudicate ormai anacronistiche (e s\u00ec che la terminologia stessa, superamento<\/em>, avrebbe dovuto evocare nel suono hegeliano delle parole, la vera natura della nuova religione che si mirava ad instaurare in luogo e sulle rovine della sola autentica religione cattolica), la realt\u00e0 del disegno anticristico, ordito da un pugno di teologi modernisti e sobillato da una fazione massonica di rabbini animati da un rancore implacabile contro la Sposa di Cristo e resi audaci dalla creazione nei cattolici di un senso di colpa artificiale per il dramma vissuto dagli ebrei sotto il nazismo, quando tutto ci\u00f2 era celebrato servilmente come il pi\u00f9 grande passo avanti mai fatto dalla Chiesa nel corso dei suoi duemila anni di storia.<\/span><\/p>\nMerito di don Julio Meinville \u2013 grande studioso di san Tommaso d\u2019Aquino,<\/strong> sacerdote esemplare, parroco in uno dei quartieri pi\u00f9 degradati e difficili della periferia di Buenos Aires, lottatore instancabile della verit\u00e0, travolto forse intenzionalmente da un\u2019automobile mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali<\/em>, il che getta una luce inquietante sulla sua fine, del resto preceduta da lunghi anni di attacchi, calunnie e denunce da parte di quegli ambienti rabbinici che da sempre lo accusavano, falsamente, di antisemitismo \u2013 \u00e8 quello di aver colto e mostrato il filo rosso che lega tutto lo sviluppo del pensiero umano, non solo occidentale, e permette di riconoscervi due filoni essenziali, assolutamente incompatibili e antitetici: la vera e la falsa Cabala, la vera e la falsa parola di Dio. Fin dall\u2019origine dell\u2019umanit\u00e0, Dio ha parlato all\u2019uomo e gli ha trasmesso il vero sapere e il giusto orientamento alla verit\u00e0: \u00e8 il filone che va da Adamo a Mos\u00e8, a Ges\u00f9 Cristo, alla filosofia cristiana superbamente organizzata ed esposta nella sintesi insuperata, e forse insuperabile, di san Tommaso d\u2019Aquino. Tale filone \u00e8 caratterizzato dalla metafisica dell\u2019essere, dell\u2019atto di essere delle cose, che rende possibile la manifestazione delle loro qualit\u00e0 e si caratterizza come intrinsecamente buona, perch\u00e9 l\u2019esistenza reale (distinta da quella puramente mentale) dona, per cos\u00ec dire, la possibilit\u00e0 di concretizzare tutto il bene che \u00e8 potenzialmente racchiuso negli enti, cos\u00ec come, in Aristotele, l\u2019attivit\u00e0 \u00e8 racchiusa nella potenza che la rende possibile e le offre le condizioni atte a estrinsecarsi.<\/span><\/p>\nL\u2019altro filone, che incomincia anch\u2019esso fin quasi dal principio,<\/strong> si manifesta nel fariseismo che stravolge la rivelazione mosaica (e da spirituale e universale cerca di renderla materiale ed esclusivista), indi prosegue con Simon mago, gli gnostici e via, via, i filosofi moderni che negano o confondono sistematicamente la metafisica dell\u2019essere e la sostituiscono con la diabolica metafisica del nulla (Hume, Hegel, Heidegger), seguendo lo schema della falsa Cabala dei rabbini che si fonda sulla negazione del principio divino, assoluto e creatore, per sostituirlo con un Dio in divenire, che in ultima analisi coincide con gli esseri e che mira alla auto-divinizzazione dell\u2019uomo, visto come il depositario di una scintilla divina presente in lui non da un libero e gratuito atto creativo di Dio, ma come frutto di una emanazione, ossia di una \u201ctrasmissione\u201d dell\u2019elemento divino che l\u2019uomo riceve inconsapevolmente (come inconsapevole \u00e8 Dio di darglielo) e che poi sviluppa e di cui diviene cosciente grazie a un sapere esoterico. Insomma, ci sono due vie per giunger alla sapienza: una veritiera e costruttiva, perch\u00e9 viene da Dio; l\u2019altra ingannevole ed illusoria, perch\u00e9 costruita dalla superbia umana (si ricordi la Citt\u00e0 di Dio e la citt\u00e0 dell\u2019uomo, che poi \u00e8 in definitiva la citt\u00e0 del diavolo, nella concezione agostiniana) in emulazione in concorrenza con Dio, anzi con la pretesa di sostituirsi a Dio e deificare se stesso. La prima conduce al riposo e alla pace del Signore, la seconda all\u2019inferno della lotta continua di tutti contro tutti (bellum omnia contra omne<\/em>s e homo homini lupus<\/em>, come dice Hobbes, tipico esempio di filosofo senza timor di Dio) e all\u2019amarezza di una tensione sterile e distruttiva, che non conduce da nessuna parte, ma solo nei desolati deserti del nulla.<\/span><\/p>\nAl principio del capitolo quarto, e poi ancora all\u2019inizio del capitolo dodicesimo<\/strong> della sua sintesi magistrale, don Julio Meinvielle ricapitola come lo gnosticismo cristiano in tutte le sue varie forme e declinazioni, comprese le pi\u00f9 recenti (anzi soprattutto, diremmo noi, le pi\u00f9 recenti, come il modernismo!), altro non \u00e8, in buona sostanza e liberato da alcuni elementi secondari che servono pi\u00f9 che altro a confondere le acque e gettare fumo negli occhi degli sprovveduti, un \u201ccristianesimo\u201d rivisto e corretto, cio\u00e8 irreparabilmente inquinato e alterato, dalla Cabala (da: J. Meinvielle, Dalla Cabala al progressismo<\/em>; titolo originale: De la C\u00e1bala al Progresismo<\/em>, Salta, Editora Calchaqui, 1970; traduzione dallo spagnolo di Lorenzo de Vita, Edizioni Effedieffe, 2018, pp. 145-146; 337; 339):<\/span><\/p>\nGli errori della Cabala possono essere riassunti in due punti fondamentali: Dio ha un\u2019esistenza indeterminata, tra l\u2019essere e il non essere tra il s\u00ec e il no, tra il bene e il male, e non si realizza veramente se non nell\u2019universo e nell\u2019uomo, che essendo emanazione di Dio, lo completano e lo concludono. Tutto, allora, per un processo omogeneo, esce da Dio: il mondo e l\u2019uomo, tutta la storia, con l\u2019errore e la verit\u00e0, con il bene e il male, e tutto infine ritorna a Dio. L\u2019uomo, nel profondo del suo essere, \u00e8 una scintilla divina che cammina verso la propria divinizzazione. Perch\u00e9 il Dio completo e finito \u00e8 l\u2019uomo realizzato\u00a0 nella storia dell\u2019umanit\u00e0.<\/em><\/span><\/p>\nLa Cabala \u00e8 un\u2019invenzione giudaica che si origina nella corruzione \u2013 a causa dei misteri pagani \u2013 della rivelazione data da Dio al popolo ebraico. \u00c8 la tradizione divina pervertita dall\u2019uomo. Non appena il cristianesimo fa la sua comparsa, i giudei cercano di distruggerlo. Distruggerlo dal di fuori perseguitando Cristo e i cristiani, distruggerlo dal di dentro corrompendolo con la Cabala. E questa seconda distruzione produce il fenomeno dello gnosticismo cristiano. Per quale motivo i giudei, e propriamente loro, vogliono distruggere il cristianesimo? Perch\u00e9 i giudei sono i nemici naturali del cristianesimo. E come han distrutto il messaggio mosaico della rivelazione divina, cos\u00ec, allo stesso modo, van tentando di distruggere il cristianesimo. Il grande peccato dei giudei \u00e8 stato quello di voler avviluppare nelle tradizioni degli uomini il messaggio evangelico. Ges\u00f9 rinfacci\u00f2 loro: \u00abPoich\u00e9 trascurate i comandamento di Dio, siete tenaci nelle tradizioni degli uomini\u00bb. E disse loro (Mc 7,9): \u00abVoi benissimo distruggete i comandamenti di Dio per osservare la vostra tradizione\u00bb.La tradizione dei giudei, inoltre, rinchiuse il popolo in <\/em>UN REGNO MESSIANICO TERRENO ED UMANO<\/em> anzich\u00e9 favorire il regno di Dio e della sua Chiesa. Un regno terreno dominato e gestito dai giudei. Un regno di potere. Potere del denaro, potere politico, potere religioso che grava sopra le anime degli uomini. Potere totalitario, della stessa qualit\u00e0 ed estensione del potere del demonio sopra questo mondo. Il potere delle tre tentazioni. Il potere del piacere. Il potere dell\u2019orgoglio. Il potere del possesso dei beni di quaggi\u00f9. (\u2026)<\/em><\/span><\/p>\nSarebbe un errore intendere il progressismo ristiano quale effetto di un\u2019influenza <\/em>DIRETTA<\/em> della Cabala..Non lo crediamo; perlomeno in relazione al settore corrente dei teologi, in cui si sta verificando il movimento propulsore di cambiamento della Chiesa, dalla Chiesa tradizionale \u2013 quella di sempre \u2013 in una Chiesa nuova, la quale \u00e8 in gestazione. Pensiamo che l\u2019influenza sia invece <\/em>INDIRETTA<\/em>, nondimeno reale ed efficace, e passi attraverso la cultura moderna, che \u00e8 stata completamente avvinta da influssi gnostici e cabalistici. <\/em><\/span><\/p>\nQueste influenze, a loro volta, non si realizzano in modo generale e totale, bens\u00ec sono influenze parziali che ricadono sopra ognuno degli elementi dottrinali e sopra vari altri aspetti \u2013 liturgici, societari, di vita spirituale pastorale, di governo \u2013 presi separatamente. Il cambiamento che in tal modo si produce \u2013 in definitiva e se la situazione non cambier\u00e0 il suo corso \u2013 andr\u00e0 assumendo un ritmo globale travolgente, un carattere universale, che modificher\u00e0 sostanzialmente tutta la dottrina e la vita della Chiesa cattolica. (\u2026)<\/em><\/span><\/p>\nPer comprovare che la Rivelazione e la Teologia devono cambiare, e cambiare sostanzialmente, andando in tal modo contro l\u2019insegnamento chiaro del Concilio Vaticano I, Rahner adduce una triplice caratteristica della situazione attuale, a partire dalla quale e sopra la quale la teologia deve esprimersi. 1) L\u2019immagine scientifico-razionale del mondo, che sarebbe un sistema dinamico ed evolutivo; 2) Il Dialogo tra teologia e mondo sarebbe co-determinato dal peccato; 3) Vi sarebbe la possibilit\u00e0 e la presenza dell\u2019errore in teologia.<\/em><\/span><\/p>\nAl primo punto si deve contestare che il sistema evolutivo non \u00e8 un\u2019acquisizione scientifica, provata dai fatti, ma un parere meramente ipotetico dei paleontologi, inficiato e negato dai biologi. Che poi vi sia contaminazione del peccato nei teologie possibilit\u00e0 di errare, ci\u00f2 dimostra che possa esistere variet\u00e0 nelle opinioni teologiche, in materie opinabili, ma mai diverse verit\u00e0 su questioni fermamene affermate nella Rivelazione e nella teologia riguardo ad un medesimo punto. (\u2026) Se un capintesta come Rahner ammette \u2013 con parole e scritti ambigui e proclivi alla giustificazione – – un cambiamento nella Rivelazione e nella teologia, non meraviglia che dietro di lui moltissimi teologi mettano oggi in discussione le pi\u00f9 evidenti verit\u00e0 sancite dal magistero straordinario del Concilio Ecumenico (universale).<\/em><\/span><\/p>\nPer come si studia la filosofia (anzi, la storia <\/em>della filosofia: \u00e8 non \u00e8 una differenza da poco)<\/strong>, nei licei e nelle universit\u00e0, non si arriva assolutamente a riconoscere, ad esempio, nel pensiero di Hegel, la chiara impronta gnostica e cabalistica: ma don Julio Meinvielle l\u2019ha vista, l\u2019ha riconosciuta, l\u2019ha denunciata. Questo non significa che Hegel fosse uno gnostico o un cabalista. Non si tratta di giudicare le intenzioni soggettive di questo o quel filosofo: si tratta di rendersi conto che il paesaggio, per cos\u00ec dire, della filosofia moderna presenta un aspetto inconfondibilmente familiare, nel senso che balzano all\u2019occhio, pur se non ci si sofferma a riflettere e a trarne le logiche deduzioni, una parentela e una sorta di segreta affinit\u00e0 tra sistemi e movimenti di epoche diverse e di ambiti diversi, misteriosamente legati, per\u00f2, da una comune atmosfera e da una comune prospettiva. Ebbene, quell\u2019atmosfera e quella prospettiva hanno un nome: la Cabala luciferina, che ha rotto i ponti con la sapienza divina e vuole ammaestrare gli uomini alla scuola dell\u2019empiet\u00e0 e della rivolta, magari al prezzo, come vuole Nietzsche, di trasvalutare tutti i valori, cio\u00e8 di volgere il male in bene e il bene in male, il vero in falso e il falso in vero, il brutto in bello e il bello in brutto. E lo scopo \u00e8 sempre lo stesso, dal peccato di Adamo in poi, che si presenta con monotona reiterazione nella storia delle vicende umane: la volont\u00e0 di potenza nell\u2019ambito del finito; il perseguimento di una piena autoaffermazione che ignori il legame necessario e salvifico dell\u2019uomo con il suo Creatore.<\/span><\/p>\nCome ammonisce il profeta Isaia (50, 20-21):<\/span><\/p>\nGuai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in lue e la luce in tenebre, che cambiano l\u2019amaro in dolce e il dolce in amaro. Guai a coloro che si credono sapienti e si reputano intelligenti.<\/em><\/span><\/p>\nAnche la magia e le svariate forme di occultismo, cos\u00ec come l\u2019astrologia,<\/strong> l\u2019alchimia, la geomanzia, la numerologia, la negromanzia, rientrano in questo filone: sono tutti tentativi di sostituirsi a Dio e di fare dell\u2019uomo un essere capace di auto-determinarsi in senso assoluto, cio\u00e8 d\u2019innalzarsi al di sopra dello statuto ontologico che gli compete, quello della creatura. La stessa vita di Ges\u00f9, la sua costante polemica contro i farisei, risultano poco comprensibili se non si tiene presente ci\u00f2 che evidenzia don Julio Meinvielle a proposito della falsa tradizione gnostico-cabalistica, e che gi\u00e0 emerge dalla lettura stessa dei Vangeli<\/em>, liberata, per\u00f2, dalle interpretazioni riduttive e tendenziose venute di gran moda a partire dal Concilio Vaticano II.<\/span><\/p>\nCome osserva don Curzio Nitoglia nella Introduzione<\/em> all\u2019opera pi\u00f9 importante di Meinvielle (cit, p.\u00a0 23):<\/span><\/p>\nIn breve il Vangelo distingue nettamente la\u00a0 Tradizione divina orale (Cabala o Tradizione verace ed ortodossa), la Tradizione divina scritta (la Legge di Mos\u00e8) e la tradizione umana, prima orale e poi messa per iscriritto, rabbinica, anti-mosaica, ridicola, minuziosa, ossia la Cabala spuria e il Talmud pervertito.<\/em><\/span><\/p>\nPerci\u00f2 gli scribi e i farisei muovevano guerra alla Legge di Mos\u00e8, alla Scrittura tutta, \u00abnon come semplici trasmettitori di una <\/em>TRADIZIONE CONDANNABILE<\/em>, ma come <\/em>ATTIVI ELABORATORI<\/em> di essa\u00bb (J. Alonso Diaz, \u201cVangelo secondo Marco\u201d, Citt\u00e0 Nuova Roma, 1970, p. 136), con le loro cabale, spacciate come superiori alla Tradizione divina scritta e orale. Siamo in pieno giudaismo rabbinico anti-mosaico, che inizi\u00f2 a formarsi nel 175 a.C. e che diverr\u00e0 la nuova religione giudaica post-biblica, rabbinico-cabalistico-talmudica, ancor oggi sussiste nel rifiuto di Cristo e nel culto di vane tradizioni umane, o meglio ancora diaboliche.<\/em><\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"fonte fides-et-ratio 15\/09\/2022 Autore Francesco Lamendola Se suddividessimo le intelligenze \u2013 pur con qualche semplificazione \u2013 in due grandi categorie, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":1875,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[17],"tags":[285,50,163],"avopt_banners_inside_post":true,"avopt_banners_on_page":true,"av_copy_from":"","av_sharing_message":"","av_sharing_allowed":true,"av_sharing_on":{"fb":[],"tw":[]},"av_allow_affiliate_banner":false,"av_allow_affiliate_multi_banner":false,"av_post_rating":true,"av_have_post_rating_value":false,"spellchecker_performed_today":false,"yoast_head":"\n
Come la Cabala e la gnosi hanno infiltrato il Vangelo - San Michele Arcangelo<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n