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La conferenza che si \u00e8 svolta a Staggia Senese l’8 novembre ha visto la partecipazione di oltre centocinquanta persone. Il motivo di tale successo va cercato nel tema trattato: il buddismo, considerato dalla mentalit\u00e0 popolare come la religione della pace, del bene e associata alla figura del Dalai Lama, famoso un po’ in tutto il mondo con il suo sorrisetto simpatico. \nRoberto Dal Bosco, che di viaggi in Oriente ne ha fatti molti e di libri in materia ne ha studiati in quantit\u00e0, sul Buddismo alla fine ne ha scritto uno lui. E proprio questo libro, assolutamente originale per l’Italia, ha presentato durante la conferenza che ha tenuto al Centro Culturale Amici del Timone di Staggia. \nGi\u00e0 dal titolo, “Contro il Buddismo”, si capisce l’opinione che si \u00e8 fatto Dal Bosco in merito a questa religione e che, stranamente, differisce dall’opinione comune che c’\u00e8 in giro. \nL’autore ha spiegato, rifacendosi anche ai testi di Sir Monier Monier Williams, famoso sanscritista (il sanscrito \u00e8 la lingua dei testi sacri buddisti), nato a Bombay, che la perfezione Buddista \u00e8 il Nirvana. Questa parola etimologicamente significa “estinzione”. Il Nirvana \u00e8 il punto d’arrivo dell’Ottuplice sentiero dettato dal Budda, il premio di chi consegue l’illuminazione. Infatti, la prima delle quattro nobili verit\u00e0 proferite dal Budda sostiene che tutta l’esistenza \u00e8 dolore, quindi non \u00e8 insensato volersene andare, voler estinguere, cessare, fermare la vita. Questo \u00e8 possibile dal momento che per il buddista non esiste una creazione, n\u00e9 un creatore. L’universo e tutte le cose che ne fanno parte sono, per il buddista, semplicemente una “emanazione” di qualcos’altro, un prodotto aleatorio non distinguibile dal suo originatore. Non essendoci una differenza fra creatore e creatura non esiste neanche un legame fra loro. \nAll’opposto, nella religione cristiana, fra Creatore e creatura c’\u00e8 un rapporto d’amore e cos\u00ec dev’essere anche fra le creature. Questa indifferenza nei confronti del creatore, ma alla fin fine anche della creatura, presente nel buddismo, porta ad una spersonalizzazione. “Nel cosmo di Budda, noi non siamo persone, e forse nemmeno individui, ma “inspiegabili combinazioni transitorie di questo ciclo impersonale”. L’Essere e la realt\u00e0 sono in continuo divenire perch\u00e9 sono pura illusione, la vita stessa \u00e8 come un sogno. Per la societ\u00e0 occidentale, invece, la persona \u00e8 importante, ha delle responsabilit\u00e0 e una dignit\u00e0 per cui la civilt\u00e0 stessa si fonda attorno ad essa. Dal Bosco ha affermato: “I popoli del primo mondo attorno alla persona ci hanno costruito tutto: la famiglia, la democrazia, il pensiero, il diritto”. \nIl buddismo uccidendo il Creatore permette tutto: stupri, omicidi, perversioni sessuali, guerre. Un breve accenno alle perversioni sessuali l’autore l’ha fatto citando la pratica buddista del Tantra: una forma di raggiungimento della perfezione buddista attraverso una vita sola, senza bisogno di reincarnarsi. Tale pratica si basa in larga parte sul sesso e sulla consumazione di sostanze ripugnanti, come le feci, il sangue o addirittura la carne di cadaveri umani, proprio come avviene nei rituali di magia nera. Durante il rapporto sessuale che il discepolo adepto ha con la cavia prescelta (quasi sempre una bambina), egli deve praticare la ritenzione del seme, immaginandone la fantastica ascesa verso la mente, affinch\u00e9 non avvenga la procreazione. \nLa riduzione della persona a un nulla porta anche alla parificazione di tutti gli esseri viventi: un essere umano non \u00e8 pi\u00f9 di una bestia ed \u00e8 per questo che legato al buddismo c’\u00e8 anche la pratica vegetariana. E se, come abbiamo gi\u00e0 visto, l’esistenza \u00e8 solo dolore e quindi \u00e8 lecito volersene andare, \u00e8 normale puntare al distaccamento da ogni sentimento, cosa o persona. Questo, ha spiegato Dal Bosco, \u00e8 molto pericoloso, perch\u00e9 porta ad una valutazione positiva del suicidio e anche delle uccisioni. Sono da ricordare a tal proposito la sanguinosa guerra condotta in nome del nulla buddista in Sri Lanka, quella nel Vietnam, paese molto cattolico che non piaceva ai buddisti e il sacrificio di tanti missionari martiri cristiani che furono i primi ad incontrare i buddisti in Tibet e a denunciarne la condotta e per questo uccisi dai monaci tibetani. \nE’ legata alla cultura buddista anche la prima bomba sperimentale che l’India di Indira Gandhi test\u00f2 nel 1974, nel Pokhran: fu piazzata nel deserto di Thar a 108 metri di profondit\u00e0 nel terreno, numero che i buddisti ritengono sacro; e inoltre fu fatta esplodere in un giorno importante per il buddismo, cio\u00e8 nel giorno del Vesak, il compleanno di Budda. Tanto che tale esperimento atomico fu chiamato “il sorriso di Budda”. \nIn qualche modo questa condizione di freddo distaccamento da ogni tipo di sentimento assomiglia a quella dei serial killer, che sono incapaci di provare rimorso e qualsiasi tipo di emozione per gli atti criminali che compiono. E alcuni studiosi hanno dimostrato come questa condizione fosse stata acquisita anche da moltissimi tedeschi che lavoravano nei campi di concentramento. \nDal Bosco ha continuato facendo notare come, quest’odio verso la vita giustifichi l’aborto. In Giappone, ad esempio, negli anni ’50 fu abortito un bimbo su 3. \nIl buddismo ha iniziato veramente ad attecchire in Occidente nel ‘900, grazie alle prime conversioni o comunque frequentazioni buddiste di divi del cinema come Richard Gere, Steven Seagal, che in Tibet viene considerato la reincarnazione di un monaco buddista molto importante, o Huma Turman, la quale \u00e8 stata cresciuta da genitori buddisti, seppur occidentali. \nHollywood \u00e8 stato il trampolino di lancio del buddismo e adesso funziona come un’ambasciata per il Dalai Lama, in esilio dal Tibet che non \u00e8 libero politicamente. \nIl Dalai Lama, questa figura controversa, che in realt\u00e0 rappresenta una percentuale esigua dei buddisti (solo i seguaci del buddismo tibetano), ormai \u00e8 arrivato a rappresentare, ma solo nella mentalit\u00e0 occidentale, il buddismo in s\u00e9. Egli viene accolto come se fosse una specie di papa del buddismo. \nPrima di frequentare Gere che, oltre a fargli da agente, finanzia le sue operazioni di propaganda del buddismo, in passato ha avuto ben altre frequentazioni: Michel Serrano, ad esempio, delirante nazista cileno che vedeva Hitler come una divinit\u00e0; oppure Shoko Asahara, terrorista e guru stragista del buddismo tibetano, che ha avuto come scopo della sua azione uccidere il maggior numero possibile di giapponesi. \nMa il Buddismo ha avuto un cos\u00ec grande successo in Occidente anche grazie alla setta buddista giapponese della Soka Gakkai di cui fanno parte il calciatore Roberto Baggio e l’attrice Sabina Guzzanti, anche se questi nomi vengono spesso usati dai giornali impropriamente. Come quando, con la Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio 2013, sono stati riconosciuti alle due maggiori associazioni, l’Unione Buddisti Italiani (UBI) e l’Unione Induisti Italiani (UII) molti privilegi. Il Corriere della Sera in quell’occasione cit\u00f2 la gioia proprio di questi due personaggi televisivi che per\u00f2 in realt\u00e0 da gioire non avevano niente, visto che la Soka Gakkai non ha aderito a quelle associazioni e che, quindi, non ne ha ricevuto nessun guadagno. Ma tornando alla questione, in quella data la Repubblica Italiana si accord\u00f2 con l’UBI e l’UII affinch\u00e9 ne venissero riconosciuti i luoghi di culto, le festivit\u00e0 come il Vesak, spazi appartati nei cimiteri, la presenza di ministri di culto negli ospedali, nelle carceri, nelle case di riposo e la possibilit\u00e0 di dare loro l’8×1000. Proprio quest’ultima concessione, ha fatto notare giustamente Dal Bosco, pone un interrogativo molto forte e cio\u00e8 come mai i “laici” (o forse si dovrebbe pi\u00f9 opportunamente dire atei) del nostro tempo, impegnati da sempre sul fronte dell’abolizione dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica, salutino invece come un gesto di grande civilt\u00e0 l’attribuzione di tali soldi a tasche non cattoliche. “Si pone l’antica questione”, ha sottolineato ancora Dal Bosco, “che vede una religione – quella cattolica – dotata di una linea di legittimit\u00e0 e rappresentanza perfettamente definita (la cui discendenza \u00e8 certificata sino a poter risalire nella catena millenaria al Dio incarnato) contro la massa acefala delle religioni non cristiane, che sono un pulviscolo di sigle, denominazioni, sette spesso in lotta anche fisica fra loro, in un quadro generale contraddittorio e pericoloso”. La risposta la troviamo nella matrice relativista presente nel buddismo, cos\u00ec come nella cultura occidentale moderna. L’Occidente, non godendo pi\u00f9 degli anticorpi che la cultura cattolica con la trasmissione dei suoi valori apportava, \u00e8 una realt\u00e0 vuota in cui tutto \u00e8 relativo ed entro cui qualunque virus attecchisce. Se si pensa poi che la mentalit\u00e0 odierna \u00e8 permeata dall’ideologia della sovrappopolazione, che vede l’uomo come cancro del pianeta, provocatore di tutto ci\u00f2 che esiste di male sulla Terra (buco dell’ozono, inquinamento terrestre, riscaldamento del pianeta, deforestazione ecc.), per tale mentalit\u00e0 il buddismo, insegnando ad annientare l’umanit\u00e0, \u00e8 la migliore soluzione. \nInoltre nel buddismo non esiste il senso del peccato. I demoni, che esistono (il Tibet ha come protettore il demone Padden Lhamo), non vengono per\u00f2 scacciati come nella religione cattolica, bens\u00ec sottomessi e ascoltati attraverso gli oracoli. Quest’ultimi altro non sono che persone possedute da demoni, i quali parlano attraverso di loro durante momenti di evocazione degli spiriti. \nE non c’\u00e8 niente di meglio, per una societ\u00e0 che ha completamente perso di vista i valori morali, di una religione che non assilla con divieti e peccati, che sdogana i tab\u00f9 sessuali e che rende apparentemente ogni uomo libero di compiere qualsiasi azione senza che questa assuma la connotazione di bene o di male. \nUn lungo applauso ha concluso la serata, segno che la 63\u00b0 conferenza organizzata dal Centro Culturale “Amici del Timone” di Staggia Senese \u00e8 stata, non solo gradita, ma \u00e8 risultata un approfondimento di cui c’era davvero bisogno.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n
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Sottotitolo: Il volto oscuro di una dottrina arcana Autore: Roberto Dal Bosco Editore: Fede & Cultura pag. 160 \u20ac 16,00 […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":1569,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[240,29],"tags":[242,241],"avopt_banners_inside_post":true,"avopt_banners_on_page":true,"av_copy_from":"","av_sharing_message":"","av_sharing_allowed":true,"av_sharing_on":{"fb":[],"tw":[]},"av_allow_affiliate_banner":false,"av_allow_affiliate_multi_banner":false,"av_post_rating":true,"av_have_post_rating_value":false,"spellchecker_performed_today":false,"yoast_head":"\n
Contro il Buddismo - San Michele Arcangelo<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n