{"id":5289,"date":"2024-06-28T22:32:05","date_gmt":"2024-06-28T20:32:05","guid":{"rendered":"https_3A//arcangelosanmichele.altervista.org/@p=5289"},"modified":"2024-06-28T23:01:34","modified_gmt":"2024-06-28T21:01:34","slug":"jaccuse-monsignor-vigano-sullaccusa-di-scisma","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/arcangelosanmichele.altervista.org\/jaccuse-monsignor-vigano-sullaccusa-di-scisma\/","title":{"rendered":"\u201cJ\u2019accuse\u201d. Monsignor Vigan\u00f2 sull\u2019accusa di scisma"},"content":{"rendered":"
fonte aldomariavalli.it<\/a> 28\/06\/2024<\/p>\n J\u2019accuse. Dichiarazione di S.E. Mons. Carlo Maria Vigan\u00f2,\u00a0Arcivescovo titolare di Ulpiana, Nunzio Apostolico, sull\u2019accusa di scisma<\/strong><\/span><\/p>\n \u201cAnche se noi o un angelo dal cielo<\/span><\/p>\n vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato,<\/span><\/p>\n sia anatema.<\/span><\/p>\n Come abbiamo gi\u00e0 detto, lo ripeto di nuovo anche adesso:<\/span><\/p>\n se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto,<\/span><\/p>\n sia anatema.\u201d<\/span><\/p>\n Gal 1, 8-9<\/span><\/p>\n \u201cQuando penso che ci troviamo nel palazzo del Sant\u2019Uffizio, che \u00e8 il testimone eccezionale della Tradizione e della difesa della Fede cattolica, non posso impedirmi di pensare che sono a casa mia, e che sono io, che voi chiamate \u201cil tradizionalista\u201d, che dovrei giudicarvi.\u201d <\/em>Cos\u00ec l\u2019Arcivescovo Marcel Lefebvre nel 1979, convocato all\u2019ex Sant\u2019Uffizio, in presenza del Prefetto Cardinal \u0160eper e di due altri Prelati.<\/span><\/p>\n Come ho dichiarato nel Comunicato del 20 giugno scorso, non riconosco l\u2019autorit\u00e0 n\u00e9 del tribunale che pretende di giudicarmi, n\u00e9 del suo Prefetto, n\u00e9 di chi lo ha nominato. Questa mia decisione, certamente sofferta, non \u00e8 frutto di precipitazione o di spirito di ribellione; bens\u00ec dettata dalla necessit\u00e0 morale che come Vescovo e Successore degli Apostoli mi obbliga in coscienza a rendere testimonianza alla Verit\u00e0, ossia a Dio stesso, a Nostro Signore Ges\u00f9 Cristo.<\/span><\/p>\n Affronto questa prova con la determinazione che mi viene dal sapere di non avere alcun motivo per considerarmi separato dalla comunione con la Santa Chiesa e con il Papato, che ho sempre servito con filiale devozione e fedelt\u00e0. Non potrei concepire un solo istante della mia vita al di fuori di quest\u2019unica Arca di salvezza, che la Provvidenza ha costituito come Corpo Mistico di Cristo, nella sottomissione al suo Capo divino e al Suo Vicario in terra.<\/span><\/p>\n I nemici della Chiesa Cattolica temono il potere della Grazia che opera per mezzo dei Sacramenti e massimamente il potere della Santa Messa, terribile kat\u00e8kon <\/em>che vanifica molti dei loro sforzi e conquista a Dio tante anime che altrimenti si dannerebbero. Ed \u00e8 proprio questa consapevolezza della potenza dell\u2019azione soprannaturale del Sacerdozio Cattolico nella societ\u00e0 che sta all\u2019origine della loro feroce ostilit\u00e0 alla Tradizione. Satana e i suoi servi sanno benissimo quale minaccia costituisca l\u2019unica vera Chiesa al loro piano anticristico. Questi eversori \u2013 che i Romani Pontefici hanno coraggiosamente denunciato come nemici di Dio, della Chiesa e dell\u2019umanit\u00e0 \u2013 sono identificabili nella inimica vis<\/em>, la Massoneria. Essa si \u00e8 infiltrata nella Gerarchia ed \u00e8 riuscita a farle deporre le armi spirituali di cui disponeva, aprendo le porte della Cittadella al nemico in nome del dialogo<\/em> e della fratellanza universale<\/em>, concetti appunto intrinsecamente massonici. Ma la Chiesa, sull\u2019esempio del suo divino Fondatore, non dialoga con Satana: lo combatte.<\/span><\/p>\n Le cause della crisi presente<\/strong><\/span><\/p>\n Come ha evidenziato Romano Amerio nel suo fondamentale saggio Iota unum<\/em>, questa resa vile e colpevole inizia con la convocazione del Concilio Ecumenico Vaticano II e con l\u2019azione sotterranea e organizzatissima di ecclesiastici e laici legati alle sette massoniche, volta a sovvertire lentamente ma inesorabilmente la struttura di governo e di magistero della Chiesa per demolirla dall\u2019interno. Inutile cercare altre ragioni: i documenti delle sette segrete dimostrano l\u2019esistenza di un piano di infiltrazione concepito nell\u2019Ottocento e portato a compimento un secolo dopo, esattamente nei termini in cui esso era stato pensato. Analoghi processi dissolutori si erano realizzati in precedenza nella sfera civile, e non \u00e8 un caso se i Papi seppero cogliere nei moti e nelle guerre che hanno insanguinato le Nazioni europee l\u2019opera disgregatrice della Massoneria internazionale.<\/span><\/p>\n A partire dal Concilio la Chiesa si \u00e8 dunque fatta portatrice dei principi rivoluzionari del 1789, come hanno ammesso alcuni tra i fautori del Vaticano II e come \u00e8 confermato dall\u2019apprezzamento da parte delle Logge nei confronti di tutti i Papi del Concilio e del post-concilio proprio per i cambiamenti che i Massoni da tempo invocavano.<\/span><\/p>\n Il cambiamento, anzi: l\u2019aggiornamento<\/em> \u00e8 stato talmente al centro della narrativa conciliare da costituire il marchio distintivo del Vaticano II e porre questa assise come il terminus post quem <\/em>che sancisce la fine dell\u2019ancien r\u00e9gime<\/em> \u2013 quello della \u201cvecchia religione\u201d, della \u201cvecchia Messa\u201d, del \u201cpreconcilio\u201d \u2013 e l\u2019inizio della \u201cchiesa conciliare\u201d, con la sua \u201cnuova messa\u201d e la sostanziale relativizzazione di ogni Dogma. Tra i fautori di questa rivoluzione compaiono i nomi di coloro che sino al Pontificato di Giovanni XXIII erano stati condannati e allontanati dall\u2019insegnamento in ragione della loro eterodossia. La lista \u00e8 lunga e comprende anche quell\u2019Ernesto Buonaiuti, scomunicato vitandus<\/em>, amico di Roncalli, morto impenitente nell\u2019eresia e che proprio pochi giorni fa il Presidente della Cei Card. Matteo Zuppi ha commemorato con una Messa nella cattedrale di Bologna, come riporta con malcelata enfasi Il Faro di Roma<\/em> (qui<\/a>): \u201cQuasi ottant\u2019anni dopo un cardinale del tutto in linea col Papa riparte proprio da un gesto liturgico che ha in tutto e per tutto il sapore della riabilitazione. O almeno di un primo passo in questa direzione<\/em>.\u201d<\/em><\/span><\/p>\n La Chiesa e l\u2019Antichiesa<\/strong><\/span><\/p>\n Vengo dunque chiamato dinanzi al tribunale che ha preso il posto del Sant\u2019Uffizio per esser processato per scisma, mentre il capo dei Vescovi italiani \u2013 indicato tra i papabili e del tutto in linea col Papa<\/em> \u2013 celebra illecitamente una Messa di suffragio per uno dei peggiori e pi\u00f9 ostinati esponenti del Modernismo, contro cui la Chiesa \u2013 quella da cui secondo costoro io sarei separato \u2013 aveva pronunciato la pi\u00f9 severa sentenza di condanna. Nel 2022, sul quotidiano della CEI Avvenire<\/em>, il prof. Luigino Bruni tesseva in questi termini l\u2019elogio del Modernismo:<\/span><\/p>\n [\u2026] \u201cun processo di necessario rinnovamento per la Chiesa cattolica del suo tempo, ancora impermeabile agli studi critici sulla Bibbia che si stavano da molti decenni affermando nel mondo protestante. Accogliere gli studi scientifici e storici sulla Bibbia era per Buonaiuti la via maestra per l\u2019incontro della Chiesa con la modernit\u00e0. Un incontro che invece non ci fu, perch\u00e9 la Chiesa cattolica era ancora dominata dai teoremi della teologia neo-scolastica e bloccata dalla paura controriformista che i venti protestanti potessero finalmente invadere il corpo cattolico<\/em>.\u201d<\/em><\/span><\/p>\n Basterebbero queste parole a far comprendere l\u2019abisso che separa la Chiesa Cattolica da quella che le si \u00e8 sostituita con il Concilio Vaticano II, quando i venti protestanti<\/em> invasero finalmente il corpo cattolico. Questo episodio recentissimo \u00e8 solo l\u2019ultimo di un\u2019infinita serie di piccoli passi, di silenziose acquiescenze, di complici ammiccamenti con cui gli stessi vertici della Gerarchia conciliare hanno reso possibile la transizione \u201cdai teoremi della teologia neo-scolastica<\/em>\u201d \u2013 ossia dalla formulazione chiara e inequivocabile dei Dogmi \u2013 all\u2019apostasia presente. Ci troviamo nella surreale situazione in cui una Gerarchia si definisce cattolica e per questo pretende obbedienza dal corpo ecclesiale, mentre allo stesso tempo professa dottrine che prima del Concilio la Chiesa aveva condannato; e che condanna come eretiche, dottrine che sino ad allora erano state insegnate da tutti i Papi.<\/span><\/p>\n Questo accade quando si toglie l\u2019assoluto al Vero e lo si relativizza adattandolo allo spirito del mondo. Come avrebbero agito, oggi, i Pontefici degli ultimi secoli? Mi giudicherebbero colpevole di scisma, o piuttosto condannerebbero colui che si spaccia per loro Successore? Assieme a me il sinedrio modernista giudica e condanna tutti i Papi cattolici, perch\u00e9 la Fede che essi difesero \u00e8 la mia; e gli errori che difende Bergoglio sono quelli che essi, nessuno escluso, condannarono.<\/span><\/p>\n Ermeneutica della rottura<\/strong><\/span><\/p>\n Mi chiedo allora: quale continuit\u00e0 si pu\u00f2 dare tra due realt\u00e0 che si contrappongono e contraddicono reciprocamente? tra la chiesa conciliare e sinodale<\/em> di Bergoglio e quella \u201cbloccata dalla paura controriformista\u201d dalla quale costui ostentatamente prende le distanze? E da quale \u201cchiesa\u201d sarei in stato di scisma, se quella che pretende di essere cattolica si distingue dalla vera Chiesa proprio nella sua predicazione di ci\u00f2 che quella condannava e nella condanna di ci\u00f2 che essa predicava?<\/span><\/p>\n Gli adepti della \u201cchiesa conciliare\u201d risponderanno che ci\u00f2 \u00e8 dovuto all\u2019evoluzione del corpo ecclesiale in un \u201cnecessario rinnovamento\u201d; mentre il Magistero Cattolico ci insegna che la Verit\u00e0 \u00e8 immutabile e che la dottrina dell\u2019evoluzione dei dogmi \u00e8 eretica. Due chiese, certamente: ciascuna con le sue dottrine e le sue liturgie e i suoi santi; ma per il Cattolico la Chiesa \u00e8 Una, Santa, Cattolica e Apostolica, per Bergoglio la chiesa \u00e8 conciliare, ecumenica, sinodale, inclusiva, immigrazionista, ecosostenibile, gay-friendly. <\/em><\/span><\/p>\n L\u2019autodestituzione della Gerarchia conciliare <\/strong><\/span><\/p>\n La Chiesa avrebbe dunque iniziato ad insegnare l\u2019errore? Possiamo credere che l\u2019unica Arca di salvezza sia allo stesso tempo strumento di perdizione per le anime? che il Corpo Mistico si separi dal Suo Capo divino, Ges\u00f9 Cristo, facendo venir meno la promessa del Salvatore? Questo non pu\u00f2 ovviamente essere ammissibile e chi lo sostiene cade nell\u2019eresia e nello scisma. La Chiesa non pu\u00f2 insegnare l\u2019errore, n\u00e9 il suo Capo, il Romano Pontefice, pu\u00f2 essere allo stesso tempo eretico e ortodosso, Pietro e Giuda, in comunione con tutti i suoi Predecessori e allo stesso tempo in scisma con loro. L\u2019unica risposta teologicamente possibile \u00e8 che la Gerarchia conciliare, che si proclama cattolica ma abbraccia una fede diversa da quella insegnata costantemente per duemila anni dalla Chiesa Cattolica, appartiene ad un\u2019altra entit\u00e0 e per questo non rappresenta la vera Chiesa di Cristo.<\/span><\/p>\n A chi mi ricorda che l\u2019Arcivescovo Marcel Lefebvre mai giunse a mettere in discussione la legittimit\u00e0 del Romano Pontefice, pur riconoscendo l\u2019eresia e addirittura l\u2019apostasia dei Papi conciliari \u2013 come quando esclam\u00f2: \u201cRoma ha perso a Fede! Roma \u00e8 nell\u2019apostasia!\u201d<\/em> \u2013 a costoro ricordo che in questi ultimi cinquant\u2019anni la situazione \u00e8 drammaticamente peggiorata e che con ogni probabilit\u00e0 questo grande Pastore oggi agirebbe con pari fermezza, ripetendo pubblicamente ci\u00f2 che allora diceva solo ai suoi chierici: \u201cIn questo concilio pastorale, lo spirito di errore e di menzogna ha potuto lavorare a proprio agio, piazzando ovunque bombe a scoppio ritardato che faranno esplodere le istituzioni a tempo debito\u201d <\/em>(Principes et directives, 1977). E ancora: \u201cColui che \u00e8 assiso sul Soglio di Pietro partecipa a culti di falsi d\u00e8i. Quale conclusione dovremmo trarre, forse in capo a qualche mese, dinanzi a questi atti reiterati di comunicazione con i falsi culti? Non lo so. Me lo chiedo. Ma \u00e8 possibile che ci troveremo obbligati a credere che il Papa non \u00e8 Papa. Perch\u00e9 a prima vista mi sembra \u2013 non voglio ancora dirlo in un modo solenne e pubblico \u2013 che \u00e8 impossibile che uno che \u00e8 eretico pubblicamente e formalmente sia Papa\u201d <\/em>(30 Marzo 1986).<\/span><\/p>\n Da cosa comprendiamo che la \u201cchiesa sinodale\u201d e il suo capo Bergoglio non professano la Fede Cattolica? Dall\u2019adesione totale e incondizionata di tutti i suoi membri ad una molteplicit\u00e0 di errori ed eresie gi\u00e0 condannati dal Magistero infallibile della Chiesa Cattolica e dall\u2019ostentato rifiuto di qualsiasi dottrina, precetto morale, atto di culto e pratica religiosa che non sia sancita dal \u201cloro\u201d concilio. Nessuno di essi pu\u00f2 in coscienza sottoscrivere la Professione di Fede tridentina e il Giuramento Antimodernista, perch\u00e9 quanto entrambi esprimono \u00e8 l\u2019esatto contrario di ci\u00f2 che insinua e insegna il Vaticano II e il cosiddetto \u201cmagistero conciliare\u201d.<\/span><\/p>\n Dato che non \u00e8 teologicamente sostenibile che la Chiesa e il Papato siano strumenti di perdizione anzich\u00e9 di salvezza, dobbiamo necessariamente concludere che gli insegnamenti eterodossi veicolati dalla cosiddetta \u201cchiesa conciliare\u201d e dai \u201cpapi del Concilio\u201d da Paolo VI in poi costituiscono un\u2019anomalia che mette in seria discussione la legittimit\u00e0 della loro autorit\u00e0 magisteriale e di governo.<\/span><\/p>\n L\u2019uso eversivo dell\u2019autorit\u00e0<\/strong><\/span><\/p>\n Dobbiamo comprendere che l\u2019uso eversivo dell\u2019autorit\u00e0 nella Chiesa finalizzato alla sua distruzione (o trasformazione in una chiesa altra<\/em> rispetto a quella voluta e fondata da Cristo) costituisce di per s\u00e9 un elemento sufficiente per rendere nulla<\/em> l\u2019autorit\u00e0 di questo nuovo soggetto che si \u00e8 dolosamente sovrapposto alla Chiesa di Cristo usurpandone il potere. Ecco perch\u00e9 non riconosco la legittimit\u00e0 del Dicastero che mi processa.<\/span><\/p>\n Le modalit\u00e0 con cui \u00e8 stata condotta l\u2019azione ostile contro la Chiesa Cattolica confermano che essa era pianificata e voluta, perch\u00e9 altrimenti coloro che la denunciavano sarebbero stati ascoltati e quanti vi cooperarono si sarebbero immediatamente fermati. Certo, con gli occhi di allora e la formazione tradizionale di gran parte dei Cardinali, dei Vescovi e del Clero lo \u201cscandalo\u201d di una Gerarchia che contraddiceva s\u00e9 stessa apparve come una tale enormit\u00e0 da indurre molti Prelati e chierici a non voler credere possibile che i principi rivoluzionari e massonici potessero trovare accoglienza e promozione nella Chiesa. Ma fu proprio questo il colpo da maestro di Satana<\/em> \u2013 come lo defin\u00ec l\u2019Arcivescovo Lefebvre \u2013 che seppe avvalersi del connaturale rispetto e amore filiale dei Cattolici verso l\u2019Autorit\u00e0 sacra dei Pastori per indurli ad anteporre l\u2019obbedienza alla Verit\u00e0, forse sperando che un futuro Papa potesse in qualche modo sanare il disastro compiuto e del quale si potevano intuire gi\u00e0 gli esiti dirompenti. Ci\u00f2 non avvenne, nonostante alcuni avessero coraggiosamente lanciato l\u2019allarme. Ed io stesso mi annovero tra coloro che in quella fase travagliata non osarono opporsi ad errori e deviazioni che ancora non si erano mostrati del tutto nella loro valenza distruttrice. Non voglio con questo dire di non aver intravisto quanto avveniva, ma di non aver trovato \u2013 a causa dell\u2019intenso lavoro e delle incombenze totalizzanti di natura burocratica ed amministrativa al servizio della Santa Sede \u2013 le condizioni per cogliere la gravit\u00e0 inaudita di quanto stava compiendosi sotto i nostri occhi.<\/span><\/p>\n Lo scontro<\/strong><\/span><\/p>\n L\u2019occasione che mi ha condotto allo scontro con i miei Superiori ecclesiastici inizi\u00f2 quand\u2019ero Delegato per le Rappresentanze Pontificie, poi come Segretario Generale del Governatorato e infine come Nunzio Apostolico negli Stati Uniti. La mia guerra alla corruzione morale e finanziaria scaten\u00f2 la furia dell\u2019allora Segretario di Sato Card. Tarcisio Bertone, quando \u2013 conformemente alle mie competenze di Delegato per le Rappresentanze Pontificie \u2013 denunciai la corruzione del Card. McCarrick, e mi opposi alla promozione all\u2019Episcopato dei candidati corrotti e indegni presentati dal Segretario di Stato, il quale mi fece trasferire al Governatorato, perch\u00e9 \u201cgli impedivo di fare i vescovi che lui voleva\u201d. Fu sempre Bertone, con la complicit\u00e0 del Card. Lajolo, ad ostacolare la mia opera volta a contrastare la diffusa corruzione al Governatorato, dove avevo gi\u00e0 ottenuto importanti risultati aldil\u00e0 di ogni aspettativa. Furono ancora Bertone e Lajolo a convincere Papa Benedetto a cacciarmi dal Vaticano e inviarmi negli Stati Uniti. Qui mi ritrovai a dover fronteggiare le turpi vicende del Cardinal McCarrick, compresi i suoi pericolosi rapporti con esponenti politici dell\u2019Amministrazione Obama-Biden e a livello internazionale, che non esitai a denunciare al Segretario di Stato Parolin che non ne tenne in alcun conto.<\/span><\/p>\n Ci\u00f2 mi port\u00f2 a considerare molti eventi a cui avevo assistito durante la mia carriera diplomatica e di Pastore in una luce diversa, a coglierne la coerenza con un unico progetto che per sua natura non poteva essere n\u00e9 esclusivamente politico n\u00e9 esclusivamente religioso, dal momento che includeva un attacco globale alla societ\u00e0 tradizionale basata sull\u2019insegnamento dottrinale, morale e liturgico della Chiesa.<\/span><\/p>\n La corruzione come strumento di ricatto<\/strong><\/span><\/p>\n Ecco allora che da stimato Nunzio Apostolico \u2013 per il quale l\u2019altro giorno lo stesso Cardinale Parolin mi ha riconosciuto lealt\u00e0, onest\u00e0, correttezza ed efficienza esemplari \u2013 sono diventato un Arcivescovo scomodo, non solo per aver chiesto giustizia nei processi contro Prelati corrotti, ma anche e soprattutto per aver dato una chiave di lettura che mostra come la corruzione nella Gerarchia fosse necessaria premessa per controllarla, manovrarla e costringerla col ricatto ad agire contro Dio, contro la Chiesa e contro le anime. E questo modus operandi<\/em> \u2013 che la Massoneria aveva descritto minuziosamente prima di infiltrarsi nel corpo ecclesiale \u2013 \u00e8 speculare a quello adottato nelle istituzioni civili, dove i rappresentanti del popolo specialmente ai pi\u00f9 alti livelli sono in gran parte ricattabili perch\u00e9 corrotti e pervertiti. La loro obbedienza ai deliri dell\u2019\u00e9lite globalista conduce i popoli alla rovina, alla distruzione, alla malattia, alla morte: e alla morte non solo del corpo, ma anche a quella dell\u2019anima. Perch\u00e9 il vero progetto del Nuovo Ordine Mondiale \u2013 al quale Bergoglio \u00e8 asservito e dal quale trae la propria legittimazione dai potenti del mondo \u2013 \u00e8 un progetto essenzialmente satanico, in cui l\u2019opera della Creazione del Padre, della Redenzione del Figlio e della Santificazione dello Spirito Santo \u00e8 odiata, cancellata e contraffatta dalla simia Dei <\/em>e dai suoi servi.<\/span><\/p>\n Se non parlerete voi, grideranno le pietre<\/strong><\/span><\/p>\n Assistere al sovvertimento totale dell\u2019ordine divino e alla propagazione del caos infernale con la zelante collaborazione dei vertici del Vaticano e dell\u2019Episcopato, ci fa comprendere quanto terribili siano le parole della Vergine Maria a La Salette \u2013 Roma perder\u00e0 la fede e diventer\u00e0 la sede dell\u2019Anticristo <\/em>\u2013 e quale odioso tradimento sia costituito dall\u2019apostasia dei Pastori, e da quello ancor pi\u00f9 inaudito di colui che siede sul Soglio del Beatissimo Pietro.<\/span><\/p>\n Se restassi in silenzio dinanzi a questo tradimento \u2013 che si consuma con la pavida complicit\u00e0 di molti, troppi Prelati riluttanti nel riconoscere nel Concilio Vaticano II la causa principale della rivoluzione presente e nell\u2019adulterazione della Messa Cattolica l\u2019origine della dissoluzione spirituale e morale dei fedeli \u2013 verrei meno al giuramento prestato il giorno della mia Ordinazione e rinnovato in occasione della mia Consacrazione Episcopale. Come Successore degli Apostoli non posso e non voglio accettare di assistere alla sistematica demolizione della Santa Chiesa e alla dannazione di tante anime senza cercare con ogni mezzo di oppormi a tutto questo. N\u00e9 posso considerare preferibile un vile silenzio per quieto vivere alla testimonianza del Vangelo e alla difesa della Verit\u00e0 cattolica.<\/span><\/p>\n Una setta scismatica mi accusa di scisma: dovrebbe essere sufficiente per dar prova del sovvertimento in atto. Immaginate quale imparzialit\u00e0 di giudizio potr\u00e0 esercitare un giudice che dipende da colui che io accuso di essere un usurpatore. Ma proprio perch\u00e9 questa vicenda \u00e8 emblematica, desidero che i fedeli \u2013 che non sono tenuti a conoscere il funzionamento dei tribunali ecclesiastici \u2013 comprendano che il delitto di scisma non si consuma quando vi sono fondate ragioni di considerare dubbia l\u2019elezione del Papa, in ragione del vitium consensus<\/em> e delle irregolarit\u00e0 o delle violazioni delle norme che regolano il Conclave. (cfr. Wernz \u2013 Vidal, Ius Canonicum<\/em>, Roma, Pont. Univ. Greg., 1937, vol. VII, p. 439).<\/span><\/p>\n La Bolla Cum ex apostolatus officio<\/em> di Paolo IV stabilisce in perpetuo la nullit\u00e0 della nomina o dell\u2019elezione di qualsiasi Prelato \u2013 ivi compreso il Papa \u2013 che fosse caduto in eresia prima della sua promozione a Cardinale o elevazione a Romano Pontefice. Essa definisce la promozione o l\u2019elevazione nulla, irrita et inanis<\/em>, ossia nulla, non valida e senza alcun valore, \u201canche se avvenuta con la concordanza e l\u2019unanime consenso di tutti i Cardinali; neppure si potr\u00e0 dire che essa \u00e8 convalidata col ricevimento della carica, della consacrazione o del possesso <\/em>[\u2026], ovvero per l\u2019intronizzazione <\/em>[\u2026] dello stesso Romano Pontefice o per l\u2019obbedienza a lui prestata da tutti e per il decorso di qualsiasi durata di tempo nel detto esercizio della sua carica<\/em>. Paolo IV aggiunge che tutti gli atti compiuti da questa persona sono da considerarsi parimenti nulli e che i suoi sudditi, tanto chierici quanto laici, sono liberati dall\u2019obbedienza nei suoi confronti, fermo tuttavia da parte di queste medesime persone sottoposte, l\u2019obbligo di fedelt\u00e0 e di obbedienza da prestarsi ai futuri Vescovi, Arcivescovi, Patriarchi, Primati, Cardinali e Romano Pontefice canonicamente subentranti<\/em>. Paolo IV conclude: Ed a maggior confusione di quelli in tal modo promossi ed elevati, ove pretendano di continuare l\u2019amministrazione, sia lecito richiedere l\u2019aiuto del braccio secolare; n\u00e9 per questo coloro che si sottraggono alla fedelt\u00e0 e all\u2019obbedienza verso quelli che fossero stati nel modo gi\u00e0 detto promossi ed elevati, siano soggetti ad alcuna di quelle censure e punizioni comminate a quanti vorrebbero scindere la tunica del Signore<\/em>.\u201d<\/span><\/p>\n Per questo motivo, con serenit\u00e0 di coscienza, ritengo che gli errori e le eresie a cui Bergoglio aderiva prima, durante e dopo la sua elezione e l\u2019intenzione posta nella presunta accettazione del Papato rendono nulla la sua elevazione al Soglio.<\/span><\/p>\n Se tutti gli atti di governo e di magistero di Jorge Mario Bergoglio, nei contenuti e nelle forme, si dimostrano estranei e addirittura in conflitto con ci\u00f2 che costituisce l\u2019azione di qualsiasi Papa; se anche un semplice fedele e addirittura un non Cattolico capiscono l\u2019anomalia del ruolo che Bergoglio sta svolgendo nel progetto globalista e anticristiano portato avanti dal World Economic Forum<\/em>, delle Agenzie dell\u2019ONU, dalla Commissione Trilaterale, dal Gruppo Bilderberg, dalla Banca Mondiale e da tutte le altre tentacolari ramificazioni dell\u2019\u00e9lite mondialista, ci\u00f2 non dimostra minimamente la mia volont\u00e0 di scisma nell\u2019evidenziare e denunciare questa anomalia. Eppure mi si attacca e mi si processa perch\u00e9 vi \u00e8 chi si illude che condannandomi e scomunicandomi la mia denuncia del colpo di stato perda consistenza. Questo tentativo di mettere tutti a tacere non risolve nulla, ed anzi rende pi\u00f9 colpevole e complice chi cerca di dissimulare o minimizzare la metastasi che sta distruggendo il corpo ecclesiale.<\/span><\/p>\n La \u201cdeminutio\u201d del papato sinodale<\/strong><\/span><\/p>\n A questo si aggiunge il Documento di Studio Il Vescovo di Roma<\/em> che il Dicastero per la Promozione dell\u2019Unit\u00e0 dei Cristiani ha recentemente pubblicato (qui<\/a>) e il declassamento del Papato che in esso \u00e8 teorizzato in applicazione all\u2019Enciclica di Giovanni Paolo II Ut uum sint<\/em>, che a sua volta si rif\u00e0 alla Costituzione Lumen Gentium<\/em> del Vaticano II. Appare del tutto legittimo \u2013 e doveroso, in nome del primato della Verit\u00e0 Cattolica sancita nei documenti infallibili del Magistero papale \u2013 chiedersi se la scelta deliberata di Bergoglio di abolire il titolo apostolico di Vicario di Cristo e scegliere di definirsi simpliciter<\/em> Vescovo di Roma non costituisca in qualche modo una deminutio<\/em> del Papato stesso, un attentato alla divina costituzione della Chiesa e un tradimento del Munus petrinum<\/em>. E a ben vedere, il passo precedente \u00e8 stato compiuto da Benedetto XVI, che si \u00e8 inventato \u2013 assieme alla \u201cermeneutica\u201d di una impossibile \u201ccontinuit\u00e0\u201d tra due entit\u00e0 totalmente estranee \u2013 il monstrum<\/em> di un \u201cPapato collegiale\u201d esercitato dal Gesuita e dall\u2019Emerito.<\/span><\/p>\n Il Documento di Studio cita non a caso una frase di Paolo VI: Il Papa <\/em>[\u2026<\/em>] \u00e8 senza dubbio il pi\u00f9 grave ostacolo sulla via dell\u2019ecumenismo<\/em> (Discorso al Segretario per la Promozione dell\u2019Unit\u00e0 dei Cristiani, 28 Aprile 1967). Montini aveva iniziato a preparare il terreno quattro anni prima, deponendo enfaticamente il triregno. Se questa \u00e8 la premessa di un testo che deve servire per rendere il Papato Romano \u201ccompatibile\u201d con la negazione del Primato di Pietro che gli eretici e gli scismatici rifiutano; e se lo stesso Bergoglio si presenta come primus inter pares <\/em>nel consesso delle sette e denominazioni cristiane non in comunione con la Sede Apostolica, venendo meno alla proclamazione della dottrina cattolica sul Papato definita solennemente e infallibilmente dal Concilio Vaticano I, come si pu\u00f2 pensare che l\u2019esercizio del Papato e la stessa volont\u00e0 di accettarlo non siano inficiati da un vizio di consenso (qui<\/a> e qui<\/a>), tale da rendere nulla o quantomeno fortemente dubbia la legittimit\u00e0 di \u201cPapa Francesco\u201d? Da quale \u201cchiesa\u201d mi potrei separare, quale \u201cpapa\u201d rifiuterei di riconoscere, se la prima si definisce \u201cchiesa conciliare e sinodale\u201d in antitesi alla \u201cchiesa preconciliare\u201d \u2013 ossia la Chiesa di Cristo \u2013 e il secondo dimostra di ritenere il Papato proprio appannaggio personale di cui disporre modificandolo e alterandolo a piacimento, e sempre in coerenza con gli errori dottrinali implicati dal Vaticano II e dal \u201cmagistero\u201d postconciliare?<\/span><\/p>\n Se il Papato Romano \u2013 il Papato, per intenderci, di Pio IX, Leone XIII, Pio X, Pio XI, Pio XII \u2013 \u00e8 considerato un ostacolo al dialogo ecumenico e il dialogo ecumenico viene perseguito come priorit\u00e0 assoluta della \u201cchiesa sinodale\u201d rappresentata da Bergoglio, in quale altro modo potrebbe concretizzarsi questo dialogo, se non nella rimozione di quegli elementi che rendono il Papato incompatibile con esso, e quindi manomettendolo in modo del tutto illegittimo e invalido?<\/span><\/p>\n Il conflitto di tanti confratelli e fedeli<\/strong><\/span><\/p>\n Sono convinto che tra i Vescovi e i sacerdoti vi siano molti che hanno vissuto e vivono ancor oggi lo straziante conflitto interiore di trovarsi divisi tra ci\u00f2 che Cristo Pontefice chiede loro (e lo sanno) e ci\u00f2 che colui che si presenta come Vescovo di Roma impone con la forza, con il ricatto, con le minacce.<\/span><\/p>\n \u00c8 oggi quantomai necessario che noi Pastori ci svegliamo dal nostro torpore: Hora est jam nos de somno surgere<\/em> (Rom 13, 11). La nostra responsabilit\u00e0 dinanzi a Dio, alla Chiesa e alle anime ci impone di denunciare senza equivoci tutti gli errori e le deviazioni che troppo a lungo abbiamo tollerato, perch\u00e9 non saremo giudicati n\u00e9 da Bergoglio n\u00e9 dal mondo, ma da Nostro Signore Ges\u00f9 Cristo. A Lui renderemo conto di ogni anima perduta per nostra negligenza, di ogni peccato da essa commesso per causa nostra, di ogni scandalo dinanzi al quale abbiamo taciuto per falsa prudenza, per quieto vivere, per complicit\u00e0.<\/span><\/p>\n Nel giorno in cui dovrei presentarmi a difendermi dinanzi al Dicastero per la Dottrina della Fede, ho deciso di rendere pubblica questa mia dichiarazione, alla quale unisco una denuncia dei miei accusatori, del loro \u201cconcilio\u201d e del loro \u201cpapa\u201d. Prego i Santi Apostoli Pietro e Paolo, che hanno consacrato la terra dell\u2019Alma Urbe con il proprio sangue, di intercedere presso il trono della Maest\u00e0 divina, affinch\u00e9 ottengano alla Santa Chiesa di essere finalmente liberata dall\u2019assedio che la eclissa e dagli usurpatori che la umiliano, facendo della Domina gentium <\/em>la serva del piano anticristico del Nuovo Ordine Mondiale.<\/span><\/p>\n In difesa della Chiesa<\/strong><\/span><\/p>\n La mia non \u00e8 dunque una difesa personale, ma della Santa Chiesa di Cristo, nella quale sono stato costituito Vescovo e Successore degli Apostoli, con il preciso mandato di custodire il Deposito della Fede e di predicare la Parola, insistere opportune importune<\/em>, riprendere, rimproverare, esortare con ogni pazienza e dottrina (2 Tim 4, 2).<\/span><\/p>\n Respingo con forza l\u2019accusa di aver lacerato la veste inconsutile del Salvatore e di essermi sottratto alla suprema Autorit\u00e0 del Vicario di Cristo: per separarmi dalla comunione ecclesiale con Jorge Mario Bergoglio, dovrei essere stato prima in comunione con lui, cosa che non \u00e8 possibile dal momento che lo stesso Bergoglio non pu\u00f2 esser considerato membro della Chiesa, a causa delle sue molteplici eresie e della sua manifesta alienit\u00e0 ed incompatibilit\u00e0 con il ruolo che invalidamente ed illecitamente ricopre.<\/span><\/p>\n Le mie accuse a Jorge Mario Bergoglio<\/strong><\/span><\/p>\n Dinanzi ai miei Confratelli nell\u2019Episcopato e all\u2019intero corpo ecclesiale, io accuso Jorge Mario Bergoglio di eresia e di scisma, e come eretico e scismatico chiedo che venga giudicato e rimosso dal Soglio che indegnamente occupa da oltre undici anni. Ci\u00f2 non contraddice in alcun modo l\u2019adagio Prima Sedes a nemine judicatur<\/em>, perch\u00e9 \u00e8 evidente che un eretico, in quanto impossibilitato ad assumere il Papato, non \u00e8 al di sopra dei Prelati che lo giudicano.<\/span><\/p>\n Accuso parimenti Jorge Mario Bergoglio per aver provocato \u2013 a causa del prestigio e dell\u2019autorevolezza della Sede Apostolica che usurpa \u2013 gravi effetti avversi, sterilit\u00e0 e morte nei milioni di fedeli che hanno seguito il suo martellante appello a sottoporsi all\u2019inoculazione di un siero genico sperimentale prodotto con feti abortivi, giungendo a far pubblicare una Nota che indicava il suo uso come moralmente lecito (qui<\/a> e qui<\/a>). Egli dovr\u00e0 rispondere dinanzi al Tribunale di Dio di questo crimine contro l\u2019umanit\u00e0.<\/span><\/p>\n Denuncio infine l\u2019Accordo segreto tra la Santa Sede e la dittatura comunista cinese, con il quale la Chiesa \u00e8 umiliata e costretta ad accettare la nomina governativa dei Vescovi, il controllo delle celebrazioni e le limitazioni alla sua libert\u00e0 di predicazione, mentre i Cattolici fedeli alla Sede Apostolica sono perseguitati impunemente dal governo di Pechino nel silenzio complice del sinedrio romano.<\/span><\/p>\n Il rifiuto degli errori del Vaticano II<\/strong><\/span><\/p>\n Mi faccio un motivo di onore l\u2019esser \u201caccusato\u201d di rifiutare gli errori e le deviazioni implicati dal cosiddetto Concilio Ecumenico Vaticano II, che considero del tutto privo di autorit\u00e0 magisteriale a causa della sua eterogeneit\u00e0 rispetto a tutti i veri Concili della Chiesa, che integralmente riconosco e accolgo, cos\u00ec come tutti gli atti magisteriali dei Romani Pontefici.<\/span><\/p>\n Respingo convintamente le dottrine eterodosse contenute nei documenti del Vaticano II e che sono state condannate dai Papi sino a Pio XII, o che contraddicono in qualsivoglia modo il Magistero Cattolico (cfr. Allegato I). Trovo a dir poco sconcertante che a processarmi per scisma siano coloro che fanno propria la dottrina eterodossa secondo la quale sussiste un vincolo di unione \u201ccon coloro che, essendo battezzati, sono insigniti del nome cristiano, ma non professano integralmente la fede o non conservano l\u2019unit\u00e0 di comunione sotto il successore di Pietro<\/em>\u201d (LG:15). Mi chiedo con quale improntitudine si possa contestare ad un Vescovo il venir meno di una comunione che si afferma altres\u00ec esistere con gli eretici e gli scismatici.<\/span><\/p>\n Condanno, respingo e rifiuto parimenti le dottrine eterodosse espresse nel cosiddetto \u201cmagistero postconciliare\u201d originate dal Vaticano II, cos\u00ec come le recenti eresie relative alla \u201cchiesa sinodale\u201d, alla riformulazione del Papato in chiave ecumenica, all\u2019ammissione dei concubinari ai Sacramenti e alla promozione della sodomia e dell\u2019ideologia \u201cgender\u201d. Condanno parimenti l\u2019adesione di Bergoglio alla frode climatica, folle superstizione neomalthusiana partorita da chi, odiando il Creatore, non pu\u00f2 che detestarne anche la Creazione, e l\u2019uomo con essa, fatto ad immagine e somiglianza di Dio.<\/span><\/p>\n Conclusione<\/strong><\/span><\/p>\n Ai fedeli Cattolici, oggi scandalizzati e disorientati dai venti di novit\u00e0 e dalle false dottrine che vengono promosse e imposte da una Gerarchia ribelle al divino Maestro, io chiedo di pregare e di offrire i loro sacrifici e digiuni pro libertate et exaltatione <\/em>Sanct\u00e6 Matris Ecclesi\u00e6<\/em>, perch\u00e9 la Santa Madre Chiesa ritrovi la sua libert\u00e0 e possa trionfare con Cristo, dopo questo tempo di passione. Che quanti hanno avuto la Grazia di essere incorporati ad essa nel Battesimo non abbandonino la loro Madre, oggi sofferente e prostrata: tempora bona veniant, pax Christi veniat, regnum Christi veniat<\/em>.<\/span><\/p>\n Data a Viterbo, il giorno 28 del mese di Giugno, Anno del Signore 2024, Vigilia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.<\/span><\/p>\n + Carlo Maria Vigan\u00f2, Arcivescovo<\/em><\/strong><\/span><\/p>\n