{"id":3241,"date":"2023-07-07T21:57:51","date_gmt":"2023-07-07T19:57:51","guid":{"rendered":"https_3A//arcangelosanmichele.altervista.org/@p=3241"},"modified":"2023-07-07T21:57:51","modified_gmt":"2023-07-07T19:57:51","slug":"la-vera-natura-del-protestantesimo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/arcangelosanmichele.altervista.org\/la-vera-natura-del-protestantesimo\/","title":{"rendered":"La Vera Natura Del Protestantesimo"},"content":{"rendered":"

fonte doncurzionitoglia.wordpress.com<\/a><\/p>\n

Autore don Curzio Nitoglia<\/span><\/strong><\/span><\/p>\n

Prima parte 28\/06\/2023
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La Vita Di Lutero<\/strong><\/span><\/p>\n

Infanzia e giovinezza<\/strong><\/span><\/p>\n

Per capire meglio la dottrina luterana occorre studiare prima la vita e la personalit\u00e0 di Lutero.\u00a0\u00a0\u00a0<\/span><\/p>\n

Martin Lutero, nacque il 10 novembre 1483 a Eisleben, in Sassonia e mor\u00ec 1546. In s\u00e9guito, Martin s\u2019iscrisse all\u2019Universit\u00e0 d\u2019Erfurt, dove studi\u00f2 la filosofia nominalista, che era fortemente influenzata da Guglielmo Occam. Nel 1505 Lutero raggiunse il grado accademico di \u201cMaestro in filosofia\u201d (cfr. L. Cristiani, Du Luth\u00e9ranisme au Protestantisme, <\/em>Parigi, Bloud, 1911; J-M Gleize, Il vero volto di Lutero, <\/em>Albano Laziale, Edizioni Piane, 2017).\u00a0\u00a0<\/span><\/p>\n

La \u201cvocazione\u201d<\/strong><\/span><\/p>\n

L\u2019anno 1505 \u00e8 fondamentale nella vicenda del monaco tedesco, poich\u00e9. oltre alla laurea egli fece un voto imprudente, in s\u00e9guito a un temporale: durante il quale (2 luglio 1505) un fulmine aveva ucciso un suo amico, che camminava accanto a lui e aveva risparmiato, per un soffio, Martin \u2013 ed entr\u00f2, cos\u00ec, in convento appena 15 giorni dopo (17 luglio 1505) presso i monaci agostiniani di Erfurt e fu ordinato sacerdote il 3 aprile 1507 (neppure 2anni dopo l\u2019incidente del fulmine) a 24 anni. Lutero studi\u00f2 teologia solo dopo l\u2019ordinazione sacerdotale, e soltanto per 18 mesi, dopo di che fu nominato professore all\u2019Universit\u00e0 di Wittemberg nell\u2019autunno del 1508.<\/span><\/p>\n

Agostiniani osservanti e rilassati<\/strong><\/span><\/p>\n

Nel 1510 and\u00f2 a Roma per cercare di ricomporre una lite avvenuta nel suo Ordine che aveva spaccato in due gli Agostiniani divisi tra \u201cosservanti\u201d e \u201cconventuali\u201d (restii all\u2019osservanza della Regola). Lutero inizialmente stette con gli \u201cosservanti\u201d, ma non riusc\u00ec a riportare una vittoria e fu cos\u00ec che si alline\u00f2 con i \u201cconventuali\u201d; ossia, i rilassati, che divennero presto la maggioranza la quale trascin\u00f2 dietro di s\u00e9 tutto l\u2019Ordine (cfr. H. S. Denifle, Luther et le Luth\u00e9ranisme,<\/em> tr. fr., Parigi, 1905, 4 voll.; J. Paquier., Luther, <\/em>in Dictionnaire de Th\u00e9ologie Catholique, Parigi, 1903-1972, vol. IX, 1a<\/sup> parte, col. 1146-1335).<\/span><\/p>\n

La morte<\/strong><\/span><\/p>\n

A 63 anni Lutero pass\u00f2 a Eisleben, durante la sera avvert\u00ec una certa oppressione al petto, dopo poco sal\u00ec in camera da letto e mor\u00ec durante la notte.<\/span><\/p>\n

Qualcuno ha detto che Lutero si sarebbe impiccato a una colonna del baldacchino del letto, ma la versione \u00e8 dubbia (cfr. A. Fliche \u2013 V. Martin, Storia della Chiesa, <\/em>Torino, Saie, 1960, tomo XVI, pp. 102 ss.).<\/span><\/p>\n

Il vero volto di Lutero: la Personalit\u00e0 di Lutero<\/strong><\/span><\/p>\n

Lutero aveva una personalit\u00e0 dotata di natura focosa e malinconica, soggetta a notevoli sbalzi di umore; aveva un\u2019anima angosciata, \u201cLutero viveva in una tristezza cronica frutto del suo temperamento squilibrato ed esasperato dalle sue ossessioni.\u201d (J.-M. Gleize, op. cit., p. 27).<\/span><\/p>\n

Lutero \u201cProfeta del XVI secolo\u201d<\/strong><\/span><\/p>\n

Lutero \u201csi considera incaricato di una missione\u201d (cit., p. 28), la missione \u00e8 quella d\u2019essere il Profeta della nuova Chiesa spirituale, non pi\u00f9 fondata sulla Gerarchia e sul Papato, ma sulla santit\u00e0. Si pu\u00f2, quindi, definire Lutero \u201cIl Profeta del XVI secolo<\/em>\u201d. Egli, infatti, ha cambiato (in peggio) il mondo moderno, che dal punto di vista filosofico con Cartesio (\u2020 1650) ha messo il pensiero dell\u2019uomo al posto di Dio Creatore: \u201cCogito ergo sum<\/em>\u201d. Il frate tedesco (\u2020 1546), in campo religioso, ha introdotto la medesima rivoluzione soggettivistica e individualistica, per cui ha messo il \u201cLibero esame\u201d di ogni individuo al posto della Tradizione apostolica e del Magistero ecclesiastico nell\u2019interpretazione della S. Scrittura: \u201cSola Scriptura<\/em>\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

Commento luterano all\u2019\u00abEpistola ai Romani\u00bb di San Paolo<\/strong><\/span><\/p>\n

La dottrina ereticale luterana sulla giustificazione per la Sola Fides <\/em>e sul peccato originale fu composta da Lutero, tra il 1515 e il 1516, quando tenne un corso sull\u2019Epistola ai Romani <\/em>di san Paolo.<\/span><\/p>\n

Le \u201c95 Tesi\u201d luterane<\/strong><\/span><\/p>\n

Il 31 ottobre del 1517 Lutero affisse alla porta principale della cappella del castello di Wittemberg un opuscolo contenente 95 Tesi sulle indulgenze. Da quel giorno Lutero divenne improvvisamente un eroe nazionale. Uno sviluppo cos\u00ec rapido e repentino \u00e8 paragonabile solo a quello dell\u2019islam dopo soli 10 anni dalla morte di Maometto (cfr. J. Paquier, cit., col. 1152).<\/span><\/p>\n

I Papi rinascimentali<\/strong><\/span><\/p>\n

Certamente nella rivolta luterana ebbe un certo peso anche la responsabilit\u00e0 di molti uomini di Chiesa, che in epoca rinascimentale avevano assorbito il veleno dell\u2019Umanesimo,\u00a0 dell\u2019immoralit\u00e0 del naturalismo neopagano e soprattutto del cabalismo giudaizzante. Occorre sempre distinguere tra gli uomini di Chiesa e la funzione giuridica ch\u2019essi esercitano; essi restano sempre uomini, anche se fossero chiamati a esercitare la pi\u00f9 alta autorit\u00e0 nella Chiesa (cfr. Leone XIII, Lettere Depuis le jour, <\/em>8 settembre 1899; Pio X, Enciclica Edita saepe, <\/em>26 maggio 1910; Pio XI, Enciclica Ecclesiam Dei, <\/em>12 novembre 1923; Pio XII, Enciclica Mystici Corporis, <\/em>20 luglio 1943), come Giuda che quanto all\u2019essere era \u201cApostolo di Cristo\u201d, ma quanto all\u2019agire era \u201cun diavolo\u201d (Giov<\/em>., VI, 71-72) in quanto traditore di Ges\u00f9. Lo stesso san Pietro, appena ricevuta da Ges\u00f9 l\u2019investitura a essere la \u201croccia\u201d sulla quale Egli avrebbe fondato la sua Chiesa (Mt<\/em>., XVI, 18), fu apostrofato severamente dal Redentore come \u201csatana\u201d e invitato ad allontanarsi, poich\u00e9 lo avrebbe ostacolato nel suo compito di salire a Gerusalemme per esservi crocefisso (Mt<\/em>., XVI, 23).\u00a0<\/span><\/p>\n

Si pu\u00f2 ritenere che il protestantesimo sia stato il castigo della condotta rilassata e naturalista di quest\u2019epoca, che aveva infettato, non pochi sacerdoti, religiosi e perfino alti prelati e Papi (cfr. L. von Pastor, Storia dei Papi dalla fine del Medioevo, <\/em>vol. IV; Storia dei Papi nel periodo del Rinascimento, <\/em>t. II, Roma, Descl\u00e9e, 1912). Tuttavia, Dio da ogni male sa far suscitare un bene maggiore e, cos\u00ec, dal flagello luterano fece sorgere la sana Controriforma tridentina (Concilio di Trento, 1545-1563) ricca di teologia, di santit\u00e0, di arte e di cultura integralmente cattolico\/romana.<\/span><\/p>\n

Le tappe della rivoluzione luterana<\/strong><\/span><\/p>\n

Oramai, Lutero si era gettato totalmente nella mischia e si era rivoltato apertamente e totalmente contro la Chiesa in s\u00e9 e non contro le deviazioni degli uomini di Chiesa. La rivolta luterana si fondava su 4 motori: 1\u00b0) <\/strong>odio contro la Messa; 2\u00b0)<\/strong> odio contro il Papa; 3\u00b0)<\/strong> odio contro gli Ordini religiosi e il Sacerdozio sacramentale; 4\u00b0)<\/strong> infine, odio contro la filosofia e teologia scolastica.<\/span><\/p>\n

Il Papato \u00e8 l\u2019Anticristo; il peccato originale \u2013 secondo il frate tedesco \u2013 ha totalmente distrutto le capacit\u00e0 della ragione e della libera volont\u00e0 umana, contrariamente a quanto Dio ha rivelato nella Tradizione e nella Scrittura, il Magistero ha insegnato e la Scolastica (specialmente tomistica) ha mirabilmente esposto con ragionamenti teologici.\u00a0<\/span><\/p>\n

Il \u201ccomplesso antiromano di Lutero, si accompagn\u00f2 a un pangermanesimo precursore dell\u2019Idealismo tedesco e del neopaganesimo teutonico. Purtroppo, la Germania in gran parte si schier\u00f2 con Lutero. \u00a0 Il Nunzio apostolico in Germania rivel\u00f2 che i 9\/10 della Germania\u00a0 gradavano \u201cW Lutero!<\/em>\u201d. Per essi l\u2019Italia e Roma simboleggiavano la decadenza, la Germania, invece, la forza e l\u2019avvenire. In breve Los von Rom! <\/em>(Lontano da Roma!). Lo spirito dei vecchi barbari convertiti alla cultura latina e al Cristianesimo dai monaci benedettini, rinacque nel XVI secolo e cancell\u00f2 quanto di buono nell\u2019ordine naturale e soprannaturale Roma aveva dato loro in circa 1000anni.\u00a0<\/span><\/p>\n

\u201cLutero \u00e8 stato l\u2019uomo della Germania, vale a dire, catalizzatore delle tendenze profonde dello spirito germanico, che \u00e8 sostanzialmente agli antipodi di quello latino e mediterraneo\u201d (Gleize, cit., p. 74).<\/span><\/p>\n

Su questo punto torner\u00f2 con un\u2019appendice alla fine degli articoli su Lutero.\u00a0<\/span><\/p>\n

Le \u201cossessioni\u201d di Lutero<\/strong><\/span><\/p>\n

Fra Martin aveva un carattere molto scrupoloso, pessimista, angosciato e ossessionato, forse vi era anche un elemento patologico nella sua personalit\u00e0. Monsignor Leone Cristiani ci fa notare, per\u00f2, che se tutto ci\u00f2 \u00e8 vero e certo, non bisogna tuttavia esagerare l\u2019entit\u00e0 di questi fenomeni.\u00a0<\/span><\/p>\n

\u00abMartin Lutero ha il temperamento, robusto e sanguigno, di un contadino sassone. \u00c8 un uomo d\u2019azione, un impulsivo, che va avanti senza guardare n\u00e9 a destra n\u00e9 a sinistra, avanza diritto avanti a s\u00e9, non sa pi\u00f9 ci\u00f2 che ha detto ieri e non cerca di ricordarselo. Da qui le sue contraddizioni. [\u2026]. Il suo sovraffaticamento gli provoca un esaurimento, aggravato dalla noncuranza nei confronti della salute, il suo nervosismo e la sua ansia non aiutano le cose. Gli capita di provare stordimento e vertigini. N\u00e9 bisogna trascurare il bere:\u00a0<\/span><\/p>\n

\u201cLutero diventa un alcolizzato. [\u2026]. L\u2019eccesso d\u2019acido urico aumenta la sua impulsivit\u00e0. [\u2026]. Lutero \u00e8 un ubriacone. All\u2019intemperanza nel bere aggiunge quella nel mangiare. Quest\u2019intemperanza nel bere \u00e8 il principale rimedio cui ricorre per soffocare la sua disperazione\u201d\u00bb (Gleize, cit., p. 65 e 73).\u00a0<\/span><\/p>\n

In Lutero si nota anche un certo influsso del mondo preternaturale. Per esempio, egli stesso dir\u00e0 che durante il periodo (1521-1522) in cui compose il \u201cDe abroganda Missa privata\u201d, <\/em>\u00abil diavolo era diventato suo professore di teologia, ispirandogli il trattato sull\u2019abrogazione della Messa\u00bb, che respira un odio satanico e infernale contro il Sacrificio della Messa.\u00a0<\/span><\/p>\n

Lutero dispera dei propri sforzi. Questa disperazione cieca e assoluta trover\u00e0 compensazione in una fiducia altrettanto cieca e assoluta. \u201cLa dottrina di Lutero, \u00e8 un amalgama di due estremi, \u00e8 profondamente squilibrata\u201d (Gleize, cit., pp. 57-58).<\/span><\/p>\n

Lutero \u00e8 conosciuto anche per la violenza che usa nel parlare in pubblico:\u00a0<\/span><\/p>\n

\u201c\u00c8 affascinante nell\u2019arte d\u2019arringare le folle. [\u2026]. Vi si scorge un insolito impulso. [\u2026]. Non si sente pi\u00f9 padrone di s\u00e9. [\u2026]. Esercita un magnetismo potentissimo che soggioga le folle, le quali s\u2019inchinano davanti a Lutero come davanti a un Profeta ispirato. [\u2026]. Lutero ha la parola facile. [\u2026]. Lutero non \u00e8 un pensatore speculativo e non \u00e8 neppure un logico \u2026\u201d (Gleize, cit., p. 66-68).<\/span><\/p>\n

A \u201csinistra\u201d di Lutero<\/strong><\/span><\/p>\n

Alcuni discepoli scavalcarono Lutero nella sua forza rivoluzionaria e stavano per prenderne il posto (come succede a quasi tutti i rivoluzionari, che come lo \u00abstregone\u00bb sono fagocitati dall\u2019\u00abapprendista stregone\u00bb).\u00a0<\/span><\/p>\n

Nel 1522 Andreas Bodenstein<\/em> (1480 \u2013 1541), noto sotto il nome di Carlostadio, <\/em>essendo nato a Karlstadt una citt\u00e0 della Franconia. Nel 1520 Carlostadio si avvicin\u00f2 alle tendenze preilluministiche e quietistiche del Luteranesimo, che avrebbero voluto abolire i Sacramenti, ogni forma di culto liturgico e di societ\u00e0 cristiana. Carlostadio in s\u00e9guito divenne nemico giurato di Lutero e si rifugi\u00f2 a Basilea in Svizzera ove insegn\u00f2 teologia per molti anni e infine mor\u00ec nel 1541.\u00a0\u00a0<\/span><\/p>\n

L\u2019altro contestatore pi\u00f9 luterano di Lutero fu Thomas M\u00fcnzer<\/em> (1493 \u2013 1525). Egli comp\u00ec gli studi a Lipsia per finire poi a Brunswick. Nel 1521 si rifugi\u00f2 in Boemia, espulso dalla quale si mise a percorrere la Baviera, per ritornare \u2013 nel 1523 \u2013 in Sassonia, ove svolse il suo apostolato pi\u00f9 intenso e violento, fatto di prediche virulente e triviali. Abbandon\u00f2 Lutero e si avvicin\u00f2 alla corrente preilluministica del protestantesimo, abrogando non solo la Messa, ma anche il Battesimo e dando nascita al movimento anabattista (Cfr. P. Parente \u2013 A. Piolanti \u2013 S. Garofalo, Dizionario di Teologia dommatica, <\/em>Proceno, Effedieffe, V edizione, 2018, voce Anabattisti<\/em>). Nel 1525 provoc\u00f2 la guerra dei \u201ccontadini\u201d e, dopo la sconfitta, fu messo a morte il 27 maggio del 1525.\u00a0<\/span><\/p>\n

Frattanto Lutero l\u20198 marzo del 1522 a Wittemberg sal\u00ec sul pulpito e predic\u00f2 \u201cla propria infallibilit\u00e0<\/em>, presentandosi come un Profeta\u201d (Gleize, cit., p. 60). Perci\u00f2, tre anni dopo, M\u00fcnzer e Carlostadio essendo stati espulsi dalla Sassonia, Lutero riprese il controllo del movimento protestante, che stava per sfuggirgli di mano.\u00a0<\/span><\/p>\n

Nella seconda parte vedremo meglio la dottrina luterana e nella terza la questione dell\u2019opposizione neopagana e neo\/germanica a Roma e al Cristianesimo romano.\u00a0<\/span><\/p>\n

d. Curzio Nitoglia<\/strong><\/span><\/p>\n

seconda parte 28\/06\/2023
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La dottrina di martin Lutero<\/strong><\/span><\/p>\n

La propaganda luterana contro il Papa<\/strong><\/span><\/p>\n

Lutero ha attaccato violentemente e volgarmente il Papato, in varie opere sue, abilmente accompagnate da xilografie, che ne hanno assicurata un\u2019ampia recezione anche da parte delle masse incolte e illetterate (Alla nobilt\u00e0 cristiana della nazione tedesca <\/em>del 1520; La cattivit\u00e0 babilonese della Chiesa <\/em>del 1520; La libert\u00e0 del cristiano <\/em>del 1520; Anticristo <\/em>del 1520; Antitesi illustrata della vita di Cristo e dell\u2019Anticristo <\/em>del 1521; Significato delle due orribili figure, del Papa-asino e del vitelm\u00f2naco <\/em>del 1523; Il Papato coi suoi messo in figura e in scrittura <\/em>del 1526; Piccolo catechismo <\/em>e Grande catechismo <\/em>del 1529; Ritratto del Papato <\/em>del 1545; Discorsi a tavola <\/em>del 1546; Contro il Papato di Roma fondato dal diavolo <\/em>del 1546). Lutero da abile propagandista ha capito l\u2019importanza delle immagini caricaturali, raffiguranti il Papa e la Chiesa di Roma, ognuna delle quali per le masse incolte vale un libro intero. Il suo metodo propagandistico \u00e8 stato ripreso dall\u2019Illuminismo, dal Liberalismo, dalla Massoneria, dal Bolscevismo, dal Modernismo, dalla Rivoluzione culturale sessantottina e oggi dalla \u201cTV\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

Il Nominalismo filosofico\/teologico di Lutero<\/strong><\/span><\/p>\n

Dal punto di vista filosofico Occam col suo Nominalismo ha influito sulla genesi del pensiero protestantico di Lutero. L\u2019odio per la metafisica di Platone, d\u2019Aristotele e di San Tommaso ha portato il francescano inglese \u2013 gi\u00e0 nei primi anni del Trecento \u2013 a negare che si possa conoscere la realt\u00e0 e la verit\u00e0, a negare che esistano non solo concetti universali capaci di esprimere la realt\u00e0, ma anche le essenze o le nature universali a solo vantaggio dell\u2019individuo.<\/span><\/p>\n

Tutto questo ha dato luogo all\u2019Individualismo religioso (Luteranesimo: \u201cSola Scriptura<\/em>\u201d), filosofico (Cartesianismo: \u201cCogito ergo sum<\/em>\u201d), politico (Machiavellismo\/Liberalismo: \u201cLa Ragion di Stato senza la morale<\/em>\u201d).\u00a0<\/span><\/p>\n

Questi tre errori aprono la porta al soggettivismo relativista, scettico e agnostico: nulla \u00e8 certo, al massimo ognuno ha la sua opinione personale e interpreta la S. Scrittura come vuole. La Modernit\u00e0 idealistica \u00e8 contenuta in germe nell\u2019Occamismo e nel Luteranesimo. Essa segna la rottura con la classicit\u00e0 greco\/romana, con la Patristica e con la Scolastica, in breve con la Res Publica Christiana, <\/em>ossia con la Cristianit\u00e0 medievale retta e diretta dal Papa come Vicario di Cristo assieme all\u2019Impero quale antemurale della Chiesa, ossia braccio armato della Chiesa disarmata.\u00a0<\/span><\/p>\n

La Modernit\u00e0 nasce anche con Lutero<\/strong><\/span><\/p>\n

Gi\u00e0 con Occam, poi con l\u2019Umanesimo e il Rinascimento e, quindi, con Lutero finisce un\u2019era tradizionale e classica e inizia formalmente ed esplicitamente, in maniera irreversibile, un\u2019altra rea progressista e moderna, antesignana dell\u2019Idealismo, del Modernismo, il \u201cCollettore di tutte le eresie\u201d (S. Pio X) e del Nichilismo post-moderno (Nietzsche, Marx, Freud, Jung, Scuola di Francoforte e Strutturalismo francese).\u00a0<\/span><\/p>\n

La nascita delle religioni nazionali e degli Stati nazionali apre la via alla nascita dell\u2019Assolutismo e alla morte del Sacro Romano Impero, che avverr\u00e0 formalmente con la fine della Prima Guerra Mondiale (1918). Oggi le Nazioni sono state rimpiazzate dal Mondialismo, dal \u201cTempio Universale\u201d e dalla \u201cRepubblica Universale\u201d \u2013 progettati dal Cabalismo italiano del Quattro\/Cinquecento, dalla Massoneria, dall\u2019Alleanza Israelitica Universale \u2013 quale autostrada al Regno dell\u2019Anticristo.\u00a0<\/span><\/p>\n

Purtroppo lo spirito paganeggiante, ma ancor pi\u00f9 quello giudaizzante, talmudico e cabalistico dell\u2019Umanesimo \u00e8 penetrato nelle menti degli uomini di Chiesa ed anche di alcuni Papi rinascimentali \u201cgran signori, [\u2026] dotti mecenati,\u00a0 che vivono nel lusso e colgono ogni possibile occasione per far festa. I carnevali romani sono famosi in tutto il mondo cos\u00ec come le feste mitologiche per la glorificazione dei Papi. [\u2026]. Nepotismo, mondanit\u00e0, sete di potere, vita spesso dissipata: queste sono le caratteristiche non proprio esemplari del Papato rinascimentale. [\u2026]. Come la Chiesa abbia potuto sopravvivere alle persecuzioni e alla vita scandalosa di numerosi suoi prelati \u00e8 un vero miracolo\u201d (A. Pellicciari, Martin Lutero, <\/em>Siena, Cantagalli, 2012, pp. 27-28). Perci\u00f2 non dobbiamo disperare oggi che Essa potr\u00e0 sopravvivere anche alla crisi neo\/modernistica, che l\u2019avvolge da oltre mezzo secolo.\u00a0\u00a0<\/span><\/p>\n

Sunto della dottrina luterana<\/strong><\/span><\/p>\n

Lutero ha creduto di aver trovato in San Paolo (Commento alla Lettera ai Romani, <\/em>1515-1516) il principio e il fondamento del suo sistema teologico, che pu\u00f2 essere sintetizzato cos\u00ec: 1\u00b0)<\/strong> la sola fede senza le buone opere basta a santificare o giustificare l\u2019uomo; 2\u00b0)<\/strong> la giustizia originale \u00e8 connaturale all\u2019uomo, \u00e8 dovuta alla natura e non \u00e8 un dono gratuito di Dio; 3\u00b0)<\/strong> il peccato originale ha distrutto la ragione rendendola incapace di conoscere la verit\u00e0 ed ha distrutto anche il libero arbitrio, che \u00e8 totalmente assente; 4\u00b0)<\/strong> perci\u00f2 l\u2019uomo non \u00e8 responsabile dei suoi atti e non \u00e8 risanabile neppure da Dio; 5\u00b0)<\/strong> la Redenzione e la santificazione della natura umana sono puramente estrinseche all\u2019uomo: sono come un manto che copre il peccato, ma non lo cancella; 6\u00b0)<\/strong> la santificazione \u00e8 solamente opera di Cristo che si sostituisce all\u2019uomo, il quale non deve cooperare all\u2019opera della Redenzione; 7\u00b0)<\/strong> la grazia santificante non \u00e8 presente nell\u2019anima dell\u2019uomo giustificato; 8\u00b0)<\/strong> l\u2019unico atto buono che pu\u00f2 compiere l\u2019uomo \u00e8 la fede fiduciale, ossia, abbandonarsi a Dio confidando solo nella Sua misericordia e nel perdono dei propri peccati, senza lottare contro di essi, pentendosene e riparandoli; 9\u00b0)<\/strong> i Sacramenti sono inutili e non conferiscono la grazia; 10\u00b0)<\/strong> la Chiesa gerarchica \u00e8 un\u2019invenzione umana e non un\u2019Istituzione divina, tra l\u2019individuo e Dio non vi \u00e8 nessun intermediario; 11\u00b0)<\/strong> la vera Chiesa di Cristo \u00e8 invisibile ed \u00e8 la comunit\u00e0 dei predestinati (Cfr. P. Parente \u2013 A. Piolanti \u2013 S. Garofalo, Dizionario di Teologia dommatica, <\/em>Proceno di Viterbo, Effedieffe, V edizione, 2018, voce Luteranesimo <\/em>e Protestantesimo<\/em>).\u00a0\u00a0<\/span><\/p>\n

Odio luterano contro Dio\u00a0<\/strong><\/span><\/p>\n

Tutto ci\u00f2 ha portato Lutero quasi all\u2019odio verso la giustizia di Dio<\/em>, non avendo ben formato in s\u00e9 il concetto della Sua misericordia.\u00a0<\/span><\/p>\n

Un anno prima di morire, nel 1545, Lutero ha scritto nella Prefazione alla sua Opera omnia<\/em>: \u201cNonostante l\u2019irreprensibilit\u00e0 della mia vita monastica, mi sentivo peccatore davanti a Dio; la mia coscienza era molto inquieta. Perci\u00f2, non amavo quel Dio vendicatore, anzi l\u2019odiavo e mormoravo in segreto contro di lui<\/em>\u201d.<\/span><\/p>\n

Da qui \u00e8 nata la sua eresia della giustificazione solo mediante la fede fiduciale in Dio, senza le buone opere, per cui basta avere fiducia di salvarsi e ci si salver\u00e0, anche se non si osservano i 10Comandamenti di Dio: \u201cPecca fortiter, sed fortius crede<\/em> \/ pecca fortemente (M. Lutero, Lettera a Melantone, <\/em>1\u00b0 agosto 1521), ma spera ancor pi\u00f9 fortemente di salvarti\u201d. Come si vede la dottrina luterana \u00e8 la distruzione della vita morale e della religione poich\u00e9 spinge al peccato contro lo Spirito Santo, ossia alla presunzione di salvarsi senza merito e all\u2019impenitenza finale.\u00a0<\/span><\/p>\n

L\u2019odio contro Dio \u00e8 connaturale al Protestantesimo e porta con s\u00e9 la rivolta contro la Chiesa romana fondata da Ges\u00f9 su Pietro<\/em>. Non si pu\u00f2 capire lo scisma luterano da Roma se non si ha presente la rivolta di Lutero contro la giustizia divina a causa dell\u2019eresia sulla corruzione sostanziale della libera volont\u00e0 umana.\u00a0 Per esempio nella terza Tesi di Wittenberg si legge: \u201cL\u2019uomo diventa simile a un albero marcio e pu\u00f2 volere e fare solo il male\u201d e nella quinta Tesi: \u201cLa volont\u00e0 umana non \u00e8 libera di scegliere il bene o il male, ma \u00e8 schiava [del male]\u201d.<\/span><\/p>\n

Lo scatenamento dei sentimenti e delle passioni<\/strong><\/span><\/p>\n

Lutero ha saputo spargere il veleno della sua dottrina ereticale con molta sagacia, utilizzando un linguaggio semplice, chiaro, caricaturale, ironicamente volteriano e accessibile a tutti. Egli \u00e8 stato un vero maestro della \u201cpropaganda popolare\u201d, aiutata dalla recente invenzione della stampa abilissimamente impiegata da lui tramite messaggi brevi, lapidari, slogan, facili da capire, imparare a memoria e poi ripetere. L\u2019odio contro l\u2019ordine divino \u00e8 scatenato da Lutero tramite quest\u2019abile propaganda, la quale mira a parlare al cuore e al sentimento pi\u00f9 che alla ragione, odiata da Lutero al pari di Dio e della Chiesa e definita da lui \u201cla Prostituta del diavolo\u201d. Come si vede in Lutero si trovano in potenza gli elemento basilari del Nichilismo filosofico del XXI secolo, che odia e vuol distruggere la logica, la morale e l\u2019essere creato e Increato. Nietzsche, Marx, Freud, Jung, il Sessantotto (con la Scuola di Francoforte e lo Strutturalismo francese) non hanno inventato nulla di nuovo, lo hanno ripescato e riproposto con tutta la forza delle passioni scatenate dalla musica pop, dall\u2019alcol e dalle droghe ed hanno sfondato le ultime barriere che ancora difendevano lo Stato, la famiglia e perfino l\u2019individuo nell\u2019interiorit\u00e0 della sua anima, la quale \u00e8 stata violata attraverso l\u2019influsso nefasto esercitato dallo scatenamento delle passioni sulla sensibilit\u00e0 (\u201cnihil in intellectu quod prius non fuerit in sensu<\/em> \/ niente entra nell\u2019intelletto se prima non \u00e8 passato attraverso i sensi\u201d). Solo Dio, infatti, pu\u00f2 agire direttamente sull\u2019essenza dell\u2019anima, ma il diavolo e i suoi suppositi (tra cui spicca Lutero) possono, mediante i sensi esterni e interni dell\u2019uomo, cercare di influire sul suo intelletto e sulla sua volont\u00e0. Il subconscio, il sentimentalismo e l\u2019esperienza religiosa del sistema modernistico affondano le loro radici nel Luteranesimo, che ha raggiunto il suo zenit con il Modernismo e il Sessantotto.\u00a0<\/span><\/p>\n

L\u2019uomo non \u00e8 libero<\/strong><\/span><\/p>\n

Dopo aver snaturato Dio, anche l\u2019uomo \u00e8 stravolto e quasi distrutto da Lutero, secondo il quale la volont\u00e0 umana \u00e8 \u201cschiava\u201d, non \u00e8 per nulla libera e non \u00e8, quindi, responsabile delle sue azioni. Nella sua opera De servo arbitrio <\/em>del 1525 Lutero scrive che l\u2019uomo \u00e8 come un cavallo sul quale possono salire due cavalieri senza che lui possa far nulla per volerlo o impedirlo: \u201cSe sale Dio, l\u2019uomo va e vuole dove va e vuole Dio. Se vi sale il diavolo, l\u2019uomo va, dove il diavolo lo conduce. Non dipende da lui dove andare, sono i cavalieri che decidono\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

Inoltre Dio non vuole che tutti si salvino, ma alcuni li predestina alla dannazione, senza alcuna loro colpa. Si capisce come un \u201cDio\u201d simile, se per assurdo esistesse, sarebbe malvagio e degno di odio<\/em>. Lutero ha distrutto la natura stessa di Dio, che non \u00e8 il Dio Padre, Onnipotente, Provvido e Misericordioso dell\u2019Antico e Nuovo Testamento e non ha nulla a che fare con Ges\u00f9 Cristo; sembra piuttosto il \u201cDio cattivo\u201d, che appartiene alla visione dualistica dello Gnosticismo manicheo e si contrappone a quella del Cristianesimo. Un \u201cDio\u201d che crea degli uomini per mandarli eternamente all\u2019inferno sarebbe un mostro<\/em>, anzi un diavolo.\u00a0<\/span><\/p>\n

L\u2019odio di Lutero contro Dio e la Chiesa romana traspare dal linguaggio dell\u2019ex frate tedesco, che \u00e8 violento, passionale, volgare, retorico, demagogico quasi \u201csindacalistico\u201d. Il linguaggio tipico del rivoluzionario \u00e8 impregnato di odio e di violenza e trova facile accoglienza nell\u2019animo umano ferito dal peccato originale, il quale lo inclina pi\u00f9 facilmente al male che al bene, all\u2019odio che all\u2019amore, alla violenza che all\u2019equilibrio. Si ritrova qui nitidamente tratteggiato il quadro delle \u201cDue Citt\u00e0\u201d, dipinto da S. Agostino nella Citt\u00e0 di Dio: <\/em>da una parte l\u2019amore di Dio, che porta l\u2019uomo a sentire umilmente di s\u00e9 (Citt\u00e0 di Dio) e dall\u2019altra parte l\u2019amore di s\u00e9, che lo spinge all\u2019odio di Dio (Citt\u00e0 di Satana). La storia umana \u00e8 fatta dallo scontro continuo di queste due Citt\u00e0 e di queste due filosofie, che si attaccheranno tutti i giorni sino alla fine del mondo, con alterne vicende, ma con il trionfo finale della Citt\u00e0 di Dio.<\/span><\/p>\n

Lutero non voleva cercare la verit\u00e0 e dibattere, ma voleva solo insultare, ridicolizzare, aizzare odi e rancori, essendo ripieno di odio contro Dio e quindi contro le sue creature. Il \u201cprincipio e fondamento\u201d del Luteranesimo \u00e8 l\u2019odio metafisico e demoniaco contro Dio, la sua Chiesa e le sue creature umane<\/em>. Egli prima ha scatenato met\u00e0 Germania contro Roma e poi i Pr\u00ecncipi tedeschi contro i contadini.\u00a0<\/span><\/p>\n

La guerra contro i \u201ccontadini\u201d<\/strong><\/span><\/p>\n

Per \u201ccontadini\u201d qui s\u2019intende non solo coloro che, lavoravano la terra, ma il popolo in generale che viveva nella povert\u00e0. Questo popolo prima \u00e8 stato carezzato e adulato da Lutero, ma poi gli si \u00e8 rivoltato contro come lui si era rivoltato contro il Papa. Il popolo ha iniziato a non obbedirgli pi\u00f9, allora Lutero si \u00e8 schierato con i Pr\u00ecncipi e li ha aizzati contro il popolo che avrebbe dovuto obbedire all\u2019autorit\u00e0 sua e dei Pr\u00ecncipi e non contestarla. Lutero ha incitato violentemente i Pr\u00ecncipi a combattere i contadini, a \u201cstrangolarli, impiccarli, bruciarli, decapitarli\u201d (Contro le bande brigantesche e assassine dei contadini, <\/em>1525). In una predica del 1526 Lutero ha sostenuto che \u201cil popolo e la massa sono e restano non-cristiani\u201d perch\u00e9 hanno avuto il torto di non averlo segu\u00ecto. Tutto ci\u00f2 Lutero l\u2019ha affermato mentre si era gi\u00e0 rivoltato contro il Papa e l\u2019Imperatore, appoggiandosi ai Pr\u00ecncipi tedeschi, senza i quali il Luteranesimo non avrebbe attecchito. Circa 100 mila contadini saranno uccisi nella sanguinosa guerra mossa loro dai Pr\u00ecncipi tedeschi e durata circa 8anni. Lutero nella sua opera Se le soldatesche possano andare in Paradiso<\/em>, conformemente alla sua ideologia, ha sostenuto che l\u2019autore di tali massacri era Dio. <\/em>\u00a0<\/span><\/p>\n

L\u2019unit\u00e0 religiosa dell\u2019Europa ha iniziato a morire con la Pace di Augusta (1555), che riconobbe ai Pr\u00ecncipi protestanti il diritto d\u2019imporre ai propri sudditi il culto riformato nei loro territori (\u201ccujus regio ejus et religio <\/em>\/ la religione di ognuno \u00e8 quella del suo re\u201d). Le ultime vestigia del Sacro Romano Impero sono state abbattute dalla Prima Guerra Mondiale, che ha rimpiazzato l\u2019Impero o il Regno sociale di Cristo col Nuovo Ordine Mondiale o il Regno sociale di Satana. Certamente il Luteranesimo \u00e8 una pietra miliare di questo Nuovo Ordine Mondiale, che \u00e8 l\u2019anticamera del Regno dell\u2019Anticristo.<\/span><\/p>\n

Lutero pi\u00f9 che un\u2019innovazione nella storia della Chiesa e dell\u2019umanit\u00e0 ha segnato un\u2019involuzione. Infatti, il suo nazionalismo esasperato gli ha fatto fondare una \u201cchiesa\u201d nazionale, l\u2019ha fatto rivolgere ad un solo popolo<\/em>, come succedeva nel Vecchio Testamento, che \u00e8 stato rimpiazzato dal Nuovo ed Eterno Testamento, in cui Ges\u00f9 chiama tutti gli uomini di tutte le Nazioni ad entrare nella sua Chiesa fondata su Pietro. Lutero ha chiamato l\u2019uomo germanico a rivoltarsi contro l\u2019universalismo o il cattolicesimo romano. Egli ha rotto radicalmente con 1.500 anni di Cristianesimo per ritornare al particolarismo rabbinico e giudaico, che riservava la salvezza solo a Israele.\u00a0<\/span><\/p>\n

Odio contro la Chiesa di Cristo<\/strong><\/span><\/p>\n

Lutero ha distrutto anche la struttura della Chiesa come Cristo l\u2019ha voluta. Infatti, ha rimpiazzato il Sacerdozio col laicato, ha abolito il Sacramento dell\u2019Ordine sacro e gli altri Sacramenti, tranne il Battesimo, che per\u00f2 \u2013 secondo lui \u2013 non cancella il peccato originale, ma attribuisce una santit\u00e0 esteriore all\u2019anima del battezzato; ossia, copre il peccato originale come un tappeto copre la sporcizia che sta sotto di esso.\u00a0<\/span><\/p>\n

Certamente molti ecclesiastici rinascimentali erano poco edificanti, ma Lutero ha assolutizzato ed estremizzato questo triste stato di cose e ne ha visto un\u2019occasione per sentenziare che Dio\u00a0 avrebbe salvato la sua Chiesa per mezzo dei laici, perch\u00e9 gli ecclesiastici erano diventati del tutto indegni. Egli si \u00e8 messo al posto di Cristo ed ha fondato un\u2019altra \u201cchiesa\u201d essenzialmente diversa da quella del Verbo Incarnato, in cui lui e i Pr\u00ecncipi tedeschi hanno preso il posto di Pietro, degli Apostoli, dei Sacerdoti e dell\u2019Impero.\u00a0<\/span><\/p>\n

Per volont\u00e0 di Cristo i fedeli laici possono essere uniti a Dio, offrire a Lui i loro doni e ricevere da Lui le Sue grazie tramite la mediazione ascendente e discendente del Sacerdozio esercitato solo da chi ha ricevuto il Sacramento dell\u2019Ordine sacro. Lutero ha parlato, in senso stretto, di Sacerdozio universale di tutti i fedeli, che possono confezionare e amministrare i Sacramenti senza la mediazione del Ministro che ha ricevuto l\u2019Ordine sacro. Invece, si legge nel Vangelo che Ges\u00f9 ha scelto i suoi Apostoli ed ha detto: \u201cNon siete voi che avete scelto Me, ma sono Io che ho scelto voi\u201d (Giov<\/em>., XV, 16).\u00a0<\/span><\/p>\n

L\u2019eresiarca tedesco ha contraddetto Ges\u00f9 Cristo.\u00a0<\/span><\/p>\n

Infatti, mentre Ges\u00f9 ha detto: \u201cTu<\/em> sei Pietro e su questa pietra Io edificher\u00f2 la Mia Chiesa. A te<\/em> dar\u00f2 le chiavi del Regno dei Cieli. Tutto ci\u00f2 che tu <\/em>scioglierai sulla terra, sar\u00e0 sciolto nel Cielo\u2026\u201d (Mt,. <\/em>XVI, 18-19), Lutero ha detto che le Chiavi del Regno sono state consegnate non al solo Pietro, ma a tutta la comunit\u00e0 dei fedeli. Da questa democrazia religiosa, che ha cercato di rimpiazzare l\u2019istituzione del Primato monarchico del Papa, Lutero \u00e8 giunto a rendere dispotico il potere del Principe. Poich\u00e9 ogni Societ\u00e0 richiede necessariamente un\u2019Autorit\u00e0, per non far cadere la Germania nell\u2019anarchia, Lutero ha chiamato i Pr\u00ecncipi a debellare i contadini che iniziavano a ribellarsi e a protestare contro di lui, proprio come lui aveva protestato contro il Papa. Il potere dei Pr\u00ecncipi tedeschi divenne dispotico e tirannico, come ogni falso potere, il quale per farsi obbedire deve ricorrere all\u2019uso smodato della forza.<\/span><\/p>\n

Il Papato \u00e8 l\u2019Anticristo<\/strong><\/span><\/p>\n

Se, per Lutero, Dio \u00e8 talmente malvagio da predestinare alcuni uomini all\u2019inferno senza nessuna loro colpa, \u00e8 naturale che il Vicario di Dio in terra, il Papa, sia l\u2019Anticristo<\/em> e con lui i \u201cromani\u201d, ossia i cattolici, come li chiamava con disprezzo.\u00a0<\/span><\/p>\n

Lutero ha negato che il Papa e la Chiesa sono superiori al Re e allo Stato come lo spirito \u00e8 superiore alla materia. Ha negato che il Papa ha il potere del sommo Magistero nell\u2019interpretare la Rivelazione divina e infine ha negato che il Papa \u00e8 superiore al Concilio ecumenico (e qui si vede chiaramente la filiazione luterana del Conciliarismo gallicano, che ha dato nascita al fenomeno delle \u201cchiese nazionali\u201d contro la Chiesa universale o cattolica).<\/span><\/p>\n

La sola Scrittura, la sola Fede e la Giustificazione<\/strong><\/span><\/p>\n

Il cardinal Louis Billot nel suo trattato De Ecclesia Christi <\/em>(Prato, Giachetti, 1909, pp. 62-67) riassume i princ\u00ecpi della teologia luterana, che riposa sul principio rimo della giustificazione per la sola Fede. Ossia, Dio ci attribuisce o imputa la giustizia o santit\u00e0 di Cristo, che \u00e8 ricevuta dall\u2019uomo tramite la sola Fede senza le buone opere o l\u2019osservanza dei 10Comandamenti. Inoltre, la Fede per Lutero \u00e8 un sorta di fiducia cieca, che porta l\u2019uomo a credere e poi a fare quel che gli piace con la fiduciale speranza di salvarsi. \u201cPecca fortemente e spera ancor pi\u00f9 fortemente di salvarti \/ Esto peccator et pecca fortiter, sed crede fortius et gaude in Christo, qui victor est peccati, mortis et mundi<\/em>\u201d (Lettera di Lutero a Melantone, 1\u00b0 agosto 1521). Qualcuno ha cercato di salvare Lutero interpretando la frase nel senso che i peccati, se seguiti dal dolore e dal pentimento sono perdonati da Dio. Ma, non \u00e8 questo il significato autentico della frase luterana. In questo passaggio i due momenti della giustificazione cattolica sono invertiti:\u00a0<\/span><\/p>\n

\u201cUn tale 1\u00b0)<\/strong> ha la fede giustificante. 2\u00b0)<\/strong> Commette in s\u00e9guito un migliaio di fornicazioni e di omicidi. In mezzo a tutte queste dissolutezze, 3\u00b0)<\/strong> pu\u00f2 conservare la fede giustificante e rimanere amico di Dio. Infatti, la fede fiduciale viene seguita dal peccato, che non ci separa da Cristo grazie alla fiducia di salvarci\u201d (Gleize, cit., p. 84).<\/span><\/p>\n

San Pietro nella sua II Epistola<\/em> (I, 20-21) ha insegnato che \u201cnessuna Scrittura profetica va soggetta a privata<\/em> spiegazione\u201d. Allora, ci si chiede, ha ragione Pietro o Lutero, che negando il Magistero, ha rivendicato per ogni singolo uomo la libera e soggettiva interpretazione della S. Scrittura da parte dei privati fedeli? Lutero qui non ha usato l\u2019escamotage che ha impiegato per l\u2019Epistola di San Giacomo<\/em> definita \u201cpaglia non evangelica\u201d negandone la canonicit\u00e0, ma ha esaltato la libert\u00e0 individuale solo per l\u2019interpretazione della S. Scrittura, mentre l\u2019ha negata (De servo arbitrio, <\/em>1525) per le opere di salvezza, nella scelta del bene o del male. Questa \u00e8 una delle innumerevoli contraddizioni di Lutero, fondate sul suo soggettivismo relativista che l\u2019ha portato a dire tutto e il contrario di tutto e a lasciar libero ognuno di regolarsi come meglio crede. Tuttavia se ognuno legge e interpreta la Bibbia come meglio crede, ne segue che il significato della Scrittura \u00e8 indefinito, non \u00e8 preciso e non \u00e8 quello datoci dal consenso, moralmente unanime, dei Padri ecclesiastici. In questo caso Dio avrebbe parlato a vuoto, avrebbe detto cose che non hanno un significato preciso, ma ci\u00f2 \u00e8 assurdo ed \u00e8 una bestemmia contro l\u2019Onniscienza divina.<\/span><\/p>\n

La giustificazione per Lutero non santifica l\u2019anima intrinsecamente, ossia non cancella il peccato e fa abitare la SS. Trinit\u00e0 nell\u2019anima, ma imputa estrinsecamente all\u2019uomo (che intrinsecamente resta un peccatore) la santit\u00e0 di Cristo. L\u2019uomo non diventa realmente giusto e santo, ma \u00e8 dichiarato giusto. \u201cLa nostra giustizia si trova fuori di noi\u201d (Formula di concordia<\/em>, 1577). Dio ci dice o ci dichiara giusti, ma non lo siamo in noi stessi. Si tratta di una giustificazione estrinseca e non intrinseca.<\/span><\/p>\n

Primo principio del luteranesimo: la Sola Fede<\/strong><\/span><\/p>\n

Di questo primo principio del protestantesimo (Sola Fides<\/em>) nascono 4 conseguenze: 1\u00b0)<\/strong> Sacerdozio universale; 2\u00b0)<\/strong> inutilit\u00e0 delle buone opere; 3\u00b0)<\/strong> impossibilit\u00e0 di evitare il peccato; 4\u00b0)<\/strong> la Chiesa pneumatica e non gerarchica. Vediamoli in particolare.<\/span><\/p>\n

1\u00b0) Sacerdozio universale<\/strong><\/span><\/p>\n

La prima conseguenza del principio basilare del sistema luterano (\u201cSola Fides<\/em>\u201d) \u00e8 il sacerdozio universale di tutti i battezzati. Infatti, la \u201cSola Fede\u201d significa che ogni uomo possiede la propria salvezza in virt\u00f9 della sua relazione immediata, per la fede fiduciale, con Cristo. Perci\u00f2, chi si salva lo fa senza nessun intermediario (Sacerdozio, Maria SS., Santi). Ognuno che crede che i propri peccati non gli saranno imputati per via dei soli meriti di Cristo non ha pi\u00f9 bisogno di una mediazione tra Dio e l\u2019uomo e quindi del Sacerdozio. Siccome ogni battezzato per la fede fiduciale entra direttamente in rapporto con Dio, ognuno \u00e8 sacerdote.\u00a0<\/span><\/p>\n

Vi possono essere al massimo \u201cMinisteri e ministri\u201d, ossia funzioni e funzionari pastorali e amministrativi nella nuova religione luterana, che sono utili per ragioni pratiche nell\u2019amministrazione della \u201cchiesa\u201d protestante, spiegando la Bibbia in maniera pertinente e celebrando il \u201cculto\u201d con ordine e dignit\u00e0. Essi sono dei \u201ctecnici\u201d necessari, poich\u00e9 non tutti i battezzati hanno le capacit\u00e0 di svolgere nella \u201cchiesa\u201d le suddette funzioni pubbliche (battesimo, cena e predicazione della Bibbia).<\/span><\/p>\n

2\u00b0) Fede senza opere<\/strong><\/span><\/p>\n

Se la \u201cSola Fede fiduciale\u201d giustifica, le buone opere (osservare i 10Comandamenti) sono inutili. La salvezza dipende unicamente da Dio e per nulla dal battezzato.\u00a0<\/span><\/p>\n

3\u00b0) Impossibilit\u00e0 della vita morale<\/strong><\/span><\/p>\n

La giustificazione lascia il battezzato nel peccato, che viene ricoperto come con un manto dalla Giustizia di Cristo. La libert\u00e0 \u00e8 totalmente corrotta e distrutta dal peccato originale, l\u2019uomo \u00e8 assolutamente incapace di compiere il bene. Perci\u00f2, la Legge morale non ha valore precettivo, ma soltanto puramente esortativo. Inoltre, per il buon andamento della Societ\u00e0 civile e religiosa occorre un\u2019apparenza di ordinamento giuridico, che garantisca la sottomissione dei fedeli alle autorit\u00e0 religiose e civili come la sottomissione alle leggi sociali. \u201cPecca fortiter, sed fortius crede<\/em>\u201d (Martin Lutero, Lettera a Melantone<\/em>, 1\u00b0 agosto 1521). Perci\u00f2, l\u2019immoralit\u00e0 non nuoce alla salvezza, purch\u00e9 resti la fiducia cieca di salvarsi. La morale \u00e8 impossibile perch\u00e9 la libert\u00e0 non esiste pi\u00f9 dopo la colpa di Adamo. La sola Fede fiduciale basta a giustificare l\u2019uomo.<\/span><\/p>\n

4\u00b0) la Chiesa dei soli \u201cSanti\u201d<\/strong><\/span><\/p>\n

La Chiesa di Cristo per Lutero \u00e8 l\u2019assemblea di coloro che, in ragione delle Fede fiduciale di essere dichiarati \u201cgiustificati\u201d da Cristo, possiedono la \u201cGiustizia\u201d imputata loro da Dio e, quindi, son predestinati al Paradiso.<\/span><\/p>\n

Per Lutero vi \u00e8 una doppia Chiesa 1\u00b0)<\/strong> una visibile, che non \u00e8 d\u2019istituzione divina e varia secondo i tempi e i luoghi, chiamata la \u201ccristianit\u00e0 corporale esteriore\u201d ed \u00e8 costituita dal culto liturgico, dai due sacramenti (battesimo ed eucarestia) e dalla predicazione della Bibbia; 2\u00b0)<\/strong> un\u2019altra invisibile, la sola vera autentica Chiesa di Cristo, nascosta nella prima, che l\u2019eresiarca chiama la \u201ccristianit\u00e0 spirituale interiore\u201d.\u00a0\u00a0<\/span><\/p>\n

Il secondo principio del Luteranesimo: la Sola Scrittura<\/strong><\/span><\/p>\n

Al principio primo della \u201cSola Fede\u201d segue il secondo principio della \u201cSola Scrittura\u201d. Questo secondo principio non nacque nel 1517 ma, molto tempo dopo. Infatti, nella Confessione di Augusta <\/em>del 1530 non si menzione la \u201cSola Scrittura\u201d, che spunt\u00f2 durante le dispute sollevate dagli avversari di Lutero e sar\u00e0 Zwingli che, in s\u00e9guito, porr\u00e0 in evidenza il principio della \u201cSola Scrittura\u201d, rinnegando la Tradizione apostolica come una delle due fonti della Rivelazione assieme alla S. Scrittura, che deve essere interpretata da ogni singolo battezzato come lui pensa e non pi\u00f9 dal Magistero della Chiesa.\u00a0\u00a0<\/span><\/p>\n

Protestantesimo come Rivoluzione gnostica<\/strong><\/span><\/p>\n

Come ogni movimento gnostico la pseudo\/riforma luterana ha fatto tabula rasa del passato su cui avrebbe dovuto fondarsi come \u201cun nano sulle spalle di un gigante\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

Anche qui non si pu\u00f2 non notare come Lutero abbia cancellato con un colpo di spugna 1.500 anni di storia del Cristianesimo. Egli ha mantenuto la \u201cSola Scrittura\u201d, ha elimina la Tradizione, i Commenti dei Padri ecclesiastici, l\u2019interpretazione del Magistero, l\u2019Autorit\u00e0 del Papa come Vicario di Cristo e successore di San Pietro. Ha ricominciato tutto da zero, come se nulla fosse esistito, tranne la Scrittura che ognuno interpreta a modo suo e le fa dire ci\u00f2 che pi\u00f9 gli aggrada. Giustamente Angela Pellicciari nota che \u201cun solo frate che va contro tutta la Cristianit\u00e0 di un migliaio di anni, deve essere nell\u2019errore\u201d (cit., p. 77).\u00a0<\/span><\/p>\n

La personalit\u00e0 di Lutero e dei protestanti \u00e8 la medesima del rivoluzionario e dello gnostico: la presunzione di essere gli unici, i primi a capire qualcosa sull\u2019uomo e su Dio e conseguentemente il desiderio di voler rifare tutto sin dalle fondamenta<\/em>. Tutto riparte da zero, tutto \u00e8 nuovo dopo aver distrutto l\u2019ordine antico, anche lui ha posto una pietra per la costruzione del Nuovo Ordine Mondiale, che dovrebbe ergersi sulle rovine della Chiesa romana e \u201cappianare le vie\u201d all\u2019Anticristo.\u00a0<\/span><\/p>\n

Lutero e l\u2019ebraismo<\/strong><\/span><\/p>\n

All\u2019inizio della rivolta contro Roma (1517) Lutero \u00e8 stato ben disposto verso l\u2019ebraismo postbiblico, nemico giurato del Papato, ma, dal 1543, ne \u00e8 divenuto avversario acerrimo.\u00a0<\/span><\/p>\n

La prima fase filogiudaica \u00e8 vissuta da Lutero nell\u2019ottica della futura conversione d\u2019Israele, grazie alla restaurazione luterana del vero Cristianesimo, che sarebbe stato corrotto dal Papato, il quale aveva impedito cos\u00ec l\u2019adesione degli ebrei al Cristianesimo.\u00a0<\/span><\/p>\n

Ma quando gli ebrei, nonostante la presunta pura predicazione di Lutero del vero Cristianesimo antiromano, attorno al 1543 hanno rifiutato di convertirsi allora, Lutero ha scritto due libretti (Contro gli Ebrei;<\/em> Degli Ebrei e delle loro menzogne<\/em>) in cui li ha condannati spietatamente e senza speranza di una futura conversione, che pure \u00e8 divinamente rivelata in San Paolo (Rom<\/em>., XI, 26).\u00a0<\/span><\/p>\n

La dottrina luterana sull\u2019ebraismo non \u00e8 quella dell\u2019antigiudaismo teologico (fondato sulla divinit\u00e0 di Cristo e sulla SS. Trinit\u00e0), che la Chiesa ha insegnato sin dalla sua nascita, ma \u00e8 quella di un violento antisemitismo biologico e razziale. Lutero ha scritto che gli ebrei sono \u201ccani sanguinari\u201d. Perci\u00f2, in pratica \u201c\u00e8 utile bruciare tutte le loro sinagoghe, tutte le loro case private\u201d. Prima di morire, il 15 febbraio del 1546, Lutero ha scritto la sua ultima opera titolata Ammonimento ai Giudei, <\/em>in cui ha asserito che, se gli ebrei si ostinano a non convertirsi al vero Vangelo luterano, \u201cnon devono essere tollerati\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

C<\/strong>onclusione<\/strong><\/span><\/p>\n

\u00a0<\/strong>l\u2019Indipendenza protestante<\/strong><\/span><\/p>\n

Secondo Jacques Maritain (I tre Riformatori: Lutero, Cartesio e Rousseau, <\/em>Brescia, Morcelliana, 1928) la rivolta di Lutero corrispose all\u2019avvento dell\u2019Io in religione<\/em>. Padre Charles Boyer ha detto che il protestantesimo ha eretto a dogma l\u2019autonomia della coscienza. <\/em>\u201cQuesto dogma \u00e8 la rovina di tutti gli altri perch\u00e9 consacra la rovina dell\u2019Autorit\u00e0 divina e umana\u201d. Autonomia, indipendenza, individualismo, soggettivismo, relativismo: sono i pilastri e i frutti del Protestantesimo. \u201cDio s\u00ec, Cristo no (Deismo); Dio e Cristo s\u00ec, la Chiesa no (Luteranesimo); n\u00e9 Dio n\u00e9 padrone (Marx); Dio \u00e8 morto (Nietzsche): queste sono le tappe del mondo moderno\u201d (Pio XII). In breve, il Protestantesimo inaugura la religione dell\u2019Individualismo, dell\u2019indipendenza e dell\u2019emancipazione dell\u2019uomo da Dio e dalla sua Chiesa.\u00a0\u00a0<\/span><\/p>\n

Giustamente, dunque, padre Gabriele Roschini scriveva: \u00abl\u2019et\u00e0 moderna, iniziatasi con l\u2019umanesimo, \u00e8 una marcia verso la conquista dell\u2019io<\/em>, che il Medio Evo aveva mortificato in omaggio a Dio<\/em>. Per riconquistare quest\u2019io, <\/em>mortificato da Dio<\/em>, l\u2019uomo si mise a percorrere freneticamente le vie dell\u2019emancipazione. Venne Lutero col Protestantesimo, e si ebbe l\u2019emancipazione dell\u2019io dall\u2019autorit\u00e0 religiosa. Venne Cartesio e col suo famoso metodo filosofico, segn\u00f2 l\u2019emancipazione dell\u2019io dalla filosofia tradizionale, ossia dalla filosofia perenne che \u00e8 l\u2019unica vera; emancipazione filosofica poi agli ultimi termini da Kant, da Hegel, ecc\u2026 . Venne Rousseau e con i suoi principi sociali rivoluzionari segn\u00f2 l\u2019emancipazione dell\u2019io dall\u2019autorit\u00e0 civile. Questa continua, progressiva emancipazione dell\u2019io <\/em>ha poi culminato nella divinizzazione <\/em>dell\u2019io medesimo e nella conseguente umanizzazione, o meglio, distruzione di Dio. Si \u00e8 avuta cos\u00ec l\u2019uccisione nicciana di Dio in omaggio all\u2019io\u00bb.<\/span><\/p>\n

d. Curzio Nitoglia<\/strong><\/span><\/p>\n

 <\/p>\n

Terza parte 06\/07\/2023
\n<\/strong><\/span><\/p>\n

Per Capire Meglio La Natura Del Protestantesimo, Occorre Studiare Il Pangermanesimo\u00a0Neo\/Pagano<\/span><\/h2>\n

Cristianesimo e germanesimo<\/strong><\/span><\/p>\n

Cristo ha assegnato alla Chiesa il ruolo di ammaestrare tutti i popoli, non c\u2019\u00e8 alcun figlio preferito <\/em>(siano ebrei o germani) n\u00e9 alcun figlio trascurato <\/em>(siano latini o arabi) nella Nuova Alleanza<\/em>!\u00a0<\/span><\/p>\n

Certo, unit\u00e0 di fede e di morale non significa appiattimento e livellamento di cultura o di particolarit\u00e0 nazionali; tedeschi, francesi, italiani sono una stessa cosa quanto alla fede e alla morale; ma hanno una cultura, una storia, una tradizione e una particolarit\u00e0 nazionale, psicologica ed etnica ben distinta gli uni dagli altri.\u00a0<\/span><\/p>\n

Il Cristianesimo non \u00e8 mondialismo o globalizzazione: vuole porgere al mondo una sola fede, ma non un\u2019unica cultura. Il mondialismo, invece ci toglie la fede e livella e appiattisce le diverse culture in un\u2019unica barbarie o incivilt\u00e0 o sottocultura.\u00a0<\/span><\/p>\n

Cos\u00ec la Chiesa ha un carattere soprannazionale o universale e non deve infeudarsi a nessun popolo e a nessun regime politico.\u00a0<\/span><\/p>\n

i Germani prima di Cristo<\/strong><\/span><\/p>\n

Tacito scrisse nel 98 d.C. un\u2019opera storica intitolata La Germania<\/em>.\u00a0<\/span><\/p>\n

\u201c\u00c8 un dato di fatto che gli antichi Germani adoravano un gran numero di Dei. Gli Dei germanici erano stati creati dall\u2019uomo a sua immagine e somiglianza; invece secondo la dottrina cristiana l\u2019uomo \u00e8 creato da Dio a Sua immagine e somiglianza. \u00c8 un dato di fatto che gli antichi germani offrivano sporadicamente ai loro Dei sacrifici umani erano dediti a grossolane superstizioni\u2026 \u00c8 un dato di fatto che presso i germani la schiavit\u00f9 era cosa abituale\u2026 \u00c8 un dato di fatto la proverbiale infingardaggine degli antichi germani. Gli uomini lasciavano il lavoro dei campi agli schiavi e alle donne (cap. 14); in tempo di pace essi se la spassavano a caccia o dormendo, mangiando e trincando (cap. 15). Tacito, bench\u00e9 romano \u2013 osserva il prelato tedesco \u2013 torna a parlare con disprezzo del \u2018dormire fino al giorno inoltrato\u2019 (cap. 22) e della \u2018abituale pigrizia\u2019 dei germani (cap. 45). Tuttavia, lo storico romano ammette ch\u2019essi erano modello di fedelt\u00e0 umana di ospitalit\u00e0; inoltre, avevano un elevato concetto del matrimonio e della fedelt\u00e0 matrimoniale\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

\u201cDi una vera cultura presso i germani dei tempi precristiani, secondo Tacito, non si pu\u00f2 parlare. I popoli dell\u2019Eufrate e del Nilo avevano raggiunto due\/tremila anni prima, un pi\u00f9 alto grado di cultura senza essere ariani\u201d; anzi, essendo semiti.\u00a0<\/span><\/p>\n

Come fu introdotto il Cristianesimo presso gli antichi Germani?<\/strong><\/span><\/p>\n

\u201cBisogn\u00f2, innanzitutto, sradicare la zizzania del politeismo, dei sacrifici umani e della superstizione; inoltre, anche la schiavit\u00f9, l\u2019infingardaggine e gli eccessi nel bere. Bisogn\u00f2 piantare tutto ci\u00f2 che presso i germani era di buon germoglio: come la fedelt\u00e0 umana, l\u2019alto concetto del matrimonio e della fedelt\u00e0 coniugale. I germani sono diventati un popolo grazie al Cristianesimo.<\/em> Tacito enumera circa cinquanta popolazioni germaniche, che scendevano in campo le une contro le altre in continue guerre fratricide. Ora, \u00e8 una realt\u00e0 storica che queste molteplici popolazioni si raccolsero in sedi fisse, fondendosi in un unico popolo, soltanto con la loro conversione al Cristianesimo<\/em>.\u00a0<\/span><\/p>\n

Grazie al Cristianesimo e al monachesimo benedettino i germani divennero un popolo di cultura e la Cristianit\u00e0 ottenne sangue forte e sano dall\u2019ingresso dei barbari germanici nell\u2019Impero romano, che oramai era invecchiato ed era soppiantato da un nuovo impero romano spirituale: la Chiesa, la quale ha saputo educare i germani alla civilt\u00e0 romana e alla fede cristiana. I monaci di S. Benedetto insegnarono ai nostri antenati la lavorazione dei campi, l\u2019industria, e le belle arti al servizio della liturgia\u201d.<\/span><\/p>\n

relazioni tra Cristianesimo e razza germanica<\/strong><\/span><\/p>\n

\u201cNon c\u2019\u00e8 nulla da obiettare contro le oneste ricerche di razza e gli onesti doveri di razza, contro la premura di conservare le propriet\u00e0 caratteristiche di un popolo. Dobbiamo tuttavia, dal punto di vista ecclesiastico, porre tre condizioni. In primo luogo, l\u2019amore per la propria razza non deve giammai diventare<\/em> odio per gli altri popoli<\/em>. In secondo luogo, l\u2019individuo non deve ritenersi esonerato dal dovere di curare la propria anima; infatti, il giovanotto, che sente sempre e soltanto canonizzare la propria razza, troppo facilmente finisce per convincersi che davanti a Dio e alla Chiesa egli non ha pi\u00f9 il dovere morale dell\u2019umilt\u00e0 e delle castit\u00e0. Terzo luogo, i doveri di razza non devono prendere posizione contro il Cristianesimo<\/em>. Al cristiano non \u00e8 proibito di scendere in campo per la propria razza e per i suoi diritti: quindi, uno potr\u00e0 essere un sincero tedesco e un cristiano che altrettanto sinceramente professa la sua religione. Ma non ci dovremo giammai dimenticare che noi non siamo stati redenti dal sangue tedesco: siamo, invece, stati redenti dal Sangue prezioso del Crocefisso<\/em>\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

La Chiesa studia il problema ebraico non alla luce della biologia ma della fede, contenuta nella Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) e nella Tradizione divino\/apostolica. Dio ha creato Israele per s\u00e9, affinch\u00e9 preparasse la via al Messia e lo facesse conoscere al mondo intero; la grandezza del popolo ebraico si fonda sulla promessa che Dio ha fatto ad Abramo di farlo diventare capostipite di una \u201crazza\u201d (Gen<\/em>., XII) dalla quale sarebbe nato il Messia. Abramo ha creduto<\/em>, e i suoi discendenti, per essere benedetti da Dio, devono credere <\/em>nella promessa messianica (realizzatasi nell\u2019Avvento di Ges\u00f9 Cristo).\u00a0<\/span><\/p>\n

Non basta dunque essere discendenti<\/em> di Abramo <\/em>solo secondo la carne (\u201colim judaeus, semper judaeus \/ una volta ebreo sempre ebreo<\/em>\u201d, nel bene o nel male), ma occorre avere la sua fede <\/em>in Ges\u00f9 Cristo. I \u201cveri Israeliti\u201d \u2013 per la Chiesa \u2013 son coloro che, imitano la fede del Patriarca, credendo in Cristo, mentre coloro che, discendono solo carnalmente da Abramo senza averne la fede non sono \u201cveri Israeliti\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

\u00abMa, come allora \u2013 scrive S. Tommaso \u2013 colui [Ismaele] che era nato secondo la carne perseguitava quello che era nato secondo lo spirito [Isacco]; cos\u00ec pure adesso [il falso Israele perseguita il vero Israele o Chiesa di Cristo]. Sin dall\u2019inizio della Chiesa primitiva i giudei hanno perseguitato i cristiani, come appare dagli Atti degli Apostoli <\/em>e lo farebbero ancora ora, se lo potessero\u00bb.<\/span><\/p>\n

La vocazione del vero Israele spirituale<\/em> \u00e8 irrevocabile (Rom<\/em>., XI, 9) in quanto \u00e8 unito spiritualmente<\/em> a Ges\u00f9 salvatore del mondo, ma il falso Israele carnale, che si ostina ancor oggi a rifiutare Ges\u00f9, \u201c\u00e8 stato reciso dall\u2019ulivo fruttifero,<\/em> per la sua incredulit\u00e0<\/em>\u201d (Rom<\/em>., XI, 20). Perci\u00f2 la vocazione, da parte di Dio, permane; ma, da parte dell\u2019uomo pu\u00f2 essere rifiutata e quindi persa.<\/span><\/p>\n

La radice dell\u2019accecamento ebraico consiste nello scambiare la razza per il Salvatore: la razza ha il primato su Cristo<\/em>. Il giudaismo, avendo questa concezione razzista della storia, \u00e8 nemico di tutti i popoli: \u00ab[I Giudei] hanno ucciso il Signore<\/em>\u2013<\/strong>Ges\u00f9 e i Profeti, ci hanno perseguitato, non<\/em> piacciono a Dio, sono nemici di tutti gli uomini,<\/em> impedendoci di predicare ai pagani per<\/em> la loro salvezza<\/em>\u00bb (S. Paolo, 1\u00aa Tess.,<\/em> II, 15- 16); nemici dei pagani che intendono dominare come \u201cbestie parlanti\u201d, ma ancor pi\u00f9 nemici dei cristiani che vorrebbero sterminare come continuazione di Ges\u00f9 nella storia.<\/span><\/p>\n

\u00abQuando la romanit\u00e0 divenne la cristianit\u00e0 \u2013 scrive monsignor Umberto Benigni \u2013 l\u2019odio della Sinagoga raddoppi\u00f2 contro di essa per il motivo religioso, giacch\u00e9 lo spirito<\/em> talmudico odia pi\u00f9 il Cristianesimo che non il<\/em> paganesimo. <\/em>Questo rappresenta per la Sinagoga un gregge da domare, da spogliare; quello \u00e8 l\u2019insieme dei seguaci di Ges\u00f9 Cristo ai quali va l\u2019eredit\u00e0 dell\u2019odio specialissimo del Sinedrio contro il Crocefisso\u00bb.<\/span><\/p>\n

Ma, qual \u00e8, dunque, la ragione della scelta erronea, che fa ripudiare l\u2019Antico Testamento come cattivo in s\u00e9 e reputare la razza come \u201cdivina\u201d? La vera ragione va ricercata nelle opere cattive<\/em>, nella vita<\/em>, nell\u2019atto<\/em> della volont\u00e0<\/em> che pu\u00f2 anche essere soltanto interno (come l\u2019orgoglio della mente).\u00a0<\/span><\/p>\n

S. Tommaso d\u2019Aquino insegna che \u00ab\u00c8 chiamata buona non la persona intelligente, ma quella che ha la buona volont\u00e0<\/em>\u00bb (S. Th., <\/em>I, q. 5, a. 4, ad 3).\u00a0<\/span><\/p>\n

Le opere cattive non sono soltanto l\u2019immoralit\u00e0 grossolana<\/em> come l\u2019attaccamento ai piaceri dei sensi, ma anche l\u2019immoralit\u00e0<\/em> sottile<\/em>: l\u2019esaltazione dell\u2019Io, la ricerca della gloria umana e dell\u2019onore del mondo. Ebbene colui che, fa il male fugge la luce interna della verit\u00e0 che lo rimprovera, come il ladro fugge la luce del sole e cerca le tenebre per non essere visto. Egli non verr\u00e0 alla luce, non s\u2019accoster\u00e0 ad una dottrina che condanna la sua vita (anche quando l\u2019abbia conosciuta come vera).\u00a0<\/span><\/p>\n

\u201c\u00c8 impossibile non pensare a coloro che, predicano l\u2019osservanza della Legge, ma la cui vita non corrisponde a questo ideale<\/em>\u201d (S. Th<\/em>., II-II, q. 10, a. 3 e 6). Gli increduli amano, quindi, le tenebre non per se stesse, ma perch\u00e9 nascondono la loro condotta esteriore, ed odiano la luce, perch\u00e9 smaschererebbe la loro perversit\u00e0 interna!\u00a0<\/span><\/p>\n

In breve, le cattive disposizioni<\/em> della volont\u00e0 sono la causa<\/em> ultima che impedisce agli uomini<\/em> di riconoscere Dio<\/em>. L\u2019ultima ragione dell\u2019incredulit\u00e0 non va ricercata nell\u2019intelligenza, ma nel non voler<\/em> credere a causa di una cattiva volont\u00e0 moralmente indisposta.\u00a0<\/span><\/p>\n

Si pu\u00f2 perci\u00f2 concludere che la volont\u00e0 e la vita cattiva sono la causa di ogni incredulit\u00e0<\/em>. Come il diavolo \u00e8 un Angelo decaduto per cattiva volont\u00e0 (ha preferito affermare se stesso, pur dannandosi, piuttosto che sottomettersi alla Volont\u00e0 di Dio); cos\u00ec gli increduli preferiscono rifiutare il Salvatore e la salvezza, per soddisfare la propria perversa volont\u00e0 di dominio terreno.<\/span><\/p>\n

La dottrina cattolica sui rapporti tra Giudaismo e Cristianesimo<\/strong><\/span><\/p>\n

San Tommaso d\u2019Aquino, che ha riassunto, meglio di ogni altro, la dottrina della S. Scrittura, della Tradizione apostolica e patristica, del Magistero ecclesiastico sul rapporto tra Giudaismo (mosaico, talmudico) e Cristianesimo e ne ha dato una spiegazione teologica, mediante sillogismi, la quale soddisfa tutte le domande e le obiezioni che ci si possa porre su questo tema; precisa i termini, rende pi\u00f9 chiara e sicura la Teologia patristica grazie al metodo della Teologia scolastica e ci mette in guardia contro \u201cil pericolo dell\u2019ora presente<\/em>\u201d: la \u00abgiudaizzazione\u00bb cabalistico\/talmudista del Cristianesimo<\/em>.\u00a0<\/span><\/p>\n

Per l\u2019Aquinate \u201ccon la morte di Cristo cess\u00f2 la Vecchia Legge e inizi\u00f2 la Nuova ed Eterna Alleanza<\/em>\u201d (Somma Teologica, <\/em>I-II, q. 103, a. 3); dunque le Cerimonie dell\u2019Antico Patto \u201cnon si possono osservare dopo la morte di Cristo senza peccato<\/em>, poich\u00e9 sarebbero una professione di fede falsa nel Messia non gi\u00e0 venuto in Cristo<\/em>, ma ancora da venire\u201d (I-II, q. 103, a. 4). Inoltre \u201cla Legge Nuova<\/em> essendo Legge perfetta<\/em>, doveva essere preceduta <\/em>dalla Legge imperfetta<\/em> del Vecchio Patto<\/em>\u201d (I-II, q. 106, a. 3) e siccome \u201cla Legge Nuova<\/em> \u00e8 perfetta<\/em>, non ha bisogno di essere perfezionata<\/em>\u201d (I-II, q. 106, a. 4).\u00a0<\/span><\/p>\n

Infatti, \u201cla Legge Nuova \u00e8 Legge di perfezione<\/em>. Dunque \u00e8 diversa dalla Legge Vecchia,<\/em> che \u00e8 Legge imperfetta o<\/em> di preparazione a Cristo<\/em>\u201d (I-II, q. 107, a. 1); insomma la \u201cLegge Nuova<\/em> compie, perfezione e attua la Vecchia <\/em>perch\u00e9 d\u00e0 in atto quanto la prima prometteva<\/em> o conteneva in potenza, dando in atto la Redenzione del Messia-Ges\u00f9 Cristo<\/em>\u201d (I-II, q. 107, a. 2). Quindi, non \u00e8 vero che \u201cl\u2019Antica Alleanza non \u00e8 stata mai revocata\u201d (Giovanni Paolo II, Magonza, 17 novembre 1980) e neppure che \u201cgli Ebrei sono Fratelli Maggiori dei Cristiani nella fede di Abramo\u201d (Giovanni Paolo II, Roma, 13 aprile e 31 dicembre 1986); anzi \u00e8 vero tutto il contrario.\u00a0<\/span><\/p>\n

d. Curzio Nitoglia<\/strong><\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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