{"id":280,"date":"2024-08-19T16:10:06","date_gmt":"2024-08-19T14:10:06","guid":{"rendered":"https_3A//arcangelosanmichele.altervista.org/@p=280"},"modified":"2024-08-19T22:41:19","modified_gmt":"2024-08-19T20:41:19","slug":"messa-di-sempre-o-messa-di-paolo-vi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/arcangelosanmichele.altervista.org\/messa-di-sempre-o-messa-di-paolo-vi\/","title":{"rendered":"Messa di sempre o Messa di Paolo VI?"},"content":{"rendered":"
Matteo D’Amico con don Mauro Tranquillo<\/strong><\/span><\/p>\n Il passaggio dalla messa in latino a quella in italiano non \u00e8 stata una riforma nella Chiesa Cattolica, ma bens\u00ec una rivoluzione, che ha sovvertito completamente la teologia della santa messa cattollica, quale definita infallibilmente dal Concilio di Trento. La nuova messa, che non a caso ha visto nella sua commissione preparatoria la presenza di diversi pastori luterani, ha reso la messa simile in modo inquietante alla cena protestante. <\/span><\/p>\n In questo video, con l’aiuto di uno dei pi\u00f9 grandi esperti di liturgia in Italia, don Mauro Tranquillo, cerchiamo di capire alcuni dei pi\u00f9 importanti problemi della messa di Paolo VI, fondandoci innanzitutto sul principio “Lex credendi, lex orandi” per cui la messa esprime il dogma, deve essere espressione della fede cattolica. Un cattolico fedele non pu\u00f2 non porsi il problema della partecipazione a una messa che non esprime pi\u00f9 la messa cattolica.<\/span><\/p>\n