fides-et-ratio.i<\/a>t 21\/04\/2022<\/p>\nAutore Francesco Lamendola<\/span><\/strong><\/span><\/p>\nVolete far arrabbiare un modernista che si spaccia per cattolico o che crede di essere cattolico? Parlategli di san Pio X<\/strong>; parlategli della sua santit\u00e0, del suo rigore morale, della sua purezza, della sua azione riformatrice nella Chiesa: sar\u00e0 come agitare il classico panno rosso davanti al toro appena entrato nello spazio della corrida. Per qualche istante vi guarder\u00e0 perplesso, incredulo, come se non vi vedesse, o come se stentasse a vedervi, e vi ascolter\u00e0 come se non vi udisse, o come se non capisse quel che state dicendo; poi abbasser\u00e0 la corna, soffier\u00e0 forte dal naso e partir\u00e0 alla carica. Mai, a nessun patto, rester\u00e0 indifferente mentre voi tessete le lodi quel<\/em> papa. Neppure per un istante valuter\u00e0 obiettivamente e razionalmente qualunque cosa voi possiate dire: san Pio X<\/strong>, per lui, \u00e8 un concentrato della \u201cvecchia\u201d Chiesa, del \u201cvecchio\u201d cattolicesimo, di tutto ci\u00f2 che detesta, disprezza e odia (anche se non ammetterebbe mai di odiare qualcuno, perch\u00e9 il suo buonismo ideologico<\/strong> glielo vieta, anche di fronte a se stesso): in breve, san Pio X \u00e8 il simbolo<\/strong> di tutto ci\u00f2 che per un \u201ccattolico\u201d adulto e dialogante, ecumenico e inclusivo, rappresenta il male, il Male con la lettera maiuscola.<\/span><\/p>\nPer quel che riguarda la cultura cattolica \u201cufficiale\u201d o semiufficiale, quella che si insegna nelle Facolt\u00e0 di teologia e che si diffonde attraverso la stampa degli ordini religiosi, parlare del pontificato di san Pio X<\/strong> \u00e8 sempre qualcosa di spinoso e di poco piacevole, una fonte d\u2019imbarazzo e un ginepraio<\/strong> dal quale non si desidera altro che uscire il pi\u00f9 presto possibile, anche a costo di qualche compromesso, di qualche giravolta, di qualche mezza ammissione e di qualche mezza verit\u00e0 proferita malvolentieri, tra i denti, quasi con l\u2019aria di voler ritirare le parole che si \u00e8 appena stati costretti a\u00a0 pronunciare. Prendiamo, a titolo di esempio \u2013 ma la scelta sarebbe amplissima, addirittura sterminata – ci\u00f2 che scriveva in un dossier sui papi del XX secolo Marcello De Stefano<\/strong> sulla rivista mensile dei padri dehoniani Presenza Cristiana<\/em>, peraltro una rivista bella e ben curata\u00a0 (nr. di novembre 1988, pp. 28-29):<\/span><\/p>\nMa il pontificato di Pio X \u00e8 caratterizzato anche da un importante provvedimento che tanto ha fatto e fa discutere gli storici. Nel settembre 1907 veniva pubblicata l\u2019enciclica \u201cPascendi\u201d. Se in materia di catechesi la sua preoccupazione era quella di promuovere la diffusione della dottrina cristiana, l\u2019enciclica nasceva dall\u2019esigenza di difenderla dalle moderne eresie. E l\u2019eresia di moda era identificata col cosiddetto \u201cmodernismo\u201d.<\/em><\/span><\/p>\nAlle idee moderne che scienziati e letterati diffondevano nei loro scritti veniva rimproverato il rifiuto della trascendenza di Dio, il trionfo della coscienza soggettiva sulle verit\u00e0 oggettive e la mancanza di fede nei dogmi. Se questo, sul piano teorico, era un\u2019osservazione giusta nei confronti del modernismo in quanto tale, c\u2019\u00e8 per\u00f2 da dire che sotto la voce \u201cmodernismo\u201d si nascondeva una grande variet\u00e0 di idee e di personaggi, non tutti riconducibili alle categorie suddette. <\/em><\/span><\/p>\nLA PREOCCUPAZIONE DEL PAPA, VA DETTO, ERA SQUISITAMENTE PASTORALE<\/em>, e mirava a mettere in guardia dal diffondersi di una cultura vestita di novit\u00e0 ma, nelle sue radici, anti-cristiana. D\u2019altronde molti cattolici, che simpatizzavano per il cosiddetto \u201cmodernismo\u201d, erano animati soltanto dalla preoccupazione di avvicinare la fede cristiana alla cultura moderna. Il papa concludeva la sua enciclica con un invito alla \u201cvigilanza\u201d. Un invito accolto dai suoi pi\u00f9 zelanti collaboratori per condannare, mettere all\u2019indice, perseguitare, come moderni inquisitori, personaggi sospettati di modernismo.<\/em><\/span><\/p>\nSono soprattutto questi fatti ad aver acceso un forte dibattito, con perplessit\u00e0 davanti a questa enciclica papale, accusata di avere scavato un fossato fra il cristianesimo e la cultura del XX secolo. Resta per\u00f2 il fatto che il papa non aveva altra preoccupazione che \u201cinstaurare omnia in Christo\u201d, guidando il suo gregge come un pastore d\u2019anime, \u201cparroco del mondo\u201d.<\/em><\/span><\/p>\nIl disagio, l\u2019imbarazzo, la necessit\u00e0 di dire una cosa e anche il suo contrario, trasudano da ogni frase, da ogni riga, da ogni virgola, vorremmo dire, di questo brano di prosa; e ci\u00f2 sia detto senza alcuna malevolenza, anzi, con rispetto per la difficile condizione<\/strong> in cui si sono trovate e si trovano tuttora molte anime in questo momento di confusione, di sbandamento e d\u2019inversione dei valori, quando ci\u00f2 che fino a qualche anno fa era motivo di fierezza, diviene un passato da nascondere e quasi di cui vergognarsi.<\/span><\/p>\nSi comincia col dire che l\u2019enciclica Pascendi<\/em> \u00e8 stata un importante provvedimento<\/em> di san Pio X. L\u2019aggettivo importante<\/em> non \u00e8 compromissorio, lo si pu\u00f2 intendere sia in senso positivo che negativo. Ma naturalmente un cattolico vuol capire se si \u00e8 trattato di un provvedimento utile e necessario, oppure se \u00e8 stato in qualche modo gratuito e soprattutto sproporzionato; vuol capire se san Pio X<\/strong>, sia pure mosso dalle migliori intenzioni, non sia andato, per caso, a caccia di zanzare con il fucile per elefanti. Il pericolo, insomma, c\u2019era o non c\u2019era?<\/strong> Il modernismo rappresentava effettivamente una grave minaccia per la dottrina e per la fede dei cattolici, oppure si trattava di un insieme di idee e posizioni tutto sommato innocue, seppure, ammettiamolo, un po\u2019 imprudenti e troppo avanzate? L\u2019autore afferma che a san Pio X va riconosciuta l\u2019onesta intenzione di difendere, sul piano pastorale, la fede cattolica; e d\u2019altra parte afferma che il modernismo, scritto fra virgolette, era l\u2019eresia allora di moda. Perch\u00e9 \u201cmodernismo\u201d fra virgolette? Forse perch\u00e9 anche lui pensa, come lo pensarono e lo dissero, da subito, i detrattori di san Pio X, in realt\u00e0 non esisteva una eresia di tal nome, e paradossalmente fu proprio il pontefice, con la sua azione indiscriminatamente repressiva, a coagulare e unificare delle correnti e delle tendenze che erano, invece, alquanto diversificate? E poi, perch\u00e9 definire il modernismo come l\u2019eresia di moda<\/em>?<\/strong> Da quando in qua ci sono delle eresie che vanno di moda<\/em>? Una cosa che va di moda \u00e8 una cosa che non viene percepita come contraria alla morale pubblica e al pubblico bene: al contrario, l\u2019idea di moda si associa a quella di un fenomeno che risponde a dei bisogni sociali che, autentici o meno, sentono la necessit\u00e0 di manifestarsi alla luce del sole, ed esibiti come una bandiera. Dunque un\u2019eresia che va di moda \u00e8 una contraddizione in termini<\/strong>: o gli eretici non sanno minimamente di essere tali, oppure lo sanno, ma sono cos\u00ec arroganti e sicuri di s\u00e9, da non sentire il bisogno di nascondersi, o di edulcorare le loro idee e le loro aspirazioni. In tutti i casi, questo \u00e8 un campanello d\u2019allarme: san Pio X volle opporsi a un fenomeno, o un insieme di fenomeni e atteggiamenti, che allora \u201cerano di moda\u201d, cio\u00e8 venivano esibiti e quasi ostentati, bench\u00e9 fossero oggettivamente difformi da ci\u00f2 che la Chiesa aveva sempre insegnato. In altre parole, quando i seguaci di un\u2019eresia ostentano le proprie convinzioni, devono essere sicuri che la loro vittoria \u00e8 solo questione di tempo: altrimenti, da che mondo \u00e8 mondo, agirebbero in maniera pi\u00f9 graduale e prudente, consci che dalla dialettica fra la Chiesa e gli eretici sono questi ultimi a dover agire come una minoranza sovversiva, e quindi lontanissimi dall\u2019idea di considerarsi gli interpreti di un fenomeno di moda.<\/span><\/p>\n <\/span><\/p>\nMa quali erano le principali idee portate avanti dai modernisti?<\/strong> Eccole: il rifiuto della trascendenza di Dio, il trionfo della coscienza soggettiva sulle verit\u00e0 oggettive e la mancanza di fede nei dogmi. <\/em>Mica poco: in pratica, il rifiuto della fede cattolica e la negazione della dottrina cattolica, non in questo o quell\u2019aspetto secondario, ma nelle sue basi fondamentali. Subito dopo, per\u00f2, l\u2019autore si affretta a precisare che sotto la voce \u201cmodernismo\u201d si nascondeva una grande variet\u00e0 di idee e di personaggi, non tutti riconducibili alle categorie suddette. <\/em>\u00c8 quasi un giocare a nascondino: ma insomma, fu giusta e opportuna l\u2019azione di Pio X contro il modernismo? O fu una disgraziata caccia alle ombre, una crociata contro i fantasmi? Un colpo al cerchio, per difendere l\u2019operato del papa, o quantomeno le intenzioni del papa, e un colpo alla botte, per giustificare le buone intenzioni (soggettive) di una parte dei modernisti; e poi di nuovo un colpo al cerchio, per non aver l\u2019aria di screditare troppo la Pascendi<\/em>, che \u00e8 pur sempre \u2013 fino a prova contraria \u2013 magistero solenne, e quindi insegnamento veritiero, infallibile e non negoziabile della santa Chiesa:<\/span><\/p>\nLA PREOCCUPAZIONE DEL PAPA, VA DETTO, ERA SQUISITAMENTE PASTORALE <\/em>(la sottolineatura non \u00e8 nostra, ma del testo), e mirava a mettere in guardia dal diffondersi di una cultura vestita di novit\u00e0 ma, nelle sue radici, anti-cristiana. <\/em>Una cultura \u201cvestita di novit\u00e0\u201d ma, nelle sue radici, anti-cristiana: caspita! Non stiamo parlando, allora, di una cosa da poco, o di una cosa opinabile, a seconda delle varie interpretazioni: stiamo parlando di un attacco radicale al cuore della Chiesa e al cuore della fede dei cattolici. Ma in tal caso, certo che la Pascendi<\/em> era giustificata, anzi era necessaria, anzi era assolutamente indispensabile, e pi\u00f9 che mai urgente: non far nulla, girarsi dall\u2019altra parte e lasciare campo libero ai modernisti sarebbe stato come firmare l\u2019atto di morte, il suicidio formale della Chiesa e la distruzione della fede. Ma ecco il colpo alla botte, la lancia spezzata in difesa, se non del modernismo, di molti che \u201csimpatizzavano\u201d per esso: D\u2019altronde molti cattolici, che simpatizzavano per il cosiddetto \u201cmodernismo\u201d, erano animati soltanto dalla preoccupazione di avvicinare la fede cristiana alla cultura moderna. <\/em>Insomma: il santo padre era animato soltanto<\/em> da una viva preoccupazione pastorale, come si addice al \u201cparroco del mondo\u201d; molti modernisti, o simpatizzanti del modernismo, erano soltanto<\/em> animati da un\u2019intenzione in fin dei conti lodevole: avvicinare la fede cristiana alla cultura moderna. Una cosa da nulla: avvicinare la verit\u00e0 all\u2019errore; avvicinare la vera dottrina a un insieme d\u2019idee e di comportamenti integralmente moderni, cio\u00e8 massonici, immanentisti, relativisti e indifferentismi e perci\u00f2 radicalmente anticristiani. Cosa volete che sia; una cosuccia di poco conto!<\/span><\/p>\nCome se non bastasse, san Pio X<\/strong> ha innescato, forse non lui personalmente, per\u00f2, indirettamente, il suo modo di affrontare la questione, una vera e propria ondata repressiva di sapore antico, cio\u00e8 inquisitoriale: il suo invito alla \u201cvigilanza\u201d (sul piano pastorale) venne accolto dai suoi pi\u00f9 zelanti collaboratori per condannare, mettere all\u2019indice, perseguitare, come moderni inquisitori, personaggi sospettati di modernismo. <\/em>E dunque anche se le motivazioni della Pascendi<\/em> erano giuste sul piano pastorale, quest\u2019ultima mise in moto un meccanismo di tipo maccartista, cio\u00e8 colp\u00ec in maniera indiscriminata chiunque fosse anche solo sospettato di modernismo. E questo effetto collaterale, come oggi si direbbe, appare a molti cattolici progressisti, anche oggi, anzi oggi pi\u00f9 di ventiquattro anni fa, quando fu scritto l\u2019articolo, una cosa assai pi\u00f9 grave e pi\u00f9 deleteria dei possibili pericoli insiti nel modernismo stesso: per cui molti di essi pensano, pur se non lo dicono apertamente, per\u00f2 lo lasciano capire in tutti i modi, che la Pascendi<\/em> fu quantomeno un errore, perch\u00e9 fu un rimedio peggiore del male. Basti vedere il giudizio negativo e rancoroso che essi esprimono, o pi\u00f9 spesso adombrano, sull\u2019operato di san Pio X<\/strong>, ogni qualvolta si tratta di celebrare la chiaroveggenza e lo spirito profetico dei sacerdoti modernisti che allora vennero colpiti dalla repressione antimodernista: ne abbiamo gi\u00e0 parlato in svariate occasioni, ad esempio a proposito di don Giuseppe Lozer<\/strong>, che ai primi del \u2018900 era parroco a Torre di Pordenone (vedi l\u2019articolo Quei cattolici piccoli e rancorosi che non sopportano la canonizzazione di Pio X<\/em>, pubblicato sul sito dell\u2019Accademia Nuova Italia il 25\/01\/18).<\/span><\/p>\nAltro colpo alla botte: Sono soprattutto questi fatti ad aver acceso un forte dibattito, con perplessit\u00e0 davanti a questa enciclica papale, accusata di avere scavato un fossato fra il cristianesimo e la cultura del XX secolo.<\/em> E si noti l\u2019uso prudenziale della formula impersonale: non si dice che la Pascendi<\/em> ha scavato un fossato ecc., ma che essa \u00e8 stata accusata (e da chi, poi? dai neomodernisti travestiti da cattolici) di aver scavato un fossato fra il cristianesimo e la cultura del XX secolo. E subito dopo, l\u2018ennesimo colpo al cerchio, tanti per ristabilire un equilibrio: Resta per\u00f2 il fatto che il papa non aveva altra preoccupazione che \u201cinstaurare omnia in Christo\u201d, guidando il suo gregge<\/em>, ecc. Come dire: si deve capirlo, bisogna scusarlo, perch\u00e9 dopotutto voleva \u201csolo\u201d instaurare omnia in Christo<\/em>.<\/span><\/p>\nChe cosa concludere, a questo punto? Pare quasi che la lotta antimodernista di san Pio X sia stata il frutto di un grande equivoco<\/strong>, di uno spiacevole malinteso: infatti erano tutti, gli uni e gli altri, pieni di buone intenzioni: n\u00e9 i modernisti volevano davvero portare la fede fuori dai binari, n\u00e9 il papa voleva davvero accanirsi contro delle anime belle, quantunque forse un po\u2019 imprudenti. Che peccato! Tante buone intenzioni, da una parte dall\u2019altra, per giungere a un risultato cos\u00ec triste: lo scontro senza quartiere, la denigrazione reciproca. E pensare che sarebbe bastata solo un po\u2019 di buona volont\u00e0, un po\u2019 di apertura e di senso della misura! Gi\u00e0. Pare quasi di ascoltare una favola triste: triste, ma a suo modo romantica. E si finisce per crederci, dato che in tal modo si evita di fare i conti con il nocciolo della questione: che non \u00e8 stato un malinteso, ma una pericolosissima eresia<\/strong>.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"fonte fides-et-ratio.it 21\/04\/2022 Autore Francesco Lamendola Volete far arrabbiare un modernista che si spaccia per cattolico o che crede di […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":1078,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[39,65],"tags":[50],"avopt_banners_inside_post":true,"avopt_banners_on_page":true,"av_copy_from":"","av_sharing_message":"","av_sharing_allowed":true,"av_sharing_on":{"fb":[],"tw":[]},"av_allow_affiliate_banner":false,"av_allow_affiliate_multi_banner":false,"av_post_rating":true,"av_have_post_rating_value":false,"spellchecker_performed_today":false,"yoast_head":"\n
San Pio X e il modernismo, come li vedono oggi - San Michele Arcangelo<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n