Riflessioni sui venti misteri del Santo Rosario
• FONTE del testo: Mons COSTANTINO DI BRUNO
MISTERI GLORIOSI • o della GLORIA
1. La risurrezione di Gesù
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.
Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro:
“Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto (Gv 20,1-31).
Breve riflessione
Pietro e Giovanni, avvisati da Maria di Magdala, corrono al sepolcro. Vedono. Credono che Gesù è risorto. Se ne vanno. La loro è una fede dottrinale. È una verità per Gesù. Ancora non è la loro verità.
Maria invece cerca Gesù. Lo vuole trovare. Toccare. Se è ancora morto, prepararlo per una degna sepoltura.
A Lei non interessa né la verità della morte né la verità della vita. Lei vuole vedere Gesù ad ogni costo. Il suo cuore troverà la pace solo dopo aver trovato Gesù. Ma anche ciò che viene dopo, nel Cenacolo, deve essere letto alla luce della fede di Maria di Magdala. Non basta aver visto il Signore. Non è sufficiente aver ricevuto la missione e neanche che siano stati colmati di Spirito Santo. Gesù deve essere cercato ogni giorno, ogni ora, ogni istante. Lui deve essere più che l’aria che si respira. Il discepolo non può vivere senza cercare perennemente, in modo ininterrotto Gesù.
Lui deve essere più che la sua stessa anima, più che il suo cuore. Il giorno che Gesù è il Gesù di ieri e non più il Gesù di oggi, Lui non è più il Gesù vero. Maria di Magdala è questa verità e la sua fede deve essere la nostra fede, la sua ricerca la nostra ricerca. Gesù per lei è più che la sua stessa vita.
Domande
La mia fede in Cristo Gesù è simile alla fede iniziale di Pietro e Giovanni? Sono soddisfatto perché sono a Lui consacrato e questo mi basta? Quanto la fede in Cristo cambia la mia vita? Il mio Cristo nel quale credo è il Cristo di ieri, l’altro ieri, un anno fa, oppure è il Cristo che oggi ho cercato e che domani dovrò cercare ancora, perché Lui sia sempre vivo nel mio cuore e dinanzi ai miei occhi. Vivo nello spirito di ricerca di Maria di Magdala? Avverto nel cuore l’esigenza di incontrare Cristo? Chiedo allo Spirito Santo che ogni giorno me lo mostri tutto nuovo? Chiedo alla Madre di Gesù che lo partorisca ogni giorno nel mio cuore? So che se cammino con un Cristo vecchio, tutta la mia vita sarà vecchia, sterile, vuota? Ma io credo veramente nella risurrezione di Gesù? O per me è un mistero che interessa solo Gesù Signore? Quanto vive Cristo risorto in me? Quanto io vivo in Cristo risorto? La sua risurrezione cambia la mia vita?
Preghiera di proponimento
Signore Gesù, sei risorto. Non permettere che io viva solo una fede razionale, scientifica, astratta, come verità che riguarda te e non riguarda me. Fa che io creda nella tua risurrezione risorgendo ogni giorno con te come essere spirituale e morendo come essere carnale, spogliandomi dei vizi che tengono prigioniero il corpo in un carcere di peccato e indossi le tue sante virtù che liberano l’anima e lo spirito perché possano compiere solo la tua volontà. Solo risorgendo ogni giorno in te, mostrerò al mondo la bellezza della tua risurrezione.
2. L'ascensione di Gesù al Cielo
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre,
«quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra». Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo» (At 1,1-11).
Breve riflessione
Gesù è Dio in principio presso Dio. Si fa vero uomo rimanendo vero Dio. Assume la carne e compie il percorso della vita crescendo di grazia in grazia e di sapienza in sapienza fino a divenire sulla croce olocausto consumato dal fuoco del suo amore per il Padre suo. Oggi sale in cielo portando non la carne assunta nel seno della Madre sua, ma trasformata in luce per opera dello Spirito Santo. Nel Battesimo il cristiano diviene corpo del suo corpo e in questo corpo, con esso e per esso, deve iniziare il cammino per la trasformazione della sua carne in spirito, luce, verità, amore, verità, sapienza. La carne deve divenire corpo santissimo di Cristo, per manifestare la stessa vita di Cristo.
Solo con il fuoco dell’amore di Cristo nel cristiano, il percorso potrà essere completato. Oggi Gesù può dire al Padre: “Missione compiuta. Mi hai dato un corpo di carne, l’ho trasformato in corpo di luce, di spirito, di vita eterna”.
Domande
Posso io dire che sto compiendo la mia missione? Sto divenendo nel mio corpo vera manifestazione del corpo di Cristo, della sua sapienza, grazia, amore, verità, giustizia, obbedienza, umiltà, mitezza?
Quanti ritardi sto accumulando nella conformazione a Cristo della mia vita? Ma credo che il Padre dei cieli, nello Spirito Santo, mi ha affidato in Cristo, per Cristo, con Cristo, una missione particolare da portare a compimento? Se morissi in questo istante, potrei dire al Padre come Gesù Signore: “Padre, la missione da te affidatami è stata portata da me a compimento?”. Lo so che se la missione non viene portata a realizzazione perfetta, non ci sarà posto per me nel Paradiso perché in esso si entra nella luce senza alcuna ombra? Ma so anche che se è del tutto fallita non ci sarà posto per me nel Paradiso per l’eternità? Sono pronto a iniziare da oggi stesso a dare vita alla missione, finora vissuta nella pigrizia e spesso anche nell’accidia? So che da oggi la missione di Gesù è stata posta interamente nelle mie mani? So che se io evangelizzo il mondo sarà evangelizzato? So anche che se io non evangelizzo, il mondo mai potrà evangelizzarsi? Ma io sto evangelizzando il mondo per
condurlo a Cristo?
Preghiera di proponimento
Signore Gesù, metti nel mio cuore lo stesso fuoco d’amore che prima ha consumato la tua anima nella perfetta, piena, perenne obbedienza al Padre tuo e che poi ha reso la tua carne cenere, perché da essa il Signore ti trasformasse in luce. Fa’ che per il tuo amore, si compia in me il tuo stesso percorso: giungere trasformato in luce nella luce eterna. Senza il tuo amore, attinto giorno dopo giorno nel tuo cuore, nessun percorso si compie e la dissolutezza del corpo, non governato dalle virtù, trascina l’anima nella perdizione. Signore, liberami dal fallimento della mia vita che è anche fallimento e tradimento di te e della tua missione.
3. La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.
Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.
Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio». Tutti erano stupefatti e perplessi, e si chiedevano l’un l’altro: «Che cosa significa questo?». Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di vino dolce» (At 2,1-13).
Breve riflessione
Gesù viene colmato di Spirito Santo dopo il battesimo nel Fiume Giordano e fa della sua vita una purissima obbedienza al Padre suo. Nello Spirito Santo conosce ciò che il Padre vuole e nello Spirito sempre compie ogni cosa non solo secondo la verità del Padre, ma anche secondo le sue divine modalità. Non c’è nessuna autonomia in Gesù, né nella verità, né nelle opere, né nei pensieri, né nelle modalità. Egli fa sempre cosa, dove, quando, come il Padre gli comanda. Oggi lo Spirito Santo scende sugli Apostoli. Per loro tramite dovrà essere dato ad ogni altro uomo, nel pentimento, nella conversione, nella più pura accoglienza della Parola e nell’ascolto della divina volontà. Quando lo Spirito di Dio ha operato in Cristo, dovrà operarlo in essi. È lo Spirito Santo che libererà quotidianamente il cuore dalla prigionia che lo incarcera in se stesso e lo apre al compimento della volontà del Padre secondo le sue modalità. Nel momento in cui il discepolo non ascolta lo Spirito, smette di essere missionario di Cristo Gesù. Diviene missionario non della verità e della carità di Cristo, ma della sua falsa verità e falsa carità.
Domande
Sono io missionario di me stesso, della mia falsa verità e falsa carità? Quanto nelle mie opere, pensieri, desideri viene dallo Spirito Santo e quanto invece viene dal mio cuore? So che per ascoltare lo Spirito del Signore devo crescere in sapienza e grazia come Gesù Signore? So che ogni vizio mi rende sordo allo Spirito di Dio e mi fa pronto per ascoltare il principe del male? La mia missione è obbedienza al come, quando, dove, cosa il Signore mi comanda? La mia obbedienza allo Spirito è sempre pronta e immediata? Ma io voglio obbedire allo Spirito? Se vivo nel peccato, nelle imperfezioni morali so che non voglio obbedire?
Preghiera di proponimento
Spirito Santo del Padre e del Figlio, vieni nel mio cuore. Trasformalo in cuore di carne capace di amare. In esso porta il cuore di Gesù e della Madre sua, perché solo con essi si può ascoltare il Padre
che parla attraverso di Te e indica la missione da portare a compimento. Con i tuoi santi doni, opera la conformazione piena a Cristo Gesù, perché in Lui, con Lui, per Lui possa dire sempre sì a Dio e trasformare in vita per il mondo ogni Parola di salvezza e redenzione. Nella tua comunione fammi verità e carità di Cristo Gesù per la redenzione di molti cuori.
4. L'assunzione di Maria Vergine al Cielo
«Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica. Affinché poi questa Nostra definizione dell'assunzione corporea di Maria vergine al cielo sia portata a conoscenza della chiesa universale, abbiamo voluto che stesse a perpetua memoria questa Nostra lettera apostolica; comandando che alle sue copie o esemplari anche stampati, sottoscritti dalla mano di qualche pubblico notaio e muniti del sigillo di qualche persona costituita in dignità ecclesiastica, si presti assolutamente da tutti la stessa fede; che si presterebbe alla presente, se fosse esibita o mostrata. A nessuno dunque sia lecito infrangere questa Nostra dichiarazione, proclamazione e definizione, o ad essa opporsi e contravvenire. Se alcuno invece ardisse di tentarlo, sappia che incorrerà nell'indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati apostoli Pietro e Paolo (Dato a Roma, presso S. Pietro, nell'anno del massimo giubileo 1950, 1°
novembre, festa di tutti i santi, nell'anno dodicesimo del Nostro pontificato - Noi PIO, vescovo della chiesa cattolica, così definendo abbiamo sottoscritto).
Breve riflessione
La Vergine Maria è piena di grazia fin dal primo istante del suo concepimento perché il Signore ha voluto manifestare in Lei tutta la potenza, la forza, la grandezza, l’altezza, la profondità, la larghezza della sua misericordia. La Madre di Gesù è associata alla gloria del Figlio nei cieli eterni, perché visse con il Figlio, per il Figlio, nel Figlio tutto il mistero della sua obbedienza, del suo dolore, della sua croce. Lei è nella più alta gloria del Cielo perché sulla terra è stata schiacciata come Gesù Signore sotto il potente peso del peccato del mondo che anche Lei ha portato con amore, per amore. Cristo e la Madre, anche se per differente sacerdozio, sono una sola croce e un solo olocausto. Oggi, pur nella differenza della gloria, della luce, della missione, sono nella gloria del Cielo in corpo e anima. Si compie in Maria ciò che si è compiuto in Cristo. “Per crucem ad lucem”. “Per la croce alla luce, per il dolore alla gioia, per l’umiliazione all’esaltazione” . La gloria di Maria è anche il frutto della obbedienza sempre pronta ad ogni comando del suo Dio e Signore. Senza obbedienza non c’è gloria.
Domande
So che nella disobbedienza a Dio non ci sarà gloria per me nei cieli eterni? Quanto nella mia vita è obbedienza ai Comandamenti, alla Beatitudini, all’ascolto di ogni Parola e mozione dello Spirito Santo. So che ogni vizio rallenta l’obbedienza? So che il peccato mi taglia fuori da ogni ascolto del mio Signore? Cosa faccio per liberarmi da vizi e peccati? Credo nei sacramenti, vie attraverso le quali tutta la potenza della grazia di Dio si riversa nella mia anima? Ma io credo nella grazia di Dio? Credo nella gloriosa risurrezione? Attendo questo momento nella fede?
Preghiera di proponimento
Vergine Maria, Assunta in cielo in corpo e anima, metti nel mio cuore il tuo stesso desiderio, la tua
volontà di fare della tua vita una ininterrotta obbedienza al tuo Signore. Fa che ogni giorno anch’io possa dire al Signore: “Avvenga per me secondo la tua parola” . Fa’ che mai vi sia in me un calo di fede nella beata speranza della gloria futura e che possa camminare verso di essa con la tua stessa purezza di cuore e di mente, nella libertà da tutte le cose della terra. Fa’ che faccia della mia vita un cammino verso il cielo, contemplando la tua gloria.
5. L'incoronazione di Maria Vergine
Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli. Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza, e non hanno amato la loro vita fino a morire. Esultate, dunque, o cieli e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è disceso sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo» (Ap 11,19-12,18).
Breve riflessione
La Vergine Maria è la Creatura elevata da Dio al sommo della gloria. Lei è posta sopra tutti i cori degli Angeli ( Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Virtù, Potenze, Principati, Arcangeli, Angeli), sopra i Patriarchi, i Profeti, gli Apostoli, i Martiri, i Confessori della fede, le Vergini, ogni altro Santo. A Lei si sottomette ogni potenza infernale. Il Signore ha disposto che Lei fosse Regina del Cielo e della terra. Sopra la Madre del Signore vi è solo il Signore nel suo mistero eterno di unità e trinità. Alla Vergine Maria manca solo l’eternità e la divinità. Ogni altra grazia, potenza, onore, gloria, dominio le sono stati donati. Tutto questo anche a motivo del martirio dell’anima che ha trafitto il suo cuore tutto pervaso di amore per il suo Dio. Questa è la Madre di Dio e questa la sua gloria immortale che durerà per i secondo eterni.
Domande
Quanto in me c’è di partecipazione alle sofferenze e alla croce di Gesù Signore? So che ogni sofferenza offerta in olocausto, in sacrificio al Signore produce due frutti divini: converte i cuori a Cristo, e nella fede nel suo Vangelo, prepara una grande gloria eterna per l’anima e per il corpo? So che più mi libero dal peccato e più divengo obbediente al Signore, per me vi sarà una grande gloria nel cielo ad attendermi? Ma io lavoro per la gloria del cielo, oppure consegno i miei giorni alla gloria effimera della terra? So che se dimentico il cielo, la terra mi terrà prigioniero e mi consumerà nelle sue frivolezze di peccato per tutti i giorni della mia vita? Possiedo una chiara visione delle realtà ultime? Mi lascio ingannare da tutti i pensieri falsi che proclamano che il Paradiso è per tutti, senza bisogno di alcun impegno da parte nostra?
Preghiera di proponimento
Vergine Maria, metti nel mio cuore un forte desiderio del Cielo e ponimi sulla giusta via dell’obbedienza ad ogni Parola di Gesù perché lo si possa raggiungere. Non permettere che mi lasci attrarre dalla parola dei molti falsi profeti che dichiarano che la gloria del cielo è per tutti e che l’inferno è vuoto. Tu mi aiuterai, Madre Santa, e io camminerò con te verso la gloria eterna.