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Riflessioni sui venti misteri del Santo Rosario
• FONTE del testo: Mons COSTANTINO DI BRUNO
MISTERI GAUDIOSI • o della GIOIA

1. L'annunciazione dell'Arcangelo Gabriele a Maria Vergine
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo.
L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.
Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei (Lc 1,26-38).
Breve riflessione
Il Signore crea ogni uomo per un fine. Un tempo si diceva: “Per conoscerlo, amarlo, servirlo in questa vita e poi goderlo nell’altra, in Paradiso” . Il Signore si ama e si serve secondo la sua volontà. Si ama e si serve secondo i suoi progetti. Maria e Giuseppe hanno un loro progetto. Sono fidanzati. Presto vi saranno le nozze. Irrompe il Signore nella loro vita ed essa si trasforma, diviene purissima obbedienza ad un suo comando esplicito di amore. Così la risposta di Maria alla Parola dell’Angelo:
“Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. Di Giuseppe si dice: “Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’Angelo del Signore e prese con sé la sua sposa” . Maria e Giuseppe: immediata obbedienza a Dio. Il Signore può realizzare il suo mistero di salvezza e di redenzione. Il Figlio suo, il Verbo Eterno, può divenire uomo per portare sulla terra la grazia e la verità.
Domande
Tra la Parola di Dio da me ascoltata e la mia obbedienza ad essa quanto tempo passa? Un mese, un anno, due, tre quattro, dieci, una vita? Quante volte la Parola è rimasta senza alcuna obbedienza?
Mi sono qualche volta impegnato a ridurre i tempi di obbedienza? Quanto ritardo c’è ancora da smaltire perché la mia obbedienza sia immediata ad ogni Parola del Signore? Ma voglio obbedire al Signore? Oppure l’ascolto della sua Parola neanche più mi interessa? Frequento con amore la catechesi? Ascolto con diligenza le omelie? Leggo ogni giorno una pagina di Vangelo? Mi consulto con il Padre spirituale? Ma voglio cercare la Volontà di Dio?
Preghiera di proponimento
Vergine Maria, Madre della Redenzione, ottienimi dal Figlio tuo, nello Spirito Santo, un cuore docile e
umile, perché sappia sempre ascoltare ogni Parola che esce dalla bocca di Dio e dare ad essa una pronta, immediata obbedienza per tutti i giorni della mia vita.

2. La visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua (Lc 1,39-56).
Breve riflessione
La Vergine Maria è piena di grazia. Il Signore è con Lei. Il Figlio di Dio è carne dalla sua carne, carne della sua carne nel suo seno verginale. Lo Spirito Santo si è posato su di Lei con la potenza dei suoi sette doni: “Sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, conoscenza, pietà, timore del Signore”. Lei è vera nuova arca dell’alleanza. Lo Spirito Santo vuole essere portato da Lei, nella casa di Zaccaria. Lei porta lo Spirito, lo Spirito porta Lei. Lo Spirito vuole donarsi attraverso di Lei in quella casa. La Vergine Maria diviene così modello, esempio di ogni futuro discepolo di Gesù: portato dallo Spirito e portatore di Lui. Lo Spirito di Dio portato, donato, versato, compie Lui ogni cosa. Diviene Spirito di profezia in Elisabetta. Spirito di fortezza in Giovanni il Battista. Spirito di Preghiera nella Madre di Dio. Lui, attraverso la bocca di Lei, canta le grandi cose fatte dall’Onnipotente per Maria, ma anche il suo vero agire nella storia.
Domande
Sono pieno di grazia? Il Signore è con me? Lo Spirito Santo abita con potenza nel mio cuore? Amo Cristo Gesù fino a farlo divenire corpo del mio corpo per essere io corpo nel suo corpo e del suo corpo? La Madre di Gesù occupa un posto speciale nella mia vita? Che relazione vivo con Angeli e Santi? Sento la mozione dello Spirito Santo? Quando mi reco in qualche parte, vado con la profonda convinzione che è lo Spirito che mi manda perché vuole essere portato da me in quel luogo per operare prodigi di conversione e di profezia? Oppure la mia presenza è vuota di Lui e in più è assente, svogliata, vissuta solo con il corpo?
Preghiera di proponimento
Vergine Maria, Madre della Redenzione, ottienimi da Cristo Gesù la grazia della presenza piena dello Spirito del Signore nel mio cuore e nella mia anima, nei miei pensieri e desideri, nella mia volontà,
assieme all’altra grazia di un profondo convincimento nel cuore che lui vuole essere portato da me in ogni luogo dove lui mi porta perché è lì che lui desidera operare le meraviglie della salvezza del Padre. Fa’ che mai dimentichi che Lui porta me perché io porti Lui. Lui manda me perché è Lui che deve andare attraverso me, in me, per me.

3. La nascita di Gesù
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra.
Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro (Lc 2,1-21).
Breve riflessione
Maria e Giuseppe obbediscono non solo a Dio con pronta e immediata obbedienza, ma anche all’uomo. L’uomo vuole che essi si rechino a Betlemme e loro lasciano Nazaret e si mettono in cammino. Anche alla storia Maria e Giuseppe obbediscono. La storia offre loro una umile grotta nella quale trovare alloggio e rifugio perché il Figlio di Dio venga al mondo e loro obbediscono con grande amore e riconoscenza, benedicendo e lodando il Signore per la sua grande misericordia. Anche i pastori ascoltano l’Angelo che li manda a Betlemme e loro con immediata obbedienza vi si recano, portando a quella gente il conforto della verità del mistero che stava compiendosi sotto i loro occhi.
Ogni vita, dell’anima, dello spirito, del corpo, della storia, del tempo, dell’eternità nasce dall’obbedienza di queste persone. Ognuno per la sua parte coopera alla grande opera di salvezza che Dio ha decretato di realizzare per il mondo.
Domande
Quanto sono io obbediente agli uomini e quanto alla storia che Dio prepara per me? So che è dalla mia obbedienza che il mistero di Cristo Gesù è conosciuto e reso operante nel tempo, in mezzo agli uomini? Quante volte mi sono ribellato alla storia che il Signore ha preparato per me, storia nella quale Lui vuole che io manifesti la sua salvezza, la sua redenzione, la sua vita? Sono perennemente pieno di Spirito Santo, il solo che mi dona l’intelligenza per comprendere e la forza per accogliere? So che il rifiuto dell’obbedienza alla storia è frutto di una carenza di Spirito nel mio cuore? Quanto mi impegno perché lo Spirito viva in me in pienezza di luce?
Preghiera di proponimento
Vergine Maria, Madre della Redenzione, fa’ che lo Spirito di Dio cresca senza misura nel mio cuore.
Con esso forte, obbedirò agli uomini e alla storia e manifesterò la salvezza di Dio nel mondo.
Un’altra grazia ti chiedo, Madre santa: donami il tuo amore per l’obbedienza ad ogni avvenimento che il Signore prepara per me oggi, domani, sempre. Con la tua perenne e ininterrotta intercessione, Madre di Dio, l’obbedienza diviene facile e ogni amore possibile.

4. La presentazione di Gesù al Tempio
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.
Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui (Lc 2,22-40).
Breve riflessione
La prima obbedienza di Maria e Giuseppe è stata alla Parola di Dio manifestata loro per mezzo dell’Angelo del Signore. La secondo obbedienza è stata alla volontà di Dio, manifestata per mezzo della legge degli uomini e dalla storia. Ma queste due obbedienze non sono ancora tutto. Ne manca una terza: quella data da ogni prescrizione della Legge scritta del Signore. Anche la Legge scritta va osservata in ogni suo minimo precetto con pronta e immediata obbedienza. Senza questa obbedienza non c’è cammino nella santità, perché la santità è data da questa obbedienza ed è per questa obbedienza che si potrà obbedire alle altre due: alla Parola attuale di Dio, agli uomini, alla storia. In questa obbedienza alla Legge scritta Maria e Giuseppe sono fedelissimi. Nulla per essi rimane inosservato. Tutto viene compiuto. Tutto realizzato non solo con il corpo, ma anche con il cuore, la mente, le forze, i desideri, la volontà.
Domande
Qual è la mia osservanza della Legge scritta? Osservo con coscienza delicata i Dieci Comandamenti sia nella loro parte negativa di divieto che nella parte positiva che è sommo rispetto di Dio, degli uomini, del tempo, delle cose? Faccio delle Beatitudini il mio vero stile di vita? Mi impegno ad osservare tutto il Discorso della Montagna con lo stesso Spirito con il quale Gesù lo ha dettato per noi e vissuto interamente nella sua carne? Riguardo alla mia lingua è sempre pura in ogni parola, santa in ogni affermazione, perfetta in ogni dichiarazione? Ho il desiderio di essere fedele sempre anche ai più piccoli precetti della Legge del mio Dio?
Preghiera di proponimento
Vergine Maria, Madre della Redenzione, solo con il tuo cuore, la tua volontà, i tuoi desideri si può obbedire secondo verità e in pienezza di amore alla Legge del nostro Dio. Vieni con tutta la tua potenza di conoscenza, luce, verità, amore, prenditi il mio spirito e la mia anima e rendili obbedienti alla Legge come tu lo sei stata per tutti i giorni della tua vita. Senza l’obbedienza alla Legge il cuore è di pietra, lo spirito di rame e mai potrà obbedire alla voce del suo Dio.

5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio
I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (Lc 2,41-52).
Breve riflessione
Gesù è a Gerusalemme in obbedienza alla Legge del Padre suo: “Tre volte all’anno ogni tuo maschio si presenterà davanti al Signore, tuo Dio, nel luogo che egli avrà scelto: nella festa degli Azzimi, nella festa delle Settimane e nella festa delle Capanne” (Dt 16,16). Gesù non è solo dalla Legge scritta.
Nella comunione dello Spirito Santo, nel quale cresceva in sapienza, età e grazia, è sempre dalla volontà attuale del Padre suo. Il Padre parla e Lui ascolta. Il Padre comanda e Lui all’istante obbedisce. Il Padre gli dice si recarsi nel tempio e Lui si reca nel tempio. Non gli dice di avvisare Maria e Giuseppe e Lui non li avvisa. La voce del Padre è la sua unica e sola legge nella quale vivere.
Questa obbedienza causa angoscia nel cuore di Maria e di Giuseppe. Dio la permette perché Essi comprendano che da questo istante Gesù è solo dalla sua divina volontà, che è prima di ogni altra obbedienza. Le altre non sono escluse.
Domande
Qual è la mia relazione con la Legge del Signore? I Dieci Comandamenti vengono da me osservati?
Quale posto assegno al Terzo Comandamento che vuole che il “Sabato” venga santificato assieme gli altri giorni che il Signore ha riservato alla sua gloria? Quale Comandamento ho cancellato dal mio cuore e dalla mia mente? So che solo nell’obbedienza alla Legge di Dio ogni giorno mi formo come vero uomo? Ascolto il Signore quando mi manifesta una sua attuale volontà? Quante volte ho fatto il sordo, il cieco, il muto? Quante volte come Paolo “ho ricalcitrato contro il pungolo” per non obbedire?
Vivo in obbedienza al carisma dello Spirito Santo il mio ministero ordinato e non ordinato?
Preghiera di proponimento
Vergine Maria, Madre della Redenzione, tu conoscevi la fedeltà di tuo figlio ad ogni tuo desiderio. Tu ancora però non conoscevi che il Padre in ogni momento avrebbe potuto manifestargli la sua volontà. Sei partita. Sei ritornata. Lo hai trovato mentre stava obbedendo al Padre suo. Non hai compreso la sua risposta. Hai pregato per comprenderla. Madre di Dio, a te chiedo una grazia: aiutami ad obbedire al Signore in ogni mozione del suo Santo Spirito. Fa’ che per la mia obbedienza si manifesti la gloria del Signore. Nel tempio hai visto la gloria di Dio su Gesù e hai gioito.
Contemplare questa gloria è valsa la tua grande angoscia.   
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