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Voce narrante • SILVIA CANEPARO

Anno 2017
110. Dio vuole la circoncisione dei cuori e di fronte ai ministri boriosi che ostentano sapienza prende dei 'laici' che - pur essendo umili ed ignoranti - diventano 'sapienti' per ispirazione diretta di Dio che li istruisce.

Faccio seguito al mio precedente Pensiero n° 109. Le quattro dimore dell'Aldilà. Paradiso, Inferno, Purgatorio e Limbo.

Paolo aveva detto nei versetti precedenti1 che ciascuno sarebbe stato giudicato secondo le sue opere e che quindi alla fine della vita sarebbero periti, cioè sarebbero finiti all'Inferno, sia coloro che hanno voluto peccare senza aver conosciuto la Legge divina (e cioè i pagani), sia a maggior ragione coloro che - pur conoscendola - avranno peccato: questi ultimi infatti saranno condannati in forza di quella stessa Legge da essi ben conosciuta ma che essi non hanno voluto rispettare.
L'Apostolo delle Genti, nei versetti di cui alla nota in calce2, sviluppa ora qui il suo pensiero.
Egli dice che per poter essere dei 'giusti' non basta limitarsi ad ascoltare gli insegnamenti divini ma bisogna volerli anche mettere in pratica rispettando nei fatti la Legge.3
Paolo precisa dunque che quando i pagani, privi della conoscenza della Legge, fanno 'naturalmente' quelle cose che la Legge impone, è come se essi fossero 'Legge' a se stessi, per cui dimostreranno di averla nel loro cuore, fatto di cui Gesù Cristo terrà conto nel momento del Giudizio particolare alla loro morte.
Al contrario, chi conoscesse bene la Legge divina, insegnandola magari anche agli altri ma poi non praticandola, allora costui è doppiamente colpevole non solo perché si prende gioco di Dio, ma anche perché con questo suo cattivo esempio egli dà scandalo inducendo gli altri ad allontanarsi da Dio quando non anche a 'bestemmiarlo'.
Fatta questa premessa, aggiungo che lo Spirito Santo approfondisce ora l'argomento in questa Sua lezione.4
Egli attira l'attenzione sul fatto che vi sono due tipi di circoncisione, cioè due tipi di 'patto di fedeltà' dell'uomo a Dio.5
Il primo è quello ebraico di circoncisione fisica, il secondo è quello morale, o meglio spirituale.
Ora - dice lo Spirito Santo - se un incirconciso, cioè un Gentile o pagano che sia, rispetta quelli che sono i precetti della Legge, costui viene salvato anche essendo un pagano.
Infatti non è la circoncisione esteriore, cioè fisica, quella che salva ma quella del cuore, cioè dello spirito, rappresentata dal volere rispettare la Legge di Dio pur senza conoscerla.
Molti danno l'impressione esteriore di essere 'circoncisi', cioè fedeli a Dio, ma in realtà non lo sono nel segreto del cuore nel quale - continua lo Spirito Santo - tutti coloro che abitano in Cielo sanno leggere e vedono i serpenti che vi si annidano.
Anzi, ai loro sette serpenti della triplice concupiscenza, se ne aggiunge un ottavo: quello della ipocrisia e del tradimento della fiducia riposta in loro dagli altri uomini.
E mentre Dio sarà misericordioso verso coloro che - assaliti e indotti al peccato da Satana - sono pur sempre volenterosi di operare il bene, Egli sarà inflessibile e rigoroso con gli ipocriti, a maggior ragione se sacerdoti, religiosi, profeti, voci e allievi di Dio.
Gli scandali provocati da questi ultimi - continua lo Spirito Santo - sono infatti proporzionali al loro 'status' e sono tali sia da disgustare i giusti che a dar fiato alle trombe di coloro che - odiando Dio - ne approfittano per denigrarlo ulteriormente.
La Fede in tal maniera muore in molti e la Chiesa ne riceve danni incalcolabili.
Questi scandali vengono infatti presi a pretesto per dire che se questi 'ministri' fossero veramente ministri di un Dio davvero esistente, Egli non li permetterebbe e dunque Dio non esiste, come - conseguentemente - non esiste neppure una vita eterna dopo la morte del corpo e come non hanno alcun valore i Sacramenti, e così via…
Dio allora - di fronte a questi ministri boriosi che ostentano sapienza ma non la praticano - prende dei 'non religiosi', cioè dei 'laici' che - rispetto ai religiosi - si potrebbero definire come dei 'gentili'.
Dio - continua ancora lo Spirito Santo - li prende e li ispira per cui essi, pur non essendo umanamente e per studio dei 'sapienti' - lo diventano per ispirazione diretta di Dio.
Costoro sono i profeti, le 'voci' di Dio, numerosi nei secoli ed ancor più oggi.
Essi - laici in mezzo al popolo ormai confuso e che ha perso di vista gli insegnamenti divini a causa dei cattivi maestri - diventano dei 'nunzi' del Signore: le 'voci', appunto.
Essi possono essere 'nunzi di Dio' con il loro esempio, come pure con le loro parole.
Essi troveranno tanti nemici pronti a far loro guerra, ma Dio li avrà temprati avendoli 'provati' come l'argento.
Essi, oggi, sono i nuovi profeti, gli araldi del Signore, un Signore che giunge, come il Sole che sorge da Oriente per iniziare il suo cammino verso Occidente.
Essi continuano a diffondere il Vangelo, quello che annuncia il Regno di Dio, essi sono i nuovi 'evangelisti': nuovi - attenzione - non perché propugnino un nuovo Vangelo ma perché - ispirati da Dio e spiegandolo - aiutano a capirlo meglio nelle sue sfumature e profondità.
Paolo - conclude lo S.S. - è stato appunto uno di questi fin dall'inizio.
Essi sono i 'piccoli', gli umili, che Dio proprio per questo ha fatto 'grandi'.
Mi ha molto colpito il parallelo fatto dallo Spirito Santo valtortiano tra coloro che  pur pagani, cioè ignoranti sulla religione vera, praticano il bene e coloro che pur conoscendo a menadito la Legge ed anzi 'boriosamente' insegnandola ostentando la loro 'sapienza', non la mettono in pratica dando per di più un grave scandalo a chi li osserva.
I pagani verranno premiati mentre i cristiani - a maggior ragione se sacerdoti, religiosi, profeti, voci e allievi di Dio - verranno puniti.
Il Giudizio di Dio sarà per loro severissimo non solo perché costoro procurano grave danno alla Chiesa ma anche perché essi sono ipocriti anche nei confronti di Dio che invece legge nei loro cuori.
La 'sapienza' di costoro - non più illuminati da Dio - non è 'fieno' nutriente ma paglia, buona per il fuoco o per la stalla.
Si fa un gran parlare della Apostasia, cioè dell'abbandono della Fede e della Tradizione bimillenaria della Chiesa da parte dei normali 'fedeli' nonché di non pochi religiosi, talché i seminari ne risultano ormai svuotati.
È oggi facile rendersene conto, in particolare osservando la televisione, leggendo i giornali e molti libri editoriali che dissacrano Gesù, nonchè vagliando le opere di certi teologi 'moderni' (cosiddetti 'di grido' e che vanno per la maggiore), opere fatte studiare anche nei Seminari ormai da decenni e che hanno grande responsabilità nell'avvenuta caduta delle vocazioni proprio perché hanno privato la religione cattolica dei grandi ideali per credere, offrendo interpretazioni religiose razionaliste, positiviste e … demitizzanti.
Le verità cristiane vengono infatti sempre più presentate come 'simboliche', il Vangelo viene svuotato di contenuti reali, i miracoli vengono considerati come frutto di una 'mitizzazione', l'istituzione dell'Eucarestia nell'Ultima Cena viene considerata anch'essa un simbolo, la Resurrezione - non mi stancherò mai di ripeterlo - viene presentata da taluni personaggi della stessa gerarchia ecclesiastica, che ricoprono cariche importanti, non come un 'fatto storico' realmente accaduto bensì come una 'fatto della Fede'.
E che significa - per i non iniziati - dire che Gesù non è risorto ma lo è per 'un fatto della fede'?
Non vi sembra una contraddizione? Gesù non è risorto però… è risorto lo stesso…?
Questi teologi - che si considerano cristiani, ma di un cristianesimo 'adulto' - non hanno il coraggio di dire apertamente quel che pensano, non hanno il coraggio di abbracciare la Verità evangelica dei 'semplici', cioè del 'popolino credulone'.
Ricorrono ad un 'escamotage', ad uno stratagemma, ad un sotterfugio messo in pratica con furbizia  per non dire apertamente che non credono affatto alla Resurrezione.
Dire che la Resurrezione non è un fatto storico bensì un 'fatto della Fede' significa dunque per essi alludere implicitamente - in un linguaggio da 'iniziati' per non scoprirsi troppo pur 'intendendosi' fra loro - al fatto che Gesù non è mai e proprio mai risorto, perché il 'cadavere' dell'uomo-Gesù, che è solo un 'uomo' e non certo un 'Dio', secondo questi razionalisti non più cattolici ma neo-cattolici, 'non può' risorgere né a maggior ragione 'autoresuscitarsi'.
Per questi teologi siamo infatti di fronte - lo ripeto fino alla stanchezza - ad una 'verità' mitologica nella quale gli apostoli e i primi cristiani hanno 'creduto', accecati come erano dalla loro 'fede'.
Non parliamo poi dell'Ascensione al Cielo. Secondo costoro - negatori del 'miracolo' e del 'soprannaturale' - come potrebbe mai un 'uomo', oltre che risorgere, ascendere addirittura al Cielo e rimanervi lassù con il proprio corpo, per di più 'glorificato'?
La verginità della Madonna? Una favola!
A questo punto però mi domando: se si considera un mito, perché sarebbe un 'miracolo' impossibile, quello della verginità della Madonna - prima, durante e dopo il parto - come si può pensare che il Verbo-Dio si sia incarnato nella vergine Maria, facendosi 'carne', senza che il concepimento di Gesù sia stato provocato in maniera 'naturale', cioè 'umana', insomma con un banale amplesso d'uomo?
Sempre in tema di verginità della Madonna, Madre di un Dio, a nessuno è mai venuto in mente che il Verbo Incarnato - oltre che concepito nella vergine Maria per opera dello Spirito Santo - possa essere venuto alla luce nella sua Alba umana in maniera 'gloriosa', cioè 'da Dio'?
E come?
Semplicemente smaterializzandosi e 'attraversando' il seno della Madonna e poi rimaterializzandosi in braccio a Lei nell'identico modo in cui nel Cenacolo - la sera stessa della Resurrezione - il Verbo-Uomo con il suo Corpo glorificato entrò 'a porte chiuse' attraversando le mura, apparendo e materializzandosi in carne umana, salvo poi smaterializzarsi e svanire nel nulla dopo quella sua prima apparizione agli apostoli.
Ancora in tema di 'verginità'…, solo chi ha un cervello affetto da libidine mentale non riesce ad immaginare come - dopo la nascita di Gesù - la Madonna abbia potuto convivere, da vergine, vicino ad un 'uomo' come Giuseppe, votato anch'egli alla più assoluta castità così come lo era del resto anche Lei, Regina della purezza e priva dei fomiti derivanti dal Peccato originale dal quale era esente.
È anche per questa ragione che Dio aveva scelto Giuseppe - uno della setta dei 'nazirei' votati alla castità assoluta - come compagno di Maria, la purezza della quale doveva essere umanamente difesa da ingiurie esterne così come, quale 'padre putativo', Giuseppe doveva vigilare sulla sicurezza e sulla vita del giovane Gesù che cresceva in età e sapienza ma che - nella sua dimensione umana - era stato prima un fragile infante e poi un bambino, salvo poi diventare maggiorenne e tutelarsi - come uomo, anzi come Uomo-Dio - da se stesso fino a che non fosse giunto il momento di immolarsi nel Sacrificio per il compimento della missione di Redenzione.
È evidente che dopo decenni e decenni di teologia dei 'cattivi maestri' - appunto i 'boriosi sapienti', di cui si parla nella sintesi che io ho fatto della lezione dello Spirito Santo valtortiano - la loro perdita di Fede (dovuta peraltro anche ad una certa 'cultura dominante' nonché ad orientamenti filosofici ed ideologici) sia tracimata dai vertici sulla massa dei normali credenti che - la vera fede - hanno in moltissimi casi finito per perderla anch'essi.
Non siamo tuttavia di fronte ad una generica perdita della Fede ma ad una disfatta della Fede.6
Ecco perché lo Spirito Santo - nella sintesi che ne ho fatto - dice che allora Dio, di fronte a questi ministri boriosi che ostentano sapienza ma non la praticano, prende dei 'non religiosi', cioè dei 'laici'.
Li prende e li istruisce direttamente facendone - scusatemi se lo ribadisco - dei nuovi 'profeti', gli araldi del Signore, un Signore che giunge, come il Sole che sorge da Oriente per iniziare il suo cammino verso Occidente.
Essi - aveva prima aggiunto lo Spirito Santo - continuano a diffondere il Vangelo, quello che annuncia il Regno di Dio, essi sono i nuovi 'evangelisti': nuovi - attenzione - non perché propugnino un nuovo Vangelo ma perché - ispirati da Dio e spiegandolo - aiutano a capirlo meglio nelle sue sfumature e profondità.

1 Rm 2, 2-16
2 Rm 2, 17-29:
17 Tu che porti il nome di Giudeo e ti riposi nella legge e ti glorii di Dio, 18 e conosci la sua volontà, e, istruito nella legge, distingui quel che più giova, 19 e ti credi d’esser guida ai ciechi, luce a quelli che son nelle tenebre, 20 dottore degli ignoranti, maestro dei fanciulli, perché hai nella legge la regola della scienza e della verità, 21 come mai, dunque, tu che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi di non rubare, rubi? 22 Tu che dici non doversi commettere adulterio, sei adultero? Tu che hai in abominio gli idoli, fai sacrilegio? 23 Tu che ti vanti della legge, violandola, disonori Dio? 24 Per cagion vostra il nome di Dio (come sta scritto) è bestemmiato tra le Genti. 25 Certo la circoncisione giova se tu osservi la legge, ma se tu la trasgredisci, con la tua circoncisione sei un incirconciso. 26 Se invece un incirconciso osserva i precetti della legge, la sua incirconcisione non sarà considerata come circoncisione? 27 Quindi chi per nascita è incirconciso, se osserva la legge, giudicherà te, che, colla Scrittura e colla circoncisione, trasgredisci la legge. 28 Vero Giudeo non è chi tale apparisce, né è circoncisione quella che si manifesta nella carne; 29 ma Giudeo è colui che tale interiormente è; la circoncisione è quella del cuore, secondo lo spirito e non secondo la lettera. Questa avrà lode non dagli uomini, ma da Dio.
3 N.d.A.: Abbiamo già compreso che quando Paolo in questa sua Epistola parla della Legge si può intendere - a seconda dei casi - sia quella dell'Antico Testamento, e cioè la Legge mosaica dei Dieci Comandamenti dati nel Sinai da Dio a Mosè, oppure la Legge per eccellenza, ossia la Legge mosaica perfezionata dagli insegnamenti di Gesù Cristo, il Verbo divino incarnato.
Vi è poi anche la Legge naturale: in sostanza quella serie di principi naturali, ai quali i Dieci comandamenti si riferiscono, Legge che Dio ha inciso e continua ad incidere nelle anime via-via create ed infuse in ogni uomo, affinché ciascuno sappia come 'condursi' - indipendentemente dalla conoscenza di una religione o dalla conoscenza delle cosiddette leggi civili - ed in tale maniera potersi salvare anche se cresciuto nell'ignoranza.
4 M.V.: 'Lezioni sull'Epistola di Paolo ai Romani' - 17.1.48 - Centro Ed. Valtortiano
5 N.d.A.: Circoncisione, dal latino circum e incidere, cioè 'tagliare intorno'. Rito già praticato nell'antico Canaan, consistente nel taglio della piega cutanea che ricopre il glande del pene. Essa, comandata da Dio ad Abramo e discendenti, divenne il segno della sua Alleanza con tutti i figli di Israele, eredi della 'promessa'. Anche Gesù è stato circonciso (Lc 2,21). La legge mosaica della circoncisione  è stata abolita per la Redenzione operata dalla Passione espiatrice di Gesù: è uno dei temi della teologia paolina, contro certi strascichi del giudaismo nella Chiesa primitiva. (Enrico Zoffoli: 'Dizionario del Cristianesimo' - Sinopsis, Iniziative culturali)
6 Per un approfondimento sul tema dell'Apostasia attuale specie fra teologi ai vertici della Chiesa, vedi - dell'autore - 'Viaggio nell'Apocalisse verso l'Anticristo prossimo venturo' - Cap. 12 par. 2: 'La disfatta della Fede fra i teologi' - Ed. Segno, 2007 - opera liberamente scaricabile anche dal sito internet dell'autore: www.ilcatecumeno.net


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