
Voce narrante • SILVIA CANEPARO
Anno 2017
101. Il Giusto vive di fede.
Faccio seguito al mio precedente Pensiero 100. La doppia natura di Gesù. Due giorni dopo la 'lezione' di cui ho precedentemente parlato, lo Spirito Santo commenta un ulteriore versetto dell'Epistola di Paolo.1
Paolo dice di non vergognarsi di diffondere il Vangelo perché da esso si evince la 'Giustizia' di Dio, giustizia che deriva dalla fede e tende alla fede, per cui il giusto... vive di fede.
Un tempo - spiega infatti lo Spirito Santo - il Santo di Tarso, che era un dotto 'rabbi', non solo non si vergognava di non credere al Vangelo ma addirittura lo considerava una bestemmia, una offesa grave agli insegnamenti tradizionali di Israele.
Fu dunque per rintuzzare questa offesa che egli cominciò a perseguitare i primi cristiani finché - sulla via di Damasco - il Verbo non lo atterrò da cavallo chiedendogli: «Perché Mi perseguiti?».
Anche oggi - continua lo S.S. - ci sono però i 'dotti', i rabbi odierni, che non accettano e perseguitano le 'voci' che parlano in nome di Dio, voci profetiche come quelle dell'Antico Testamento ma che essi non vogliono ammettere anche se esse continueranno a parlare svolgendo la loro missione fino alla fine del mondo.
Anche questi 'dotti' dovrebbero riflettere su quel «Perché Mi perseguiti?» e tremare all'idea di perseguitare il Verbo colpendo le sue 'voci'.
Dio vive infatti nei suoi 'strumenti' dove sotto il velo della loro umanità Egli è sempre attivo ed operante.
Quando i Caldei prima ed i Romani dopo vollero distruggere per sempre il Tempio di Gerusalemme, essi non vollero tanto colpire le cose materiali quanto ciò che esse rappresentavano nella mente del popolo, cioè l'idea del loro Dio, della loro religione.
Essi, colpendo l'idea che stava alla base della loro forza morale e spirituale, volevano fiaccare e distruggere il popolo.
Ciò - prosegue lo S.S. - è quanto sta avvenendo ora con l'Idea del Cristianesimo, rappresentato dalla Chiesa, nella quale persino i cattolici praticanti sono tiepidi nei confronti dell'Idea, senza sapere che - se essi ne consentiranno la distruzione da parte dei loro nemici - essi finiranno per perdere non solo lo spirito ma anche i loro beni, la famiglia, la pace.
Che si risveglino dunque dal loro torpore, i cristiani, perché la tempesta si sta per scatenare sulle loro teste.
È il momento della chiamata alle armi, al rinnovamento della propria fede, alla fede in Gesù e in Maria SS., Colei che è capace di vincere Satana.
Questa volta gli uomini non potranno attendersi la salvezza dal Cielo. Essi dovranno salvarsi grazie alla loro buona volontà.
Tante volte il Cielo è intervenuto a loro difesa, ma ogni volta gli uomini - i cristiani - anziché approfittarne per migliorare, ne hanno fatto gradino non per 'salire' ma per discendere verso ulteriori degradazioni.
I cristiani devono dunque difendere se stessi, le loro famiglie, il loro benessere e pace difendendo l'Idea divina, la Chiesa, la Fede.
Il Nemico, Satana, sta per sferrare il suo attacco contro l'Idea, contro il cuore della Cristianità rappresentato da Roma vaticana.
Non siano - taluni cristiani - simili a coloro che vogliono perseguitare Dio nell'Idea divina, perseguitando le piccole 'voci' che parlano per conto di Dio, perché perseguitare esse è come perseguitare Gesù Cristo, la Parola che parla attraverso di esse.
Lo Spirito Santo parla alla mistica ma attraverso di lei si rivolge qui ai nuovi 'rabbi' odierni, invitandoli a desistere da queste persecuzioni perché nelle 'voci' è proprio il Verbo che parla attraverso lo Spirito Santo che è sempre l'Autore di ogni insegnamento divino.
I nuovi 'rabbi' diventino piuttosto come Paolo nella seconda fase della sua vita.
Non più il persecutore dei cristiani ma il Paolo che - dopo dieci anni di studio della Parola evangelica e cadute le scaglie che impedivano la sua vista spirituale - riuscì a penetrare la Sapienza del Vangelo riconoscendo appunto - come detto all'inizio - che nel Vangelo si manifesta la Giustizia che viene dalla Fede e tende alla Fede.
Giustizia - continua lo Spirito Santo - resa luminosa e più comprensibile grazie al dono che la SS. Trinità ha dato agli uomini attraverso la 'piccola voce', cioè la mistica Maria Valtorta.
«I Giusti - continua sempre lo S.S. - amano. L'amore è luce. La luce permette di riconoscere. I Giusti credono. Hanno una viva sete di sempre più credere. Comprendono che la conoscenza è grandissimo aiuto a credere. Sentono che il credere è vita perché è carità e la carità è vita perché è Dio, il Vivente, accolto in loro e loro accolti in Dio».
Ecco così spiegato l'assunto iniziale della lezione: 'Il Giusto vive di fede'.
Non è necessario essere dotti - conclude lo S.S. - anzi più si è dotti più si è in pericolo perché 'a chi più è stato dato più viene richiesto', ma è bene essere semplici come 'piccoli fanciulli' i quali sanno 'vivere di fede' perché - avendo fiducia nel Signore - comprendono anche la Verità pur senza averne una spiegazione scientifica.
Cosa si potrà mai aggiungere da parte mia ai contenuti di questa impeccabile e chiara Lezione?
'Il Giusto vive di fede', è vero, ma come si fa allora a divenire dei 'giusti' in un mondo odierno in cui la fede - nella ricerca della Verità – viene oggi sacrificata alla 'razionalità'?
La 'chiave' per comprendere è questa2: noi uomini dobbiamo cercare la sostanza trascendentale, non quella 'verità' che appaga soltanto la nostra curiosità razionale.
Quando ciò avviene è un passo avanti verso la Verità Vera ma non è che l'inizio di un cammino di Fede che ci deve portare all'accettazione completa della volontà santificatrice e trasformatrice di Dio.
Quanto è difficile conoscerlo, quanto è facile amarlo.
La Verità è 'Realtà' e non si può comprendere con il lume della ragione, così come noi con l'occhio non possiamo penetrare l'intima sostanza della materia.
Ogni ragionamento 'umano' è vano, dunque, perché Dio - che è Verità - non rivela se stesso che a chi ha 'fede'.
È la Fede l'occhio soprannaturale - quello che i razionalisti e gli scientisti chiamerebbero 'sincrotrone' o acceleratore di particelle nucleari per l'esplorazione dei segreti della materia - che ci permette di scrutare dentro l'intima essenza della Realtà che è Dio.
Dio non si vede con l'occhio della ragione ma si 'sente' con quello della Fede.
E la Fede è un dono che Dio dà in premio a quelli che veramente lo vogliono. Ma come tutti i doni essa va conservata e mantenuta viva, se non altro per riconoscenza.
Ecco perché non ci dobbiamo affannare a voler cercare, a voler dare ad ogni costo una spiegazione 'razionale' ai problemi dello spirito.
Esiste infatti una soglia oltre la quale la 'ragione' non va, oltre la quale c'è il buio o, se preferiamo, una 'luce' che abbaglia e non ci consente di vedere.
Non bisogna dunque dimenticare quella parola 'magica' che si chiama Fede e che è la sola che ci consente di avvicinarci - dico avvicinarci - quanto per ora basta, in maniera 'intuitiva', umanamente intuitiva, a Dio che è Verità.
È la Verità che salva, è la Fede che ci sostiene, è la Speranza che ci rafforza, è la Carità che porta diritti a Dio. Fede, Speranza e Carità, nel segno della Verità.
Sommario dei 'Pensieri a voce alta' (dal n. 095 al 117) che - con frequenza il sabato o la domenica - vengono di volta in volta inseriti nella Sezione 'Pensieri a voce alta' del mio Sito (Clicca QUI), da dove potranno essere liberamente scaricati,
095. Pensiero introduttivo.
096. L'Aurora della Stella del mare. Il Tempo di Maria. (Parte prima)
097. San Paolo. Alcuni episodi salienti della sua vita avventurosa.
098. Paolo: ebreo, israelita, ardente nelle pratiche mosaiche e farisaiche, fanatico, intransigente sino all'ingiustizia…
099. Pentecoste. La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo su Maria S.S. e sugli Apostoli.
100. La doppia natura di Gesù, vero Dio e vero Uomo.
101. Il Giusto vive di fede.
102. L'Aurora della Stella del mare. Il Tempo di Maria. (Parte seconda)
103. La 'seconda venuta'. «Quando verrò?... Verrò…! Non avrò nuova carne poiché ne ho già una perfetta…
Evangelizzerò, non come angelizzai, ma con forza nuova…»
104. La negazione del Dio Creatore e l'Evoluzionismo.
105. I negatori dell'Eucarestia ed i satanisti… 'credenti'.
106. Le 'anime-vittima' per la salvezza del mondo.
107. Non giudicare!
108. Le tribolazioni e l'angoscia del grande peccatore in vita e le pene dell'inferno.
109. Le quattro dimore dell'Aldilà. Paradiso, Inferno, Purgatorio e Limbo.
110. Dio vuole la circoncisione dei cuori e di fronte ai ministri boriosi che ostentano sapienza prende dei 'laici' che - pur essendo umili ed ignoranti - diventano 'sapienti' per ispirazione diretta di Dio che li istruisce.
111. Tutti gli uomini peccano perché non hanno il 'Timor di Dio'.
112. Prima ancora che Dio creasse, Egli aveva già in mente il Peccato della futura Umanità e il rimedio per salvarla, appunto il 'Verbo-Dio-Uomo crocifisso': la vittima sacrificale.
113. È per la sua fede in Dio e non per la circoncisione fisica che Abramo ricevette la promessa di una discendenza numerosa fra circoncisi ed incirconcisi.
114. Maria S.S., l'Arca dilettissima di puro oro che ancor ci contiene così come è da Noi contenuta….
115. La scala ascensionale della Creazione, la cui perfezione è Gesù Cristo, l'Uomo-Dio, che unisce in Sé la natura divina e quella umana.
116. Il mio Essere si estende su tutto l'Universo. La mia Luce bagna di Sé gli astri, i pianeti, i mari, le valli, l'erbe, gli animali. La mia Intelligenza corre per tutta la Terra, istruisce i lontani, dà a tutti un riflesso dell'Alto, educa allaricerca di Dio. La mia Carità penetra come il respiro e conquista i cuori.
117. Porrò il mio Arcobaleno fra le nubi… e mi ricorderò del mio Patto…
1 Maria Valtorta - 'Lezioni sull'Epistola di Paolo ai Romani - 4.01.48 - Centro Ed. Valtortiano
Rm Cap. 1, v. 17: Io son debitore ai Greci e ai Barbari, ai sapienti ed agli ignoranti, 15 quindi (quanto a me) sono pronto ad annunziare il Vangelo anche a voi che siete in Roma.16 Perché io non mi vergogno del Vangelo, virtù di Dio a salvezza d’ogni credente, prima del Giudeo, poi del Greco. 17 In esso infatti si manifesta la giustizia di Dio che vien dalla fede e tende alla fede, come sta scritto: 'Il giusto vive di fede'.
2 G.L.: 'Alla ricerca del Paradiso perduto' - Cap. 54 - Ed. Segno, 1997 - vedi anche sito internet dell'autore: www.ilcatecumeno.net