
Voce narrante • SILVIA CANEPARO
Sabato, 13 maggio 2017
095. Pensiero introduttivo.
Ormai da vari decenni, sotto l’incalzare imponente del Modernismo1, molti teologi ‘scientisti’2 hanno smesso di credere alla Resurrezione di Gesù Cristo non solo perché il fatto appare contrario alle leggi naturali e della fisica attualmente conosciute, ritenute evidentemente impossibili da modificare persino dal Dio che le ha create, ma anche perché da molti di costoro Gesù non viene nemmeno più considerato l’incarnazione di un Dio che si fa uomo.
Essi - ritenendo Gesù semplicemente un uomo, sia pur un grande uomo, ma che si è tuttavia illuso di essere un ‘Dio’ - collocano il racconto evangelico della Resurrezione nel recinto dei miti.3
In questo clima culturale ed agnostico - che pervade oggi la generalità dello stesso mondo occidentale, una volta cristiano ma oggi profondamente secolarizzato - si può capire il perché in una parte delle stesse gerarchie ecclesiastiche, che sono pur sempre ‘figlie dei tempi’, ci possano essere stati o ci siano tuttora dubbi - al di là della pur ragionevole e anche doverosa ‘prudenza‘ - sulle apparizioni e rivelazioni in genere.
È ormai di pubblico dominio il caso, nel 1917, delle varie apparizioni e rivelazioni della Madonna ai tre pastorelli di Fatima.
Nonostante il famoso miracolo del sole ruotante - preannunciato in anticipo dalla Madonna come segno che avrebbe attestato la verità delle apparizioni e rivelazioni, miracolo al quale avevano assistito circa settantamila persone - una parte importante della Gerarchia ecclesiastica le ha messe per decenni in discussione, salvo arrivare solo nel 2000, grazie ad una decisione di Papa Giovanni Paolo II, alla beatificazione dei piccoli Giacinta e Francisco, due dei pastorelli veggenti, morti in giovane età, essendo la terza, suor Lucia, all'epoca ancora in vita.
Analoga diffidenza non ha risparmiato le apparizioni e rivelazioni della Madonna a Medjugorie - che sembra siano la continuazione di quelle di Fatima e annunciano tempi tristissimi per l’Umanità - ed altre numerose sue apparizioni e rivelazioni che stanno avvenendo da alcuni decenni in tutto il mondo.
Di conseguenza si può parimenti comprendere come possano esserci dubbi anche sulle apparizioni e rivelazioni di Gesù ad una mistica come Maria Valtorta.
Vi domanderete a questo punto chi sia Maria Valtorta…
Ne ho già parlato in altri miei scritti ma ve ne dirò qualcosa in sintesi anche ora.
È una scrittrice mistica, nata a Caserta nel 1897 da genitori lombardi là trasferitisi temporaneamente.
Come dicono le cronache, suo padre era ‘un ufficiale di cavalleria, uomo buono e remissivo’ e sua madre era ‘una insegnante di francese, donna dispotica e severa’.
Morì a 64 anni, il 12 ottobre 1961, dopo aver trascorso la parte più importante della sua vita a letto, paralizzata, per oltre 27 anni.
Costretta su di un letto, nel 1943 aveva sentito un giorno la voce di Gesù che le chiedeva se lei avesse voluto accettare di soffrire un poco per Lui, offrendoGli le sue sofferenze per ‘aiutarLo’ e contribuire, grazie ad esse, alla salvezza dei peccatori.
Lei accettò e da quel momento le sue sofferenze si moltiplicarono in numero e intensità ma, oltre alla forza fisica per sopravvivere e poterle sopportare, la mistica cominciò ad avere progressivamente visioni su visioni della vita evangelica di Gesù che le davano anche forza e conforto soprannaturale insieme ad una grande pace e serenità.
Lei - appoggiata a dei cuscini contro lo schienale del proprio letto - trascriveva senza errori e in tempo reale ciò che vedeva e sentiva su dei quaderni, a loro volta posati su una sorta di leggio sulle sue ginocchia.
I sacerdoti dell'Ordine dei Servi di Maria, suoi direttori spirituali, ritiravano giornalmente i manoscritti, li battevano a macchina e poi glieli restituivano affinché lei controllasse l’esattezza dei testi ricopiati.
Questi scritti - pubblicati dal Centro Editoriale Valtortiano di Isola del Liri - sarebbero poi andati a costituire le sue varie opere e fra queste l’Opera ‘principe’: ‘Il poema dell’Uomo-Dio’, successivamente reintitolata ‘L’Evangelo come mi è stato rivelato’ in dieci volumi.
In buona sostanza Maria Valtorta - per amore verso Gesù - aveva accettato di divenire quella che nel linguaggio mistico viene chiamata ‘anima-vittima’, come ad esempio accettò di essere anche Padre Pio da Pietrelcina.4
Il Cristianesimo non è masochismo, ma il suo insegnamento ci dice che, accettando di soffrire e offrire a Dio Padre le proprie sofferenze, come fece l'Uomo-Dio Gesù che non rifiutò la Croce per poter redimere l’Umanità, si diventa in sostanza dei piccoli collaboratori di Gesù, dei piccoli ‘corredentori’, e si partecipa pertanto in forma attiva al Piano di Salvezza che Dio ha previsto per l’uomo.
Quella di anima-vittima è dunque una 'chiamata' straordinaria che spetta a coloro che Gesù più ama.
La sofferenza accettata e offerta a Dio è un grande atto di amore e l’Amore salva perché - e questo è il ‘miracolo’ straordinario della cosiddetta ‘Comunione dei santi’ - Dio utilizza l’amore anche di pochi per salvarne molti.
Il Gesù che parlava giornalmente alla Valtorta l’aveva anche affettuosamente soprannominata ‘piccolo Giovanni’, in quanto - come il grande evangelista - essa era fedele trascrittrice delle visioni di vita evangelica che Egli le donava.
Egli le aveva spiegato di averle mostrato il suo Vangelo di vita vissuta, un Vangelo spiegato dallo stesso Gesù in molti punti più oscuri, perché questo, come da lei riportato, avrebbe costituito un tentativo più forte di condurre a Lui gli uomini moderni nel momento in cui questi mostravano di allontanarsi sempre di più dalla fede nel Dio vero.
Egli non si limitava più alla parola. Questa li stancava e li staccava. Ricorreva allora alle visioni, quelle del Vangelo, ed in più Egli le spiegava per renderle più attraenti.5
Alla fine della sua Opera,6 il suo Gesù dettò infine alla mistica con precisione la ragione e gli scopi di quelle eccezionali rivelazioni che, in estrema sintesi, possono qui riassumersi come un aiuto straordinario e misericordioso – in un momento di grande difficoltà per la Chiesa – atto a fornire argomenti per combattere proprio il Modernismo che avrebbe sempre più corrotto la Chiesa, per difendere la sovrannaturalità dei dogmi, la divinità di Cristo vero Dio e vero Uomo, la dottrina di Paolo e Giovanni, la sua scienza illimitata perché perfetta, la natura perfetta della sua Dottrina che non si è formata quale è attraverso successive trasformazioni ma tale è stata data fin dall’inizio.
Un aiuto, ancora, per risvegliare sacerdoti e laici, per dare ai maestri di spirito e direttori di anime i sostegni necessari, per restituire alla verità le figure di Gesù, di Maria e tante altre cose ancora.
A Maria Valtorta non parlava però solo Gesù, ma anche la Madonna, vari Santi, il suo Angelo custode Azaria (che le ha dettato una serie di memorabili lezioni contenute ne 'IL LIBRO DI AZARIA') e - immancabile - lo stesso Spirito Santo con un ciclo di lezioni contenute in un libro ► 'LEZIONI SULL'EPISTOLA DI PAOLO AI ROMANI'.
Sommario dei 'Pensieri a voce alta' (dal n. 095 al 117) che - con frequenza il sabato o la domenica - vengono di volta in volta inseriti nella Sezione 'Pensieri a voce alta' del mio Sito (Clicca QUI), da dove potranno essere liberamente scaricati,
095. Pensiero introduttivo.
096. L'Aurora della Stella del mare. Il Tempo di Maria. (Parte prima)
097. San Paolo. Alcuni episodi salienti della sua vita avventurosa.
098. Paolo: ebreo, israelita, ardente nelle pratiche mosaiche e farisaiche, fanatico, intransigente sino all'ingiustizia…
099. Pentecoste. La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo su Maria S.S. e sugli Apostoli.
100. La doppia natura di Gesù, vero Dio e vero Uomo.
101. Il Giusto vive di fede.
102. L'Aurora della Stella del mare. Il Tempo di Maria. (Parte seconda)
103. La 'seconda venuta'. «Quando verrò?... Verrò…! Non avrò nuova carne poiché ne ho già una perfetta…
Evangelizzerò, non come angelizzai, ma con forza nuova…»
104. La negazione del Dio Creatore e l'Evoluzionismo.
105. I negatori dell'Eucarestia ed i satanisti… 'credenti'.
106. Le 'anime-vittima' per la salvezza del mondo.
107. Non giudicare!
108. Le tribolazioni e l'angoscia del grande peccatore in vita e le pene dell'inferno.
109. Le quattro dimore dell'Aldilà. Paradiso, Inferno, Purgatorio e Limbo.
110. Dio vuole la circoncisione dei cuori e di fronte ai ministri boriosi che ostentano sapienza prende dei 'laici' che - pur essendo umili ed ignoranti - diventano 'sapienti' per ispirazione diretta di Dio che li istruisce.
111. Tutti gli uomini peccano perché non hanno il 'Timor di Dio'.
112. Prima ancora che Dio creasse, Egli aveva già in mente il Peccato della futura Umanità e il rimedio per salvarla, appunto il 'Verbo-Dio-Uomo crocifisso': la vittima sacrificale.
113. È per la sua fede in Dio e non per la circoncisione fisica che Abramo ricevette la promessa di una discendenza numerosa fra circoncisi ed incirconcisi.
114. Maria S.S., l'Arca dilettissima di puro oro che ancor ci contiene così come è da Noi contenuta….
115. La scala ascensionale della Creazione, la cui perfezione è Gesù Cristo, l'Uomo-Dio, che unisce in Sé la natura divina e quella umana.
116. Il mio Essere si estende su tutto l'Universo. La mia Luce bagna di Sé gli astri, i pianeti, i mari, le valli, l'erbe, gli animali. La mia Intelligenza corre per tutta la Terra, istruisce i lontani, dà a tutti un riflesso dell'Alto, educa allaricerca di Dio. La mia Carità penetra come il respiro e conquista i cuori.
117. Porrò il mio Arcobaleno fra le nubi… e mi ricorderò del mio Patto…
1 Modernismo: È un complesso di dottrine adottate a seguito di influenze filosofiche per interpretare il Cristianesimo e renderlo accettabile alla cultura contemporanea. Condannato da S. Pio X come demolitore di ogni religione positiva essendo infetto da agnosticismo, immanentismo, relativismo ed evoluzionismo (Enrico Zoffoli: Dizionario del Cristianesimo, Sinopsis Iniziative culturali).
2 Scientismo: Termine inventato in Francia due secoli fa ed usato con orgoglio da quanti presumono di avere nella ‘scienza’ la chiave per la soluzione di tutti i problemi del pensiero umano.
3 http://Storialibera.it, del 02.03.07, riporta un articolo dello scrittore e giornalista Antonio Socci tratto dal n° 20 della nota Rivista ‘Il Sabato’ del 16 maggio 1992, pagg. 50/53: Per maggiori ragguagli vedi - di Guido Landolina - il Cap. 13 de ‘VIAGGIO NELL’APOCALISSE VERSO L’ANTICRISTO PROSSIMO VENTURO’, Edizioni Segno, luglio 2007. L'opera è disponibile nel sito internet dell'autore http://www.ilcatecumeno.net
In tale articolo Socci osserva fra l'altro che persino il vescovo Karl Lehmann, a suo tempo Presidente della Conferenza Episcopale tedesca e uno dei vice-presidenti del Sinodo sull’Europa, ebbe a dichiarare in una intervista all’Agenzia Kna: «Quanto alla 'fattualità storica' della resurrezione di Gesù Cristo, la cosa è complessa. Comunque è un evento reale. La resurrezione di Gesù Cristo da parte di Dio Padre è, strettamente intesa, un avvenimento nella sfera di Dio, che nel suo nucleo non appartiene alla nostra storia. Ma essa si ripercuote in quanto evento nello spazio e nel tempo». La resurrezione sarebbe dunque un evento ‘reale’ nella ‘sfera di Dio’ ma che non appartiene alla realtà della Storia, vale a dire che non sarebbe mai avvenuta sulla faccia della terra. Linguaggio da iniziati, più che da ‘Pastori’, che però starebbe ancora a ribadire che la Resurrezione fisica di Gesù fu una ‘realtà della sola fede così come vollero credere i primi cristiani, ma non un fatto oggettivo, storicamente accaduto. La mentalità scientista di molti teologi modernisti – per cui nulla può avvenire se non nel rispetto delle leggi fisiche naturali - non ammette la deroga alle stesse e quindi non ammette il miracolo, giudicato pertanto ‘impossibile’ persino a Dio.
4 Antonio Socci: ‘Il segreto di Padre Pio’, Rizzoli, 2007
5 Maria Valtorta: ‘L’Evangelo come mi è stato rivelato’, Vol. I, Cap. 45.6, Centro Ed. Valtortiano, 2001
6 Maria Valtorta: ‘L’Evangelo come mi è stato rivelato’, Vol. X, Cap. 652, Centro Ed. Valtortiano, 2001