
VOCE NARRANTE ♫ SILVIA CANEPARO
2.11.2015
053. Un amico mi aveva chiesto una volta di parlargli di Maria Ss. ...
Caro amico mio,
finalmente - dopo aver terminato i lavori più urgenti - ti posso rispondere.
Rimessa in ordine la scrivania, ho tirato qualche respiro profondo e mi sono riletto la tua e-mail su Maria Ss.
Mi parli di Lei perché evidentemente vorresti sentire da me qualcosa di Lei.
Che dirti se non che - per farmi perdonare quei 'Rosari' che non dico frequentemente - avevo scritto dodici anni fa un libro tutto per lei: 'LA DONNA PIU' BELLA DEL MONDO'?
Ti dico subito in anticipo, a scanso di malintesi, che la mia 'catechesi' - pur fatta 'alla buona' come ora - non è tutta 'farina del mio sacco' ma in generale trae sempre origine e spunto dalle mie meditazioni sulle rivelazioni contenute nell'Opera della grande mistica Maria Valtorta.
Non è detto - vista la complessità della Sua Opera - che tutto quel che io ho assimilato e dico sia anche del tutto giusto. Ma io mi fiderei abbastanza, almeno nelle grandi linee.
Di Maria SS. parlo in molti punti delle mie opere e, se vai sulla Icona 'Indice alfabetico' del mio sito internet cercando la voce 'Maria Ss.', li vedrai, e non saprei ora dirti di più di quanto ho già abbondantemente scritto.
Del resto tu non sei uno di quelli che il Gesù valtortiano chiamava 'dottori del cavillo', come gli antichi scribi e farisei.
Ti dirò dunque solo qualche idea che mi viene in mente.
Innanzitutto io all'inizio avevo una certa difficoltà a pregarla: mi sembrava una cosa poco virile: pregare una 'donna'...!
Poi mi sono reso conto, approfondendo le mie meditazioni, che era - sì - una donna, ma Donna con la D maiuscola.
Ma non riuscivo a dire i Rosari che mi sembravano 'litanie'.
Poi ho capito che i Rosari non sono Litanie ma una catena che, anello per anello, ci lega - attraverso Lei - a Gesù che è Dio.
Perchè? Perchè Lei ne è la Madre, e Gesù ad una Madre che oltre che Madre è stata Corredentrice con Lui, non può proprio negare nulla: Lui è un Figlio perfetto che nutre un amore perfetto, e come potrebbe negare qualcosa a una come Lei che è anche 'Figlia' prediletta del Padre e 'Sposa' dello Spirito Santo?
Gesù - seconda persona della Trinità composta anche dallo Spirito Santo - ne avrebbe Due contro, non ti pare?
Immacolata!
Certo il Dio-Verbo, Purissimo spirito, non poteva infondere se stesso in una carne umana che fosse contagiata dal 'virus' psicosomatico del Peccato originale.
Un Dio purissimo non poteva scendere che in un corpo purissimo, e Dio infatti creò la sua anima, purissima come sono quelle di tutti gli esseri umani prima che Dio le infonda nel concepito, ma - in vista dell'Incarnazione futura - una volta infusa nell'embrione la preservò dalla Macchia del Peccato originale e dalle sue conseguenze che hanno sempre 'contagiato' - per via riproduttiva - tutti gli uomini e li contageranno fino alla fine della storia dell'Umanità.
Lei era nata nel mese di settembre ed i suoi genitori erano Anna e Gioacchino, due santi.
La concepirono in tarda età per via 'naturale', come suol dirsi, ma Anna non ebbe doglie, premio di Dio alla sua santità ed in vista della nascita di Colei che sarebbe stata l'Immacolata.
All'età di tre anni i genitori la offrirono al Tempio di Gerusalemme, quale 'ostia di lode' per il dono fatto loro da Dio.
Priva di Macchia com'era, ella fin da bambina ricordava la Verità intravista nell'attimo creativo della sua anima, anima alla quale Dio continuamente parlava.
Fin da piccina lei, piena di Grazia e ricolma di una intelligenza soprannaturale, aveva il dono della profezia.
Maria, Madre della Sapienza, cioè di Gesù, fu sempre, da sempre, pensata e contemplata da Dio.
Dio - dopo il Peccato originale dei Primi Due - non distrusse la razza umana per non privarsi della gioia di avere in futuro Maria, la Madre del Verbo che si sarebbe incarnato, ed è dunque in vista di lei e per lei che i Due progenitori vennero perdonati.
Esente da Macchia e pertanto Donna perfetta, lei aveva tutti i doni dello Spirito Santo e quindi - pur nella sua semplicità di donna ebrea di allora - aveva una capacità di intuizione spirituale che era frutto della sua unione intima con Dio.
Un Dio però che le velava quello che lei - che era pur sempre un essere umano e in quanto tale fragile - era bene che non conoscesse o che conoscesse solo al momento giusto.
Lei si sentiva chiamata alla verginità perché 'sentiva' dentro di sé la vocazione alla castità, per essere come un fiore 'offerto' a Dio.
Maria quando uscì dal Tempio di Gerusalemme aveva circa 16 anni perché le leggi ebraiche prevedevano che le vergini del Tempio ad una certa età dovessero sposarsi per dare 'figli' al Signore, in particolare nell'attesa del futuro Messia che prima o poi si sapeva che sarebbe nato.
Lei ne soffrì e ne pianse ma per disciplina e rispetto al Gran Sacerdote del Tempio, rappresentante in terra di Dio, avrebbe dovuto ubbidire all'imposizione dell'obbligo matrimoniale.
Ma quanto fu grande la sua gioia nel venire invece a sapere - miracolo della Provvidenza divina - che le era stato destinato come futuro sposo un 'nazireo', vale a dire un uomo votato anch'egli alla castità con il quale poter vivere insieme come fratello e sorella! E per giunta un suo 'compaesano di Nazareth che - più anziano di lei - l'aveva vista praticamente infante.
Umanamente parlando non ci poteva essere un compagno più ideale di lui, un uomo che - anche 'istruito' da Dio - non tentasse nemmeno di provare ad insidiare l'umanità e la verginità anche spirituale della giovane Maria.
D'altra parte il piccolo Gesù - internamente Dio ma anche 'Uomo' - quale infante, poi bimbo e ragazzo avrebbe avuto bisogno di un 'tutore' al proprio fianco che umanamente lo proteggesse, cioè un 'padre putativo'.
Lo sai che Giuseppe aveva un fratello che si chiamava Alfeo, che era marito di quella 'Maria d'Alfeo', una di quelle 'pie donne' al Sepolcro di cui parlano i Vangeli?
Alfeo e Maria avevano quattro figli dei quali due - 'cugini' e compagni di gioco di Gesù - furono prima discepoli e poi apostoli di Gesù, cioé Giacomo e Giuda d'Alfeo.
Giacomo non va confuso con l'altro Giacomo fratello di Giovanni, ed è il famoso Giacomo che - proprio perché cugino di Gesù per parte di Giuseppe, e quindi membro prestigioso della Famiglia - fu designato da Gesù, per mantenere unita la prima comunità e chiesa cristiana, a diventare il primo vescovo di Gerusalemme dove Gesù sapeva in anticipo che lui sarebbe stato martirizzato.
Ma tornando a Maria, non è neppure facile credere - almeno umanamente e laicamente parlando - alla sua Verginità: prima, durante e dopo il parto.
Certamente tu riesci a capire il concetto di verginità nella fecondazione, avvenuta grazie allo Spirito Santo, ma stenterai forse a capire come Maria Ss. possa essere rimasta vergine anche nel parto.
Maria - che era esente da Peccato originale come lo era stata anche Eva - si era mantenuta pura in un mondo di peccato mentre Eva - anch'essa esente da Macchia - aveva peccato in un mondo puro e privo di insidie.
Maria - nata Immacolata non per merito proprio ma per Grazia divina quale futura Madre di Gesù - non doveva scontare le conseguenze del Peccato originale di Eva, quanto all'umiliazione ed al dolore di un normale parto umano.
Anche al piccolo nascituro Gesù quel tipo di parto doveva essere evitato, in quanto non certo confacente alla sua contestuale natura umana ma anche divina grazie al Verbo incarnato.
Ti è allora mai venuto in mente che, giunto il momento del parto, il nascituro Dio-Gesù - anziché nascere alla maniera umana - le si sia divinamente materializzato fra le braccia - davanti ad un Giuseppe esterrefatto - come del resto avrebbe fatto trentatre anni dopo comparendo all'improvviso davanti agli apostoli pure essi esterrefatti, dopo avere Egli attraversato le pareti del Cenacolo 'a porte chiuse', come narrano i Vangeli?
L'Uomo-Dio - dopo la Gloria della Resurrezione - non appariva forse materializzandosi, e non scompariva smaterializzandosi, come e quando voleva?
Cosa è impossibile a Dio? Non era infatti più l'Uomo-Dio ma ormai il Dio-Uomo quello che ormai 'operava'!
Gesù dovette dire agli apostoli nel Cenacolo di non temere, che non era un fantasma ma era proprio lui - Gesù - in carne ed ossa, tanto che per convincerli chiese del cibo da mangiare oltre che farsi 'toccare' in seguito perfino dall'incredulo Tommaso, invitato a mettere le dita nelle sue piaghe di Risorto.
Maria SS., fu dunque vergine prima, durante il parto e a maggior ragione anche dopo.
Ti pare che Lei - Castissima - e lui, Giuseppe, votato alla castità, avrebbero pensato alla sessualità?
In Lei non vi erano i 'fomiti', conseguenza del Peccato originale, e in lui - pur subendo come tutti le conseguenze del Peccato originale - i fomiti erano repressi dalla sua santità: per questo egli era stato scelto da Dio Padre.
D'altra parte Maria, bellissima, trasluceva talmente dal volto e dagli occhi la sua natura celestiale, che era persino impossibile concepire su di lei pensieri che non fossero men che casti.
E ancora, dopo avere - Giuseppe - assistito a quella nascita di Gesù del tutto divina, anche fosse stato un uomo 'normale' come avrebbe mai potuto pensare a cose del genere nei confronti della 'Madre di Dio'?
Maria 'prototipo'?
Hai detto bene. Lei è stata l'Archetipo del futuro primo 'uomo', cioè la Donna con l'anima sublimamente perfetta che Dio aveva immaginato nel suo Pensiero per essere degna - grazie ai suoi futuri meriti che Dio nel suo Eterno Presente aveva antevisto - di ospitare il Verbo incarnato.
Dio voleva un popolo di 'figli' da amare e da cui essere amato, sapeva che una volta creati i due Progenitori avrebbero sbagliato per tentazione di Satana ma - proprio per questo - si immaginò l'antidoto: Maria SS.!
Grazie ad esso il Verbo Purissimo si sarebbe incarnato in un seno immacolato e verginale per annullare con la Redenzione il danno fatto da Satana, riaprendo così all'Umanità le porte del Paradiso.
A tutta l'Umanità? No, perché Dio vorrebbe la salvezza di tutti gli uomini ma rispetta la loro libertà. Quindi doveva riaprire le porte del Paradiso a quella parte di Umanità che avesse voluto rispettare al meglio possibile delle proprie forze, con la buona volontà, le norme di comportamento che Dio incide in anticipo a caratteri di fuoco nell'anima prima di infonderla nel concepito, norme dette anche 'Legge naturale', che in realtà è una Legge Spirituale.
Dio voleva infatti che noi gli mostrassimo liberamente di amarlo - per meritarci così il Paradiso - combattendo contro i nostri cattivi istinti: i famosi 'fomiti'.
L'amore per Dio non si mostra infatti a chiacchiere ma con i fatti.
Non più sacrifici di vittime propiziatorie innocenti, ma l'offerta del sacrificio spirituale del nostro io: nei limiti ovviamente delle nostre capacità, perché Dio - consapevole dei limiti di ognuno di noi perché ci legge nel profondo del cuore - vorrebbe di più ma all'occorrenza si accontenta di ciò che noi onestamente riusciamo a dargli.
Giusto?
Gesù-Verbo-Dio volle per Sé, per Maria e Giuseppe, una nascita umile, in una 'grotta', non perché disprezzasse la ricchezza o fosse un 'pauperista', ma perché con quell'atto voleva far capire quanto fosse vicino agli umili, in particolare i meno privilegiati e più sofferenti.
Cionondimeno Gesù era anche un amico fraterno del ricchissimo Lazzaro di Betania e di Marta e Maddalena, le sue sorelle. Lazzaro pur essendo molto ricco faceva un uso equilibrato dei beni, mantenendone un giusto distacco: quindi era un 'povero di spirito'.
A Maria SS. non furono risparmiate sofferenze e ristrettezze economiche.
Fin dall'inizio - sfuggita appena in tempo alla strage degli Innocenti ordinata da Erode il Grande - la Sacra Famiglia dovette infatti fuggire in Egitto dove essa si sostenne grazie all'oro lasciato loro dai Magi - anche questo per Provvidenza divina che tutto sa in anticipo - e poi si mantenne grazie al lavoro di falegname di Giuseppe, un ottimo artigiano come del resto in seguito lo stesso Gesù.
Quando tornarono in patria, Giuseppe - come già aveva fatto in Egitto - riprese a Nazareth la sua attività di falegname. Non erano affatto poveri. Non vivevano nel lusso ma vivevano dignitosamente del proprio lavoro come farebbe oggi un buon artigiano.
E Gesù-bambino (mentre il Dio interiore come sua seconda natura continuava a nascondersi in lui e - per prudenza - non si rivelava all'esterno per non fare sapere a Satana che quel bimbo era il famoso tanto atteso Messia Redentore, per timore del quale già Erode aveva provocato la strage degli innocenti) veniva allevato e istruito da Maria, Madre della Sapienza.
Io non riesco tanto ad immaginarmi la Madonna come una mia 'Mamma' perché nel momento in cui è stata assunta in Cielo - parecchi anni dopo l'Ascensione di Gesù, come si evince dall'opera di Maria Valtorta - lei sarebbe stata a quel tempo quasi una mia coetanea di oggi. Impossibile dunque considerarla come una 'Madre'.
Semmai - umanamente parlando - la considererei come una 'sorella', mentre invece mi piace raffigurarmela benissimo e riesco a pregarla come una splendida Regina: La Regina degli Angeli e dei Santi, da venerare.
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Che meraviglia, saperla lassù in Cielo con la sua 'carne' umana ma glorificata e resa perfetta dall'età giovane della perfetta gioventù, come sarà dopo il Giudizio universale per tutti i nostri corpi glorificati che entreranno in Paradiso, corpi 'glorificati' a somiglianza di quello del Gesù Risorto.
Come ci ha reso facile amarlo - Gesù - prendendo carne come uno di noi.
Come sarebbe stato infatti per noi più difficile amare un Dio che - in quanto purissimo Spirito - non si vede e con il quale - umanamente parlando - non avremmo niente di 'umano' in comune.
Che bello venerare una Maria Ss. che ci attende e ci guida dal Cielo anche lei in anima e corpo: che sarà mai questo Cielo dove ci si va anche in anima e corpo, come dopo il Giudizio universale?
Dio ha creato gli uomini a propria immagine e somiglianza, non solo nella 'somiglianza' della natura spirituale, sia pur non perfettissima in quanto esseri 'creati', ma anche nell'immagine fisica che era quella che Gesù - attraverso «l'Archetipo Maria» - avrebbe voluto fin dal principio assumere una volta incarnato.
Maria soffrì tantissimo sin dall'inizio perché Dio - pur velandole gli aspetti più dolorosi - le lasciò presentire (grazie anche ai profeti e ad Isaia) che suo Figlio sarebbe stato l'Uomo dei dolori.
A Dio per redimere serviva anche il dolore di Maria.
La predicazione di Gesù, osannato dagli umili e buoni, fu avversata dai meno buoni e dai potenti, con angherie, insidie e una continua ricerca dell'occasione buona per eliminare un 'Messia' che essi vedevano umanamente come un 're' politico che avrebbe estromesso la Casta elitaria al potere: casta di cui Erodiani, Sadducei, Farisei, Scribi e gli stessi Sacerdoti del Tempio facevano tutti parte.
Lei sapeva dunque che il Figlio evangelizzava nel continuo pericolo di essere preso ed ucciso, una uccisione che Dio non avrebbe però permesso prima dell'ora giusta, se cioé prima non fosse stata completata la sua evangelizzazione con l'insegnamento della sua Dottrina perfetta e la completata formazione del Gruppo Apostolico e dei 72 discepoli che avrebbero dovuto dar vita alla nuova Chiesa.
La Chiesa nascente! Cioè un esile ruscello iniziale che - come i fiumi che nascono da una sorgente di montagna - raccogliendo via via degli affluenti si ingrossa e diventa fiume maestoso quando giunge a valle.
Se Gesù soffrì nella sua Umanità - spiritualmente, moralmene e fisicamente - Lei pure soffrì per tutta una vita conoscendo per pre-cognizione sempre di più, con il tempo, la sorte che sarebbe toccata al Figlio.
Seguiva talvolta Gesù nei suoi viaggi - e lo ascoltava adorante come fosse stata un'umile discepola - fino a contemplarlo nel dolore al momento della Sua Crocefissione, dopo aver dovuto assistere per delle ore sotto la croce alla sua tragica sofferenza e morte.
Che cosa tremenda vedersi inchiodare sotto gli occhi il Figlio. Tremendo davvero sentire il rumore di quei chiodi che penetravano nella carne e spezzavano ossa e tendini sotto i colpi sordi del martello dei carnefici.
Ma ancor più soffrì, forse, con Gesù ormai inerte nella Tomba. Lei credeva nella Resurrezione che sarebbe stata la prova assoluta della Sua Divinità e del suo ritorno alla Vita, ma Satana le urlava nella mente che era stato tutto un inganno di Dio, quell'idea del cosiddetto 'figlio di Dio' e quella della Resurrezione al terzo giorno, tanto è vero che - le sibilava Satana nei suoi pensieri - nessun profeta aveva mai parlato di Resurrezione.
Satana voleva indurla in disperazione e portarla a dubitare di Dio e forse - se ci fosse riuscito - a maledirlo per esserne stata così illusa ed ingannata da Dio per tutta una vita portando ad una morte così atroce suo figlio, suo figlio...
Ma lei reagì, rifiutò quell'idea insidiosa, la riconobbe per quello che era: un'estrema insidia satanica, e lei vinse.
Se lei non avesse corrisposto al Progetto divino, se lei non avesse eroicamente pregato e resistito, se lei non si fosse aggrappata a Dio, quella sarebbe stata un'altra vittoria di Satana dopo quella già conseguita sul primo Adamo e sulla prima Eva.
So che molti Modernisti cattolici disprezzano la venerazione per Maria Ss., una venerazione ritenuta 'eccessiva', come la ritengono ad esempio anche i Protestanti.
I modernisti la chiamano 'madonnismo', ma il Progetto di Dio - si legge nell'Opera di Maria Valtorta - se prevedeva la Redenzione da parte di Gesù prevedeva anche la 'Corredenzione' da parte di Maria, l'Immacolata, la Perfetta, la Madre di Dio.
Infatti come il primo Adamo e la prima Eva avevano provocato insieme la caduta dell'Umanità, il Nuovo Adamo e la Nuova Eva dovevano corredimere insieme.
Gesù risorse, come le aveva detto che sarebbe successo, ma prima che alla Maddalena e alle pie donne di cui si parla nei Vangeli, apparve a lei - nel segreto di una stanzetta del Cenacolo dove lei era in preghiera - materializzandosi davanti a Lei, bellissimo, nel fulgore della sua Gloria di Redentore con il suo Corpo umano, 'solido' ma glorificato.
Che scena! I Vangeli non ne parlano, come non parlano di tante altre cose, ma ti pare che Gesù sarebbe apparso a tutti e non - prima di tutti - a Lei?
Ecco perché Maria, Corredentrice, non poteva morire come umanamente si intende.
Dopo aver assolto la sua funzione di vigile Sacerdotessa a tutela e Madre della Chiesa nascente, Lei - dopo qualche anno trascorso nel rimpianto di non poter avere più accanto il suo Gesù, se non nell'Ostia eucaristica a conforto e sostegno - un giorno pensando intensamente a Lui andò in estasi - come morta ma non propriamente morta - e, mentre Giovanni la vegliava stesa sul suo lettino, venne assunta in corpo e anima al Cielo, trasportata dagli Angeli di cui Lei sarebbe da quel momento diventata Regina.
Da lassù Lei continua a mandarci segni, apparendo anche quaggiù, per farci sapere che Lei non solo è la nostra Regina - come a te piace pensarla, e fai bene - ma è anche la Condottiera che - come dice l'Apocalisse - sconfiggerà (credo fra non molto) le orde dell'Anticristo.
Perché - come ha detto a Fatima nelle apparizioni del 1917 - alla fine il Suo Cuore Immacolato trionferà.
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Ecco, caro amico, ti ho parlato di Lei, un poco alla buona e non certo come te ne parlerebbe un teologo o un 'mariologo'.
Se vuoi saperne di più mandami il tuo indirizzo preciso e ti spedirò in omaggio il mio libro 'LA DONNA PIU' BELLA DEL MONDO' che parla appunto di Lei, vista come 'Donna' prima di divenire Regina in Cielo, degli Angeli e dei Santi.