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1ª parte - Cap. 02. LA CREAZIONE DEGLI ANGELI E L’ORIGINE DEL MALE CON LA CADUTA DI LUCIFERO E DEI SUOI ANGELI RIBELLI.
2.1 Lucifero non era 'tutto amore'. Egli non avrebbe potuto accettare di adorare un giorno Gesù Cristo 'tutto amore'.
Dopo aver ragionevolmente dimostrato nella nostra prima precedente ‘riflessione’ l’irragionevolezza delle teorie evoluzionistiche atee che non credono nell’esistenza di Dio e nel suo ruolo di Creatore, anche per la creazione degli Angeli faremo riferimento alle rivelazioni ricevute dalla grande mistica del Novecento Maria Valtorta1.
La mistica è a letto, come al solito, e lavora d’ago mentre contempla mentalmente la figura di Gesù.
Azaria – il suo Angelo Custode - interviene e le parla svelandole uno dei misteri, se non il mistero dei misteri, che avrebbe spiegato l’origine del Male con la caduta degli Angeli.
Egli esordisce spiegandole che Gesù, Verbo Incarnato, è il ‘Compendio’ di ciò che è la SS. Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo.
Gesù, in quanto ‘Compendio’, è la Perfezione di Dio Trinitario e, in quanto tale, è Amore.
Possono però apprezzare l’Amore assoluto solo coloro che posseggono amore.
Lucifero non era ‘tutto amore’.
In lui, creato libero, permaneva del compiacimento verso se stesso e questo fatto era già segno di vanità, di una punta di orgoglio che già di per se stesso è disamore.
Egli non avrebbe potuto accettare di adorare un giorno Gesù Cristo ‘tutto Amore’.
Dio è Ordine – spiega ancora Azaria - e nell’ordine ha creato gli Angeli, creature spiritualmente perfette ma libere, perché se non fossero state libere ciò sarebbe stata una violazione dell’ordine ed essi non avrebbero avuto il merito - praticando l’amore - di godere della vita paradisiaca e dei benefici incommensurabili della vista di Dio.
Dio Padre lesse ‘nel cuore’ della sua creatura angelica, Lucifero, come esso non avrebbe accettato di amare il Cristo e come - in quanto il Cristo sarebbe nato dall’Umanità che sarebbe stata creata da Dio - egli non avrebbe accettato di sottomettersi alla regalità di Cristo Re, non Uomo deificato ma Dio umanizzato.
Allora il Padre, in un gesto di Amore - anziché intimorire Lucifero - cercò con le buone di portarlo sulla retta strada, facendogli vedere in visione il Progetto creativo dell’Umanità (creazione di spiriti in carne umana destinati al Paradiso che avrebbero adorato il Cristo Glorificato) e le conseguenze della sua ribellione a tale Progetto.
Lucifero vide in anticipo la sua Tentazione in occasione del Peccato Originale che avrebbe provocato la caduta degli uomini e che avrebbe reso necessaria l’incarnazione del Dio-Verbo per redimerli con la successiva morte in Croce, però fraintese il tentativo dolce di Dio Padre per convincerlo all’Amore.
Lo scambiò per debolezza, sentì Dio come un suo pari, anzi si credette egli stesso Dio. Rifiutò l’idea di adorare un giorno un Dio-umanizzato, come il Cristo risorto e asceso al Cielo, e sfidò Dio accusandolo di non volere rivali.
Lucifero - perfetto al massimo, ma sempre creatura – rispose a Dio che Gli avrebbe dimostrato di saper egli pure creare e di poter distruggere la Creazione di Dio costruendo su quelle rovine la ‘propria’ creazione.
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Precisa Azaria:
«Lucifero, già insatanassato, […] guerra mosse contro il Perfettissimo dicendo:
“Tu sei? Io pure sono. Ciò che tu hai fatto, per me l’hai fatto. Non c’è dio. E se Dio c’è, io sono. Io mi adoro. Io ti aborro. Io mi rifiuto di riconoscere chi non mi sa vincere per mio Signore. Non mi dovevi creare così perfetto se non volevi rivali. Ora io sono e ti sono contro. Vincimi se puoi. Ma non ti temo. Io pure creerò; e per me tremerà il tuo Creato perché io lo scrollerò come brandello di nuvola preso dai venti, perché ti odio e voglio distruggere ciò che è tuo per creare sulle rovine ciò che sarà mio. Non conosco e non riconosco nessun’altra potenza all’infuori di me. E non adoro più, non adoro più, non adoro più altro che me stesso’.
Veramente allora nel Creato, in tutto il Creato, dall'imo al profondo – dice ancora Azaria - fu una convulsione orrenda per l'orrore delle sacrileghe parole. Una convulsione quale non sarà alla fine del Creato. E nacque da essa l'Inferno, il regno dell'Odio».
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‘Chi come Dio?!’, gridò allora l’Arcangelo Michele. E Lucifero, ormai ‘Satan’, con tutte le sue miriadi di angeli come lui ribelli, venne combattuto e sconfitto e si ritrovò all’Inferno in eterno, senza più possibilità di perdono.
Ecco, da qui - conclude Azaria - nacque il Male, ed è per questo che, tentando alla ribellione i due Progenitori, sin dall’inizio Satana cominciò a boicottare il Progetto creativo di Dio (quello di crearsi un popolo di figli che volessero liberamente essere Suoi figli e destinandoli per questo amore intelligente e soprattutto non forzato - dopo la sosta sulla terra - all’eterno Paradiso) per renderli invece – in virtù del loro mal usato libero arbitrio - ‘figli suoi propri’ e, come lui quindi, farli precipitare nell’Inferno per sempre.
2.2 Ancora sul peccato degli angeli ribelli. Dio è ordine, ma l'ordine non esclude libertà.
2.2 Ancora sul peccato degli angeli ribelli. Dio è ordine, ma l'ordine non esclude libertà.
La ‘lezione’ di S. Azaria non è però finita perché la mistica scrive ancora:
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« Rileggo più tardi, medito e mi impunto sulla frase: “Lucifero non santo al punto da essere tutto amore”. Nel concetto sublime che ho io degli angeli non riesco a capire come uno spirito quale è lo spirito che è angelo abbia potuto avere manchevolezze. È sempre stato un invincibile stupore il mio davanti al peccato degli angeli! E mai nessuno mi ha dato una spiegazione che mi persuadesse del come degli esseri spirituali, creati dal volere perfetto di Dio, in un creato dal quale mancava l’elemento “Male” che ancora non si era formato, contemplanti l’eterna Perfezione, e quella sola, abbiano potuto peccare. Ora la frase: “...non santo da essere tutto amore” mi arresta, suscitando di nuovo il mio: “Come poté essere ciò?”.
S. Azaria mi dice: «Gli angeli sono superiori agli uomini. Dico “uomini” per dire gli esseri così chiamati, composti di materia e di spirito. Allora siamo superiori noi, tutto spirito.
Ma ricorda che quando nell’uomo vive la Grazia e circola il Sangue del Mistico Corpo il cui capo è Cristo, mentre i sette Sacramenti lo corroborano dalla nascita alla morte, per ogni stato e per ogni fase della vita, allora in voi, “templi vivi del Signore”, noi vediamo il Signore e adoriamo Egli in voi, e allora voi siete superiori a noi, “altri Cristi” siete, e avete ciò che è detto “Pane degli angeli” ma solo degli uomini è Pane. Mistica, insaziata fame d’Eucarestia che è in noi e che ci fa stringere a voi, quando di Essa vi nutrite, per sentire la fragranza divina di questo Cibo perfetto!
Ma, per tornare al punto iniziale, ti dico che negli angeli, diversi in natura e perfezione a voi, vi è, come in voi, libertà di volere. Dio nulla ha creato di schiavo.
In origine nel creato non era che Ordine. Ma l’Ordine non esclude la libertà. Anzi nell’Ordine è perfetta libertà. Nell’ordine non è neppure, ad essere costrittrice, la paura di un’invasione, di un’intrusione, di un’anarchia di altre volontà che possano produrre collusioni e rovine penetrando nell’orbita e nella traiettoria di altri esseri o cose create. Così era l’Universo tutto, prima che Lucifero abusasse della sua libertà e con volontà propria mettesse in sé disordine di passioni per creare disordine nell’Ordine perfetto. Se fosse stato tutto amore, non avrebbe avuto posto in sé per altro che non fosse amore. Invece ebbe posto per la superbia che potrebbe dirsi: il disordine dell’intelletto.
Dio avrebbe potuto impedire questo fatto? Si. Ma perché violentare la volontà libera del bellissimo, intelligentissimo arcangelo? Non avrebbe allora Lui stesso, il Giustissimo, messo disordine nell’ordinato suo Pensiero, non più volendo ciò che prima aveva voluto, ossia la libertà dell’arcangelo? Dio non oppresse lo spirito turbato per metterlo con violenza nella impossibilità di peccare. Il suo non peccare non avrebbe avuto allora nessun merito. Anche per noi fu necessario il “saper volere il Bene” per continuare a meritare di godere la vista di Dio, Beatitudine infinita!...».
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Bene, dopo queste due prime meditazioni dedicate rispettivamente alla esistenza di un ‘Dio Padre Onnipotente’, ed alla prima fase della Creazione: quella spirituale degli Angeli con la caduta di quelli ribelli e l’origine del Male, affronterò nella nostra prossima riflessione il tema della creazione materiale e cioè:
3. LA CREAZIONE DELL’UNIVERSO E DELLA TERRA
NOTE al Capitolo 02
1 Maria Valtorta: ‘I Quaderni dal 1945 al 1950’ – 20 gennaio 1946 – ed. CEV.