{"id":25929,"date":"2019-05-06T01:33:00","date_gmt":"2019-05-06T01:33:00","guid":{"rendered":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/2019\/05\/06\/in-quel-bacio-dellanello-ce-tutto-ma-proprio-tutto\/"},"modified":"2019-05-06T01:33:00","modified_gmt":"2019-05-06T01:33:00","slug":"in-quel-bacio-dellanello-ce-tutto-ma-proprio-tutto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/2019\/05\/06\/in-quel-bacio-dellanello-ce-tutto-ma-proprio-tutto\/","title":{"rendered":"In quel bacio dell\u2019anello c\u2019\u00e8 tutto, ma proprio tutto"},"content":{"rendered":"

Chiunque pu\u00f2 visionare un filmato (https:../../../../www.youtube.com/watch@v=yZWvCtE_7d8&t=311s<\/a>),<\/p>\n

inserito su Youtube il 7 settembre 2017, nel quale si vede il signor Bergoglio, affiancato dal cardinale Parolin, il quale, durante la sua visita in Israele, si incontra con David Rockefeller, Henry Kissinger e John Rotschild, pi\u00f9 Benjamin Netanyahu, vale a dire con i numeri 1, 2 e 3 della massoneria mondiale, e particolarmente della massoneria giudaica, e si sottopone volontariamente a un collaudato rito di umiliazione: il bacio della mano. Lui, il papa, il vicario di Cristo sulla terra (o che almeno tale si fa chiamare e tale viene creduto dalle masse), si inchina e bacia l’anello a questi uomini, a questi nemici dichiarati e implacabili della Chiesa, non certo con l’aria di chi li vuole conquistare con l’umilt\u00e0 e la dolcezza, bens\u00ec con l’aria del prigioniero sconfitto, di un ostaggio che implora la benevolenza del vincitore. Il tutto, \u00e8 quasi superfluo precisarlo, nel contesto di una cerimonia commemorativa dell’Olocausto, la nuova religione mondiale dei Sei Milioni, e col papa che accende la sacra fiamma e si piega profondamente, lui che non s’inchina n\u00e9 mai s’inginocchia davanti al Santissimo sacramento, nelle chiese cattoliche. L’ambiente chiuso e buio, debolmente rischiarato da una luce rossastra, e l’atmosfera generale cupa e triste, sottolineata da una voce esterna che scandisce in maniera quasi ossessiva i nomi di Auschwitz e di altri lager nazisti, aggiungono alla cerimonia un che d’inquietante e quasi di sinistro. Ci\u00f2 a cui sembra di assistere \u00e8 un rito satanista o qualcosa di simile, come nel film Eyes Wide Shut<\/em> di Stanley Kubrick. Non sono loro, ma \u00e8 lui, il signore vestito di bianco, che si inchina e che bacia l’anello a degli uomini, a quegli<\/em> uomini, i quali, da parte loro, gli porgono la mano con aria di sufficienza, con l’atteggiamento di chi riceve il dovuto omaggio e nulla di pi\u00f9, e sembrano per met\u00e0 annoiati e per met\u00e0 curiosi di vedere se la cerimonia di umiliazione verr\u00e0 rispettata in ogni punto del suo tristo cerimoniale, se il furbo argentino non cercher\u00e0, con qualche espediente, di attenuare il suo rigore e la sua asprezza. Ma nulla del genere si verifica: il cerimoniale viene rispettato sino in fondo, con minuziosa precisione: il goym<\/em>, il capo dei goym<\/em> cristiani, si prostra e bacia gli anelli, uno dopo l’altro con aria contrita e colpevole, carica di vergogna. Non \u00e8 un uomo che si inchina davanti ad altri uomini, ma \u00e8 la religione cattolica che si inchina e fa atto di sottomissione a un potere pi\u00f9 forte di lei, e domanda perdono per tutte le sue terribili colpe passate, e si impegna solennemente a non togliersi mai pi\u00f9 di dosso il saio del penitente, a portarsi dietro in saecula saeculorum<\/em> i sensi di colpa che ha meritato di avere, e a riconoscere che tutti devono piegare le ginocchia davanti all’autentico popolo eletto da Dio e alla sua religione: che non \u00e8 il giudaismo, neanche quello talmudico, ma \u00e8 la nuova religione mondiale dei Sei Milioni.<\/p>\n

Ebbene: in questo cinque minti di filmato \u00e8 concentrati tutto il senso della storia moderna e contemporanea, tutto il senso della cronaca mondiale dei nostri giorni, nonch\u00e9 la radice della crisi materiale e spirituale che stiamo vivendo e che ci sta distruggendo, o, per parlare pi\u00f9 esattamente, che con la quale ci stiamo auto-distruggendo. Le assurde politiche finanziarie e la rinuncia alla sovranit\u00e0 monetaria da parte degli Stati, con la sua cessione alle banche centrali, divenute banche d’affari private, controllate, a loro volte, dal grande capitale finanziario internazionale; la quotidiana invasione dell’Europa da parte di orde strabocchevoli e inarrestabili di africani islamici travestiti da profughi e pianificate, oltre che pi\u00f9 o meno apertamente finanziate e incoraggiate, da quello stesso potere finanziario, che, in questo caso, si presenta come altamente filantropico e disinteressato; l’incessante politica di sostegno e potenziamento di tutto ci\u00f2 che porta i popoli cristiani verso il suicidio biologico, dal divorzio all’aborto, dall’eutanasia alla sodomia istituzionalizzata e glorificata e, contemporaneamente, di tutto ci\u00f2 che alimenta e diffonde il disprezzo e il ripudio della propria tradizione culturale, spirituale e religiosa, fino alla nobile proposta di un aspirante sindaco emiliano (in quota Pd) di creare un dispositivo di tendine per oscurare le croci e gli altri simboli cristiani nel cimitero del paese, quando devono aver luogo le esequie di un cittadino ateo, per rispetto del valore insostituibile della laicit\u00e0 dello Stato (e magari fosse una barzelletta, invece \u00e8 tragica realt\u00e0, come ci viene spiegato con assoluta nonchalance<\/em>, alla televisione, da una sorridente parlamentare di quel partito politico): tutte queste cose, e altre dello stesso tenore, ci dicono chiaramente che esiste una regia unica, molto ben organizzata, dalla quale partono le diverse strategie mediante le quali noi stiamo volonterosamente collaborando alla nostra prossima eliminazione. Fra una generazione noi saremo gi\u00e0 sommersi e sostituiti in casa nostra, e intanto ci occupiamo delle tendine; ma tutto ci\u00f2 vede sia noi, sia i migranti\/invasori, sia la stessa BCE e gli altri poteri finanziari che stanno facendo a pezzi le nostre economie, i nostri risparmi, le nostre famiglie, in veste di comparse o, se si vuole, di carne da macello: i burattinai sono altrove, ad un livello molto, ma molto pi\u00f9 alto. I burattinai sono quelli che controllano i tre quarti della ricchezza mondiale; che controllano il novanta per cento del sistema dell’informazione; il novantanove per cento dei sistemi scolastici e universitari. I burattinai sono quelli che, con molta degnazione, quasi con impazienza, porgono la mano ai goym e che, con aria di sussiego, si lasciano baciare l’anello. Quella \u00e8 la centrale operativa mondiale; l\u00ec stanno le menti che pianificano il nostro futuro o, per dir meglio, la scomparsa scientificamente programmata del nostro futuro.<\/p>\n

C’\u00e8, per esempio, la persecuzione legale, oltre che la gogna mediatica, per quelli che sgarrano, per quelli che recalcitrano, per quelli che osano contestare le cifre totali e le modalit\u00e0 dello sterminio dei Sei Milioni. L\u00ec, per esempio, si decide che un intellettuale come Alain Soral deve essere neutralizzato, distrutto finanziariamente e, se possibile, sbattuto in galera, mediante una raffica di denunce penali onde trascinarlo in tribunale, e grazie a una sistematica campagna di stampa che lo descrive come un negazionista e quindi un nazista, un pericoloso nemico della civilt\u00e0, un abominevole spregiatore dell’Olocausto. Ma soprattutto, in quel brevissimo filmato, c’\u00e8 la chiave per capire quel che sta succedendo nella Chiesa cattolica: e non da oggi, o da sei anni, ma da sessanta. C’\u00e8 la chiave per capire il conclave del 1958; il Vaticano II, convocato senza alcuna necessit\u00e0 dottrinale, ma solo a scopo pastorale (quando mai?); la riforma liturgia e la Nuova Messa di Paolo VI. Soprattutto per capire la Nostra aetate<\/em>, che \u00e8 la spiegazione di tutto; e per capire perch\u00e9 a un certo punto, i papi del post-concilio hanno cominciato a chiamare gli ebrei con la curiosa espressione, solo in apparenza innocente, i nostri fratelli maggiori<\/em>; e perch\u00e9, alla fine, sono giunti a dire — bestemmiando — che gli ebrei non hanno bisogno di convertirsi a Ges\u00f9 Cristo, perch\u00e9 hanno gi\u00e0 l’Antica Alleanza, e quella \u00e8 sempre valida. Tutto il resto — il dialogo interreligioso, l’ecumenismo, la libert\u00e0 religiosa, la Dignitatis humanae<\/em>, le marce di Assisi, eccetera, \u00e8 solo una conseguenza, o una serie di conseguenze. \u00c8 il contorno, non la sostanza. Anche la deriva morale, anche i silenzi sull’eutanasia, anche l’apertura alla pratica sodomitica, anche i corsi per fidanzati gay, anche le scandalose dichiarazioni di James Martin, tutto ci\u00f2 \u00e8 solo il contorno, per quanto abbia la sua importanza, indubbiamente. E cos\u00ec i preti che salgono a bordo delle navi per raccogliere i migranti\/invasori, dichiarando che il Vangelo \u00e8 l\u00ec, sulle navi (e non nelle parrocchie, che languiscono per mancanza di sacerdoti, ma ancor pi\u00f9 per mancanza di fede); e i preti che auspicano l’abolizione dell’Atto di dolore<\/em>, perch\u00e9 basato sul senso della colpa; o il papa che dichiara non essere affatto necessaria la piena confessione dei peccati per ricevere l’assoluzione e potersi comunicare: anche tutte queste cose sono secondarie, bench\u00e9 non siano certo prive di un loro peso specifico nella strategia scientifica di auto-demolizione della Chiesa. Si dir\u00e0 che stiamo attribuendo a questa regia occulta tutti i mali del mondo e che questo \u00e8 francamente un po’ troppo, per essere credibile. Diciamo allora non proprio tutti: terremoti e inondazioni, in linea di massima, possiamo escluderli, e cos\u00ec pure l’eventuale caduta di qualche gigantesco meteorite. Anche la criminalit\u00e0 spicciola e le piccole guerre, quelle che scoppiano per l’avidit\u00e0 e la stupidit\u00e0 di pochi, non rientrano nel quadro. Ma le grandi guerre, quelle s\u00ec; e anche le rivoluzioni, le crisi economiche, la diffusione su larga scala del gusto necrofilo per il nulla, il male e la morte. E non c’\u00e8 niente d’esagerato o di forzato in questo: al contrario, \u00e8 perfettamente logico e comprensibile. Come \u00e8 logico, per fare un paragone, che in un territorio fortemente controllato dalla mafia, non avvenga praticamente nessun crimine che non sia voluto o consentito da essa. La mafia non tollera che ci siano dei terzi a fare i propri affari, l\u00e0 dove lei comanda: paradossalmente, ad esclusione di se stessa, la sua presenza sul territorio \u00e8 una forte garanzia di ordine pubblico. (Ed ecco perch\u00e9 le storie del commissario Montalbano sono semplicemente ridicole: perch\u00e9 narrano di una criminalit\u00e0 siciliana che non ha mai niente a che fare con la mafia; e anche quell’unica volta in cui si affaccia quest’ipotesi, viene sbrigativamente liquidata come una supposizione errata. Ma gi\u00e0 conosciamo la replica a questa osservazione: voi pretendete sempre che la mafia sia la Sicilia!<\/em>, laddove nessuno pretende una cosa del genere, ma soltanto che non si parli di delitti su delitti, in Sicilia, senza che spunti mai<\/em> fuori lo zampino di Cosa Nostra).<\/p>\n

Del resto, non \u00e8 certo il solo Bergoglio che ha dovuto sottomettersi a un rito di umiliazione davanti ai fratelli maggiori<\/em> d’Israele. \u00c8 ormai divenuta la regola che un capo di Stato o di governo occidentale non debba iniziare a esercitare il suo mandato senza prima aver fatto un viaggio a Gerusalemme, essersi messo in testa la kippah<\/em>, aver sostato contrito davanti al Muro del Pianto e aver fatto pubblica ammenda per l’Olocausto e per qualsiasi forma di antisemitismo manifestatasi nella storia occidentale, accompagnata dal forte impegno a difendere sempre il buon diritto d’Israele e del popolo ebreo, cominciando dall’introdurre nei rispettivi Paesi una legislazione che equipari a un crimine qualsiasi ricerca storica che giunga a cifre diverse riguardo ai Sei Milioni o comunque a interpretazioni complessive che non siano perfettamente allineate a quelle del sionismo. Di pessimo gusto, poi, parlare o anche solo accennare alla questione palestinese: meglio non farlo; sarebbe come annullare i benefici del viaggio, cio\u00e8 l’investitura. \u00c8 come se agli uomini di Stato e di governo occidentali non fosse sufficiente il mandato ricevuto, tramite il voto, dal loro elettorato nazionale: \u00e8 come se fosse necessaria un’ulteriore ratifica, che viene rilasciata da Israele, come una specie di certificato d’idoneit\u00e0. A volte i politici occidentali sono cos\u00ec solerti nel loro zelo che fanno il viaggio a Gerusalemme prima ancora di esser eletti, quando ancora non hanno affrontato la prova del responso elettorale: diciamo che si premuniscono. Se ottengono il certificato di buona condotta, tornano in patria rinfrancati e corroborati, sapendo di avere gi\u00e0 le carte in regola per governare. E dopotutto, \u00e8 proprio necessario passare per la formalit\u00e0 del voto? Monti, Letta, Renzi e Gentiloni non ci sono passati: sono stati nominati. Sempre nel quadro della decisioni prese dalla massoneria internazionale, la quale d\u00e0 istruzioni, pone veti, d\u00e0 via libera a chi vuole, come vuole e quando vuole. Rotschild, Attali, Napolitano: la catena di comando \u00e8 questa. Ora pare che si prepari il turno di Draghi quale futuro premier italiano. E Macron, del resto, da quale nullit\u00e0 \u00e8 emerso, da chi prende ordini, a che scopo \u00e8 stato fatto capo dell’Eliseo? Forse per esprimere una sua politica, per realizzare una sua idea? No di certo: come nel caso di Bergoglio. Questi personaggi oscuri, che hanno sempre brillato per la loro opacit\u00e0, che non hanno mai fatto parlar di s\u00e9 perch\u00e9 non possiedono alcun merito, alcun titolo, alcuna dote, tranne un’ambizione smisurata, e che d’un tratto balzano agli onori delle cronache e ai vertici del potere (del potere visibile, beninteso; che non \u00e8 precisamente la stessa cosa del potere vero<\/em>): possibile che la gente non si chieda mai da quale cappello di prestigiatore vengono estratti, e, soprattutto, chi \u00e8 il prestigiatore?<\/em> Certo deve trattarsi di un prestigiatore molto potente, se \u00e8 riuscito a far eleggere all’Eliseo uno zero come Macron, e a far eleggere papa un signor nessuno come Bergoglio (e gi\u00e0 ci aveva provato nel 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II). Qualche volta i suoi piani subiscono una battuta d’arresto: negli Stati Unti, l’elezione di Trump non era stata prevista; per questo gli hanno messo la magistratura alle calcagna e non passa giorno senza che i giudici massoni non cerchino d’incastrarlo. Ma in fondo, la cosa non \u00e8 pi\u00f9 tanto urgente come poteva sembrare: perch\u00e9 al rito di umiliazione, lui, si \u00e8 gi\u00e0 sottomesso spontaneamente, per rassicurare Israele che far\u00e0 sempre solo ci\u00f2 che a Israele piacer\u00e0, e magari anche qualcosa di pi\u00f9. Una prossima guerra all’Iran, per esempio? Per intanto, s\u00ec a Gerusalemme capitale d’Israele, con buona pace della parte araba della citt\u00e0; e s\u00ec anche all’annessione delle alture del Golan, occupate durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967, che sono parte integrante dello Stato siriano. Ma perch\u00e9 la gente dovrebbe stupirsi, poi? Perch\u00e9 dovrebbe chiedersi perch\u00e9 Obama, perch\u00e9 Clinton, perch\u00e9 Sarkozy, perch\u00e9 Macron, perch\u00e9 Merkel, perch\u00e9 Monti, perch\u00e9 Draghi? La gente crede, in linea di massima, a quel che legge sulla stampa e a quel che ascolta al telegiornale. E se stampa e televisioni sono controllate dalla stessa centrale operativa, possono dir ci\u00f2 che vogliono.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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