{"id":25355,"date":"2020-02-28T04:44:00","date_gmt":"2020-02-28T04:44:00","guid":{"rendered":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/2020\/02\/28\/gesu-faceva-miracoli-perche-ignaro-di-microbiologia\/"},"modified":"2020-02-28T04:44:00","modified_gmt":"2020-02-28T04:44:00","slug":"gesu-faceva-miracoli-perche-ignaro-di-microbiologia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/2020\/02\/28\/gesu-faceva-miracoli-perche-ignaro-di-microbiologia\/","title":{"rendered":"Ges\u00f9 faceva miracoli perch\u00e9 ignaro di microbiologia"},"content":{"rendered":"
Certo che son soddisfazioni quelle che ci vengono dalla teologia moderna, dopo che Karl Rahner ha fatto la sua brava rivoluzione copernicana e ha messo l’uomo al centro anzich\u00e9 Dio. Fra le altre cose, finalmente veniamo a sapere perch\u00e9 il nostro Signore Ges\u00f9 Cristo faceva quei miracoli (diciamocelo una buona volta) un po’ da baraccone, cos\u00ec imbarazzanti per la nostra mentalit\u00e0 moderna, roba da istrione di provincia pi\u00f9 che da Figlio di Dio: perch\u00e9 non conosceva i prodigi della scienza e in particolare ignorava i segreti della microbiologia. Eh s\u00ec, proprio cos\u00ec: se avesse avuto un po’ di dimestichezza con la microbiologia, e se l’avessero avuta anche i suoi Apostoli, e pi\u00f9 tardi i Santi vissuti fino a qualche anno fa, non avrebbero avuto alcun bisogno di tirar fuori dal loro cilindro di prestigiatore le guarigioni dei sordomuti, le liberazioni degli indemoniati, il risanamento dei paralitici e dei lebbrosi: avrebbero dato a quei poveretti l’indirizzo di un buon centro medico, di qualche luminare della chirurgia o della microbiologia, e cos\u00ec li avrebbero aiutati a guarire, se possibile — oh, ma sempre con il "sostegno" di Dio, si capisce; vuoi che Dio lo lasciamo del tutto fuori dal quadretto? E pazienza se lo mettiamo sullo sfondo, a recitare un ruolo puramente decorativo; pazienza se non gli permettiamo pi\u00f9 di fare miracoli, anzi non glieli chiediamo nemmeno, perch\u00e9 i primi a non credere che Egli li possa fare per il nostro bene, siamo proprio noi. Ecco dunque qual \u00e8 la nostra vera fede di uomini moderni: la fede nella scienza. \u00c8 la scienza che ci guarisce se siamo ammalati, sia nel corpo che nella mente; non certo Dio. Dio, tutt’al pi\u00f9, ci pu\u00f2 "sostenere": un’espressione ipocrita e insulsa, messa l\u00ec proprio per dare un contentino ai cattolici ostinati, quelli che non ci stanno e che negherebbero anche l’evidenza. Ossia che aveva ragione il cardinale Martini, che la Chiesa \u00e8 in ritardo di almeno due secoli e che, se Dio vuole (\u00e8 un modo di dire…) \u00e8 giunta l’ora di recuperare il tempo perduto. E di questa meravigliosa scoperta, che finalmente ci mette al passo coi tempi moderni, andiamo debitori all’epidemia di coronavirus: \u00e8 proprio vero che le vie del Signore sono infinite e che non tutto il male, come recita il vecchio adagio, vien per nuocere!<\/p>\n
Chiudere le chiese, sopprimere la santa Messa, peraltro lasciando aperti i locali pubblici e i centri commerciali? Una decisione pi\u00f9 che comprensibile, anzi giusta, da parte della pubblica autorit\u00e0, sempre cos\u00ec sollecita del nostro bene e della salvaguardia della nostra sicurezza: la salute prima di tutto, s\u00ec o no? (E pazienza se ogni anno 50.000 persone perdono la vita, in Italia, a causa delle infezioni contratte negli ospedali e nelle strutture sanitarie; ripetiamo: circa 50.000 persone: che volete che siano a paragone degli 11 morti provocati finora, nel nostro Paese, dal coronavirus?; si veda ../../../../../www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2019/05/15/allarme-rosso-infezioni-ospedaliere-49-mila-morti-lanno_41a0e9c5-8f5d-4373-acda-4f46014f9dd0.html<\/a>). Prima di tutto la salute e il rispetto dei decreti prefettizi: i quali, ad esempio, in quel di Milano, fanno obbligo al clero e all’arcivescovo, monsignor Mario Delpini di attenersi a quanto stabilito per decreto. \u00c8 vero che qualche fanatico e ignorante ultracattolico ha osato ricordare che san Carlo Borromeo, poi anche Federico Borromeo, illustri pastori della diocesi ambrosiana, di fronte alla pestilenza non tennero precisamente una tale linea di condotta pastorale, anzi, a dir la verit\u00e0 fecro tutto il contrario, indicendo numerose processioni e incessanti funzioni pubbliche con grande concorso di popolo, per chiedere a Dio e alla sua Madre Santissima (ci siamo riferiti alla Madonna come alla Madre di Dio: caspita, chiss\u00e0 se il buon Spadaro, o Enzo Bianchi, o lo stesso Bergoglio, ce lo perdoneranno mai!) di allontanare il flagello dai suoi fedeli milanesi; ma erano, appunto, altri tempi, nei quali s’ignoravano le scoperte della moderna microbiologia e tante altre belle cose della scienza che, oggi, sono il vanto e il decoro della nostra civilt\u00e0.<\/p>\n Ecco, ad esempio, cosa scrive Paola Dee Lillo alla pagina web https:\/\/www.lamadredellachiesa.it\/il-coronavirus-le-insipienti-accuse-allarcivescovo-di-milano-e-altro-ancora\/<\/a>:<\/p>\n Proviamo a confutare alcune delle asserzioni dei cattolici intelligenti.<\/em><\/p>\n Poteva l’Arcivescovo di Milano rifiutarsi di dare seguito all’ordinanza? No, perch\u00e9 esiste un preciso articolo del Codice Penale, il n. 650, che recita: "Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorit\u00e0 per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, \u00e8 punito, se il fatto non costituisce un pi\u00f9 grave reato [337, 338, 389, 509], con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro.^"^<\/em><\/p>\n Poteva dunque tacere e permettere ai sacerdoti di continuare a celebrare le messe e ai fedeli di assistervi? No, perch\u00e9, sempre che i sacerdoti avessero voluto disobbedire ad un’ordinanza regionale, si sarebbe fatto carico di indurre, seppur tacitamente, la disobbedienza altrui, oltre all’assunzione di responsabilit\u00e0 per un eventuale aumento dei contagi. Quanto poi ai fedeli, le messe della domenica mattina erano gi\u00e0 semideserte e i pochi presenti apparivano molto impauriti e si tenevano a debita distanza gli uni dagli altri, quindi, a fronte di un’ordinanza che vietava gli assembramenti, avrebbero certamente obbedito.<\/em><\/p>\n Sarebbe perci\u00f2 stato fruttuoso creare un\u00a0<\/em>casus belli\u00a0tra Autorit\u00e0 civile e religiosa? La risposta \u00e8 ancora no, sia perch\u00e9 per antica tradizione il Vescovo di Milano mantiene ottimi rapporti con le Autorit\u00e0 cittadine vigendo da sempre la reciproca collaborazione, sia anche perch\u00e9 l’<\/em>Accordo tra Santa Sede e la Repubblica italiana, sottoscritto nel 1984, stabilisce all’art. 1: "La Repubblica italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani, impegnandosi al pieno rispetto di tale principio nei loro rapporti ed alla reciproca collaborazione per la promozione dell’uomo e il bene del Paese." (qui<\/a>), che altro non \u00e8 che l’evangelico "Rendete dunque a Cesare quello che \u00e8 di Cesare e a Dio quello che \u00e8 di Dio" pronunciato da Ges\u00f9.\u00a0 (Mt 22,21)<\/em><\/p>\n