https:\/\/sites.google.com\/site\/centrostudismmaddalena\/home\/alateia-insiste-con-falsita-contro-gesu-che-sarebbe-sposato\/rinaldo-fabris-the-lost-gospel<\/a>):<\/p>\nIn realt\u00e0, il problema della difficolt\u00e0 ad accettare un matrimonio di Ges\u00f9 non dipende da motivi dogmatici. Se fosse stato sposato e avesse avuto figli non ci sarebbe nulla di strano per la fede cristiana. Tutto sommato \u00e8 uno stato di incarnazione lo sposarsi ed avere figli, ed \u00e8 la storia della gran parte degli esseri umani.<\/em><\/p>\n\u00c8, questo, un modo di procedere tipico delle ultime generazioni di biblisti e teologi simpatizzanti per il modernismo: non si mettono mai in urto frontale, assumendo una prospettiva dogmatica e dottrinale, con le tesi dissacranti degli autori anticristiani, per quanto in malafede essi siano. Per carit\u00e0: bisogna dialogare con tutti, come insegna il Concilio Vaticano II; invece si credono astuti nel rifugiarsi dietro una difesa di tipo storico, come se dicessero: Vedete? Noi non siamo bigotti; non ci scandalizziamo di nulla; solo, voi non potete dimostrare le vostre affermazioni sul terreno dei fatti. Provateci ancora, studiate, scavate meglio, e poi, quando avrete qualcosa di pi\u00f9 concreto, ne riparleremo volentieri con voi, perch\u00e9 in linea di massima non abbiamo pregiudizi.<\/em> In questo caso, dice padre Fabris, alla domanda secca: \u00abGes\u00f9 aveva moglie\u00bb?, risponde, senza batter ciglio e con l’aria dell’uomo di mondo: \u00abE perch\u00e9 no? Avrebbe potuto averla, senza dubbio. Non prendevano moglie tutti quanti, in fin dei conti? Solo che allo stato attuale delle cose, ci\u00f2 non risulta; non ci sono delle prove storiche convincenti in proposito\u00bb.<\/em> Che modernit\u00e0, che eleganza: cos\u00ec si risponde a quei signori, restando sul loro stesso terreno. Perch\u00e9 invocare argomenti dottrinali sarebbe pacchiano, provinciale, obsoleto: sarebbe un’imperdonabile caduta di stile. Il tempo dei dogmi \u00e8 finito; ora \u00e8 tempo di dialogare con tutti, specialmente coi non cattolici e i non credenti. Dopotutto, si tratta di seguire le orme del Maestro: forse che Ges\u00f9 Cristo non \u00e8 venuto per tutti? Nossignore; non \u00e8 venuto per tutti. \u00c8 venuto solo per quelli che sarebbero stati disposti ad accogliere la sua Parola e non per quelli che, dopo averla conosciuta, la disprezzano e la rifiutano. Come possiamo dire una cosa del genere, ci chiedete? Semplice: perch\u00e9 \u00e8 il concetto espresso da Ges\u00f9 in Persona, parlando della propria missione (Gv<\/em> 3,16-21):<\/p>\nDio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perch\u00e9 chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.\u00a0Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perch\u00e9 il mondo si salvi per mezzo di lui.\u00a0Chi crede in lui non \u00e8 condannato; ma chi non crede \u00e8 gi\u00e0 stato condannato, perch\u00e9 non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.\u00a0E il giudizio \u00e8 questo: la luce \u00e8 venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perch\u00e9 le loro opere erano malvagie.\u00a0Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perch\u00e9 non siano svelate le sue opere.\u00a0Ma chi opera la verit\u00e0 viene alla luce, perch\u00e9 appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio<\/em><\/p>\nE allora, vediamo se \u00e8 proprio vero che Ges\u00f9 avrebbe potuto benissimo essere sposato.<\/p>\n
Scrive dunque don Fabris nella sua monografia dedicata a san Paolo, Tutto per il Vangelo<\/em> (Edizioni San Paolo, 2008, pp.17-18):<\/p>\nNel quadro della personalit\u00e0 di Paolo rientra anche la sua condizione di "non sposato". Nella prima lettera ai Corinzi ai cristiani sposati dice: "Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. Ai non sposati e alle vedove dico: \u00e8 cosa buona per loro rimanere come sono io…" (1 Cor 7,6-8). Quando Paolo detta queste righe non \u00e8 legato da vincolo matrimoniale o perch\u00e9 non si \u00e8 mai sposato, oppure perch\u00e9 \u00e8 vedovo o separato. Stando a quanto scrive ai coniugi cristiani separati e a quelli che sono sposati con un non credente, \u00e8 plausibile l’ipotesi che si sia separato dalla moglie dopo la sua adesione alla fede cristiana e l’impegno di missionario itinerante.<\/em><\/p>\nL’ipotesi che Paolo fosse sposato prima della sua esperienza di Damasco si basa sul fatto che per un giudeo osservante d’indirizzo farisaico com’\u00e8 Paolo \u00e8 ovvia la scelta di sposarsi all’et\u00e0 prevista. Del resto questa \u00e8 la condizione considerata normale per il gruppo dei dodici e degli altri missionari, dei quali Paolo menziona il caso di Cefa-Pietreo e dei fratelli del Signore (1 Cor 9,5).<\/em><\/p>\nDavvero, leggendo pagine come questa si resta allibiti. Sono questi i pastori della Chiesa cattolica, i biblisti, i teologi che illuminano la fede del popolo? La cosa \u00e8 tanto pi\u00f9 incredibile se si pensa che la generazione di don Fabris \u00e8 quella che ha fatto i suoi studi in seminario e nelle facolt\u00e0 teologiche, ed \u00e8 stata consacrata al sacerdozio, prima del Concilio Vaticano II: il che significa che si \u00e8 adattata prontamente, con perfetto camaleontismo, a una impostazione liturgica e pastorale e ad una lettura dottrinale che rompono con tutto il precedente magistero. Dunque, secondo don Fabris, Paolo era stato probabilmente sposato prima di convertirsi a Cristo; dopo di che, o era rimasto vedovo o si era separato per dedicarsi alla sua nuova vocazione. Ma in quali seminari, in quali facolt\u00e0 teologiche ha studiato questo sacerdote? Dove ha letto che i discepoli di Ges\u00f9 si separavano per meglio adempiere alla loro missione? Certo, si distaccavano dalle loro famiglie: ma la separazione \u00e8 un’altra cosa. A meno che qui si giochi sul doppio significato della parola, per dare a intendere che quella (supposta) separazione sia stata un divorzio, e non una separazione puramente fisica, che non implica in alcun modo la rottura del vincolo coniugale. L’uomo non separai ci\u00f2 che Dio ha unito, dice Ges\u00f9, interrogato sul divorzio, nella maniera pi\u00f9 netta ed esplicita<\/em>. E che qui si voglia giocare con le parole, ci sembra evidente dalla frase: Quando Paolo detta queste righe non \u00e8 legato da vincolo matrimoniale<\/em> (…). \u00c8 plausibile l’ipotesi che si sia separato dalla moglie dopo la sua adesione alla fede cristiana e l’impegno di missionario itinerante<\/em>. Una eventuale separazione materiale non implica in alcun modo la rottura del vincolo matrimoniale. Don Fabris si \u00e8 forse scordato che cos’\u00e8 il Matrimonio, ossia un vincolo sacro, un Sacramento, come tale confermato da Ges\u00f9, contratto fra tre soggetti: l’uomo, la donna e Dio? E dunque come potrebbe un discepolo di Cristo intraprendere il discepolato andando contro un esplicito comandamento del Signore? Ges\u00f9 non ha mai imposto, e neppure suggerito, a Pietro o ad alcun altro discepolo, di rompere il sacro vincolo matrimoniale con la propria moglie: a meno di voler trasformare Ges\u00f9 in un predicatore di empiet\u00e0, oltretutto in lampante contraddizione con Se stesso. Ad ogni modo, mentre nei Vangeli<\/em> si parla della moglie di Pietro, negli Atti e in tutto gli altri libri del Nuovo Testamento<\/em> non si parla mai di una moglie di Paolo; e questo a noi sembra che sia gi\u00e0 di per s\u00e9 un argomento, a meno di voler fare la storia con le supposizioni meramente gratuite. Ma che dire dell’ultima espressione sui "fratelli del Signore"? La Chiesa ha sempre insegnato, anche sulla base di elementi filologici, che quei "fratelli" non erano tali, bens\u00ec cugini; ed ecco il Nostro uscirsene, come nulla fosse, a parlare dei fratelli di Ges\u00f9. Certo, con la riserva mentale di nascondersi eventualmente dietro il comodo paravento della traduzione letterale del testo evangelico, e aggirando cos\u00ec secoli e secoli di Tradizione. L’obiettivo non dichiarato \u00e8 sempre lo stesso; abbassare la figura di Ges\u00f9, umanizzare al massimo la figura dei discepoli, e naturalmente umanizzare anche la figura di Maria: non pi\u00f9 Vergine e Madre di Dio, ma una "ragazza", come dice ora Bergoglio, come tutte le altre, nonch\u00e9 una meticcia, e per giunta una donna che dubitava, fino ai piedi della Croce, di essere stata presa in giro dalle promesse del Padre celeste. E invece no. Ges\u00f9 non avrebbe potuto sposarsi, perch\u00e9 era s\u00ec vero uomo, ma anche vero Dio: e non era venuto nel mondo per vivere la vita di tutti gli altri uomini, ma per instaurare la nuova e definitiva Alleanza fra gli uomini e Dio, che oltrepassava e scioglieva l’antica; e tanto pi\u00f9 l’avrebbe oltrepassata e disciolta stante l’ostinata incredulit\u00e0 ed avversione di coloro ai quali per primi era venuto ad annunciarla: i giudei. Ges\u00f9, inoltre, non poteva sposarsi anche perch\u00e9 non apparteneva a questo mondo, ma esisteva prima che il mondo fosse creato: \u00e8 articolo di fede, e lo ripetiamo ogni qualvolta recitiamo il Credo<\/em>:<\/p>\nCredo in un solo Signore, Ges\u00f9 Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal Cielo, e per opera dello Spirito Santo si \u00e8 incarnato nel seno della Vergine Maria e si \u00e8 fatto uomo.<\/em><\/p>\nE ancora, al termine dell’Ultima Cena, nel momento pi\u00f9 solenne della sua missione terrena, cos\u00ec Ges\u00f9 prega il Padre suo (Gv<\/em> 17,5): E ora, Padre, glorificami davanti a Te, con quella gloria che avevo presso di Te prima che il mondo fosse<\/em>. E di nuovo, subito dopo (id<\/em> 17,24): Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con Me dove sono io, perch\u00e9 contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; perch\u00e9 Tu mi hai amato prima della creazione del mondo.<\/em> Ora, se Ges\u00f9 esisteva da prima che il mondo fosse creato; se, anzi, ogni cosa \u00e8 stata creata per mezzo di Lui; se nessuno pu\u00f2 venire al Padre se non per mezzo di Lui (cfr. Gv<\/em> 14,6); se \u00e8 sceso dal Cielo per noi uomini e per la nostra salvezza: non \u00e8 forse ridicolo, assurdo, e quasi blasfemo, immaginare un Ges\u00f9 che viene nel mondo per prendere moglie, come se fosse venuto per vivere una vita qualsiasi; ma poi si accorge di non poter conciliare le due missioni, quella di marito e di padre e quella di Salvatore dell’umanit\u00e0, e si riprende la sua libert\u00e0, fra l’altro contraddicendo il proprio insegnamento?<\/p>\nQuanto a san Paolo, la linea di ragionamento \u00e8 la stessa, anche se san Paolo \u00e8 un semplice uomo. Un uomo, tuttavia, che ha ricevuto una chiamata specialissima direttamente da Ges\u00f9 Cristo, quella di continuare e sviluppare la sua missione, predicando il Vangelo a tutti i popoli, mentre san Pietro e gli altri apostoli insistevano a tentare, ma con ben scarsi risultati e anzi incontrando una fortissima resistenza, di convertire i giudei. Abbiamo gi\u00e0 visto perch\u00e9 \u00e8 assurdo ipotizzare, del resto gratuitamente, che Paolo fosse sposato e separato proprio a motivo della sua missione. La maggior parte degli ebrei, specialmente dei farisei, prendeva moglie per avere dei figli? Benissimo: ma, come L\u00e9on Bloy, a un giovane giornalista che voleva intervistarlo e che aveva iniziato il discorso con le parole: Tutti quanti<\/em>…, rispose: Giovanotto, io non sono "tutti": io sono L\u00e9on Bloy<\/em>, anche san Paolo potrebbe rispondere a questi moderni biblisti in odore di modernismo: Cari miei, io non sono "tutti": io sono Paolo di Tarso<\/em>. Il loro intento \u00e8 evidente: abbassare, appiattire, normalizzare la fede, sottolineando al massimo il lato umano nella vita dei Santi e minimizzandone la dimensione soprannaturale; e inoltre, con l’argomento ipocrita che anche il matrimonio cristiano \u00e8 un missione (il che \u00e8 verissimo), porre sullo stesso piano, come fanno i protestanti, il sacerdozio e lo stato laicale (il che \u00e8 falsissimo).<\/p>\nLo stesso schema essi applicano alla Vergine Santissima. Se era una "ragazza come tutte le altre", certamente in cima ai suoi desideri c’era il matrimonio per creare una famiglia insieme al suo sposo. Il piccolo, insignificante dettaglio che le venne annunciato da un Angelo del Signore che sarebbe stato lo Spirito Santo a farle generare un Figlio, per quei signori sposta di pochissimo i termini della questione. Se ella voleva dei figli, dei figli da un uomo in carne e ossa, avr\u00e0 certo "rimediato" a quel primo parto miracoloso, che l’aveva lasciata vergine, con altri, dai quali nacquero i "fratelli" di Ges\u00f9. Tutto bene, allora? Certo: per quei signori, le cose devono essere andate cos\u00ec. Perch\u00e9, proprio come Lutero e i protestanti, odiano la Madre di Dio, pur se non osano dirlo apertamente. Per questo lavorano sott’acqua a indebolire e far crollare le basi stesse della nostra fede. Una parola qui, una l\u00e0, a partire dal Concilio si permettono ogni sorta d’insinuazione ed eresia: prima, non avrebbero osato.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Ges\u00f9 non era sposato, o almeno cos\u00ec pare, tuttavia avrebbe potuto esserlo benissimo: non c’\u00e8 alcuna ragione teologica per cui non avrebbe potuto amare una donna, [\u2026]<\/span><\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":30170,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_jetpack_memberships_contains_paid_content":false,"footnotes":""},"categories":[69],"tags":[117,157,263],"class_list":["post-25345","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-morale-e-spiritualita","tag-dio","tag-gesu-cristo","tag-verita"],"jetpack_featured_media_url":"https:../../../../fides-et-ratio.it/wp-content/uploads/2023/10/categoria-morale-e-spiritualita.jpg","jetpack_sharing_enabled":true,"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/25345","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https_3A//fides-et-ratio.it/wp-json/wp/v2/comments@post=25345"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/25345\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/fides-et-ratio.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/30170"}],"wp:attachment":[{"href":"https_3A//fides-et-ratio.it/wp-json/wp/v2/media@parent=25345"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https_3A//fides-et-ratio.it/wp-json/wp/v2/categories@post=25345"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https_3A//fides-et-ratio.it/wp-json/wp/v2/tags@post=25345"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}