B-02-to - VALTORTAVOX

Parole di vita ETERNA
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2ª Domenica del T.O.

Dal Vangelo secondo  Giovanni • Gv 1,35-42
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando  lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i  suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora  si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa  cercate?». Gli risposero: «Rabbì - che, tradotto, significa maestro -  dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro  dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le  quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di  Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.  Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo  trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù.  Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di  Giovanni; sarai chiamato Cefa» - che significa Pietro.

Maria Valtorta: «L'Evangelo come mi è stato rivelato»
§ 01-03 - L'incontro con Giovanni e Giacomo. Giovanni di Zebedeo è il puro fra i Discepoli.
Volume 01 • Cap. 047 § 1-3

5 febbraio 1944.
1Vedo Gesù che cammina lungo la striscia verde che costeggia il Giordano. E' tornato su per giù al posto che ha visto il suo battesimo. Presso il guado che pare fosse molto conosciuto e frequentato per passare all'altra sponda verso la Perea. Ma il luogo, dianzi tanto affollato di gente, ora appare spopolato. Solo qualche viandante, a piedi o a cavallo di asini o cavalli, lo percorre.
Gesù pare non accorgersene neppure. Procede per la sua strada risalendo a nord, come assorto nei suoi pensieri. Quando giunge all'altezza del guado incrocia un gruppo di uomini di età diverse, che discutono animatamente fra loro e che poi si separano, parte andando verso sud e parte risalendo a nord. Fra quelli che si dirigono a nord vedo esservi Giovanni e Giacomo.
2Giovanni vede per primo Gesù e lo indica al fratello e ai compagni. Parlano fra loro per un poco e poi Giovanni si dà a camminare velocemente per raggiungere Gesù. Giacomo lo segue più piano. Gli altri non se ne occupano. Camminano lentamente, discutendo.
Quando Giovanni è presso a Gesù, alle sue spalle, lontano appena un due o tre metri, grida: «Agnello di Dio che levi i peccati del mondo!».
Gesù si volge e lo guarda. I due sono a pochi passi l'uno dall'altro. Si osservano. Gesù col suo aspetto serio e indagatore. Giovanni col suo occhio puro e ridente nel bel viso giovanile che pare di fanciulla.
Gli si danno si e no vent'anni, e sulla gota rosata non vi è altro segno che quello di una peluria bionda, che pare una velatura d'oro.
«Chi cerchi?» chiede Gesù. «Te, Maestro».
«Come sai che sono maestro?». «Me lo ha detto il Battista».
«E allora perché mi chiami Agnello?».
«Perché ti ho udito indicare così da lui un giorno che Tu passavi, poco più di un mese fa». «Che vuoi da Me?».
«Che Tu ci dica le parole di vita eterna e che ci consoli». «Ma chi sei?».
«Giovanni di Zebedeo sono, e questo è Giacomo mio fratello. Siamo di Galilea. Pescatori siamo. Ma siamo pure discepoli di Giovanni. Egli ci diceva parole di vita e noi lo ascoltavamo, perché vogliamo seguire Dio e con la penitenza meritare il suo perdono, preparando le vie del cuore alla venuta del Messia. Tu lo sei. Giovanni l'ha detto, perché ha visto il segno della Colomba posarsi su Te. A noi l'ha detto: "Ecco l'Agnello di Dio". Io ti dico: Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dàcci la pace, perché non abbiamo più chi ci guidi e l'anima è turbata».
«Dove è Giovanni?».
«Erode l'ha preso. In prigione è, a Macheronte. I più fedeli fra i suoi hanno tentato di liberarlo. Ma non si può. Torniamo di là.
3Lasciaci venire con Te, Maestro. Mostraci dove abiti».
«Venite. Ma sapete cosa chiedete? Chi mi segue dovrà tutto lasciare: e casa, e parenti, e modo di pensare, e vita anche. Io vi farò miei discepoli e miei amici, se volete. Ma Io non ho ricchezze e protezioni.
Sono, e più lo sarò, povero sino a non avere dove posare il capo e perseguitato più di sperduta pecora dai lupi. La mia dottrina è ancor più severa di quella di Giovanni, perché interdice anche il risentimento. Non tanto all'esterno si volge, quanto allo spirito. Rinascere dovrete se volete essere miei. Lo volete voi fare?».
«Sì, Maestro. Tu solo hai parole che ci danno luce. Esse scendono e, dove era tenebra di desolazione perché privi di guida, mettono chiarore di sole».
«Venite, dunque, e andiamo. Vi ammaestrerò per via».

Maria Valtorta – l’Evangelo come mi è stato rivelato
Giovanni e Giacomo riferiscono a Pietro il loro incontro con il Messia.
Volume 01 • Cap.048 § 02-05

12 ottobre 1944.
2Giovanni sbuca da una stradetta e va frettoloso verso il lago. Giacomo lo segue, ma molto più calmo. Giovanni guarda le barche già giunte a riva, ma non vede quella che cerca. La vede ancora a qualche centinaio di metri dalla riva, intenta alle manovre per rientrare, e grida forte, con le mani alla bocca, un lungo «Ohè!» che deve essere il richiamo usato. E poi, quando vede che lo hanno sentito, si sbraccia in grandi gesti che accennano: «Venite, venite».
Gli uomini della barca, credendo chissà che, danno di piglio ai remi, e la barca va più veloce che con la vela, che essi ammainano, forse per fare più presto.
Quando sono a un dieci metri da riva, Giovanni non attende oltre. Si leva il mantello e la veste lunga e li butta sul greto, si scalza i sandali, si alza la sottoveste, tenendola raccolta con una mano quasi all'inguine, e scende nell'acqua incontro a quelli che arrivano.
«Perché non siete venuti, voi due?» chiede Andrea. Pietro, imbronciato, non dice nulla.
«E tu, perché non sei venuto con me e Giacomo?» risponde Giovanni ad Andrea.
«Sono andato a pescare. Non ho tempo da perdere. Tu sei scomparso con quell'uomo...» «Ti avevo fatto cenno di venire.
3 È’ proprio Lui. Se sentissi che parole!... Siamo stati con Lui
tutto il giorno e la notte sino a tardi. Ora siamo venuti a dirvi: "Venite"»
«È proprio Lui? Ne sei certo? «Lo abbiamo appena visto allora, quando ce lo indicò il Battista».
«È Lui. Non lo ha negato».
«Chiunque può dire ciò che gli fa comodo per imporsi ai creduloni. Non è la prima volta...» borbotta Pietro malcontento.
«Oh! Simone! Non dire così! È il Messia! Sa tutto! Ti sente!». Giovanni è addolorato e costernato dalle parole di Simon Pietro.
«Già! Il Messia! E si mostra proprio a te, a Giacomo e ad Andrea! Tre poveri ignoranti! Vorrà ben altro il Messia! E mi sente! Ma, povero ragazzo! I primi soli di primavera ti hanno fatto male. Via, vieni a lavorare. Sarà meglio. E lascia le favole».
«È il Messia, ti dico. Giovanni diceva cose sante, ma questo parla da Dio. Non può, chi non è il Cristo, dire simili parole».
4«Simone, io non sono un ragazzo. Ho i miei anni e sono calmo e riflessivo. Lo sai. Poco ho parlato, ma ho molto ascoltato in queste ore che siamo stati con l'Agnello di Dio, e ti dico che veramente non può essere che il Messia. Perché non credere? Perché non volerlo credere? Tu lo puoi fare, perché non lo hai ascoltato. Ma io credo. Siamo poveri e ignoranti? Egli ben dice che è venuto per annunciare la Buona Novella del Regno di Dio, del Regno di Pace ai poveri, agli umili, ai piccoli prima che ai grandi. Ha detto: "I grandi hanno già le loro delizie. Non invidiabili delizie rispetto a quelle che Io vengo a portare. I grandi hanno già modo di giungère a comprendere per sola forza di coltura. Ma Io vengo ai 'piccoli' di Israele e del mondo, a coloro che piangono e sperano, a coloro che cercano la Luce ed hanno fame della vera Manna, né vien dai dotti data a loro luce e cibo, ma solo pesi, oscurità, catene e sprezzo. E chiamo i 'piccoli'. Io sono venuto a capovolgere il mondo. Perché abbasserò ciò che ora è in alto tenuto ed alzerò ciò che ora è sprezzato. Chi vuole verità e pace, chi vuole vita eterna venga a Me. Chi ama la Luce venga. Io sono la Luce del mondo". Non ha detto così, Giovanni?». Giacomo ha parlato con pacata ma commossa maniera.
«Sì. E ha detto: "Il mondo non mi amerà. Il gran mondo, perché si è corrotto con vizi e idolatrici commerci. Il mondo anzi non mi vorrà. Perché, figlio della Tenebra, non ama la Luce. Ma la terra non è fatta solo del gran mondo. Vi sono in essa coloro che, pur essendo mischiati nel mondo, del mondo non sono.
Vi sono alcuni che sono del mondo perché vi sono stati imprigionati come pesci nella rete", ha detto proprio così, perché parlavamo sulla riva del lago ed Egli accennava a delle reti che venivano trascinate a riva coi loro pesci. Ha detto, anzi: "Vedete. Nessuno di quei pesci voleva cadere nella rete. Anche gli uomini, intenzionalmente, non vorrebbero cadere preda di Mammona. Neppure i più malvagi, perché questi, per la superbia che li accieca, non credono di non avere diritto di fare ciò che fanno. Il loro vero peccato è la superbia. Su esso nascono tutti gli altri. Ma coloro, poi, che non sono completamente malvagi, ancor più non vorrebbero essere di Mammona. Ma vi cascano per leggerezza e per un peso che li trascina in fondo, e che è la colpa d'Adamo. Io sono venuto a levare quella colpa e a dare, in attesa dell'ora della Redenzione, una tale forza a chi crederà in Me, capace di liberarli dal laccio che li tiene e renderli liberi di seguire Me, Luce del mondo".».
5«Ma allora, se ha proprio detto così, bisogna andare da Lui, subito». Pietro, coi suoi impulsi così schietti e che mi piacciono tanto, ha subito deciso e già eseguisce, affrettandosi a ultimare le operazioni di scarico, perché intanto la barca è giunta a riva e i garzoni l'hanno quasi tratta in secco, scaricando reti e corde e velame.
«E tu, stolto Andrea, perché non sei andato con questi?».
«Ma... Simone! Tu mi hai rimproverato perché non avevo persuaso questi a venire con me... Tutta la notte hai brontolato, e ora mi rimproveri di non essere andato?!...»
«Hai ragione... Ma io non lo avevo visto... tu sì... e devi aver visto che non è come noi...
Qualche cosa di più bello avrà!...».
«Oh! sì» dice Giovanni. «Ha un volto! Ha degli occhi! Vero, Giacomo, che occhi?! E una voce!... Ah, che voce! Quando parla ti par di sognare il Paradiso».
«Presto, presto. Andiamo a trovarlo. Voi (parla ai garzoni) portate tutto a Zebedeo e dite che faccia lui. Noi torneremo questa sera per la pesca».
Si rivestono tutti e si avviano.

Maria Valtorta – l’Evangelo come mi è stato rivelato
L'incontro con Pietro e Andrea dopo un discorso nella sinagoga.
Volume 01• Cap. 049 § 7

13 ottobre 1944.
7Gesù esce sulla piazzetta. Sulla porta sono Giovanni e Giacomo con Pietro e Andrea.
«La pace sia con voi» dice Gesù e aggiunge: «Ecco l'uomo che, per esser giusto, ha bisogno di non giudicare senza prima conoscere.
Ma che però è onesto nel riconoscere il suo torto. Simone, hai voluto vedermi? Eccomi. E tu, Andrea, perché non sei venuto prima?».
I due fratelli si guardano imbarazzati. Andrea mormora: «Non osavo...».
Pietro, rosso, non dice nulla. Ma, quando sente che Gesù dice al fratello: «Facevi del male a venire? Solo il male non si deve osare di farlo», interviene schietto: «Sono stato io.
Lui voleva condurmi subito da Te. Ma io... io ho detto... Sì. Ho detto: "Non ci credo", e non ho voluto. Oh! ora sto meglio!...»
Gesù sorride. E poi dice: «E per la tua sincerità Io ti dico che ti amo».
«Ma io... io non sono buono... non sono capace di fare quello che Tu hai detto nella sinagoga. Io sono iracondo, e se qualcuno mi offende... eh!... Io sono avido e mi piace aver denaro...e nel mio mercato di pesce... eh!... non sempre... non sempre sono stato senza frode. E sono ignorante.
E ho poco tempo da seguirti per avere la luce. Come farò? Io vorrei diventare come Tu dici... ma...»
«Non è difficile, Simone. Sai un poco la Scrittura? Sì? Ebbene, pensa al profeta Michea. Dio da te vuole quello che dice Michea. Non ti chiede di strapparti il cuore, né di sacrificare gli affetti più santi. Per ora non te lo chiede. Un giorno tu, senza richiesta da Dio, darai a Dio anche te stesso. Ma Egli attende che un sole e una rugiada, di te, filo di erba, abbiano fatto palma robusta e gloriosa. Per ora Egli ti chiede questo: praticare giustizia, amare la misericordia, mettere ogni cura nel seguire il tuo Dio. Sforzati a fare questo, e, il passato di Simone sarà cancellato e tu diverrai l'uomo nuovo, l'amico di Dio e del suo Cristo. Non più Simone. Ma Cefa. Pietra sicura a cui mi appoggio».
«Questo mi piace! Questo lo capisco. La Legge è così... è così... ecco, io quella non la so più fare come l'hanno fatta i rabbini!... Ma questo che Tu dici, sì. Mi pare che ci riuscirò. E Tu mi aiuterai. Stai qui di casa? Conosco il padrone».
«Qui sto. Ma ora andrò a Gerusalemme e poi predicherò per la Palestina. Sono venuto per questo. Ma verrò qui sovente».
«Io verrò a udirti ancora. Voglio esser tuo discepolo. Un poco di luce entrerà nella mia testa».
«Nel cuore soprattutto, Simone. Nel cuore. E tu, Andrea, non parli?». «Ascolto, Maestro».
«Mio fratello è timido».
«Diverrà un leone. La sera scende. Dio vi benedica e vi dia buona pesca. Andate». «La pace a Te». Se ne vanno.
 49.8Appena fuori, Pietro dice: «Ma che avrà voluto dire prima, quando diceva[109] che pescherò con altre reti e farò altre pesche?».
   «Perché non glielo hai chiesto? Volevi dire tanto e poi quasi non parlavi».
   «Mi… vergognavo. È così diverso da tutti i rabbi!».
    «Ora va a Gerusalemme…». Giovanni dice questo con tanto desiderio e  nostalgia. «Io volevo dirgli se mi lasciava andare con Lui… e non ho  osato…».
   «Vaglielo a dire, ragazzo», dice Pietro. «Lo abbiamo  lasciato così… senza una parola di amore… Almeno sappia che lo  ammiriamo. Va’, va’. A tuo padre dico io».
   «Vado, Giacomo?».
   «Va’».
    Giovanni parte di corsa… e di corsa torna giubilante. «Gli ho detto:  “Mi vuoi con Te a Gerusalemme?”. Mi ha risposto: “Vieni, amico”. Amico,  ha detto! Domani a quest’ora verrò qui. Ah! A Gerusalemme con Lui!…».
   …la visione ha fine.

♦ Estratto da «L'Evangelo come mi è stato rivelato» ♦ Copyright © Fondazione Erede di Maria Valtorta • ETS

Eventuali violazioni ai DIRITTI d'AUTORE, se DEBITAMENTE SEGNALATE a ezio1944@gmail.com - VERRANNO IMMEDIATAMENTE RIMOSSE
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