
Parabola della MELAGRANATA
«[…] Guardate questo frutto. Voi ne
conoscete il sapore oltre che la bellezza. Chiuso come è, già vi
promette il succo dolce del suo interno. Aperto, rallegra anche la vista
con le sue file serrate di acini, simili a tanti rubini chiusi in un
forziere. Ma guai all’incauto che lo morde senza averlo privato delle
separazioni amarissime poste fra famiglia e famiglia di acini. Si
attossicherebbe le labbra e le viscere, e respingerebbe il frutto
dicendo: “È veleno”. Ugualmente, le separazioni e gli odi fra popolo e
popolo, tribù e tribù, fanno “veleno” ciò che era stato creato per
essere dolcezza. Sono inutili, non fanno, come in questo frutto, che
creare dei limiti che levano spazio e dànno compressione e dolore. Sono
amari e a chi addenta, ossia a chi morde il vicino che non ama per
dargli offesa e dolore, dànno un’amarezza che avvelena lo spirito.
Sono
incancellabili? No. La buona volontà li annulla, così come anche la
mano di un fanciullo leva queste pareti di amarezza nel dolce frutto che
il Creatore fece per delizia dei suoi figli. […]»
L’Evangelo come mi è stato rivelato, 484.6
Spiegazione
«[…]
E la buona volontà l’ha, per primo fra tutti, lo stesso unico Signore,
che è Dio dei giudei come dei galilei e dei samaritani come dei batanei.
E lo dimostra mandando l’unico Salvatore, che salverà questi e quelli
senza chiedere altro che la fede nella sua Natura e Dottrina.
[…] Il
mio comandamento è questo: che gli uomini si amino da fratelli quali
sono. Si amino come il Padre dei Cieli li ama e come li ama il Figlio
dell’uomo, che per la natura umana che ha assunto si sente fratello
degli uomini, e che per la sua Paternità si sa padrone di vincere il
Male con tutte le sue conseguenze. Avete detto: “È nostra legge non
tradire”. Allora per prima cosa non tradite le vostre anime privandole
del Cielo. Amatevi gli uni e gli altri, amatevi in Me e la pace verrà
agli spiriti degli uomini, come è stato promesso. E verrà il Regno di
Dio, che è regno di pace e di amore per tutti coloro che hanno retta
volontà di servire il Signore Dio loro. […]»
L’Evangelo come mi è stato rivelato, 484.6
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