122 - VALTORTAVOX

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La FARINA e la BIANCHERIA (Maria)

«[…] Mi ha mandato tua Madre a dirti che fra poco è l’ora del cibo. Il pane sta per essere sfornato. Ho imparato a farlo io… Che bello! E ho imparato a imbiancare la tela, e sul pane e sulla tela tua Madre mi ha fatto altre due parabole».
«Ah! sì? Che ha detto?».
«Che io sono come una farina ancor col buratto, ma la tua bontà mi depura, la tua grazia mi lavora e il tuo apostolato mi forma, il tuo amore mi cuoce e da brutta farina mescolata a tanta crusca finirò, se mi lascerò lavorare da Te, ad essere farina da ostie, farina e pane di sacrificio, buono per l’altare. E sulla tela che era scura, oleosa, ruvida, e che dopo tanta erba borit e mortificazione di colpi si è pulita e fatta morbida, ora il sole metterà i suoi raggi, e bianca diventerà… E ha detto che così il Sole di Dio farà di me, se io starò sempre sotto al Sole e accetterò lavaggi e anche mortificazioni per diventare degna del Re dei re, di Te, mio Signore. Che belle cose che imparo… Mi pare un sogno… Bello! Bello! Bello! Tutto bello qui… Non mandarmi via, Signore!».
L’Evangelo come mi è stato rivelato, 434.6/7

Copyright © Fondazione Erede di Maria Valtorta onlus
Eventuali violazioni ai DIRITTI d'AUTORE, se DEBITAMENTE SEGNALATE a ezio1944@gmail.com - VERRANNO IMMEDIATAMENTE RIMOSSE
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