
L’argilla nelle mani del vasaio
[…] Gesù guarda con pietà quelle teste brizzolate o canute affatto e risponde: «Geremia vi ha detto che avverrà di coloro che al lampo del corruccio divino rispondono con aumento di peccato, che la pietà divina prendono come prova di debolezza da parte di Dio. Perché Dio non si irride, o figli. Voi, come disse l’Eterno per bocca di Geremia, siete come l’argilla nelle mani del vasaio, come argilla sono coloro che si credono potenti, come argilla gli abitanti di questo luogo e quelli della reggia. Non c’è potenza umana che possa resistere a Dio. E, se l’argilla resiste al vasaio e vuole prendere forme strane, orribili, il vasaio riduce il già fatto di nuovo in pugno di argilla e rimodella il suo vaso, finché esso si persuade che il più forte è il vasaio e non si arrende al suo volere. E ancora può accadere che il vaso vada a pezzi perché si ostina a non lasciarsi modellare, perché rifiuta l’acqua con cui il vasaio lo bagna per poterlo modellare senza crepe. E allora il vasaio getta l’argilla riottosa, i cocci inutili, inlavorabili, nelle immondezze, e prende argilla nuova e la plasma nella forma che gli sembra meglio.
Non dice così il Profeta, narrando il simbolo del vasaio e del vaso d’argilla? Così dice. E, ripetendo le parole del Signore, dice: “Così, come l’argilla è in mano del vasaio, così tu sei, o Israele, in mano di Dio”. E aggiunge il Signore, per avviso ai riottosi, che solo la penitenza e il pentimento al rimprovero di Dio possono far modificare il decreto di Dio di punizione verso il popolo ribelle.
Israele non si è pentito. Perciò le minacce di Dio si sono accanite una e dieci volte su Israele. Israele neppure ora si pente, ora che non un profeta, ma più che un profeta parla a Israele. E Dio, che ha avuto per Israele la suprema misericordia e mi ha mandato, ora vi dice: “Poiché non date ascolto alla mia stessa Voce, Io mi pentirò del bene che vi ho fatto e preparerò contro voi la sventura”. Ed Io, che la Misericordia sono, anche sapendo di disperdere inutilmente la mia voce, grido a Israele: “Ciascuno torni indietro dalla sua cattiva strada. Rendete ognuno retta la vostra condotta e le vostre tendenze. Perché almeno, quando il disegno di Dio si compirà per la Nazione colpevole, i migliori fra essa, nella perdita generale dei beni, della libertà, dell’unione, conservino lo spirito libero dalla colpa, unito a Dio, e non perdano i beni eterni così come avranno perduto i beni terreni”.
Le visioni dei profeti non sono senza uno scopo: quello di avvisare gli uomini di ciò che può avvenire. E detto è, dalla figura del vaso d’argilla cotta, spezzato al cospetto del popolo, cosa attende le città e i regni che non si arrendono al Signore, e…».
L’Evangelo come mi è stato rivelato, 413.2
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