
La CASA INFESTATA di MUFFA
[Gesù a Pietro] «[…] Il passato, stato per tanto tempo su noi come una crosta penetrata fin nel profondo, ha inciso segni indelebili, non solo, ma lascia tendenze indelebili in ogni uomo. Guarda ad esempio quella casupola costruita sotto il monte. Le acque del suolo, quelle che scolano dal monte durante le piogge, l’hanno penetrata lentamente. Ora c’è sole caldo, per mesi ci sarà. Ma le muffe che hanno penetrato la calcina saranno sempre presenti come macchie di lebbra. La casa è abbandonata perché dichiarata lebbrosa. In altri tempi, meno irridenti, la casa sarebbe stata demolita del tutto, secondo la legge. Perché è avvenuto questo disastro alla povera casa? Perché i proprietari di essa non hanno provveduto a tenere scavati fossatelli intorno ad essa per non fare stagnare le acque alla base, per derivare lontano dal lato che si appoggia al monte le acque scendenti dallo stesso. Ora la casa non solo è brutta, ma è minata dall’umido. Se un volonteroso pensasse a quei lavori e poi la ripulisse, raschiando le mura e cambiando i mattoni imporriti con altri nuovi, essa potrebbe essere usata ancora. Però presenterebbe sempre debolezze tali che in un terremoto sarebbe la prima a crollare. Giovanni è stato penetrato per anni dai veleni del male del mondo. […]»
L’Evangelo come mi è stato rivelato, 369.2
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