
Voce narrante • DANIELA CIAVONI
DIO NON CONCEDE una GRAZIA PERCHÈ SA che gli NUOCERÀ
«[…] Udite. Un bambino è malato alle viscere. La madre chiama il medico e il medico dice: “Per guarire occorre digiuno assoluto”. Il bambino piange, strilla, supplica, pare languire. La madre, pietosa sempre, unisce i suoi lamenti a quelli del figlio. Le pare durezza del medico quel divieto assoluto. Le pare che possa nuocere al figlio quel digiuno e quel pianto. Ma il medico resta inesorabile. Infine dice: “Donna, io so, tu non sai. Vuoi perdere tuo figlio o vuoi che io te lo salvi?”. La madre urla: “Voglio che egli viva!”. “E allora”, dice il medico, “io non posso concedere cibo. Sarebbe la morte”. Anche il Padre dice così, delle volte. Voi, madri pietose del vostro io, non lo volete sentire piangere per negata grazia. Ma Dio dice: “Non posso. Sarebbe il tuo male”. Viene il giorno, o viene l’eternità, in cui si giunge a dire: “Grazie, mio Dio, di non avere ascoltato la mia stoltezza!”. […]»
L’Evangelo come mi è stato rivelato, 172.7