059 - VALTORTAVOX

Parole di vita ETERNA
TEMATICHE
OPERE
VIDEO
Vai ai contenuti

L'ESERCITO delle FORMICHE

«[…] Guardate questa tribù di formiche  che accorre tutta verso un luogo. Seguiamola. E scopriremo la ragione  del loro non inutile accorrere verso un punto. . . Ecco qua. Questa loro  piccola sorella ha scoperto, con i suoi organi minuscoli e a noi  invisibili, un grande tesoro sotto questa larga foglia di radicchio  selvatico. É un pezzo di midolla di pane, forse caduta ad un contadino  qui venuto a curare i suoi ulivi, a qualche viandante che ha sostato in  quest'ombra mangiando il suo cibo, o ad un bambino festoso sull'erba  fiorita. Come poteva da sola trascinare nella tana questo tesoro mille  volte più grosso di lei? Ed, ecco, ha chiamato una sorella e le ha  detto: "Guarda. E corri, presto, a dire alle sorelle che qui c'è cibo  per tutta la tribù e per molti giorni. Corri prima che scopra questo  tesoro un uccello e chiami i suoi compagni e lo divorino". E la  formichina è corsa, anelante per asperità di terreno, su, giù per ghiaie  e steli sino al formicaio e ha detto: "Venite. Una di noi vi chiama. Ha  trovato per tutte. Ma da sola non può portarlo qui. Venite". E tutte,  anche quelle che, già stanche di tanto lavoro fatto per tutto il giorno,  riposavano per le gallerie della tana, sono corse; anche quelle che  stavano ammucchiando le provviste nelle celle di ammasso. Una, dieci,  cento, mille. . . Guardate. . . Afferrano con le branche, sollevano  facendo del loro corpo carretto, strascicano puntando le zampine al  suolo. Questa cade. . . l'altra, là, quasi si storpia perché la punta  del pane la inchioda in un rimbalzo fra la sua estremità e un sasso;  questa ancora, così piccina, una giovinetta della tribù, si ferma  spossata. . . ma pure, ecco, ripreso fiato, riparte. Oh! come sono  unite! Guardate: ora il pezzo di pane è tutto abbracciato da esse e va,  va, lentamente, ma va. Seguiamolo. . . Ancora un poco, piccole sorelle,  ancora un poco e poi la vostra fatica sarà premiata. Non ne possono più.  Ma non cedono. Riposano e poi ripartono. . . Ecco raggiunto il  formicaio. E ora? Ora al lavoro per recidere in briciole la grossa  mollica. Guardate che lavoro! Chi taglia e chi trasporta. . . Ecco  finito. Ora tutto è in salvo e, felici, esse scompaiono dentro quella  crepa, giù per le gallerie. Sono formiche. Null'altro che formiche.  Eppure sono forti perché unite. Meditate su questo. […]»
L’Evangelo come mi è stato rivelato, 91.3

Spiegazione

«[…]  Ecco: fratelli. Voglio che tali vi chiamiate e tali vi vediate. Voi  siete come una famiglia sola. Quando è che una famiglia prospera e il  mondo l'ammira? Quando è unita e concorde.
Se un figlio diviene  nemico dell'altro, se un fratello nuoce all'altro, può mai la prosperità  di quella famiglia durare? No. Invano il padre di famiglia si sforza a  lavorare, a spianare le difficoltà, ad imporsi al mondo. I suoi sforzi  restano senza riuscita, perché i beni si sgretolano, le difficoltà  aumentano, il mondo deride per questo stato di lite perpetua che  spezzetta cuore e sostanze, che unite erano potenti contro il mondo, in  un mucchietto di piccoli, piccoli interessi contrari, di cui si  approfittano i nemici della famiglia per sempre più accelerarne la  rovina. Così non sia mai di voi. Siate uniti. Amatevi. Amatevi per  aiutarvi. Amatevi per insegnare ad amare. Osservate. Anche ciò che ci  circonda ci insegna questa grande forza. […]»
L’Evangelo come mi è stato rivelato, 91.2
Copyright © Fondazione Erede di Maria Valtorta • ETS  ► CLICCA QUI e VISITA


Eventuali violazioni ai DIRITTI d'AUTORE, se DEBITAMENTE SEGNALATE a ezio1944@gmail.com - VERRANNO IMMEDIATAMENTE RIMOSSE
Eventuali violazioni ai DIRITTI d'AUTORE, se DEBITAMENTE SEGNALATE a ezio1944@gmail.com - VERRANNO IMMEDIATAMENTE RIMOSSE
Eventuali violazioni ai DIRITTI d'AUTORE, se DEBITAMENTE SEGNALATE a ezio1944@gmail.com - VERRANNO IMMEDIATAMENTE RIMOSSE
Torna ai contenuti